Chirurgia Generale Gastroenterologica e Laparoscopica Ospedale di Copertino (LE) DIRETTORE: Dott. Donato De Giorgi Chirurgia Laparoscopica delle MICI QUANDO e COME Dott. Claudio MARRA Chirurgia Generale Ospedale «San Giuseppe da Copertino» ASL Lecce Open/ Laparo • • • • • Visione diretta (limite la lunghezza dell’incisione e il grado di divaricazione dei margini) Divaricatori: aumentano lo spazio visivo con trazione continua sulla parete>sofferenze parietali> necrosi e dolori residui La mano controlaterale alla dominante esercita le trazioni sugli organi da dissecare. E’ essenziale differenziare la mano che espone da quella che aziona gli strumenti. La mano SN nei destrimani esercita una PALPAZIONE ATRAUMATICA che permette di apprezzare le sensazioni TATTILI. La stessa mano SN presenta un piano di clivaggio in caso di resistenza Varietà illimitata di azioni (mobilità delle dita, polso, gomito, spalla) • • • • • • • • Visione indiretta trasferita su uno schermo televisivo Visione in rapporto con la SEDE dei Trocar , dall’angolo di inclinazione dell’estremità del laparoscopio (0°-30°-45°) dall’ampiezza del campo visivo del sistema ottico (dai 90° ai 100°), dalla qualità della telecamera. Avvicinando l’ottica l’immagine vista sullo schermo si ingrandisce Pneumoperitoneo > garantisce lo spazio per la visuale Visione bidimensionale La mano SN come la DX muove uno strumento. La mano SN perde la funzione essenziale di esposizione Perdita della funzione tattile. Gli organi sono manipolati con strumenti rigidi ed appuntiti: rischioso esercitare sugli organi una trazione sostenuta (lesioni) Il pneumoperitoneo può aiutare a rilevare la presenza di un piano di clivaggio anatomico dissociandolo spontaneamente Presenza di strumenti lunghi attraverso un apertura fissa con conseguente presenza di 4 gradi di libertà: introdurre/estrarre, rotazione assiale, DX/SN, alto /basso Laparoscopia • I gradi di libertà degli strumenti risultano determinati dalla fissità dei punti di ACCESSO dei TROCART, apici di un cono nell’ambito del quale restano possibili solo movimenti di inserimento/estrazione e di rotazione • Pertanto la disposizione dei Trocart in rapporto all’organo interessato è pertanto dominante • L’ampiezza dell’accesso all’organo da operare è più legata alla disposizione che al calibro dei Trocart • I Tocart devono avere il diametro minore possibile (< dolore, <eventrazione, <rischi di lesione vasi parietali) • Trocart per l’ottica, Trocart da esposizione ed i Trocart operatori • I Trocart sono disposti secondo un ARCO di CERCHIO con un raggio di 2025 cm il cui centro è l’organo da operare. Su questo arco di cerchio i Trocart devono essere distanziati di almeno 8 cm tra loro, onde permettere una gestualità esterna agevole (posizione del pianista) Laparoscopia • Regola dell’ ASSE VISIVO. La sede dello schermo televisivo dipende dalla posizione del chirurgo e dall’organo da operare. Devono rispettarsi i punti sequenziali di uno stesso asse: CHIRURGO>SISTEMA OTTICO>ORGANO>MONITOR • Se l’intervento richiede la dissezione di due sedi distanti tra loro, bisognerà evitare ogni ostacolo che impedisca la mobilità della colonna laparoscopica in modo da soddisfare la regola dell’asse visivo • Il trocart dell’ottica viene posto nella bisettrice dell’angolo formato dai due trocart operatori e l’organo da operare. I due trocart operatori vengono inseriti in modo tale che il loro angolo di intersezione a livello della sede operativa sia di 90°. I trocart per l’esposizione sono periferici • Quando il campo operatorio è vasto (chirurgia del colon) nella quale le zone operatorie sono molteplici si devono disporre i trocart su diversi archi di cerchio. Si scelgono delle sedi per i trocart che soddisfano le diverse zone operatorie: le sedi di inserimento saranno all’intersezione di questi archi di cerchio, tenendo conto che questi trocart possono essere di volta in volta, secondo i diversi organi coinvolti, OPERATORE, OTTICO o DIVARICATORE. DISPOSIZIONE DEI TROCART nella COLECTOMIA TOTALE Chirurgia Laparoscopica delle MICI VANTAGGI • Minor dolore postoperatorio • Rapido ritorno della funzionalità intestinale • Precoce