PROF.SSA MANUELA SCANDURRA
ORIENTAMENTO
PERMANENTE
LABORATORIO LUMSA
LUGLIO 2015
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PROF.SSA MANUELA SCANDURRA
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UN TERMINE…
TANTE DEFINIZIONI,
MA PER LA PERSONA ….UN UNICO SIGNIFICATO
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Fonte Glossario ISFOL
L’orientamento è un
intervento finalizzato a porre
la persona nelle condizioni
di poter effettuare delle
scelte personali circa il
proprio progetto
personale/professionale e di
vita.
Tale intervento non coincide
con un particolare momento
dell’esistenza (la scelta degli
studi o il cambiamento di un
percorso lavorativo),
rappresenta un sostegno ad
un periodo piuttosto lungo
della transizione tra infanzia
ed età adulta.
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Fonte: Centro Nazionale Opere Salesiane
Formazione Aggiornamento Professionale
L’ORIENTAMENTO CONSISTE
NEL SUPPORTO CHE VIENE DATO DA UN
ESPERTO (DOCENTE, ORIENTATORE,
CONSIGLIERE) AD UN SOGGETTO IN
CRESCITA ,
AFFINCHE’ ELABORI UN PRORIO
PROGETTO DI VITA
(PERSONALE E PROFESSIONALE) E LO
REALIZZI PROGRESSIVAMENTE
DURANTE LE FASI DEL SUO SVILUPPO
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Fonte: Glossario INVALSI
Attività di tipo
informativo e formativo
che ha l’obiettivo di
favorire le scelte
di una persona
in relazione ad
un proprio
progetto di vita
e di lavoro.
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Fonte: Glossario Europalavoro
Orientarsi
vuol dire individuare una direzione
professionale verso la quale muoversi
utilizzando:
• informazioni su se stessi, sulle
proprie caratteristiche, attitudini,
interessi, sui propri punti deboli,
sulle conoscenze e le competenze
acquisite
• informazioni sul mondo del lavoro
e delle professioni, oltre che sulle
opportunità formative offerte dal
contesto di riferimento
• una strategia definita per affrontare
il mercato del lavoro in modo
efficace
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IL TERMINE IN EUROPA
IL TERMINE ORIENTAMENTO PRESENTA UNA NOTEVOLE
VARIAZIONE. NE VEDIAMO TRE:
• IN TEDESCO BERUFSBERATUNG: OFFRIRE CONSIGLI PER LA
CONSULENZA LAVORATIVA;
• IN INGLESE, CAREER COUNSELING O CAREER GUIDANCE:
CONSIGLIARE O GUIDARE IN MATERIA DI CARRIERA;
L’AGGETTIVO VOCATIONAL STA PER PROFESSIONALE;
POICHÉ IL SOSTANTIVO «ORIENTAMENTO» HA NUMEROSI
SIGNIFICATI, DEVE ESSERE QUALIFICATO CON UN AGGETTIVO
(SCOLASTICO, PROFESSIONALE, EDUCATIVO);
• IL TERMINE FRANCESE ORIENTATION SCOLAIRE ET
PROFESSIONNELLE, È EQUIVALENTE ALL’ITALIANO.
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PER ORIENTAMENTO
OGGI INTENDIAMO…
LA SERIE DI INTERVENTI CONTINUI E ARTICOLATI,
FINALIZZATI A SOSTENERE LA PERSONA, PONENDOLA
NELLE MIGLIORI CONDIZIONI
PER POTER EFFETTUARE LE SCELTE PIÙ ADEGUATE
CIRCA IL PROPRIO PROGETTO DI VITA
(SCOLASTICO, PROFESSIONALE, ESISTENZIALE).
LE DOMANDE SONO PIU’
IMPORTANTI DELLE
RISPOSTE; IL COMPRENDERE
DEVE SCATURIRE DALLA
COSTANTE ESPLORAZIONE…
H. GARDNER
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LA COMUNICAZIONE DI BRUGES
I MINISTRI DELL'ISTRUZIONE DI 33 STATI
EUROPEI, INSIEME A RAPPRESENTANTI DEL
MONDO DEL LAVORO, HANNO APPROVATO
A BRUGES, IN BELGIO, NEL DICEMBRE 2010,
UN COMUNICATO CHE DELINEA IL FUTURO
DELL'ISTRUZIONE E FORMAZIONE
PROFESSIONALE IN EUROPA.
