Introduzione
Aerei che sfrecciano nel cielo, le sirene delle
ambulanze, i clacson e i martelli pneumatici, lo
scoppio dei petardi, il passaggio di motociclette,
treni, metropolitane, mezzi pesanti e auto in
velocità. La sensibilità ai rumori varia da persona
a persona, ma esiste una soglia di tolleranza
valida per tutti oltre la quale si possono originare
danni psicofisici. La soglia di rischio è stata
individuata intorno agli 80 decibel, ma l'Oms
raccomanda di stare al di sotto dei 65 di giorno e
dei 55 di notte (in Italia l'inquinamento acustico
medio si attesta sui 70 decibel di giorno e 65 di
notte): già a 90 si avverte fastidio e a 120 compare
dolore, capogiro, nausea e sordità temporanea.
Un rumore molto elevato oltre i 120 decibel può
provocare traumi irreversibili per l'orecchio.
Inoltre le conseguenze dannose dei rumori si
sommano nel tempo: un suono continuo potrebbe
essere dannoso già a partire dagli 80 decibel.
L'esposizione al rumore può avere anche effetti
extrauditivi che vanno ad interessare tutto il
corpo, come l'aumento della pressione arteriosa,
della frequenza cardiaca, dell'ansia, dell'insonnia
e dell'irritabilità.
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Rumori
eccessivi
Schema
inquinamento
L’orecchio
È una macchina meravigliosa, straordinario
incastro di chiocciole, timpani, trombe e martelli,
capace di intercettare il suono più debole e
indefinito e di tollerare rumori improvvisi e
intensi. Purtroppo sono tante e spesso
insospettabili le insidie che ne minacciano il
perfetto funzionamento, dal traffico insostenibile
delle nostre città alla musica assordante delle
discoteche ai walkman a tutto volume. Se nella
"Jungla" dei rumori ciascuno di noi potesse
chiudere un orecchio.
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Mura impiccione Giochi pericolosi
Giochi pericolosi
Lasciano trapelare tutti i rumori del
circondario. Spesso e volentieri è
colpa dei materiali da costruzione se
le capacità d'isolamento delle pareti
sono nella maggioranza dei casi
minime (il mattone forato è un
esempio). Il materiale ideale per
garantire l'isolamento acustico è il
sughero in pannelli dello spessore di
2 centimetri da applicare alle pareti e
al soffitto. In mancanza ovviare con
tende, tappeti e tappezzeria. I tessuti
attenuano le vibrazioni sonore.
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Fonofobia
Tra le innumerevoli fobie umane
ce n'è una che forse è meno
conosciuta. Si chiama
fonofobia, è la paura dei suoni e
insorge in soggetti che temono
l'esposizione ad alcuni suoni
che ritengono potenzialmente
lesivi. In realtà siamo tutti un po'
fonofobici nei confronti di
singoli rumori, ad esempio il
suono di una sirena o il fischio
di un treno in corsa. Ma se la
fonofobia si traduce in fastidio
per tutti i suoni, può portare
all'iperacusia. Come tutte le
fobie si supera eliminando la
paura.
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Nuoce gravemente alla salute…
È stato scientificamente provato
che esiste una correlazione tra il
fumo in gravidanza e le
patologie dell'orecchio medio.
Da uno studio effettuato su un
campione di oltre 8000 donne in
gravidanza è emerso che i figli
delle fumatrici, controllati fino
all'età di 5 anni, hanno
sviluppato infezioni acute
all'orecchio, tanto più gravi
quanto maggiore è stato il
numero di sigarette fumate dalle
madri in dolce attesa.
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Sordità in alta quota
Attenzione a scalare in velocità la
cima di una montagna, ad esempio in
auto o in funivia. La rapida
decompressione derivante
dall'aumento di quota induce una
sensazione di fastidio all'orecchio
che può degenerare in sordità
temporanea. L'orecchio è, infatti, un
organo molto sensibile alle repentine
modificazioni atmosferiche.
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Lavoro e udito
Esistono occupazioni pericolose per l'udito.
Cosa risaputa persino dagli antichi Sabini
che già nel 600 a.C. allontanavano, al di fuori
dell'abitato cittadino, professioni rumorose
come la lavorazione dei metalli. Rischiano
grosso certi lavoratori alle prese con
macchinari troppo "sonori": le patologie
professionali determinate dall'esposizione
prolungata ad elevate intensità di rumore
rappresentano in Italia il 50 per cento delle
malattie indennizzate dall'Inail. E,
generalmente, si tratta di danni uditivi
permanenti.
