L’AMORE AL TEMPO DEL PRECARIATO
Un’indagine qualitativa su desideri e aspettative
delle giovani coppie
M. Carrus
G. D’Errico
V. Piras
T. Spiga
Boom economico in Italia e
società di massa (anni '60)
●
●
Cambiamento sociale e ideologico nel matrimonio
La famiglia nucleare prende il posto della famiglia
tradizionale patriarcale
Bisogno di
realizzazione
personale fuori dal
contesto familiare
Declino della
fecondità
“SECONDA TRANSIZIONE
DEMOGRAFICA”
(Laestaghe e Van De Kaa)
●
Non dovuta a bassi tassi di natalità.
Trasformazioni del concetto di famiglia (indebolimento
del matrimonio, maggiore
realizzazione personale,
aumento dei divorzi).
●
Italia: il matrimonio è la modalità preferita per formare
un nucleo familiare, ma avviene con ampio ritardo rispetto
agli anni '60 (Barbagli, 2003).
●
DIFFICOLTA’ GIOVANILE NELLA
TRANSIZIONE ALLO STATO DI
ADULTO
Durata degli
studi più estesa
Conseguente
posticipazione
della nascita del
primo figlio
Maggiore difficoltà ad abbandonare la
famiglia d'origine rispetto ai giovani europei
PRECARIATO E FLESSIBILITA’
Negli ultimi decenni il mercato del lavoro in Italia
si è spinto verso un modello più flessibile.
•
Indebolimento dei vincoli normativi dei contratti a tempo
indeterminato .
•
Nuove forme di contratto ”atipico”
conducono i lavoratori verso la precarietà.
•
senza
tutela
I concetti di precarietà e flessibilità
NON
sono sinonimi
Lavoro flessibile: genere di occupazione che richiede
alla persona di programmare continuamente la sua
esistenza in funzione delle esigenze delle aziende per cui
lavora (Gallino)

Precariato: situazione instabile legata a tutto il mondo
del lavoro

DUE TIPI DI PRECARIETA’
Precarietà
stabile:
relativo ai periodi di
durata medio-lunga con
la stessa azienda e
soggetti a periodico
Precarietà dei lavori:
rinnovo.
rapporti di lavoro più
In questo caso ad
deboli, frequenti
essere precario è il
mutamenti d'azienda
rapporto di lavoro e non
alternati
daedile,
periodi
di
la posizione lavorativa
E' il più diffuso in Italia ( settore
turistico,
agro-alimentare
)
disoccupazione
LAVORO FLESSIBILE
La sua affermazione e il
discostamento dal modello
imprenditoriale fordista e
taylorista è da ricondurre ai
cambiamenti
sociali,
culturali, politici e alle
nuove tecnologie
(Reynieri)
inizialmente concepito
per la tutela dei
lavoratori, si è rivelato
solo una forma di
controllo di essi
“L'UOMO FLESSIBILE”
(SENNETT)
“I rami di un albero anche se possono essere piegati dal
vento, dopo un po' tornano alla posizione di partenza.
Flessibilità indica sia la capacità dell'albero di resistere,
sia quella di tornare alla posizione di partenza”
DISOCCUPAZIONE
●
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2008: inizio della grande recessione in Italia
2013: la crisi dell'economia italiana causa un grave calo
dell'occupazione
DATI ISTAT (2013)

