La mostra
Sulla via della seta. Antichi sentieri tra Oriente e Occidente
• Il 20.2.2013 noi alunni della 1N siamo andati a vedere la mostra “Sulla via
della seta” con la nostra insegnante di arte, Prof.ssa Francesca Giani; ci ha
accompagnati anche la Prof. ssa Piantini.
• E’ stata un’esperienza bellissima!
• La mostra parla dei viaggi fatti più di duemila anni fa, da mercanti,
pellegrini e soldati che hanno affrontato le ripide montagne e i pericolosi
deserti dell'Asia centrale per commerciare seta e merci preziose di ogni
tipo, per diffondere credi religiosi, espandere il proprio dominio su altri
popoli.
• La rete di percorsi che si estendevano per tutta la Cina attraverso l’Asia, in
direzione dell’Europa, con collegamenti a vie trasversali che portavano a
nord e a sud viene chiamata : "Via della Seta".
• Il nome fu coniato solo nel 1877 dal barone Ferdinand von Richthofen
(1833-1905), esploratore e geografo tedesco che per primo la definì
Seidenstrasse.
La mostra
Sulla via della seta. Antichi sentieri tra Oriente e Occidente
Le sezioni della mostra
XI’AN
• La mostra è divisa per sezioni: si parte dalla
capitale dell'antica Cina CHANG’AN (XI’AN). Si
possono vedere tanti reperti di statuine
raffiguranti cammelli carichi di merci e
palafrenieri, attori, musici dal viso straniero,
che danno l’idea dei luoghi da cui partivano le
carovane dirette a nordovest.
Le sezioni della mostra
L’Oasi di Turfan
• C’è , poi, la sezione, dell’oasi del TURFAN (situata
sulla rotta del terribile deserto di Taklamaken)
che grazie al suo sistema di irrigazione, diventò
uno dei grandi centri commerciali della Via della
seta. Vi è la ricostruzione di un "karez" di
irrigazione per consentire al visitatore di rendersi
conto della portata di quest'invenzione, che ha
permesso la trasformazione di piccole oasi in
centri urbani circondati da terreni agricoli.
L’Oasi di Turfan
Samarcanda
• Vi è, poi, la sezione di SAMARCANDA, città
dell'odierno Uzbekistan, i cui mercanti arrivavano
fino in India, in Persia e in Cina e in cui si poteva
trovare ogni bene di lusso e genere di svago. La
città rappresentava anche uno dei più importanti
punti d'incontro tra culture lontane. La mostra
mette in evidenza come l'uso della carta, abbia
reso possibile la documentazione di transazioni
commerciali e la trasmissione di testi sacri.
Samarcanda
Baghdad
• C’è, ancora, la sezione di BAGHDAD, la città, fondata
nel 762 d.C. sulla riva occidentale del fiume Tigri, che
fu la capitale della dinastia araba degli Abbasidi (7501258). Verso la fine dell'VIII secolo Baghdad era il
centro intellettuale del mondo islamico, in cui fioriva la
ricerca nei campi delle scienze, della letteratura e della
tecnologia. Esempio dell'alta tecnologia artigianale
raggiunta all'epoca in questi territori è la produzione di
oggetti in vetro. Da Baghdad le strade si dividevano: a
sud le carovane proseguivano verso il Golfo Persico,
mentre a nordovest, attraverso la Siria, giungevano al
Mar Mediterraneo.
L’Italia e l’Oriente
• L’ITALIA E L’ORIENTE. Una sezione per l'esposizione italiana,
approfondisce il rapporto di alcune città italiane - soprattutto
Venezia e Genova - con l'estremo Oriente negli ultimi secoli del
Medioevo. Infatti, se Marco Polo è il viaggiatore più conosciuto, va
ricordato che non è stato il solo a cercare fortuna in Cina ai tempi
del dominio mongolo ma vi sono stati anche tanti altri mercanti
italiani. Vi sono miniature e un manoscritto mercantile del XIV
secolo che dà consigli pratici per il viaggio, inclusi itinerari, tempi di
percorrenza, dazi, popoli e città. Una selezione dei prodotti
importati dall'Oriente documenta come il commercio dell'epoca
non fosse unilaterale né limitato alla seta, bensì imperniato sullo
scambio reciproco di svariati articoli di lusso.
FONTI
• http://www.palazzoesposizioni.it/categorie/lavia-della-seta
• https://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr
?contentId...jp..
• http://www.romatoday.it/eventi/mostre/most
ra-via-della-seta-palazzo-delleesposizioni.html
Scarica

Sulla VIA della SETA con foto (1)