LE MISURE CONTENUTE NEL COMUNICATO
DI BREGES, INTENDONO GARANTIRE
LA QUALITÀ DEI PROGRAMMI PROFESSIONALI,
CONTRIBUENDO COSÌ ALL'OCCUPAZIONE,
ALLA CRESCITA E ALLA COESIONE SOCIALE.
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IL COMUNICATO DI BRUGES SI PROPONE DI
ASSICURARE PER IL PROSSIMO DECENNIO:
• un facile accesso alla formazione continua;
• più opportunità di esperienze e formazione all'estero;
• corsi di alta qualità, che forniscano competenze per mansioni
•
•
•
•
•
•
specifiche;
l'accesso al mondo del lavoro di lavoratori svantaggiati;
la promozione del pensiero creativo e innovativo nelle imprese.
incoraggiare la nascita e lo sviluppo di scuole di formazione;
introdurre strategie di internazionalizzazione che aumentino la
mobilità dei lavoratori;
facilitare la collaborazione tra istituti di formazione e imprese;
comunicare alla popolazione i vantaggi della formazione
professionale.
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IN EUROPA, OGGI (1)
L’ORIENTAMENTO
E’ RICONOSCIUTO COME
DIRITTO PERMANENTE
DI OGNI PERSONA,
DURANTE TUTTO
IL CORSO DELLA VITA
CHE SI ESERCITA IN FORME E
MODALITA’ DIVERSE
A SECONDA DEI BISOGNI E DEI
CONTESTI.
Risoluzione Consiglio d’Europa del
21/11/2008
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IN EUROPA, OGGI (2)
E’ L’INSIEME DI ATTIVITA’
CHE METTE IN GRADO I CITTADINI DI OGNI ETA’,
IN QUALSIASI MOMENTO DELLA LORO VITA DI
 IDENTIFICARE LE PROPRIE CAPACITA’, COMPETENZE,
INTERESSI;
 PRENDERE DECISIONI CONSAPEVOLI IN MATERIA D’ISTRUZIONE,
FORMAZIONE, OCCUPAZIONE;
 GESTIRE I PROPRI PERCORSI PERSONALI DI VITA NELLE
SITUAZIONI DI APPRENDIMENTO, DI LAVORO E IN ALTRI
CONTESTI.
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DALL’APPROCCIO TRADIZIONALE
DELL’ORIENTAMENTO…
ORIENTAMENTO SCOLASTICO
ISTRUZIONE
INDIRIZZA LE SCELTE DEGLI STUDENTI RISPETTO AI CORSI
SCOLASTICI/UNIVERSITARI
ORIENTAMENTO PROFESSIONALE
FORMAZIONE
INDIRIZZA LE SCELTE DEGLI STUDENTI VERSO L’OCCUPAZIONE E IL
MONDO DEL LAVORO
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ALL’ APPROCCIO
ANTROPOLOGICO-ESISTENZIALE
DI OGGI
ORIENTAMENTO PERMANENTE,
RIGUARDA IL CAMPO DELL’ EDUCAZIONE
INTESO COME EVOLUZIONE DELLA PERSONA
INDIRIZZA VERSO LE SCELTE DI VITA CHE INVESTONO
GLI AMBITI DELLA FAMIGLIA, DELLA SOCIETÀ, DELLA PARTECIPAZIONE
ALLA VITA DEMOCRATICA,
ASSUMENDO UN VALORE PERMANENTE
NELLA VITA DI OGNI PERSONA.
ALLA SCUOLA SPETTA IL COMPITO DI ORIENTARE ALLA VITA,
IN QUELL’AMBITO IN CUI ISTRUZIONE, FORMAZIONE ED
EDUCAZIONE S’INCONTRANO OGNI GIORNO.
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FINALITA’ EDUCATIVE
L’orientamento mira alla finalità educativa dell’autonomia,
come capacità fondamentale affinché la persona possa
muoversi in una società complessa e scarsa di protezioni e
garanzie totali.