calo del 2,1% rispetto al 2012

occupati dipendenti -1,9%

occupati indipendenti -2,5%

fasce più colpite: uomini, giovani, Mezzogiorno
2014: disoccupazione stabile (12,7%, con un punto percentuale
in più rispetto alla media dei Paesi dell' UE)
CONDIZIONE GIOVANILE ALLARMANTE
DATI EUROSTAT IN ITALIA (2014):
picco di disoccupazione giovanile pari al 42,9%
(dato medio 42,7%)
Le giovani coppie vedono poche
prospettive per il futuro e per la
creazione di una famiglia
DESIDERI DI COPPIA E
ASPIRAZIONI PERSONALI
●
Italia: tassi di fecondità tra i più bassi
d'Europa
• Studio (Sabatini, Modena, Rondinelli): le
donne precarie hanno il 60% di probabilità
in meno di pianificare la gravidanza, con
una conseguente posticipazione della
maternità
LAVORARE O AVERE
UN FIGLIO ?
●
●
●
2013: andamento negativo delle nascite più
accentuato rispetto agli anni passati
Perdita del 4,3% di nuove nascite rispetto al 2012.
I bambini nati fuori dal matrimonio sono il 28% del
totale, dato quasi triplicato rispetto al 2009 (10,2 %)
METODO
• Due coppie conviventi, stesse condizioni
socioeconomiche e livello di istruzione.
• Interviste semi-strutturate qualitative
• Oggetto di indagine:
Lavoro
Desiderio
di coppia
Divisione
del lavoro
famigliare
DINO & LUISA
“…Per I primi anni ho lavorato solo in nero, dai
21 anni sino ai 28 anni e facevo di tutto….”
(Dino)
“In Italia sono 3 milioni le persone impiegate
nel lavoro sommerso, 2 solo nel Sud , pari al
6,5 % del PIL.
“…E’ la prassi assumere un vero e proprio
lavoratore…”
“…L’azienda presso cui lavoravo mi ha proposto
un tirocinio retribuito dalla regione, 6 ore al
giorno da lunedi al venerdi per 400 euro per 6
mesi, in realtà il lavoro lo sapevo già fare…”
(Dino)
“Il primo contratto , il primo foglio di carta che
ho firmato è stata una liberazione ...avevo
paura di rimanere precario, di rimanere nel
lavoro nero, non poter fare progetti che ti
danno sicurezza nella vita.”
(Dino)
“…Il secondo contratto a tempo indetermianto è stata
una conferma ed è coinciso con il mio bisogno di
fare un altro step: avere un lavoro Full Time…”
“…Un part time non basta economicamente neanche
per l’affitto… non stavo cercando lavoro sicuro per
andare via da casa dei miei genitori perchè stessi
male, ma volevo la possibilità di scegliere se
andarmene o restare…”
(Dino)
LUISA: i primi lavori
“Lavorare era una mia esigenza,avevo 21 anni
e volevo pagarmi gli studi… volevo la mia
indipendenza.”
“Ho fatto la babysitter,poi la prima “stagione” ,
entrambi i lavori in nero”
A TEMPO INDETERMINATO
“ Quando mi hanno assunto a tempo
indeterminato è stato strano, ci ho messo
un po’ di tempo per abituarmi …(io e il
mio compagno) ci siamo goduti il
momento e fatti un viaggio … finalmente
eravamo sereni e potevamo progettare, lo
facevo già nella mia testa ma ora era
reale!”
(Luisa)
LUISA E IL DESIDERIO DI MATERNITA’
• “…Io e il mio compagno abbiamo avuto sempre il
progetto di formare una famiglia, ci siamo
conosciuti che eravamo due persone adulte e ne
abbiamo parlato da subito… e nell’ultimo periodo
ne avevamo proprio voglia…”
“Se avessi visto più continuità nei contratti a termine,
nel corso degli anni, magari avrei già fatto un figlio,
non avrei aspettato … ci sono tante famiglie che
campano con un reddito..”
DINO E LA PATERNITA’
“Il fatto di avere un contratto a tempo
indeterminato mi dà sicurezza, non avrei fatto
questa scelta, non avrei preso in considerazione
l’idea di avere un figlio se mi fossi trovato in una
condizione di precarietà”
“ … lavoriamo entrambi a tempo indeterminato ma
non siamo degli statali, per cui non abbiamo la
sicurezza di portarci dietro questo lavoro per tutta
la vita.”
IL MATRIMONIO
“…Tutti e due vogliamo sposarci, e magari dopo che
nascerà il figlio lo faremo perchè il matrimonio
