Sistema di Bilancio degli Enti locali
Il sistema tributario
e le nuove imposte locali
Il sistema tributario degli Enti Locali e le
condizioni di equilibrio
 Le nuove forme di imposizione tributaria
 La nuova imposta comunale: principi di
applicazione
 Il nuovo regime tributario: TASI e TARI
 L’analisi dell’impatto sul bilancio degli Enti
Locali ed il ruolo dei Revisori

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Le entrate di un ente locale
sono un mezzo
per coprire le spese sostenute per fornire servizi e
svolgere altre importanti funzioni
Queste spese sono coperte in parte direttamente dai
contribuenti ed in parte attraverso i trasferimenti erariali
Il passaggio da un sistema di finanza derivata
ad un sistema di finanza autonoma
ha modificato la composizione delle entrate di un comune
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L’analisi delle entrate di un bilancio di un ente locale rappresenta un’operazione
fondamentale per valutare la capacità di gestione ordinaria e straordinaria.
le entrate correnti
le entrate in conto capitale
utilizzate dal Comune per la
copertura delle spese di
ordinaria amministrazione
utilizzate dal Comune per
finanziare investimenti
comprendono le risorse
provenienti dall’imposizione
fiscale, dalle scelte in
materia di tariffe e dai
trasferimenti correnti
comprendono le risorse
provenienti da alienazione di
beni patrimoniali, da
trasferimenti in conto capitale
e altri incassi di capitale
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Titoli
Fonte di provenienza
Categorie
Tipologia
Risorse
Oggetto
Capitoli
Solo nel PEG
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Titolo I - ENTRATE TRIBUTARIE:
- Categoria la - Imposte;
- Categoria 2a - Tasse;
- Categoria 3a - Tributi speciali ed altre entrate tributarie proprie.
Titolo II - ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI DELLO STATO, DELLA
REGIONE E DI ALTRI ENTI DEL SETTORE PUBBLICO, ANCHE IN RAPPORTO ALL'ESERCIZIO DI FUNZIONI
DELEGATE DALLA REGIONE:
- Categoria la - Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato;
- Categoria 2a - Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione;
- Categoria 3a - Contributi e trasferimenti correnti da altri enti del settore pubblico.
Titolo III - ENTRATE EXTRATRIBUTARIE:
- Categoria la - Proventi dei servizi pubblici;
- Categoria 2 a- Proventi dei beni dell'ente;
- Categoria 3a - Interessi su anticipazioni e crediti;
- Categoria 4a - Utili netti delle aziende speciali e partecipate, dividendi di società;
- Categoria 5a - Proventi diversi.
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Il Parere, che l’Organo di revisione deve rendere sul
bilancio di previsione, è obbligatorio ai sensi
dell’art. 239, comma 1, lett. b), del Tuel e, tenuto
conto anche del Parere espresso dal Responsabile
del Servizio Finanziario, deve esprimere un motivato
giudizio:
 di congruità,
 di coerenza e di attendibilità contabile delle
previsioni di bilancio e dei programmi e progetti,
 delle variazioni rispetto agli esercizi precedenti,
 di ogni altro elemento utile.
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Principi di vigilanza e controllo dell’Organo di
revisione degli Enti locali
(Documento n. 5 del CNDCEC:
controlli sulla programmazione e sulle variazioni)