Esso pertanto si inscrive a pieno titolo nell’ambito del
processo di educazione e di formazione integrale della
persona intesa come modalità educativa permanente,
ovvero quella “ATTENZIONE DELLA PERSONA CHE
CORRISPONDE ALLA PIENA ESPRESSIONE DELLA
SUA IDENTITÀ, PROFESSIONALITÀ E VOCAZIONE IN
RIFERIMENTO ALLA REALTÀ IN CUI ESSA VIVE.»
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LE COLONNE DELL’ORIENTAMENTO
1. IMPARARE IN QUALUNQUE FASE DELLA VITA
2.
3.
4.
5.
ATTRAVERSO PERCORSI DI STUDIO PIU’
FLESSIBILI;
POSSIBILITA’ DI IMPARARE LE LINGUE, ACQUISIRE
FIDUCIA IN SE STESSI E CAPACITA’ DI
ADATTAMENTO;
ACQUISIRE COMPETENZE NECESSARIE PER
LAVORI SPECIFICI;
GARANTIRE UNA MAGGIORE INCLUSIONE ED
ACCESSI PER LE PERSONE SVANTAGGIATE;
SVILUPPARE LA MENTALITA’ CREATIVA,
INNOVATIVA E IMPRENDITORIALE
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L’ORIENTAMENTO DEVE AIUTARE LE PERSONE A
SVILUPPARE LA PROPRIA IDENTITA’,
A PRENDERE DECISIONI SULLA PROPRIA VITA
PERSONALE E PROFESSIONALE, A FACILITARE
L’INCONTRO TRA LA DOMANDA E L’OFFERTA DI
FORMAZIONE E SUCCESSIVAMENTE, TRA LA
DOMANDA E L’OFFERTA DI LAVORO.
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LA CENTRALITÀ DEL SISTEMA SCOLASTICO
SE IL CONTESTO LAVORATIVO E’
CAMBIATO,
E’ INEVITABILE CHE DEBBA MUTARE
ANCHE L’APPROCCIO
TRADIZIONALE ALL’ORIENTAMENTO
DA PARTE DELLA SCUOLA.
ESSA HA INFATTI
UN RUOLO CENTRALE
NELLA COSTRUZIONE DEL SENSO DI SE’
DELLO STUDENTE/SSA:
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IL VALORE DELL’ORIENTAMENTO
OGGI L’ORIENTAMENTO NON E’ PIU’
SOLO LO STRUMENTO PER GESTIRE LA
TRANSIZIONE TRA SCUOLA,
FORMAZIONE E LAVORO,
MA ASSUME UN VALORE PERMANENTE
NELLA VITA DI OGNI PERSONA,
GARANTENDONE LO SVILUPPO E IL
SOSTEGNO NEI PROCESSI DI
DECISIONE E DI SCELTA.
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APPRENDIMENTO PERMANENTE
LIFELONG LEARNING
Il soggetto è il protagonista del suo apprendimento durante tutto
l’arco della sua vita.
LIFEWIDE LEARNING
Un apprendimento che ha luogo non solo nelle istituzioni formali
come la scuola, ma anche in contesti non formali e informali.
LIFELONG GUIDANCE
Accompagnare le scelte durante tutto l’arco della vita.
CAREER GUIDANCE
Ricevere un orientamento alle scelte professionali (carriere).
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ORIENTAMENTO PERMANENTE:
UN VALORE PER TUTTE LE PERSONE
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PER OGNI PERSONA,
IN OGNI MOMENTO DELLA VITA
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L’ORIENTAMENTO A SCUOLA
RIGUARDA QUINDI TUTTA LA SERIE DI INTERVENTI
CONTINUI E ARTICOLATI, FINALIZZATI A SOSTENERE
LA PERSONA NELLE MIGLIORI CONDIZIONI PER
POTER EFFETTUARE LE SCELTE PIU’ ADEGUATE
CIRCA IL PROPRIO PROGETTO FORMATIVO.
LA SINGOLA SCUOLA NON PUO’ COMPIERE QUESTO
PERCORSO IN SOLITUDINE, MA HA BISOGNO DI
PARTECIPARE ATTIVAMENTE ALLA PIU’ AMPIO
CONTESTO SOCIALE MEDIANTE LE RETI.
