La democrazia in America
Analisi dell’opinione pubblica 2010/11
Analisi dell’opinione pubblica 2010/11
Libertà di stampa vs. censura

"Sovranità del popolo e libertà di stampa
sono due cose interamente correlate"
 Laddove vige il "dogma della sovranità del
popolo", la censura è “non solo un pericolo,
ma anche una grande assurdità”
 “Quando si concede a ognuno il diritto di
governare la società, bisogna anche
riconoscergli la facoltà di scegliere fra le
diverse opinioni che agitano i suoi
contemporanei”
Analisi dell’opinione pubblica 2010/11

“Per raccogliere i beni inestimabili
prodotti dalla libertà di stampa, bisogna
sapersi sottomettere ai mali inevitabili
che essa fa nascere"
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Alcuni “mali” della stampa libera
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“Un indirizzo di idee spesso volgare"
“Lo stimolare grossolanamente, senza
preparazione né arte, le passioni" [dei lettori]
“Un abuso del pensiero senza dubbio
deplorevole"
La negativa "influenza esercitata dai giornali
sui gusti e sulla moralità del popolo
americano"
“Gli effetti politici di questa licenza di stampa
non contribuiscono al mantenimento della
tranquillità pubblica"
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
"In tutto questo affare il linguaggio tenuto da Jackson
[il presidente] è stato quello di un despota senza
cuore, occupato unicamente a conservare il suo
potere. L'ambizione è il suo delitto e vi troverà la sua
pena. Egli ha per vocazione l'intrigo e l'intrigo
confonderà i suoi disegni e gli strapperà il potere.
Egli governa con la corruzione e le sue manovre
colpevoli torneranno a sua confusione ed onta. Egli
si è mostrato nell'arena politica un giocatore
spudorato e sfrenato. È riuscito, ma l'ora della
giustizia si avvicina; presto egli dovrà rendere quello
che ha guadagnato, gettar lontano da sé il suo dado
ingannatore e finire in qualche rifugio in cui possa
liberamente bestemmiare contro la sua follia; perché
il pentimento non è una virtù che sia mai stata
conosciuta dal suo cuore".
(Vincenne's Gazette)
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La potenza della stampa

Secondo Tocqueville, la stampa è meno
potente negli Stati Uniti che in Francia
 anche se "è ancora, dopo il popolo, la prima
delle potenze“

Il potere della stampa di influenzare
l'opinione pubblica sarebbe tanto più forte
laddove:
 La libertà di stampa è un diritto nuovo
 La vita politica è attraversata da conflitti
ideologici più che da competizione fra interessi
 Il numero degli organi di stampa è basso e la
loro concentrazione elevata
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Pluralismo vs. potere d’influenza

“E’ un assioma di scienza politica negli
Stati Uniti che il solo mezzo di
neutralizzare gli effetti dei giornali sta
nel moltiplicarne il numero. Non riesco a
capire come una verità così evidente
non sia diventata senso comune tra di
noi”
 Il tentativo di concentrare la stampa per i
difensori dell'ordine costituito sarebbe
paradossale
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“Con tanti combattenti, non si può
stabilire né disciplina né unità d'azione:
così si vede ognuno alzare la sua
bandiera”
 “I giornali non possono dunque creare in
America quelle grandi correnti di
opinioni capaci di costruire o di rompere
le più potenti dighe"

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
Ma "quando numerosi organi di stampa
giungono a camminare in un'unica
direzione, la loro influenza diviene, alla
lunga, irresistibile e l'opinione pubblica,
colpita sempre dalla stessa parte, finisce
per cedere sotto i loro colpi"
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Il potere della maggioranza
La premessa “sistemica” di Tocqueville:
 Ogni potere pubblico negli Stati Uniti,
specie a livello dei singoli Stati (cfr. nota
6), si fonda sul principio di maggioranza
 "In America, il potere della maggioranza
non [è] solo predominante, ma
irresistibile"

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
"Quando negli Stati Uniti soffre di qualche
ingiustizia, a chi volete che si rivolga?
all'opinione pubblica? E' essa che forma la
maggioranza. Al corpo legislativo? Esso
rappresenta la maggioranza e le obbedisce
ciecamente. Al potere esecutivo? Esso è
nominato dalla maggioranza ed è un suo
strumento passivo. Alla forza pubblica? la
forza pubblica non è altro che la maggioranza
sotto le armi. Alla giuria? La giuria è la
maggioranza rivestita del diritto di pronunciare
sentenze: i giudici stessi, in alcuni stati, sono
eletti dalla maggioranza"
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
"Supponete, al contrario, un corpo legislativo
composto in modo tale che esso rappresenti
la maggioranza senza essere
necessariamente lo schiavo delle sue
passioni; un potere esecutivo che abbia una
forza propria e un potere giudiziario
indipendente dagli altri due poteri:avrete
ancora un governo democratico, ma non vi
sarà più pericolo di tirannide”
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Problema dell'indipendenza dei poteri
dello stato
Mancanza di checks and balances
(sistema di pesi e contrappesi)
Necessità di un correttivo liberale
all'impianto democratico del sistema
politico americano
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L'onnipotenza della maggioranza

"L'impero morale della maggioranza si
fonda in parte sull'idea che vi sia più
saggezza in molti uomini che in uno
solo"
 "E‘ la teoria dell'eguaglianza applicata alle
intelligenze"
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
"I francesi, sotto l'antica monarchia,
erano certi che il re non potesse mai
sbagliare. [...] Gli americani hanno la
stessa opinione riguardo alla
maggioranza".
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
"La maggioranza ha dunque negli Stati
Uniti un'immensa potenza di fatto e una
potenza di opinione quasi altrettanto
grande; quando essa si forma riguardo a
qualche questione, non vi sono ostacoli
che possano, non dico arrestare, ma
anche solo ritardare la sua marcia per
lasciarle il tempo di ascoltare le proteste
di coloro che essa colpisce nel suo
passaggio"
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Alcune conseguenze negative

L'instabilità legislativa
 "L'America è oggi il paese in cui le leggi
durano meno“

Il pericolo di tirannide
 "Quel che più mi ripugna in America non è
l'estrema libertà, ma la scarsa garanzia che
vi è contro la tirannide“

Il conformismo nel pensiero
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
"Finché la maggioranza è incerta, si può
parlare ma, dal momento in cui essa è
irrevocabilmente pronunciata, ognuno
tace“.
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
"In America la maggioranza traccia un
cerchio formidabile intorno al pensiero.
Nell'interno di quei limiti lo scrittore è
libero, ma guai a lui se osa sorpassarli"
(cfr. nota 4)
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
"Un tempo la tirannide faceva uso di
strumenti grossolani, come le catene e il
boia: oggi la civiltà ha perfezionato
anche il dispotismo”
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
"Negli Stati Uniti non si condanna alcuno
per questo genere di opere [licenziose],
ma nessuno è tentato di scriverne"
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A. de Tocqueville - Dipartimento di Scienze sociali e politiche