Principio della congruità
La congruità consiste nella verifica dell’adeguatezza dei mezzi rispetto
ai fini stabiliti.
La congruità delle entrate (e delle spese) deve essere valutata in
relazione agli obiettivi programmati, agli andamenti storici ed al
riflesso nel periodo degli impegni pluriennali.
È opportuno confrontare il dettaglio delle previsioni delle entrate
correnti classificate per risorse, con i dati dell’ultimo rendiconto
approvato e con le previsioni definitive dell’esercizio precedente cui il
bilancio di previsione si riferisce.
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Principio della prudenza
Nel bilancio di previsione devono essere iscritte solo
le entrate ragionevolmente accertabili nel periodo
amministrativo considerato e le spese nel limite
degli impegni sostenibili
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Principio della veridicità ed attendibilità
Devono essere evitate sopravvalutazioni delle entrate.
La veridicità delle entrate deve essere supportata
dall’andamento storico delle stesse evitando l’iscrizione di
entrate dirette a pareggiare fittiziamente il bilancio.
Nei documenti previsionali l’attendibilità è riferita alle
entrate: le aspettative di acquisizione delle risorse devono
essere fondate su accurate analisi di andamenti storici o
da altri idonei riferimenti ad atti o parametri.
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Principio della flessibilità
Questo principio della veridicità è mitigato dal
principio della flessibilità che consente di
procedere, nel corso dell’esercizio, a variazioni
di bilancio e del Piano esecutivo di gestione.
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Il Collegio dovrà esprimere un Parere anche sulle
variazioni al bilancio:
- variazioni di bilancio che danno luogo a maggiori o
minori entrate con conseguenti minori o maggiori
spese;
- storni di fondi fra interventi del bilancio, lasciando
immutato il livello complessivo dell'entrata e della
spesa.
Le variazioni al bilancio spettano all’Organo
consiliare e possono essere deliberate
non oltre il 30 novembre di ciascun anno
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Pareggio finanziario
ed equilibri economico/finanziari
-Il
complesso delle entrate deve essere pari al complesso delle
uscite previste.
-Le
previsioni di competenza relative alle spese correnti sommate
alle previsioni di competenza relative alle quote di capitale delle
rate dei mutui e dei prestiti obbligazionari non possono essere
complessivamente superiori ai primi tre titoli dell'entrata (entrate
correnti) e non possono avere altra forma di finanziamento, salve
le eccezioni previste dalla legge (contributi per permessi da
costruire, avanzo di amministrazione, plusvalenze da alienazioni).
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

La verifica dell’equilibrio corrente in fase di
previsione garantisce per l’esercizio futuro la
capacità dell’ente di assolvere gli impegni
contratti per il funzionamento
dell’amministrazione.
Tali impegni devono essere coperti ricorrendo
a fonti monetarie o crediti monetizzabili nel
breve termine
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Avanzo di amministrazione disponibile dopo
l’approvazione del conto del bilancio al
30/04
In caso di saldo positivo (e dunque in presenza di avanzo di parte
corrente), si destina il surplus agli investimenti
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Testo del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118
coordinato con il DECRETO LEGISLATIVO 10 agosto 2014 , n. 126
“armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni,
degli enti locali e dei loro organismi”
Costituisce principio fondamentale del coordinamento
della finanza pubblica
ed è finalizzato alla tutela dell’unità economica della
Repubblica
Art. 11 dispone che con decreti legislativi vengano definiti
schemi contabili che la PA dovrà utilizzare con i propri enti e
organismi strumentali, aziende, società controllate o partecipate.
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Testo del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118
coordinato con il DECRETO LEGISLATIVO 10 agosto 2014 , n. 126
“armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni,
degli enti locali e dei loro organismi”
Gli schemi contabili,
standardizzati ed omogenei,
devono assicurare
l’EFFETTIVA COMPARABILITÀ DELLE
INFORMAZIONI TRA I DIVERSI ENTI
TERRITORIALI
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Le previsioni di entrata del bilancio di previsione sono
classificate, secondo le modalità indicate all’art. 15 in:
a) titoli, definiti secondo la fonte di provenienza delle entrate;
b) tipologie, definite in base alla natura delle entrate, nell’ambito
di ciascuna fonte di provenienza.
c) categorie, definite in base all’oggetto;
d) capitoli
e) articoli (eventualmente)
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PIANO ESECUTIVO DI
GESTIONE
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UNITÀ DI VOTO
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Viene meno il principio di specificazione:
Diritto ad una informazione puntuale e non generica
Per lasciare maggiore autonomia agli esecutivi e ai dirigenti:
un graduale ridimensionamento delle unità di voto
I politici votano aggregati sempre più ampi
In controtendenza:
controlli e regole più efficienti e maggiore partecipazione
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Un quadro complesso ed ancora non stabilizzato,
a causa del sovrapporsi di numerosi interventi legislativi:
 decreto legislativo n. 23 del 2011 sul federalismo fiscale
municipale,
 decreto-legge di manovra intervenuto alla fine del medesimo
anno (D.L. n. 201 del 2011)
 legge di stabilità 2013 (L. n. 228 del 2012)
 legge di stabilità 2014 (L. n. 147 del 2013)
modificando ogni volta la normativa vigente nella materia,
hanno concorso a determinare un assetto normativo nel quale al
momento sono presenti alcuni elementi di transitorietà
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TASI
Tributo servizi indivisibili a carico
sia del possessore che
dell'utilizzatore dell'immobile
IMU
TARI
Imposta municipale propria
di natura patrimoniale,
dovuta dal possessore di
immobili, escluse le
abitazioni principali
Tassa sui rifiuti destinata a
finanziare i costi del servizio
di raccolta e smaltimento
dei rifiuti, a carico
dell'utilizzatore.
IUC
Imposta unica
comunale
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IMU
TARI
TASI
Resta in
vigore con
modifiche
Sostituisce
TARSU, TIA
e TARES
Nuovo
tributo
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Introdotta dalla legge di stabilità 2014 - Legge
n. 147 del 27.12.2013 art. 1, c. 639 e seguenti
Essa si basa su due presupposti impositivi:


uno costituito dal possesso di immobili e
collegato alla loro natura e valore
l'altro collegato all'erogazione e alla fruizione
di servizi comunali.
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31
Ogni componente ha:
 propria autonomia impositiva,
 propri criteri di determinazione della base
imponibile
 proprie aliquote o tariffe e correlati metodi di
determinazione
In realtà di unico c’è solo il nome
“Metteremo un limite alla tassazione, ci sarà una tassa sola e si
saprà quanto costa»
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Il comune designa il funzionario responsabile a
cui sono attribuiti tutti i poteri per l’esercizio di
ogni attività organizzativa e gestionale,
compreso quello di sottoscrivere i
provvedimenti afferenti a tali attività, nonché la
rappresentanza in giudizio per le controversie
relative al tributo stesso.
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33
La dichiarazione IUC deve essere presentata dal
soggetto passivo, cioè da chi deve pagare il
tributo, entro il 30 giugno dell’anno successivo
alla data di inizio del possesso o della
detenzione dei locali e delle aree assoggettabili
al tributo.
Essa ha effetto anche per gli anni successivi,
pertanto non deve essere periodicamente
presentata, se non subentrano modificazioni.
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34
La disciplina della IUC, contenuta nella “Legge
di Stabilità 2014”, sarà integrata dalle norme di
un apposito regolamento che il Comune dovrà
approvare per definire nel dettaglio alcuni
aspetti di rilievo relativi all’applicazione delle
singole componenti del tributo.
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TARI
TAssa sui RIfiuti
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il possesso o la detenzione,
a qualsiasi titolo, di locali o aree scoperte adibiti a
qualsiasi uso, suscettibili di produrre rifiuti urbani
Sono escluse dalla TARI:
- le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali
tassabili, non operative,
- le aree comuni condominiali di cui all'articolo 1117
del codice civile che non siano detenute o occupate
in via esclusiva.
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Chiunque, persona fisica o giuridica,
possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree
scoperte, a qualsiasi uso adibiti,
suscettibili di produrre rifiuti urbani.
In caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono
tenuti in solido all'adempimento dell'unica obbligazione
tributaria.
In caso di detenzione temporanea di durata non superiore
a sei mesi nel corso dello stesso anno solare, la TARI è
dovuta soltanto dal possessore dei locali e delle aree a
titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione o superficie.
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





Superficie calpestabile dichiarate o accertate ai fini dei prelievi
sui rifiuti.
Sono escluse le aree pertinenziali di unità abitative e
pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative.
Ai fini dell’attività di accertamento si può considerare come
superficie assoggettabile quella pari all’ 80% della superficie
catastale.
L’attivazione anche di uno solo dei servizi pubblici di erogazione
idrica, elettrica, calore, gas, telefonica o informatica
costituiscono presunzione semplice del possesso o detenzione
dell’immobile e della conseguente attitudine alla produzione di
rifiuti
La presunzione di rifiuti è data anche dalla presenza di arredi in
assenza di utenze
Con regolamento l’ente individua i locali e le aree non soggette
al tributo
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39
Il consiglio comunale deve approvare, entro il
termine fissato da norme statali per
l’approvazione del bilancio di previsione, le
tariffe della TARI
in conformità al piano finanziario del servizio
di gestione dei rifiuti urbani,
redatto dal soggetto che svolge il servizio
stesso ed approvato dal consiglio comunale o
da altra autorità competente a norma delle
leggi vigenti in materia
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40
Il Piano finanziario deve individuare
(art. 8, D.P.R. 158/1999):