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LA NECESSITA’ DEL LAVORO IN RETE
FINO AGLI ANNI ‘60 IL BASSO LIVELLO D’ISTRUZIONE
GENERALMENTE RICHIESTO DAL MONDO DEL LAVORO E LA
STABILITA’ D’IMPIEGO DEI SAPERI,
CONSIDERAVA L’ORIENTAMENTO MARGINALE RISPETTO AD
ALTRI ASPETTI DELLA FORMAZIONE. COMPRESI QUELLI UNVERSITARI, IN CUI SI
STUDIAVA UN ASPETTO DELLA REALTA’ E QUELLO STUDIO BASTAVA PER TUTTA LA VITA, ES: IL MEDICO
LA SCUOLA, DAGLI ‘80 HA COMINCIATO A PERDERE
SENSIBILMENTE, ALMENO NELL’IMMAGINARIO COLLETTIVO,
LA CENTRALITA’ PRIMA UNANIMEMENTE CONOSCIUTA,
RISPETTO ALLE DIVERSE AGENZIE DI FORMAZIONE NEL
FRATTEMPO COSTITUITESI.
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OGGI LA SCUOLA E’ UNA DELLE TANTE AGENZIE
FORMATIVE, CONSIDERATA CENTRALE PER IL SUO
RUOLO STRATEGICO DI EDUCAZIONE ALLA
PERSONA, MA COMUNQUE NON ESAUSTIVA.
ECCO PERCHE’, NELLA COMPLESSITA’ DELL’OGGI, ’
ESSA DEVE COSTITUIRE UNO DEI NODI DELLE RETI
TERRITORIALI, NAZIONALI E TRANSNAZIONALI.
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LA SCUOLA E LE RETI
LAVORARE IN RETE
CONSENTE ALLA SCUOLA
L’INTEGRAZIONE DELLE
COMPETENZE DEI VARI
SOGGETTI SOCIALI.
VA INFATTI EVITATO IL
RISCHIO DI FRAMMENTARE I
SERVIZI CON LA
CONSEGUENTE DIFFICOLTA’
PER GLI UTENTI DI ACCESSO
AD ESSI, SOPRATTUTTO PER
GLI UTENTI PIU’ DEBOLI E
FRAGILI.
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Linee guida nazionali per l’orientamento
permanente MIUR 24 febbraio 2014
Decreto Legge 104/2013, convertito nella Legge 128/2013,
«Misure urgenti in materia di istruzione, università e
ricerca» prevede il rafforzamento delle attività di orientamento
nelle scuole secondarie di I e II grado per sostenere gli studenti
nell’elaborazione di progetti formativi e/o professionali
adeguati alle proprie capacità e aspettative,
anche attraverso collegamenti stabili con le risorse del territorio
(Istituzioni locali, associazioni imprenditoriali, Camere di
commercio, Agenzie per il lavoro)
E’ altresì rafforzata l’alternanza scuola-lavoro per gli studenti
degli ultimi due ani della scuole secondarie di II grado e
l’alternanza Università- Istituti tecnici superiori-lavoro.
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LA FONDAMENTALE ESPERIENZA DI
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ACCETTAZIONE
IL BAMBINO/A O IL RAGAZZO/A,
A SCUOLA, NON HANNO BISOGNO DI
GUADAGNARSI L’ACCETTAZIONE:
TROVANO UN MONDO ORGANIZZATO
PER ACCOGLIERLI, CHE LI INCLUDE A
PRESCINDERE DA QUELLO CHE SONO.
QUESTA ESPERIENZA È ALLA BASE DEL LORO SENSO DI AUTOEFFICACIA,
PRIMO NECESSARIO PASSO VERSO LA COSTRUZIONE
DEL PROPRIO PROGETTO DI VITA.
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LE RESPONSABILITA’ DELLA SCUOLA
Oggi va composto uno
scenario integrato, unitario e
responsabile di
ORIENTAMENTO
CENTRATO SULLA
PERSONA E SUI SUOI
BISOGNI,
finalizzato a prevenire e
contrastare il disagio
giovanile, favorire la piena
occupabilità, l’inclusione
sociale e il dialogo
interculturale.