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Mi fischiano le orecchie
Sia nel caso di danno uditivo grave sia in
caso d'alterazione uditiva temporanea
l'acufene è l'espressione più fastidiosa del
disturbo. "Si tratta di una sensazione
uditiva avvertita dal soggetto in assenza di
una reale stimolazione sonora esterna",
dice Banci e può presentarsi sotto forma
di fischio sottile, di ronzio o di rumore
pulsante, in ogni caso fastidiosissimi e
talvolta di difficile sopportazione,
soprattutto in condizioni di silenzio
assoluto. "L'impatto dell'acufene sulla vita
del soggetto è sicuramente negativo
anche se la tollerabilità dell'acufene è
molto soggettiva, c'è chi non riesce a
distogliere l'attenzione da esso e chi
reagisce invece ad abituarsi. È comunque
una scomoda compagnia che può durare
per tutta la vita".
E, come se non bastasse, "non sempre si
riesce ad individuare la causa esatta
dell'acufene - ammette Banci -.
Generalmente si risale alla sua origine
indagando su eventuali patologie
dell'orecchio, del sistema nervoso centrale o
sistemiche che affliggono il soggetto".
Non è assolutamente il caso di sottovalutare
un acufene "Il fischio va comunque indagato
se non altro per escludere patologie
importanti a livello acustico o a carico d'altri
organi - raccomanda Banci -, di cui gli
acufeni possono essere il primo sintomo.
Dietro ad un acufene, infatti, può nascondersi
di tutto, dal tappo di cerume che ostruisce il
condotto uditivo a patologie più gravi, come
la malattia di Menière, l'otosclerosi, disturbi
vascolari, forme tumorali del nervo acustico,
diabete. Per quanto riguarda la cura le
maggiori probabilità di successo contro
l'acufene, si hanno in quei casi in cui
s'individua con chiarezza la patologia che li
provoca. Più difficili da trattare sono quegli
acufeni che insorgono senza che si riesca ad
individuare cause precise o in ogni modo in
soggetti affetti da patologie croniche di tipo
vascolare, diabete, ipertensione,
arterosclerosi".
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Cellulare usarlo o non usarlo?
Niente di nuovo sul fronte cellulare. Non è
stato, infatti, dimostrato con assoluta certezza
l'impatto dannoso dell'uso del cellulare sulla
salute generale dell'individuo e in particolare
dell'udito. Basandosi sulle conoscenze finora
acquisite non c'è pertanto ragione di temere il
telefonino, anche se alle radiazioni che emette
sono attribuiti effetti dannosi per la salute, tra
cui l'aumento del rischio di tumore al cervello.
Nel dubbio, e nell'attesa che il "nodo" sia
sciolto, conviene far ricorso all'auricolare che
tiene lontano dalla testa le onde
elettromagnetiche emesse dall'apparecchio,
riducendo la quantità di radiazioni assorbite
dal cervello.
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Rumori eccessivi
Un italiano su dieci accusa problemi
all'udito causati dal rumore eccessivo. Ma
quali rumori possono considerarsi
eccessivi? "L'esposizione al suono della
discoteca può creare un fenomeno
d'affaticamento dell'apparato acustico
con diminuzione temporanea
dell'efficienza uditiva - afferma Federico
Banci, specialista in otorinolaringoiatria
presso l'ospedale "Fatebenefratelli" di
Milano -. Si tratta di un'alterazione
quantitativa e qualitativa della percezione
uditiva che generalmente torna alla
normalità in breve tempo, tranne casi
"sfortunati" in cui il trauma acustico si
traduce in vero e proprio danno a carico
della parte neurosensoriale dell'orecchio.
Più insidioso è l'ascolto della musica in
walkman perché di tipo continuativo,
anche se non raggiunge i livelli
d'intensità sonora della discoteca.
Il traffico cittadino interessa invece in
misura minore l'orecchio mentre può
originare seri disturbi emotivi. Poi ci sono i
casi limite in cui il trauma acustico è
provocato da rumore di breve durata ma
d'intensità molto forte o da un'esposizione
prolungata a rumori forti tipica d'alcune
professioni". muniti di sirene e clacson,
strumenti musicali con volume regolabile,
sonagli e carillon "isterici". "Armi" letali per
i bambini, soprattutto nel primo anno di
vita, quando lo sviluppo dell'udito è
particolarmente delicato.
L'allarme giunge alle madri di tutto il
mondo dall'associazione americana che
riunisce gli audiologi e gli specialisti del
linguaggio: ascoltate i giocattoli dei vostri
figli prima di consegnarli "alle loro
orecchie".
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Il consiglio
Si consiglia dapprima un semplice
esame dell'udito: se questo rivela
qualche anomalia proseguire con
altri accertamenti. E di prestare
inoltre molta attenzione ai primi
sintomi d'alterazione della capacità
uditiva.Può capitare di incontrare
difficoltà a seguire una
conversazione telefonica o un
discorso tra persone in ambiente
relativamente rumoroso, o di alzare il
volume della tv per sentire meglio.
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Schema dell’inquinamento
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Rumori
eccessivi
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inquinamento
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inquinamento acustico