La comunicazione sociale
Cosa si intende
 La comunicazione sociale è quel tipo di
comunicazione non più rivolta a una sola o poche
persone, ma alla società intera o a una larga parte di
essa
Le diverse accezioni del concetto
 Il concetto di “comunicazione sociale” può essere
interpretato come:
a) Una comunicazione intesa a migliorare le
condizioni di vita di tutta o di una parte della
società
b) Una comunicazione intesa a raggiungere tutta o
una parte della società
L’interazione sociale come fonte di autocoscienza
 Spesso vediamo noi stessi mediante gli occhi degli




altri
Molto di quanto sappiamo su di noi è in realtà ciò
che apprendiamo dagli altri
Siamo sempre giudicati
Giudichiamo sempre
A volte può essere utile, altre fastidioso
La comunicazione sociale del “sé”
 L’importanza del modo in cui ci presentiamo agli altri:




l’autopresentazione
Ogni nostra azione è finalizzata a dare agli altri una certa
impressione di noi, in ultima istanza a controllarli
I “copioni” sociali: se ti sorrido per primo, tu mi
sorriderai. Chi padroneggia questi copioni darà una
migliore immagine di sé agli altri
Esistono copioni sociali praticamente per qualsiasi
situazione della vita reale
I copioni possono essere “negoziati”, uno degli “attori”
può cioè provare agli altri le proprie intenzioni dopo
“l’imbeccata” iniziale e aggiungere informazioni
supplementari
Gli scopi della comunicazione sociale
 Originariamente la comunicazione sociale aveva
l’obiettivo di informare il popolo delle iniziative, per
lo più di tipo legale o tributario, intraprese dal potere
 Con l’invenzione della stampa il potere intravide
ulteriori possibilità
 Nasce la comunicazione sociale a scopo
manipolatorio, che usa diverse tecniche
 Con la nascita dei mezzi di comunicazione di massa
le tecniche si moltiplicano e si affinano
L’evoluzione del “medium”
 All’inizio la comunicazione sociale era unilaterale, da
uno a molti, e non viceversa
Le agenzie educative
 La prima esperienza di comunicazione sociale fatta
dal bambino è quella nel contesto scolastico
 Una esperienza parallela, più “mediata”, è quella con
i mezzi di comunicazione di massa, la televisione in
particolare prima, successivamente internet
Origini della comunicazione sociale
 Inizialmente era la trasmissione del mito: spesso
cantato con accompagnamento di musiche e danze,
aveva la funzione di conservare e potenziare il sapere
sociale, educare le giovani generazioni, preservare
l’identità collettiva attraverso la narrazione delle
origini della comunità, socializzare e contribuire a
mantenere l’ordine sociale, divertire e intrattenere
La trasmissione scritta della conoscenza
 Inizialmente la scrittura era appannaggio di poche persone
appartenenti a un ristretto gruppo di privilegiati, ai quali
veniva affidato il compito di gestire (con i dovuti interventi) le
conoscenze da trasmettere ai posteri (“la storia la scrivono i
vincitori”)
 La lingua scritta veniva usata per le comunicazioni tra “eletti”,
mentre nei confronti del popolo illetterato la comunicazione
sociale avveniva ancora in forma orale
 Obiettivo di questa forma “classista” di comunicazione sociale
era mantenere le conoscenze più importanti e preservare
quindi il dominio sul popolo
 Le classi dominanti hanno spesso ritardato l’inserimento a
livello popolare di mezzi di comunicazione più rapidi e diffusi,
come, appunto, l’alfabeto
La rottura del monopolio
 Il passaggio da metodi di scrittura sillabici a metodi
alfabetici riduce moltissimo i tempi e i costi
dell’apprendimento della scrittura
 Aumenta il numero di chi “emette” comunicazioni
scritte
 Aumentano le materie e gli argomenti su cui si
scrive, si diffondono le scienze e le arti, si creano le
prime forme di “opinione pubblica”
 Le società “alfabetiche” sono molto più dinamiche di
quelle “prealfabetiche”, la prima fu la Grecia
Nasce la comunicazione pubblica
 Nelle “agorà” delle città-Stato greche i migliori
oratori parlano di vari argomenti davanti alle
assemblee dei cittadini, ma non tutti hanno ancora
diritto di parola
 Nasce la “retorica”
 Nasce la comunicazione “persuasiva”: gli oratori
erano spesso pagati dai potenti per parlare in favore
o contro determinati enti o argomenti
 I messaggi avevano lo scopo di influenzare i cittadini
su temi come la politica e la guerra
Si diffonde la scrittura
 Le conoscenze hanno finalmente modo di
accumularsi
 Le conoscenze vengono finalmente messe a
disposizione della vita civile, non essendo più quindi
appannaggio degli ambienti nobiliari, politici,
ecclesiastici, borghesi
L’invenzione della stampa
 1456: Gutemberg stampa la Bibbia
 Il libro diventa oggetto di possesso da parte di tutti
 Nasce la “Repubblica Universale dei Dotti”: si
diffonde l’idea “dell’uguaglianza” tra individui non
più in base al censo ma in base all’uso della ragione
 Si costruiscono le basi culturali per la contestazione
dei poteri costituiti
Il potere si adegua
 Le comunicazioni “orizzontali” aumentano




quantitativamente e qualitativamente
Aumenta il senso critico del popolo
I vecchi poteri costituiti sono costretti ad adeguarsi
L’opinione pubblica non può più essere ignorata
Nascono nuove forme di governo più democratiche
La comunicazione sociale diventa sempre più
libera
 I costi della stampa si abbassano progressivamente
 Nascono giornali, riviste e manifesti
 Tutti hanno libero accesso alle informazioni
 I vecchi poteri corrono ai ripari cercando di acquisire
il controllo dei mezzi di comunicazione
 Nasce il concetto di “mezzo di comunicazione di
massa”
 La comunicazione di massa diventa strumento e
specchio dei cambiamenti delle società
I “canali” di comunicazione si moltiplicano
 Stampa
 Radio
 Cinema
 Televisione
 Internet
 Altro…
Perché la televisione è quella che ha più presa?
 Il messaggio coincide con un’immagine
 Percezione immediata
 Interpretazione immediata
 Non necessità di particolari capacità cognitive o
culturali per percepire e interpretare il messaggio
 Importanza della pubblicità nel condizionare i
contenuti dei programmi televisivi
I nuovi mezzi di comunicazione di massa
 Internet
 Mentre i mezzi di comunicazione di massa tradizionali
usavano un modello “lineare” e “da uno a molti”, internet usa
un modello “circolare” o “reticolare” e “da molti a molti”
 Vantaggi: INTERATTIVITA’
a) Aumento virtualmente infinito della pluralità delle fonti di
informazione
b) Conseguente aumento delle capacità critiche individuali
c) Possibilità di “controinformare”

Svantaggi:
a) “overload informativo”
b) “overload sociale”
c) Confusione tra realtà concreta e realtà virtuale
Conseguenze sociali dell’avvento di internet
 Cambiamenti nella cultura generale
 Cambiamenti nella giurisprudenza
La resistenza alle comunicazioni influenzanti
Conformismo
Anticonformismo
Indipendenza
 Bisogno di sentirsi liberi
 Bisogno di sentirsi unici
L’esperimento di Asch
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La comunicazione sociale - Studio Virtuale di Psicologia