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LE AZIONI DELLA SCUOLA
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Le azioni della scuola 1
OGNI SCUOLA, A PARTIRE DALLA PRIMARIA, INDIVIDUA SPECIFICHE FIGURE
DI SISTEMA (MIDDLE MANAGEMENT) TRA CUI IL TUTOR
DELL’ORIENTAMENTO , APPOSITAMENTE FORMATO (MASTER, CORSI DI
PERFEZIONAMENTO), IL QUALE:
 ORGANIZZA LE ATTIVITA’ INTERNE (FOCUS GROUP, QUESTIONARI,
BRAINSTORMING)
 SOSTIENE DOCENTI E STUDENTI, ANCHE I PLUSDOTATI;
 LAVORA IN SINERGIA CON I COLLEGHI DOCENTI, IN PARTICOLARE
CON IL DOCENTE RESPONSABILE DELLA DIVERSA ABILITA’;
 S’ INTERFACCIA CON GLI ALTRI ATTORI DELLA RETE.
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Le azioni della scuola 2
FORMAZIONE DOCENTI: ORIENTAMENTO DIVIENE
PARTE INTEGRANTE DEL POF.
A QUESTA TEMATICA SONO DEDICATI APPOSITI
INCONTRI DI FORMAZIONE, ANCHE CON L’UTILIZZO
DELLE TIC.
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Le azioni della scuola 3
L’ORIENTAMENTO DEVE ESSERE RIVOLTO
CERTAMENTE ALLA CONOSCENZA DI SE’, MA NON
DEVE ESSERE LIMITATO A QUESTO ORIZZONTE;
PARALLELAMENTE VANNO ATTIVATE, DALLA SCUOLA
SECONDARIA, ESPERIENZE ORIENTATIVE TIPO
STAGE, TIROCINI, VISITE, ALTERNANZA, ANCHE PER
GLI ALUNNI/E CON DISABILITA’.
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Le azioni della scuola 4
DOCUMENTARE I PERCORSI ANCHE VIA WEB, PER
DIFFONDERE MODELLI
OGNI SCUOLA ORGANIZZA ARCHIVI WEB
SU:
• PERCORSO ORIENTATIVO DELLA SCUOLA,
• ATTIVITA’ SVOLTE
• MODELLO DI E-PORTFOLIO DELLO STUDENTE, CHE
RAPPRESENTA L’INSIEME DELLE FASI ESSENZIALI
DEL PERCORSO SCOLASTICO
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Le azioni della scuola 5
SENSIBILIZZARE I GENITORI :
AZIONI COLLETTIVE COME CORSI DI FORMAZIONE
FINALIZZATI ALL’ACCOMPAGNAMENTO DEI FIGLI NEI
PERCORSI DI SCELTA E TRANSIZIONE;
AZIONI INDIVIDUALI COME ORGANIZZARE SPORTELLI
D’ASCOLTO NEI CASI DI DIFFICOLTA’, RISCHIO O
ABBANDONO SCOLASTICO
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LE AZIONI IN CLASSE
• ORIENTAMENTO DI GRUPPO, RIVOLTO AD
UN’INTERA CLASSE;
• ORIENTAMENTO DI PICCOLO GRUPPO, IN RISPOSTA
A BISOGNI ORIENTATIVI SPECIFICI;
• ORIENTAMENTO SINGOLO: CONSULENZA
INDIVIDUALE CON LA PERSONA E LA SUA FAMIGLIA
IN QUESTO CONTESTO SI SITUA L’IDENTIFICAZIONE
DEL PROGETTO DI VITA PER LA PERSONA CON
DISABILITA’.
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AIUTARE I RAGAZZI A FARE IL PUNTO
INNOVANDO LA DIDATTICA
DAI 3 AI 19 ANNI LA SCUOLA OFFRE UNA
DIDATTICA ORIENTATIVA
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E PER L’ALUNNO/A CON DISABILITA’?
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ORIENTAMENTO IN RETE
QUALI AZIONI DI
ORIENTAMENTO PER
FAVORIRE TRANSIZIONI
COERENTI
SIA CON I BISOGNI FORMATIVI
DEI RAGAZZI, CON QUELLI
DELLE FAMIGLIE,
SIA CON LE FINALITÀ E LE
RISORSE DELLA SCUOLA ?
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LA RETE: GRANDE RISORSA
PER ORIENTARE TUTTE LE PERSONE
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ESISTE UN MODELLO PRECOSTITUITO
DI ORIENTAMENTO
PER SOSTENERE
LE SCELTE DELL’ALUNNO/A CON DISABILITA’?