il programma degli interventi necessari, imposti dalla
normativa ambientale o comunque deliberati dagli enti locali,
e concernenti sia gli acquisti di beni o servizi, sia la
realizzazione di impianti;
il piano finanziario degli investimenti, che indica l’impiego di
risorse finanziarie necessarie a realizzare gli interventi
programmati;
l’indicazione dei beni, delle strutture e dei servizi disponibili,
nonché il ricorso eventuale all’utilizzo di beni e strutture di
terzi, o all’affidamento di servizi a terzi;
le risorse finanziarie necessarie, completando il piano
finanziario degli investimenti e indicando in termini di
competenza i costi e gli oneri annuali e pluriennali.
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41
Il Piano è corredato da una relazione che specifica:

il modello gestionale ed organizzativo prescelto;

i livelli di qualità dei servizi;

la ricognizione degli impianti esistenti;

l’indicazione degli eventuali scostamenti rispetto
al piano dell’anno precedente.
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42
Nuclei tematici del piano finanziario:
•
•
i profili tecnico-gestionali, che illustrano il progetto
del servizio di gestione integrata del ciclo dei rifiuti,
delineando il quadro del servizio esistente (con
funzione anche di rendicontazione e verifica) e
l’evoluzione che si intende imprimere al servizio
medesimo;
i profili economico-finanziari, che individuano e
programmano, con cadenza annuale, i flussi di spesa
e i fabbisogni occorrenti a fronteggiarli, indicando
anche gli aspetti patrimoniali ed economici della
gestione.
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43
Le norme non indicano il termine entro il quale
debba essere approvato il piano.
Il piano, comunque, costituisce indispensabile
presupposto per le delibere tariffarie, quindi
deve essere approvato entro il termine fissato
da norme statali per l’approvazione del
bilancio di previsione.
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Il comma 652 stabilisce che il Comune, in
alternativa al metodo di cui al d.P.R. 158/1999
può commisurare la tariffa alla quantità e
qualità media ordinarie dei rifiuti per UNITÀ DI
SUPERFICIE, in relazione agli usi ed alle
tipologie delle attività svolte nonché al costo del
servizio dei rifiuti
NEL RISPETTO DEL PRINCIPIO
«CHI INQUINA PAGA»
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•La componente Tari è corrisposta in base a tariffa
commisurata ad anno solare, cui corrisponde un’autonoma
obbligazione tributaria.
•La tariffa è commisurata alle quantità e qualità medie
ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in
relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base
del DPR 158/1999.
•Composta da quota fissa, determinata in relazione alle
componenti essenziali del costo del servizio, e quota
variabile rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, alle
modalità del servizio fornito e all’entità dei costi di
gestione, in modo che sia assicurata la copertura integrale
dei costi di investimento e di esercizio, compresi i costi di
smaltimento.
•È articolata nelle fasce di utenza domestica e non
domestica;
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46
Il comune con regolamento di cui all'articolo 52 del decreto legislativo
15 dicembre 1997, n. 446, può prevedere riduzioni tariffarie ed
esenzioni nel caso di:





a) abitazioni con unico occupante;
b) abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso
limitato e discontinuo;
c) locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad uso
stagionale o ad uso non continuativo, ma ricorrente;
d) abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la
dimora, per più di sei mesi all'anno, all'estero;
e) fabbricati rurali ad uso abitativo.
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47
F24 ovvero tramite le altre modalità di
pagamento offerte dai servizi elettronici di
incasso e di pagamento interbancari e
postali.
Il comune stabilisce il numero e le scadenze
di pagamento del tributo, consentendo di
norma almeno due rate a scadenza
semestrale.
È comunque consentito il pagamento in
un’unica soluzione entro il 16 giugno di
ciascun anno.
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TASI
TAssa sui Servizi Indivisibili
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49



