preghiamo insieme
Signore, nostro primo educatore e Maestro,
aiutaci a comprendere che il contatto visivo
è una delle più potenti vie di educazione,
che i nostri occhi parlano più forte
della nostra voce perché sono il canale
attraverso il quale trasmettiamo
i nostri pensieri, le nostre emozioni.
la rabbia, la tristezza, lo sdegno,
il disprezzo, la freddezza,
ma anche il calore, la tenerezza,
l’accoglienza, la gioia, la speranza,
il conforto, l’amore.
Aiutaci a guardare ogni alunno
come un figlio per potergli dire guardandolo:
"Tu esisti per me, tu sei entrato
nei miei pensieri, nei miei affetti".
Aiutaci a guardare con arte i nostri bambini e
bambine, i nostri ragazzi, le nostre ragazze,
cestinando gli sguardi sbagliati, per scegliere
esclusivamente, gli sguardi buoni.
Aiutaci a non avere uno sguardo poliziesco
che tacchina in continuazione la persona
senza mai lasciarla libera di muoversi,
di uscire, di giocare.
Aiutaci ad avere occhi che mirano più
a convincere che a farsi ubbidire.
Liberaci da occhi indifferenti
che possono azzerare quella grande forza
cosmica che è la voglia di vivere!
Perché è come dire: "Tu sei nessuno"
e tagliano le radici alla vita!
Donaci uno sguardo buono,
che è quello sguardo generoso
che vede nella persona dell’alunno
ciò che nessuno vede,
che vede i cambiamenti impercettibili
e si adatta alla sua crescita.
Donaci uno sguardo ottimista,
incoraggiante e luminoso,
che dà valore alla persona e tifa per lei.
Donaci occhi che "ti bruciano l'anima
e ti entrano dentro come la luce
esce dagli angeli".
Donaci i tuoi occhi, Signore.
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Tu sei nessuno