alimentazione orale • Ridotta ospedalizzazione • Rapido ritorno alle normali attività • Assenza di laparotomia Malattia di Crohn • Malattia panintestinale (bocca > ano) • La chirurgia non è trattamento definitivo (recidiva endoscopica dopo resezione ileocolica >80% ad 1 anno; recidiva clinica > 20% a 2 anni) • 85% pazienti nella loro vita > Chirurgia >10 anni- 50%> Chirurgia • Chirurgia elezione • Chirurgia emergenza/urgenza • Chirurgia open • Chirurgia laparoscopica (opzione terapeutica vitale) Chirurgia elettiva nel M. Crohn • Lesioni sintomatiche (dolore, perdita di peso, anoressia, malessere) • Frequenti sub-occlusioni • Fallimento terapia medica • Refrattarietà terapia medica • Complicanze terapia medica • Cancro (raro) Chirurgia emergenza/urgenza M. Crohn COMPLICANZE ACUTE (10-20%): • Ascessi addominali • Perforazione (ulcerazione transmurale-ileo terminale stenosato) • Occlusione intestinale • Emorragia massiva (ulcera del bordo mesenterico dell’ileo) • Rottura di un ascesso (ileo terminale) • Fistola (entero-enterica; entero-cutanea) • Colite tossica / fulminante Chirurgia del M. Crohn • Chirurgia dei sintomi (non delle anormalità radiologiche senza sintomatologia) • Chirurgia dell’ostruzione sintomatica • Resezione conservativa (non resezioni estese) • Stritturoplastica (con conservazione della lunghezza funzionale del piccolo intestino) Resezione conservativa nel M. Crohn • Minima resezione possibile del segmento coinvolto (stenosi, fistola) • Ampie resezioni sono inappropriate (sindrome dell’intestino corto) • La presenza di granulomi o cellule infiammatorie ai margini di resezione non influenza il rischio di recidiva • Evitare ampie resezioni en bloc Valutazione della sede della resezione Con la palpazione della giunzione tra il mesentere ed il piccolo intestino si valuta l’attività della malattia. Uno sconfinamento (encroachment) del grasso mesenteriale è indice di malattia di Crohn attiva. Estensione della resezione sul grado dell’attività della malattia di Crohn nel piccolo intestino Precoce sconfinamento del grasso mesenteriale sull’ansa (piccola lesione) Più avanzato grado di sconfinamento del grasso mesenteriale sull’ansa (lesione che richiede una resezione più ampia) Stritturoplastica • Filosofia: nessun vantaggio nella resezione estesa delle lesioni (recidiva inevitabile) • Trattamento conservativo con conservazione della lunghezza funzionale dell’intestino • Risoluzione della sintomatologia ostruttiva • Intervento sicuro • Complicanze: 2-14% (deiscenze, fistole, emorragie) Stritturoplastica • Nonostante il tessuto malato sia lasciato in situ la metodica non presenta un rischio di recidiva maggiore rispetto alla resezione • La ristenosi è rara (2%) • Risolve la stenosi e determina una regressione della flogosi (pressione ridotta>riduzione filtrazione>malattia quiescente) Stritturoplastica sec. Heineke-Mikulicz (più comune) A)Incisione longitudinale lungo il margine antimesenterico dell’ ansa stenotica con estensione dell’incisione ai tessuti sani (2-5 cm); B,C,D) Sutura trasversale continua in monostrato (emostatica). Stritturoplastica secondo Finney Lesioni stenosanti più lunghe (>10 cm) in un contesto di digiuno-ileite. Il viscere viene piegato a configurare una J pouch creandosi una sutura anteriore ed una posteriore. Stritturoplastiche A e C : Stenosi multiple B e D : dopo stritturoplastica Freccia bianca: HeinekeMikulicz Freccia nera: Finney Complicanze delle Stritturoplastiche • Emorragia post-operatoria (frequente, può essere massiva, trattamento conservativo) • Deiscenza (rara) Il parametro che influisce sulla deiscenza è la malnutrizione (ipoalbuminemia < 2,5 g/dl) con aumento delle complicanze settiche (dal 17% al 55%) Perché l’accesso LAP nel M. Crohn? • Colpisce spesso i giovani • Trattamenti prolungati con cortisone, immunodepressori • Ulteriore intervento resettivo nel 39-75% dei casi • Produce aderenze meno estese (facilita eventuali reinterventi) Accesso LAP nel M. di Crohn Interventi: • • • • • Resezione ileo-colica Resezione intestinale Stritturoplastica Colectomia segmentaria Colectomia subtotale con anastomosi ileo- colica • Ileostomia Chirurgia