La TASI è un nuovo tributo
Finanzia i servizi INDIVISIBILI dei comuni: si
individuano nelle attività comunali che non
sono erogate a domanda individuale e come
tali rivolti alla collettività, senza che sia
misurabile la quantità degli stessi usufruiti in
concretezza dal singolo.
Sono servizi rivolti a promuovere lo sviluppo
economico e alla realizzazione dei fini sociali
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50
Rientrano nei servizi indivisibili dei Comuni,
ad esempio:
•
•
•
•
•
•
•
Illuminazione pubblica
Manutenzione verde pubblico
Pubblica sicurezza e vigilanza
Tutela del patrimonio artistico e culturale
Manutenzione stradale
Servizio di protezione civile
Servizio di tutela degli edifici ed aree comunali
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51
Il presupposto impositivo della TASI è il possesso o
la detenzione, a qualsiasi titolo, di fabbricati,
compresa l'abitazione principale, e di aree
edificabili, ad eccezione, in ogni caso, dei terreni
agricoli.

Sono escluse dalla TASI le aree scoperte
pertinenziali o accessorie a locali imponibili, non
operative, e le aree comuni condominiali di cui
all'articolo 1117 del codice civile che non siano
detenute o occupate in via esclusiva.
Dott.ssa Maria Carmela Serluca
52


È dovuta da chiunque possieda o detenga a
qualsiasi titolo le unità immobiliari di cui al comma
669. In caso di pluralità di possessori o di
detentori, essi sono tenuti in solido
all'adempimento dell'unica obbligazione tributaria.
In caso di locazione, la TASI è dovuta dal locatario
a decorrere dalla data della stipulazione e per tutta
la durata del contratto (il periodo intercorrente
dalla data della stipulazione alla data di riconsegna
del bene al locatore, comprovata dal verbale di
consegna).
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53

L'occupante versa la TASI nella misura stabilita dal
comune nel regolamento, compresa fra il 10 e il 30 per
cento dell'ammontare complessivo della TASI.

La restante parte è corrisposta dal titolare del diritto
reale sull'unità immobiliare.
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54




