IL CONCILIO VATICANO II
(1962-1965)
Come nasce il Concilio?
La Chiesa (alcuni teologi,
alcuni movimenti, molti
singoli) aveva già
maturato l’urgenza di
colmare il divario tra
messaggio cristiano e
cultura contemporanea.
Il Concilio è il punto di
arrivo di una lenta
maturazione. Si tratta di
una SVOLTA nella
comprensione di se
stessa e della sua
missione.
Giovanni XXIII fa del
Concilio Vaticano II un inedito
Nel saluto inaugurale del
11/10/1962 il Papa
prende le distanze dai
“profeti di sventura” e
considera irrinunciabile
l’apertura di un dialogo
con la modernità nella
consapevolezza che il
dovere della Chiesa non
consiste solo nel
custodire il tesoro, ma
soprattutto nel farlo
fruttare.
Nel discorso d’apertura del Papa:
« Nelle attuali condizioni della società umana essi
non sono capaci di vedere altro che rovine e guai;
vanno dicendo che i nostri tempi, se si
confrontano con i secoli passati, risultano del
tutto peggiori; e arrivano fino al punto di
comportarsi come se non avessero nulla da
imparare dalla storia, che è maestra di vita, e
come se ai tempi dei precedenti Concili tutto
procedesse felicemente quanto alla dottrina
cristiana, alla morale, alla giusta libertà della
Chiesa »
I documenti del Concilio
4 costituzioni
• Sacrosanctum Concilium sulla Liturgia
(4 dicembre 1963)
• Lumen Gentium sulla Chiesa
(16 novembre 1964)
• Dei verbum sulla Parola di Dio
(18 novembre 1965)
• Gaudium et Spes sulla Chiesa nel mondo
contemporaneo (7 dicembre 1965)
9 decreti
• Ad Gentes sull'attività missionaria della Chiesa (7 dicembre 1965)
• Presbyterorum Ordinis sul ministero e la vita dei presbiteri
(7 dicembre 1965)
• Apostolicam Actuositatem sull'apostolato dei laici
(18 novembre 1965)
• Optatam Totius sulla formazione sacerdotale (28 ottobre 1965)
• Perfectae Caritatis sul rinnovamento della vita religiosa
(28 ottobre 1965)
• Christus Dominus sull'ufficio pastorale dei vescovi
(28 ottobre 1965)
• Unitatis Redintegratio sull'ecumenismo (21 novembre 1964)
• Orientalium Ecclesiarum sulle chiese orientali (21 novembre 1964)
• Inter Mirifica sui mezzi di comunicazione sociale (4 dicembre 1963)
3 dichiarazioni
• Gravissimum
Educationis sull'educazione cristiana
(28 ottobre 1965)
• Nostra Aetate sulle relazioni con le religioni non
cristiane
(28 ottobre 1965)
• Dignitatis Humanae sulla libertà religiosa
(7 dicembre 1965)
Viene inaugurata una nuova
stagione ecclesiale
Con le due costituzioni teologichedogmatiche: la Lumen Gentium sulla Chiesa e
la Dei Verbum sulla rivelazione, la Chiesa
post-conciliare rinuncia al modello del
verticismo gerarchico per diventare
comunione e popolo di Dio tutta in relazione
a Cristo.
Soprattutto viene
rimessa al centro,
per tutti, la Sacra
Scrittura.
I momenti salienti del Concilio
Uno dei più celebri
discorsi di Papa
Giovanni, forse una
delle allocuzioni in
assoluto più celebri
della storia della
Chiesa, è quello che
ormai si conosce come
«Il discorso della luna».
• « Cari figlioli, sento le vostre voci. La mia è una voce sola,
ma riassume la voce del mondo intero. Qui tutto il mondo è
rappresentato. Si direbbe che persino la Luna si è affrettata
stasera, osservatela in alto, a guardare a questo spettacolo.
• « La mia persona conta niente, è un fratello che parla a voi,
diventato padre per volontà di Nostro Signore, ma tutti
insieme paternità e fraternità è grazia di Dio. Facciamo
onore alle impressioni di questa sera, che siano sempre i
nostri sentimenti, come ora li esprimiamo davanti al Cielo, e
davanti alla Terra: Fede, Speranza, Carità, Amore di Dio,
Amore dei Fratelli. E poi tutti insieme, aiutati così, nella
santa pace del Signore, alle opere del Bene. »
• « Tornando a casa, troverete i bambini. Date una carezza ai
vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa.
Troverete qualche lacrima da asciugare, dite una parola
buona: il Papa è con noi, specialmente nelle ore della
tristezza e dell'amarezza. »
La morte di Papa Giovanni XXIII
Giovanni XXIII torna alla
casa del Padre il 3 giugno
del 1963. Gli succede
Giovanni Battista Montini:
Paolo VI.
Egli fa propria la volontà
del suo predecessore e
porta a termine il Concilio.
Nel suo primo discorso da pontefice ai padri
conciliari, Montini indica gli obiettivi primari :
•
•
•
•
Definire più precisamente il concetto di Chiesa
Il rinnovamento della chiesa cattolica
La ricomposizione dell’unità fra tutti i cristiani
Dialogo della Chiesa con il mondo
contemporaneo
Un concilio ecumenico: 2500 fra cardinali,
patriarchi e vescovi cattolici da tutto il mondo.
