Tasse e Tributi locali
- Le proposte di Città Democratica
PREMESSA
NEL 2015 SI POTRÀ FARE MOLTO POCO,
PERCHÉ I BILANCI PREVENTIVI SARANNO
DEFINITI NEI COMUNI A SETTEMBRE,
AD ANNO FINANZIARIO GIÀ CHIUSO
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• Il contesto giuridico/1 -Le pietre miliari:
– D.Lgs 507 del 15.11.93 «Tassa sui rifiuti solidi
urbani, imposta sulla pubblicità e diritto sulle
pubbliche affissioni, tassa per l’occupazione di
spazi ed aree pubbliche»
– D.Lgs 446 del 15.12.97 «Riordino della disciplina
dei tributi locali»
– D.Lgs 23 del 14.3.11 «Disposizioni in materia di
federalismo fiscale municipale»
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• Il contesto giuridico/2 - Principio: meno risorse,
più autonomia
• Stop and Go, percorso del federalismo fiscale mai interrotto,
mai portato a termine. Esempi:
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Mancata revisione del R.D. 639/1910
Mancata revisione del catasto fabbricati
Mancata elaborazione del testo unico della riscossione locale
Mancata semplificazione degli adempimenti
Mancata revisione del D.M. 2/8/69 sui requisiti delle case di lusso
Mancata previsione di tassazione dei grandi patrimoni
Mancata conferma incentivi al personale per il recupero evasione
IMU ed IUC
– Neo centralismo
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• Il contesto giuridico/3 -Le tasse, le imposte ed i
tributi comunali. Oggi:
– I.U.C.
• IMU
• TARI
• TASI
– Addizionale Irpef
– Imposta su pubblicità ed affissioni
– Tosap
• Dal prossimo anno: Local tax
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• Il contesto sociale/1:
– La crisi comporta una domanda di sostegno
pubblico accresciuta
– La riduzione delle risorse da trasferimenti e
dell’autonomia riduce l’offerta di sostegno.
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• Il contesto sociale/2 - La piramide dei
patrimoni
Grandi patrimoni
Altri immobili
Prima
casa
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• Il contesto sociale/3 - La piramide del reddito:
•
Grandi patrimoni
•
Altri immobili
•
Prima casa
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• Obiettivi/1 - Far ripartire il processo del
federalismo fiscale per garantire una solidale
convivenza sociale:
– Semplificazione e riduzione del numero delle
imposte (verso la Local Tax)
– Servizi e tutele in linea con le attese dei cittadini
– Partecipazione della cittadinanza attiva alla
definizione
– Statuto dei diritti del contribuente
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• Obiettivi/2 :
– Equità = distribuzione equa del gettito, pagare
meno per pagare tutti;
– Meno gettito = meno spese per meno tasse;
– Partecipazione = bilancio sociale e partecipato,
tasse di scopo a seguito di referendum ad hoc
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• Obiettivi/3 - Spese riducibili:
– Spese della politica (no staff del indaco, massimo 5 assessori sui sette
previsti dalle norme)
– Efficientamento dei servizi (meno spese per il personale)
– Rifiuti
– Mutui
– Fitti passivi
– Dismissione degli immobili non strategici (oFIMA su tutti) e degli
automezzi non indispensabili
– Pubblica illuminazione ed illuminazione degli immobili comunali
– Dematerializzazione degli atti
– Software in open source
– Esternalizzazione dei servizi con contratti di servizio a tutela
dell’utenza (N.B. : non vale per l’acqua)
– Avanzi di amministrazione.
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• Obiettivi/4 – La gestione delle Entrate:
– La finanziaria nazionale per la prima volta non prevede
solo tagli (calcolo dei fabbisogni standard, avvio
dell’armonizzazione contabile, rifinanziamento del fondo
per non autosufficienti e del fondo nazionale per le
politiche sociali = nuove possibilità da trasferimenti
– Fondi comunitari, nazionali e regionali a progetto
– Fondi speciali (ad es. smart city, città-parco culturale, etc…)
– Revisione delle classificazioni catastali
– Tasse di scopo
– Semplificazione e smart gestione dei tributi
– Lotta all’evasione ed all’elusione: pagare tutti per pagare
meno.
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• Obiettivi/5 – La partecipazione:
– Bilancio partecipato
• I cittadini, tramite le loro aggregazioni (partiti, associazioni,
organizzazioni di categoriae sindacali, etc…) concorrono alla
definizione del bilancio preventivo.
Bilancio sociale
• Nel bilancio preventivo, per ogni spesa, vengono precisati i
vantaggi sociali attesi in città, nel consuntivo vengono
rendicontati i risultati sociali ottenuti
• Bilanci sociali per frazione.
– Referendum locali per ogni spesa aggiuntiva, quindi
variazioni di bilancio ed eventuale tassa di scopo (mai
più Co.FI.MA. e scacchiere!)
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• Ipotesi ed esempi/1 – Equità:
– TASI (si può arrivare a redistribuire fino al 25% del gettito
totale TASI):
• Esenzione totale per pensionati ultra 65enni, proprietari di unico
immobile con trattamento minimo INPS
• Famiglie monoreddito, con unico lavoratore in cassa integrazione,
o in mobilità o in disoccupazione, proprietarie di unico immobile;
• Detrazioni
– Oggi: 50,00 € per abitazione principale + 36€ per figlio <26 anni. Con noi:
come sopra, ma per i figli disabili la detrazione arriva a 50,00 €
– Oggi: nessuna detrazione in relazione alla rendita catastale dell’immobile.
Con noi: detrazioni a partire 200,00€ per le rendite catastali fino a
400,00€ poi a scalare di 50,00€ a fascia fino a zero detrazioni per rendite
catastali superiori a 700,00€.
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• Ipotesi ed esempi/2 – Riduzione del gettito:
– IMU
• Oggi: applichiamo le aliquote massime. Con noi:
agevolazioni per gli immobili locati a canone
concordato e con ISEE familiare sotto i 15mila €; altri
immobili dall’attuale 1,06% allo 0,99%; aliquota
massima solo per le categorie catastali D5.
– TARI
• Nella riorganizzazione generale dei servizi gestiti dalla
Metellia si potranno ricavare risparmi che saranno
detratti dalla TARI.
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