secondo me garantisce più tutele al bambino…”
(Luisa)
“Io vorrei sposarmi… in Chiesa lo farei solo per I
miei parenti,comunque mi piacerebbe mettere
nero su bianco il nostro rapporto…”
(Dino)
CHI FA’ LA LAVATRICE?
DINO
“…Io
sono
molto
più
menefreghista, fosse per me
pulirei una volta a settimana
,ma a lei non va bene, è
precisa…”
"…Percentuali ? Direi 80%lei,
20%io. Il fatto è che mi alzo
presto, torno tardi e è
faticoso…e poi lei ha molta
più energia di me…a volte la
mattina prima di andare al
lavoro passa l’aspirapolvere
perché ha piu grinta…”
LUISA
“…Mi rendo conto che forse io
sono esagerata, ma fosse per
lui si farebbero proprio
all’estremo quando non ci
sono più bicchieri piatti
mutande pulite…”
“Non lo fa apposta…capisco
che se per 30 anni non l’ha
mai fatto poi è difficile
cambiare abitudini…”
I PRIMI LAVORI
“Volevo entrare subito nel mondo del lavoro ,per
essere indipendente ... Ma in realtà non ricoprivo il
ruolo che volevo e a quell’ età sentivo di poter
scegliere...”
(Augusto)
“Iniziai a lavorare quasi per gioco,un po’
inconsapevole,l’idea di lavorare ed essere
indipendente mi aveva sempre attirato..”
(Giuditta)
GLI ANNI DEL PRECARIATO
“Avevo la sensazione di non sentirmi mai a casa, sempre
in bilico, senza potermi adagiare mai perché devi
sempre
essere
riconfermato…
e
l’insicurezza
contrattuale non ti permette di fare scelte.”
(Augusto)
“…Inizialmente non vivevo la precarietà in modo
negativo, più passava il tempo, più mi rendevo conto che
l’essere precaria mi portava a vivere la vita come in un
eterno presente…”
(Giuditta)
IL CONTRATTO A TEMPO
INDETERMINATO
“Una sensazione bellissima, da paura! mi sentivo
tutelato come tutti gli altri colleghi fissi,mi ha
sollevato dalla mia incertezza…”
(Augusto)
“L’ho vissuto male, primo perché era arrivato
dopo una causa legale, secondo perché subito
dopo aver firmato l’azienda ha aperto la
procedura di crisi…”
(Giuditta)
L’INDETERMINATO MA...
ARRIVA LA CASSA INTEGRAZIONE
“Sono passata dall’essere precaria, disoccupata,
riassunta e ora mi ritrovo ad essere un esubero…”
(Giuditta)
“E’ strano raggiungere il traguardo
dell’indeterminato e vederselo sgretolare sotto i
piedi … mi sento ancora una volta precario …”
(Augusto)
MATERNITA E PATERNITA
“… viviamo in attesa di comprare una casa … Siamo
realisti e razionali, se non hai la possibilità e la
sicurezza economica non puoi buttarti nel vuoto, non
puoi scegliere di comprare una casa o avere un
figlio…”
(Augusto)
“… Tu non puoi scegliere, non possiamo dire mi compro
una casa, mi faccio un figlio … è questo non poter
scegliere che mi fa rabbia … non poter scegliere
riguardo la maternità è devastante...”
(Giuditta)
CHI FA’ LA LAVATRICE?
“ E’ super sbilanciato!!! Dal mio punto di vista i
compiti non sono ripartiti in modo equo. Io
sono molto preciso, esagerato nell’ordine e
nella pulizia della casa”
(Augusto)
“E’ meraviglioso! Sono invidiata da tutte le mie
amiche, divido la casa con Mastrolindo!”
(Giuditta)
CONCLUSIONI
DIVISIONE DEL CARICO FAMIGLIARE
Dino & Luisa
• Modello Asimettrico Tradizionale
• Uomo aiuta, ma ruolo passivo.
Augusto & Giuditta
• Suddivisione equa
• Uomo organizza, ruolo attivo
Ricerca della stabilità lavorativa
Dino & Luisa
•
•
•
•
Contratto a tempo indeterminato
Progettualità
Stabilità
Figlio
Augusto & Giuditta
•Contratto indeterminato
•Cassa integrazione
•Progettualità assente
•Precarietà della vita
“Ho sempre visto il lavoro come qualcosa di
interconnesso alla persona, il lavoro è la base
della dignità dell’individuo, ti permette di essere
padrone della tua vita, del tuo tempo, delle tue
scelte… e senza scelta non c’è libertà…”
(Giuditta)
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Boom economico in Italia e società di massa (anni `60)