L'aliquota di base della TASI è pari all'1 per mille.
Il comune, con deliberazione del consiglio comunale (art. 52
Dlgs 446/97), può ridurre l'aliquota fino all'azzeramento.
Il Comune può provvedere alla determinazione di aliquote
diverse, nel rispetto delle disposizioni di legge, con
deliberazione del Consiglio Comunale adottata entro la data
di approvazione del bilancio di previsione per l’anno di
riferimento.
Il Comune, con la medesima deliberazione del Consiglio
Comunale, che determina le aliquote della TASI, può stabilire
l’applicazione di detrazioni .
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55
L’intesa ANCI-GOVERNO, poi tramutata in legge, ha previsto,
invece, che L’ALIQUOTA MASSIMA COMPLESSIVA DELL’IMU E
DELLA TASI
NON POSSA SUPERARE
i limiti prefissati per la sola IMU +
UN ADDIZIONE DELLO 0,8 PER MILLE =
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56
L’accordo Anci-Governo è stato riversato nel D.L. n. 16/2014
(Decreto salva Roma) che prevede, per il solo 2014, che nella
determinazione delle aliquote TASI possono essere superati i
limiti inizialmente stabiliti, per un ammontare complessivamente
non superiore allo 0,8 per mille a condizione che siano
finanziate, relativamente alle abitazioni principali e alle unità
immobiliari ad esse equiparate detrazioni d'imposta o altre
misure, tali da generare effetti sul carico di imposta TASI
equivalenti a quelli determinatisi con riferimento all'IMU
relativamente alla stessa tipologia di immobili.
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57
Il tributo è dovuto per anno solare proporzionalmente alla quota e ai
mesi dell’anno nei quali si è protratta la proprietà o la detenzione a
qualsiasi titolo
Il versamento del tributo è effettuato, per l’anno di riferimento, in due
rate, la prima con scadenza il 16 giugno per quanto dovuto per il 1°
semestre e la seconda con scadenza il 16 dicembre per il saldo annuo.
È consentito il pagamento in unica soluzione entro il 16 giugno di
ciascun anno.
Il versamento deve essere eseguito mediante utilizzo del Modello F24
ovvero tramite le altre modalità di pagamento offerte dai servizi
elettronici di incasso e di pagamento interbancari e postali.
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IMU
Imposta municipale propria o
Imposta municipale unica
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1992
1993
•IMPOSTA STRAORDINARIA IMMOBILI ISI
•ICI IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI con abitazione principale
•ICI IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI senza abitazione principale
2008
•IMU IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA con abitazione principale
2012
•IMU IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA senza abitazione principale
2013
•IMU IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA senza abitazione principale + TASI
2014
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60
L’I.M.U. (Imposta municipale propria) è stata introdotta con l’art. 13 del
Decreto Legge «Salva Italia» (201/2011) convertito con modificazioni
nella legge n. 214 del 22/12/2011.
L’imposta municipale propria è istituita a decorrere dall'anno 2012 e
sostituisce, per la componente immobiliare:
1) l'imposta comunale sugli immobili (ICI)
2)
l'imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative
addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni
non locati
Il funzionamento dell’IMU è simile a quello dell’ICI con alcune differenze,
alquanto significative, riguardo i seguenti punti:
1)
2)
3)
marcato aumento dei coefficienti per la determinazione della base
imponibile;
specifico e restrittivo ambito di applicazione del concetto di
abitazione principale;
la trattenuta da parte dello Stato di una quota dell’imposta (che
invece con l’ICI era incassata per intero dal Comune).
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la proprietà di
– fabbricati: l'unità immobiliare iscritta nel catasto fabbricati.
– aree fabbricabili: l'area utilizzabile a scopo edificatorio in base
agli strumenti urbanistici generali o attuativi in vigore.
– terreni agricoli: il terreno adibito all'esercizio delle attività
indicate nell'articolo 2135 del codice civile (coltivazione del
fondo, silvicoltura, allevamento del bestiame e attività
connesse).
Dal tributo nel 2014 sono esclusi:
- l’abitazione principale e relative pertinenze non di lusso (ad
eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1,
A/8 e A/9)
- I fabbricati rurali strumentali
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62
Abitazione principale
La normativa infatti definisce quale abitazione principale «l’immobile, iscritto o
iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il
possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono
anagraficamente. Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano
stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel
territorio comunale, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative
pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile».
Ancorché la norma di legge faccia letteralmente riferimento al «possessore» si
deve necessariamente far riferimento al proprietario dell’immobile ovvero al
titolare di diritti reali sullo stesso (come ad esempio: usufrutto, uso o abitazione)
in quanto soggetto passivo tenuto al pagamento dell’IMU.
Con tale specifica definizione normativa risulta palese l’intento del legislatore di
limitare sostanzialmente attuali situazioni elusive, infatti, non è più assimilata
all’abitazione principale quella concessa in uso gratuito a parenti in linea retta o
collaterale, per la quale l’aliquota è quella ordinaria, senza applicazione di alcuna
detrazione.
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BASE IMPONIBILE:
valore dell’immobile calcolato applicando alla rendita catastale
risultante in catasto un moltiplicatore sulla base della categoria
nella quale essi sono iscritti
ALIQUOTE:
sono stabilite dal Comune (altri immobili: minimo 4,6‰,
standard 7,6‰ e massimo 10,6 ‰; abitazione principale di lusso:
minimo 2‰, standard 4‰ e massimo 6‰)
DETRAZIONE: vale solo per abitazione principale di lusso; anch’essa
viene stabilita dal Comune ed è di importo fisso. Livello standard
fissato a 200 € (cancellata quella di 50 € per figli sotto i 26 anni di età)
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
Le modalità di pagamento dell’Imu non variano
rispetto al passato, in quanto sono previste due
rate di pari importo, le cui scadenze sono fissate
rispettivamente per il 16 giugno e per il 16
dicembre. Il contribuente potrà comunque decidere
di versare tutto l’importo in una sola soluzione,
entro la prima scadenza.
Il pagamento si può effettuare con modello F24 .
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
IMU:

TARI:
imposizione basata sulla capacità contributiva del
soggetto passivo entra nel bilancio generale dell’ente per le
coperture di qualsiasi tipo di spesa.
tassa basata sull’utilizzazione di un servizio entra nel
bilancio dell’ente ma è destinata interamente alla copertura dei
costi collegati con il servizio di nettezza urbana. Per
determinarne il gettito complessivo è necessario un Piano
Finanziario che ne esponga i costi da coprire integralmente.
TASI:
ibrido con caratteristiche primarie di imposta serve a
coprire i costi legati ai servizi indivisibili erogati dall’ente. Non
esistono vincoli dal momento che:
– tutti i servizi erogati dal Comune e destinati alla collettività, di
carattere indivisibile quindi diversi dai servizi a domanda
individuale, possono essere coperti;
– non esiste il vincolo della copertura integrale di tali costi