LAP nel Morbo di Crohn LA RESEZIONE ILEO-COLICA: • Di prima scelta per i pazienti al primo episodio di M. di Crohn (Gold Standard) • Necessaria nel 90% dei pazienti con ileite terminale • Tasso di conversione intorno al 5% • Costi diretti minori • Ripresa più rapida dell’attività lavorativa Chirurgia LAP nel M. di Crohn RESEZIONE ILEO-CECALE: Accesso con tre trocar : • 10 mm ombelicale • 5 mm fianco sinistro • 5 mm sovrapubico In ausilio ulteriore trocar da 5 mm al fianco destro per eventuale retrazione Posizione: Inclinazione Trendelenburg e lateralità sinistra Resezione ileocecale con LAP Tecnica: Viene esaminato il resto del piccolo intestino e del colon per escludere ulteriore localizzazione della malattia. Dissezione dell’ileo distale e del colon dx fino alla flessura epatica con approccio da laterale a mediano. Esteriorizzazione della regione ileocecale attraverso una estensione breve mediana dell’accesso ombelicale. Resezione ileocecale (con 2 cm macroscopici di margini normali), sezione del mesentere, ed anastomosi T-T con stapled. Resezione ileocecale: mobilizzazione Incisione della linea bianca di Told per mobilizzare il cieco ed il colon ascendente dal peritoneo ileocecale alla flessura epatica (elettrobisturi o bisturi ad ultrasuoni) Mobilizzazione ileocecale Fatta l’incisione lungo la linea di Told, si mobilizza il colon di destra con dissezione smussa, inserendo un divaricatore con palloncino gonfiabile e spingendolo lungo la parete del colon fino a liberarla. Questa manovra consente di esternalizzare il tenue resecato attraverso l’incisura ombelicale allargata Resezione ileale laparoscopica Introduzione della suturatrice laparoscopica taglia e cuci (45). La mesenterectomia laparoscopica nel tenue si esegue con bisturi bipolare o ad ultrasuoni. Si confeziona un’anastomosi latero-laterale (suturatrice laparo 60). L’enterotomia, creata per introdurre la suturatrice si chiude con un’altra cartuccia o suturando manualmente per via laparoscopica. Stritturoplastica Laparoscopicamente Assistita Si esternalizza il segmento stenotico attraverso l’incisione ombelicale allargata (5 cm o più in caso di malattia di Crohn estesa). Si incide longitudinalmente la stenosi, richiudendola trasversalmente con sutura continua. Gestione Post-Operatoria Percorso di recupero avanzato (ERP) Percorso convenzionale Se non ci sono state resezioni estese (o Crohn complicato): • Rimozione SNG al risveglio • Mobilizzazione precoce (2 ore dopo) • Dieta liquida nella stessa giornata • Dieta normale in 1^ giornata • Analgesia (paracetamolo o ibuprofene) • Rimozione catetere vescicale in 1^ giornata • Rimozione del SNG in 1^ giornata • Mobilizzazione in 1^ giornata • Dieta liquida in 1^ giornata • Dieta solida con la canalizzazione (gas/feci) • Analgesia con oppioidi • Rimozione catetere vescicale in 2^ o 3^ giornata Complicanze della procedura • Enterotomia accidentale (pinze atraumatiche, manipolare il mesentere)> riparazione laparo • Ustioni della parete intestinale (usare le forbici per la lisi delle aderenze)> deiscenze tardive • Fistola anastomotica (errore tecnico, tensione eccessiva, ischemia) • Stenosi anastomotica (errore tecnico, tensione, ischemia) • Occlusione intestinale da aderenze (limitare le dissezioni e le emorragie i.o.) o da ernia interna (difetto di chiusura del mesentere) • Emorragia (strutture vascolari, sede dei trocar, anticoagulanti) Resezione ileocolica Laparo/Open nel M. Crohn Autore Intervento Pz Conversione (%) Tempo (min) Degenza (gg) Wu 1997 Laparo Open 46 11 70 146 202 4 8 7 21 Milsom 2001 Laparo Open 31 6,4 29 140 85 5 6 16 27 YoungFaduk 2001 Laparo Open 33 6 33 147 125 4 7 8648 11673 Dupree 2004 Laparo Open 21 5 24 75 98 3 5 2547 3000 Shore 2005 Laparo Open 20 5 20 145 133 4,3 8,3 9614 5 17079 0 Hosegawa Laparo 2003 Open 54 10 7 200 210 8 8 13 18 Benoist 2007 24 17 32 179 182 8 7,7 10 20 Laparo Open $ Morb . (%) 14 16 Rettocolite Ulcerosa (RCU) • Infiammazione della mucosa del colon • Colpisce sempre il retto e si estende prossimalmente • Nel 20% dei pazienti è una pancolite • La chirurgia è curativa (asportazione di colon e retto) • Il 20% dei pazienti richiede il trattamento