• Il movimento ecumenico nasce agli
inizi del XX secolo fuori della Chiesa
cattolica.
• Nel 1948 si giunge alla creazione in
Amsterdam del Consiglio Mondiale
delle chiese , a cui però non prende
parte la Chiesa cattolica in ragione
per lla scorretta ricerca dell’unità
perseguita.
• Giovanni XXIII crea il Segretariato
per l’Unità dei Cristiani (1960) :
cambia l’atteggiamento di reticenza
verso questo movimento elo sforzo
di unità perseguito, sorto «per
grazia dello Spirito Santo», è
“recepito” nel Vaticano II.
Unitatis redintegratio
• «Il Signore dei secoli ha incominciato a effondere con maggiore
abbondanza nei cristiani tra loro separati l’interiore
ravvedimento e il desiderio dell’unione. Tra i nostri fratelli
separati è sorto anche per grazia dello Spirito Santo un
movimento che si allarga di giorno in giorno per il ristabilimento
dell’unità di tutti i cristiani. A questo movimento per l’unità
partecipano quelli che invocano la Trinità e confessano Gesù
come Signore e Salvatore, e non solo presi a uno a uno, ma
anche riuniti in comunità, nelle quali hanno ascoltato il Vangelo
e che essi chiamano la Chiesa loro e la Chiesa di Dio. Quasi tutti
però, anche se in modo diverso, aspirano a una Chiesa di Dio
una e visibile, che sia veramente universale e mandata al
mondo intero, perché questo si converta al Vangelo e così si
salvi per la gloria di Dio».
La chiusura del Concilio
Il Concilio si chiuse
il 7 dicembre 1965
con un allocuzione
di Paolo VI:
• Si dirà che il Concilio più che delle divine
verità si è occupato principalmente della
Chiesa, della sua natura, della sua
composizione, della sua vocazione
ecumenica, della sua attività apostolica e
missionaria.
• Mai forse come in questa occasione la Chiesa
ha sentito il bisogno di conoscere, di
avvicinare, di comprendere, di penetrare, di
servire, di evangelizzare la società circostante
• Tutta questa
ricchezza dottrinale
è rivolta in un’unica
direzione: servire
l’uomo. L’uomo,
diciamo, in ogni sua
condizione, in ogni
sua infermità, in
ogni sua necessità.
La Chiesa si è quasi
dichiarata l’ancella
dell’umanità.
E dopo il Concilio?
3 gennaio 1966
• Paolo VI ha istituito le commissioni postconciliari per
l’attuazione dei decreti:
- la Commissione centrale per il coordinamento dei lavori
delle commissioni e per la interpretazione dei decreti del
concilio
- la commissione dei vescovi e del governo delle diocesi
- la commissione dei religiosi
- la commissione delle missioni
- la commissione per l’educazione cristiana
- la commissione per l’apostolato dei laici
- il Consiglio per l’applicazione della riforma liturgica
- la commissione per gli strumenti della comunicazione
sociale
- due segretariati per i non cristiani e per i non credenti.
Giovanni Paolo II
Giovanni Paolo II è il Papa
cui lo Spirito ha affidato la
cura degli sviluppi del
cammino conciliare, che
per molti quasi non è
neppure stato avvertito e
che ci invita con rinnovato
slancio, a sciogliere le vele
al soffio dello Spirito nel
terzo millennio cristiano:
“Duc in altum!”
50 anni dopo: il Concilio oggi
• Benedetto XVI
Piazza San Pietro
Mercoledì, 10 ottobre 2012
In questo discorso il
Papa ci invita a:
• Riscoprire i documenti conciliari
« liberandoli da una massa di
pubblicazioni che spesso invece di
farli conoscere li hanno nascosti,
sono, anche per il nostro tempo, una
bussola che permette alla nave della
Chiesa di procedere in mare aperto,
in mezzo a tempeste o ad onde
calme e tranquille, per navigare
sicura ed arrivare alla meta.”
• Il concilio Vaticano II è per noi un forte
appello a riscoprire ogni giorno la bellezza
della nostra fede, a conoscerla in modo
profondo per un più intenso rapporto con il
Signore, a vivere fino in fondo la nostra
vocazione cristiana. La Vergine Maria, Madre
di Cristo e di tutta la Chiesa, ci aiuti a
realizzare e a portare a compimento quanto i
Padri conciliari, animati dallo Spirito Santo,
custodivano nel cuore: il desiderio che tutti
possano conoscere il Vangelo e incontrare il
Signore Gesù come via, verità e vita.
11 ottobre 2012- 24 novembre 2013
Anno della Fede
Testimoniamo all'uomo contemporaneo, ci
dice Benedetto XVI, che una vita nuova in Dio
è possibile, facciamoci pellegrini «nei deserti
dell'uomo contemporaneo», «giacché il
viaggio è metafora della vita e il sapiente
viaggiatore è colui che ha appreso l'arte di
vivere e la può condividere con i fratelli».
L'Anno della fede è un
anno per intensificare
«la riflessione sulla
fede per aiutare tutti i
credenti in cristo a
rendere più consapevole
ed a rinvigorire la loro
adesione al Vangelo,
soprattutto in un
momento di profondo
cambiamento come
quello che l'umanità sta
vivendo».
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