Vista satellitare della baia di Guantanamo
(Cuba)
Il territorio della baia venne affittato nel 1903 come punto di
rifornimento per il carbone che alimentava le navi americane ed
attualmente ospita una base navale degli Stati Uniti. La
legittimità della presenza della base militare è contestata dal
governo cubano che considera la baia come un'area occupata da
forze straniere.
Dopo la guerra in Afghanistan, il governo degli Stati Uniti ha
aperto un campo di prigionia all'interno della base. Vi sarebbero
detenute, secondo stime non ufficiali, oltre 500 persone che il
governo americano riterrebbe collegate ad attività terroristiche.
All’interno del campo di prigionia
è stato creato il cosiddetto “X-Ray
Camp”; letteralmente “Campo a
raggi X”.
Il nome altisonante deriva dalla
presenza ci celle, anche se sarebbe
meglio chiamarle gabbie, le cui
pareti sono interamente costruite
in filo spinato e rete per pollame.
Le guardie possono così osservare
il detenuto da ogni angolazione, in
qualsiasi momento, proprio come
se fosse sotto i raggi X.
“Centosessanta celle, quattro torri fari accesi tutta la notte per sorveglianza”
“40 gradi centigradi. La brezza c'è appena.”
"Se arriva un uragano questa gente si
bagnerà, si bagnerà molto"
Bill Costello, portavoce del centro di detenzione X-Ray
"Il clima di Cuba è tropicale e diverso
da quello dell'Afghanistan e non
servono muri e riscaldamento"
D. Rumsfeld , segretario della difesa U.S.A.
Alla luce di questi fatti molte sono le critiche mosse al governo
statunitense da numerose organizzazioni mondiali.
Il nodo della contestazione risiede nello status di “combattente
illegale” riconosciuto dal governo U.S.A. ai prigionieri al posto
di “prigionieri di guerra”
I prigionieri di guerra godono dei diritti definiti nella
Convenzione di Ginevra e i “combattenti illegali”?
“la definizione di "combattente illegale"
non esiste nel testo della convenzione di
Ginevra e che gli Usa devono applicare
le regole di trattamento previste dalla
convenzione”
Kim GordonBates, principale portavoce Croce Rossa Internazionale
“le gabbie che li ospitano sono al di sotto del
livello minimo di decenza umana che va
garantito anche ai prigionieri di guerra"
Amnesty International
Il trasporto in aereo
All'inizio del dicembre
2005 i casi di sciopero
della fame sono stati 33
e sono aumentati fino a
46 entro la fine dell'anno
Amnesty International mette in
evidenza anche la frequenza
dei tentativi di suicidio. Su tutti
il caso emblematico del
pachistano Jamal Al Dossari,
che fino ad oggi ha effettuato
nove tentativi di togliersi la
vita
Questo è il kit distribuito ad
ogni detenuto del campo.
I detenuti del campo X-Ray
sono continuamente
sorvegliati, giorno e notte,
anche durante la doccia,
spesso da da guardie di
sesso femminile.
La mancanza di rispetto per il Corano si manifesta anche
nell’obbligo tassativo di rasarsi la barba, nel divieto delle
abluzioni, nel linguaggio e nel comportamento offensivo nei
confronti della religione più volte sfociato in gesti estremi e
vergognosi.
Ai giornalisti è proibito avvicinarsi alla base.
La minima distanza consentita è pari a 200 metri
E’ possibile utilizzare obiettivi di ampiezza massima pari a 200
millimetri
Con queste condizioni risulta impossibile avere immagini dettagliate
del campo e dei detenuti, le uniche fotografie sono state riprese da
una collina vicina alla base, in territorio cubano, dove F. Castro ha
attrezzato un campo base per i giornalisti.
Formulare dei dubbi sulle reali condizioni dei detenuti risulta dunque
legittimo, le interviste ai detenuti liberati, inoltre, non fanno altro che
confermare la preoccupazione.
“Ogni singolo giorno venivo torturato, fisicamente violentato.
(…) Mi legavano mani e piedi e sistematicamente venivo picchiato
e preso a calci in ogni parte del corpo. Poi mi minacciarono di
spedirmi in Egitto per essere torturato con gli elettrodi ai genitali.”
Intervista al cittadino britannico Moazzan Begg, rilasciato dopo tre
anni.
Secondo altre testimonianze le torture perpetrate erano di vario
genere. Esistevano le minacce di morte, a volte anche a mogli o
figli, nella maggioranza dei casi si passava alle percosse,
specialmente durante gli interrogatori.
Ci sono però anche testimonianze di torture “invisibili”, ad
esempio la negazione del sonno, l’esposizione al freddo o al
caldo, l’isolamento forzato, l’alterazione dello stato di veglia.
Esistono specifici protocolli utilizzati dal governo statunitense
per gli interrogatori che spiegano esattamente come far
confessare un detenuto, con ogni mezzo.
Purtroppo non è possibile fare chiarezza sulla condizione dei
detenuti, occorre aspettare che gli Stati Uniti facciano chiarezza
per conto nostro, ma i precedenti non sono certo incoraggianti
"L'ordine era quello di non fargli
chiudere occhio. O di fissarli al
pavimento in modo tale che le catene
impedissero il movimento autonomo
di braccia, gambe e caviglie.
Rendendo così impossibile ogni forma
di riposo muscolare"
Erik Saar, un interprete che ha osservato suo
malgrado gli interrogatori
Le testimonianze sono molte, alcune particolarmente crude e
agghiaccianti, tanto forti che non possiamo proiettarle.
E’ comunque possibile trovarle sulle pagine web dei principali
quotidiani italiani.
La verità su Guantanamo è ancora lontana. La Casa Bianca sostiene
ancora la tesi delle “Mele Marce”. Secondo il presidente
G. W. Bush si tratta di “sporadici casi dovuti a pochi soldati
esaltati” anche se diventa sempre più evidente il contrario.
Quello che conta è che se ne parli, occorre che la gente sappia che
qualcosa non funziona nella base e nelle altre carceri sotto il
controllo americano, bisogna pretendere dal governo che sta
“esportando la democrazia” la verità e l’adesione alle più diffuse
normative che regolano la detenzione, come la Convenzione di
Ginevra.
Intanto..
I militari americani impegnati nella base stanno costruendo celle
per un totale di 2 mila prigionieri.
Fonti:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2004/11_Novembre/30/Guantanamo.shtml
http://www.forumdelteatro.org/article.php3?id_article=197
http://it.wikipedia.org/wiki/Baia_di_Guantanamo
http://news.bbc.co.uk/hi/english/static/in_depth/americas/2002/inside_camp_xray/default.stm
http://www.repubblica.it/online/mondo/attaccodiciannove/zucconi/zucconi.html
www.rainews24.it
http://it.wikipedia.org/wiki/Guantanamo_Bay
http://www.laurabogliolo.it/guantanamo.htm
Altre ricerche effettuate con www.google.it
La presentazione sarà prossimamente on-line al sito
www.alternainsieme.net
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