chirurgico Chirurgia della RCU IN ELEZIONE • Displasia o Carcinoma (5% a 10 20% a 20 anni di pancolite) • Sintomi persistenti nonostante il trattamento medico • Sintomatologia disabilitante (qualità della vita) • Effetti collaterali dei farmaci • Manifestazioni extra intestinali severe • Ritardo di crescita nel bambino URGENZA • Emorragia severa (non controllabile) • Perforazione franca • Colite acuta severa o fulminante non responsiva alla terapia medica intensiva • Megacolon tossico (trasverso>3,5 ; cieco>9 cm) Chirurgia della RCU in elezione Proctocolectomia totale con ileoanostomia* su pouch I° tempo: Colectomia totale restaurativa con J pouch + ileostomia di protezione II° tempo: chiusura di ileostomia (2 mesi) RCU con displasia: colectomia ed ileoanoanastomosti con mucosectomia del canale anale ed anastomosi pouch-anale manuale (punti staccati alla linea dentata) + ileostomia di protezione * Sutura meccanica double stapled a 1-2 cm dalla linea dentata Chirurgia della RCU in urgenza • I° tempo = colectomia subtotale + ileostomia terminale (retto in situ>trattamento locale) • II° tempo = proctectomia residua e restaurazione con J pouch con anastomosi pouch-anale ed ileostomia di protezione (6 mesi) • III° tempo = chiusura di ileostomia Pazienti più anziani (+utile): 1) colectomia subtotale ed ileorettoanastomosi; 2) proctocolectomia ed ileostomia definitiva. ANASTOMOSI ILEORETTALE MECCANICA POUCH ILEALE Anastomosi J pouch-anale Il risultato della pouch non è influenzato dal disegno della pouch (S, H, W) , ma dall’integrità degli sfinteri e dell’innervazione anale (Lewis et altri, Gut 1995). La J pouch è la più usata per la semplicità della tecnica e la capacità di svuotamento. Complicanze precoci dell’intervento La proctocolectomia restaurativa con J pouch è un intervento sicuro con un basso indice di mortalità (0,5%). Migliora la qualità della vita rispetto al una ileostomia terminale, comunque è associata ad un indice di morbilità del 30% (spesso è richiesto un precoce reintervento). La sepsi della pelvi è una delle più serie e precoci complicanze (5-15%). Altre complicanze: fistola anastomotica o della pouch; stenosi dell’anastomosi; occlusione intestinale. Sepsi pelvica post-chirurgica Fattori di rischio: farmaci immunosoppressori (uso cronico di steroidi, azatioprina, infliximab), malnutrizione. • Sepsi precoce (5-10 %): responsabile dell’aumento di 5 volte del fallimento della pouch (>re-do pouch o ileostomia definitiva) • Sepsi tardiva: causata da una fistola pouchvaginale (5-10% a 10 anni) Complicanze tardive dell’intervento • Occlusione intestinale • Stenosi anastomotica (breve morbida; lunga fibrotica> danno ischemico pouch>re-do pouch>risultati buoni) • Fistola pouch-cutanea o pouch-vaginale (6%) • Disfunzione della pouch (pouchiti, malattia di Crohn, sindrome della pouch irritabile) • Disfunzione erettile/vescicale • Riduzione della fertilità • Fallimento della pouch (incidenza aumenta nel tempo: 5% a 5 anni e 15 % a 20 anni) > stomia definitiva POUCHITE Sintomi: evacuazione frequente e/o urgente, crampi, malessere generale simil influenzale; Endoscopia: edema, sanguinamento al contatto, ulcerazione; Istologico: infiammazione acuta e cronica con ulcerazione ed atrofia dei villi; Terapia: Metronidazolo con o senza ciprofloxacina per 2 settimane. Trattamento LAP della RCU VANTAGGI a breve termine: • Ricoveri più brevi (Fast Track Recovery) • Trattamento analgesico ridotto (senza oppioidi) • Minori complicazioni peri-operatorie • Soddisfazione del paziente Trattamento LAP della RCU VANTAGGI a lungo termine: • Migliore cosmesi • Diminuzione dei laparoceli • Riduzione delle aderenze post-operatorie • Migliora la fertilità nella donna affetta da RCU (Bartels SA et altri Ann Surg 2012) Conclusioni • Le MICI sono principalmente di competenza medica • La Chirurgia è una strategia terapeutica vitale • Nel Crohn, data la sua tendenza a recidivare, la laparoscopia è al top del trattamento chirurgico • Nella resezione ileo-colica del Crohn la Laparoscopia è il Gold Standard • Nella RCU (colectomia totale restaurativa) la laparoscopia, in mani esperte, è sicura e fattibile. GRAZIE