Mens sana in corpore sano
La locuzione appartiene a Giovenale.
La satira decima di Giovenale è tutta volta a
mostrare la vanità dei valori o dei beni che gli
uomini cercano con ogni mezzo di ottenere. Solo
il sapiente vero si rende conto che tutto ciò è
effimero e, talvolta, anche dannoso.
Nell'intenzione del poeta, l'uomo non dovrebbe
aspirare che a due beni soltanto, la sanità
dell'anima e la salute del corpo: queste
dovrebbero essere le uniche richieste da
rivolgere alla divinità, che, sottolinea il Poeta,
più dell'uomo sa di cosa l'uomo stesso ha
bisogno.
Nell'uso moderno si attribuisce invece alla frase
un senso diverso, intendendo che, per aver sane
le facoltà dell'anima, bisogna aver sane anche
quelle del corpo. Osserva a tal proposito e con la
dovuta pregnanza, R. Amerio nella sua opera
"Iota unum" : Il motto di Giovenale, mens sana
in corpore sano, è in realtà una confutazione del
senso che gli si attribuisce. Non dice infatti che
in corpo sano c'è mente sana, ma che bisogna
pregare gli Dei ,affinché ci diano e l'uno e l'altra:
«Orandum est ut sit mens sana in corpore sano»
.
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Mens sana in corpore sano - Liceo Ginnasio Statale V.Monti