Proviamo a rispondere con una citazione ancora molto
attuale, di R. Cousinet, grande pedagogista francese del
Novecento:
«L’ALUNNO NON VA A SCUOLA PER ESSERE
ISTRUITO, CIOE’ SOTTOMESSO ALL’ATTIVITA’
DIDATTICA DELL’ADULTO, MA PER APPRENDERE,
CIOE’ PER ESERCITARE LA PROPRIA ATTIVITA’
PERSONALE, PER IMPARARE A LAVORARE PER
COGLIERE I PROBLEMI NELLA LORO COMPLESSITÀ,
QUINDI CERCARE DI RISOLVERLI.»
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PER COSTRUIRE UN PROGETTO A
MISURA DEL SOGGETTO
occorre definire gli
obiettivi necessari per:
• Potenziare e acquisire
nuove conoscenze
scolastiche
• Acquisire e potenziare
le abilità, le
conoscenze e le
competenze utili per il
lavoro
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L’ OSSERVAZIONE INIZIALE RIGUARDA TRE AREE:
SCOLASTICA, RELAZIONALE, PROFESSIONALE
• Abilità sociali (orologio,
denaro, mezzi pubblici
…)
• Capacità logicomatematiche
(risoluzione di problemi
legati alle situazioni reali
e ad attività pratiche di
laboratorio)
• Abilità linguistiche
(scrittura lettura e
comprensione e sintesi)
Area
scolastica
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Area relazionale
• Gestione delle
relazioni (rapporto con
il gruppo e con i
docenti)
• Abilità di
comunicazione
• Capacità di lavorare in
gruppo
• Autocontrollo
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Area professionale
• Impegno e
concentrazione
• Capacità
manuali/pratiche
• Modalità di esecuzione
del compito
• Rispetto delle consegne
• Gestione del tempo
• Sicurezza (Senso del
pericolo)
• Autonomia operativa
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FORMAZIONE ALL’INSERIMENTO
LAVORATIVO
SIGNIFICA FINALIZZARE GLI OBIETTIVI
DI APPRENDIMENTO PER VALORIZZARE
LE POTENZIALITA’ POSSEDUTE e,
quando possibile, colmare il gap esistente
fra le conoscenze e le abilità pregresse e le
competenze necessarie per svolgere
un’attività lavorativa.
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GLI OBIETTIVI GENERALI
PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO MIRANO
• Al rafforzamento delle
autonomie personali;
• All’acquisizione di una positiva
immagine di sé,
• Allo sviluppo di competenze
comunicativo-relazionali
funzionali all’integrazione in un
ambiente di lavoro;
• Al potenziamento di abilità
professionali di base spendibili
in contesti lavorativi, anche
attraverso la FORMAZIONE
DIRETTAMENTE IN AZIENDA
ATTRAVERSO LO
STRUMENTO DEGLI STAGES
E TIROCINI.
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AZIONI NECESSARIE
PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO :
• Analisi del contesto e dell’organizzazione aziendale per
•
•
•
•
individuare le postazioni di lavoro, le mansioni, i compiti, i tutor
e raccogliere informazioni utili alla buona riuscita del progetto.
Un’ analisi delle caratteristiche professionali e personali dei
soggetti invalidi iscritti alle liste del collocamento obbligatorio.
Una formazione finalizzata ad acquisire conoscenze ed abilità
necessarie per ricoprire la postazione di lavoro individuata
anche con momenti di formazione in azienda e tirocinio.
Adeguate azioni di accompagnamento e supporto alla
transizione.
Monitoraggio dell’inserimento lavorativo.
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L’EVENTUALE INSERIMENTO IN STRUTTURA
FORMATIVA /LAVORATIVA PREVEDE:
• Personalizzazione dei
programmi
• Osservazione iniziale
• Laboratori
professionalizzanti
• Stage in azienda
• Interazione con il
territorio
• Flessibilità degli
interventi
PROF.SSA MANUELA SCANDURRA
50
Sono convinto che fino all'ultimo istante della nostra vita
abbiamo la possibilità di cambiare il nostro destino
Giacomo Leopardi
BUON LAVORO ! ! !
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