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TASSA OCCUPAZIONE SPAZI ED AREE PUBBLICHE
tributo dovuto per l’occupazione di spazi appartenenti a beni
demaniali (i beni dello Stato) o al patrimonio indisponibile degli
enti locali, come strade, corsi, piazze, aree private gravate da
servitù di passaggio, spazi sovrastanti e sottostanti il suolo
pubblico, comprese condutture e impianti, zone acquee adibite
all’ormeggio di natanti in rivi e canali.
ha il suo fondamento nella limitazione che, per la collettività,
comporta il ridotto godimento dello spazio pubblico occupato
Dott.ssa Maria Carmela Serluca
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I presupposti per l’applicazione della Tosap sono pertanto due:
l’occupazione
di uno spazio, anche sovrastante o sottostante
appartenente al patrimonio indisponibile del Comune o di altro
ente;
il vantaggio economico che dall’occupazione deriva.
La Tosap è calcolata in base alla superficie effettivamente
occupata, espressa in metri quadrati o lineari
La quantificazione dell'imposta dipende inoltre dal tipo di
occupazione, con una distinzione fra
occupazione permanente ed occupazione temporanea.
Dott.ssa Maria Carmela Serluca
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IMPOSTA DI SCOPO (D. Lgs. 23/2011)
Per la realizzazione di specifiche opere pubbliche
L'imposta è dovuta, in relazione alle stesse opere pubbliche, per
un periodo massimo di dieci anni.
Resta in ogni caso fermo l’obbligo di restituzione previsto
dall'articolo 1, comma 151, della legge n. 296 del 2006 nel
caso di mancato inizio dell’opera entro due anni dalla data
prevista dal progetto esecutivo.
Dott.ssa Maria Carmela Serluca
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a) Opere per il trasporto pubblico urbano
b) Opere viarie, con esclusione della manutenzione straordinaria ed
ordinaria delle opere esistenti
c) Opere particolarmente significative di arredo urbano e di maggior
decoro dei luoghi
d) Opere di risistemazione di aree dedicate a parchi e giardini
e) Opere di realizzazione di parcheggi pubblici
f) Opere di restauro
g) Opere di conservazione dei beni artistici e architettonici
h) Opere relative a nuovi spazi per eventi e attività culturali, allestimenti
museali e biblioteche
i) Opere di realizzazione e manutenzione straordinaria dell’edilizia
scolastica
Dott.ssa Maria Carmela Serluca
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COSA DEVE PREVEDERE
L’opera pubblica da
realizzare
L’aliquota da applicare
L’ammontare della
spesa da finanziare
Le modalità di
versamento degli
importi dovuti
Le esenzioni, riduzioni o detrazioni in favore di determinate
categorie di soggetti
Dott.ssa Maria Carmela Serluca
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L’imposta di soggiorno per i Comuni che
costituiscono località turistiche
si assoggettano a tassazione coloro che
alloggiano nelle strutture ricettive collocate nel
proprio territorio, secondo criteri di gradualità,
in proporzione al prezzo, sino a 5 euro al
giorno
Dott.ssa Maria Carmela Serluca
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Il presupposto di applicazione dell’imposta è la diffusione di
messaggi pubblicitari attraverso mezzi di comunicazione visivi ed
acustici, effettuata in luoghi pubblici o aperti al pubblico o che sia
da tali luoghi percepita.
Il Soggetto attivo è rappresentato dal comune sul cui territorio
vengono esposte le varie tipologie di pubblicità.
Il Soggetto passivo, cioè colui che è tenuto al pagamento in via
principale, è rappresentato da chi dispone del mezzo attraverso cui
il messaggio pubblicitario è diffuso. Il soggetto passivo è
tenuto presentare apposita dichiarazione dei mezzi pubblicitari che
dovrà esporre, indicandone le caratteristiche, la durata e
l'ubicazione.
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Dott.ssa Maria Carmela Serluca
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Relazione a cura della dott.ssa Maria Carmela SERLUCA (SLIDE).