Presentazione del
Sussidio della Quaresima
2013
Costruiamo La Croce di
Salvezza
Eccoci di nuovo a parlare di Quaresima, tempo che ci prepara alla Pasqua, il vero
cuore della storia di Gesù.
Quaranta giorni di cammino per il popolo d’Israele verso la Terra Promessa,
quaranta giorni in questi tempi nuovi per percorrere la strada della riflessione, della
preghiera, e dell’amore per liberarci dalla schiavitù del peccato: il male che ci ferisce, ci
incatena e ci distrugge. Gesù torna a liberarci dalle catene che ci imprigionano dentro.
Quaranta giorni per aspettare la nuova ed eterna alleanza il cui prezzo è Gesù sulla
croce. E’ l’amore più grande dare la propria vita per il fratello, è l’Amore più grande
sacrificare il Figlio per ridonare speranza e dignità ai figli.
Ma per arrivare alla Risurrezione ci vuole tempo: bisogna “camminare attraverso
le cose più brutte”(decidere di guardare in faccia i nostri cattivi compagni di viaggio
sempre presenti …) attraverso i (nostri) compromessi, le (nostre) ipocrisie, il (nostro)
giudicare ed il (nostro) volerci mettere in mostra a tutti i costi.
Allora alziamoci e mettiamoci in cammino: proviamo la fatica del viaggio ma
anche la gioia nel pregustare l’arrivo. Ed in questo viaggio si sperimenta la
Provvidenza di Dio Padre! Mettiamoci in cammino: torniamo a “casa”, torniamo fra le
braccia di Cristo!!
Guardiamo con attenzione il crocifisso: Gesù apre le sue braccia, abbassa il capo,
è nudo come nella mangiatoia! Cosa ha preso per sè nel suo cammino terreno? Nulla:
nato nudo, muore nudo.
E
ppure , dalla Croce, ci prende tutti tra le sue braccia, da lì, abbassa la testa come
per baciarci, da quella morte ingiusta ci dona il bene più grande e più vero!
I Domenica di Quaresima
deserto - i nostri deserti
Vangelo Lc 4,1-13 ( Le tentazioni)
“Non tenterai il Signore Dio tuo”… perché Dio è Dio e tu sei la sua creatura.
E’ Dio che prova, cioè tenta al bene la Sua creatura portandola a crescere e
a non ripiegarsi nell’egoismo del peccato, della superbia e della vanità. E’
Dio che tenta e dunque è degno di ascolto. Lui solo! Questa affermazione
di Gesù, dunque, si innesta chiaramente nel dono dello Spirito Santo “il
timor di Dio”. E’ un dono fondamentale per iniziare un corretto cammino
con Dio. E’ il dono che ci conduce nel deserto e , nello Spirito,ci rende
consapevoli che siamo creature bisognose costantemente di essere amati,
perdonati e “ tentati” da Dio. Cioè significa proclamare: “ Padre mio, fa di
me ciò che ti piace! Mi fido più di te che delle mie paure e delle mie
incertezze”.Il piacere di Dio è che la Sua creatura sia libera, felice e capace,
responsabilmente, di amare come e nel Suo Figlio. Con questo spirito,
nella Quaresima, mossi anche noi dallo Spirito Santo, si gioca il nostro
cammino di conversione. La Quaresima è il momento in cui non siamo
tentati da Satana ma “ tentati” messi alla prova, dall’amore paterno di Dio,
che ti dà la pace ma non ti lascia in pace. Questo è il cammino di Gesù nel
deserto, questo è il nostro cammino personale e sociale.
II Domenica di Quaresima
trasfigurazione- riconosciamo il Signore nei giorni bui
“Ascoltatelo”,cioè ascoltate il Verbo fatto carne. Colui
che compie la volontà del Padre, sempre anche con
l’estremo sacrificio. Ascoltare è dunque un comando di
Dio. Se infatti Israele, il Suo popolo, non ascolta, non
capirà le parole di Dio, ma cercherà di manipolarle a
proprio uso e consumo, perdendosi! E questo vale per
tutti noi, nella vita personale e in quella sociale. Tuttavia
Dio viene in aiuto della nostra debolezza, formandoci
all’ascolto.
Se amare è un’arte ( e lo è) l’ascolto è l’ a b c di
quest’arte, è la porta per cui entra ogni grazia.
E’ il mezzo per aprire questa porta è la preghiera, il
silenzio per prepararci a partecipare al mistero della Croce
(e alla felicita’ della Sua e della nostra Resurrezione).
III Domenica di Quaresima
conversione - la libertà di scegliere
Vangelo Lc 13, 1-9 ( Convertitevi!)
“ La conversione” è il punto di partenza di tutta la nostra
fede, poiché senza di essa non vi può essere sequela di Cristo.
Perciò essere Cristiani significa una conversione continua a
Cristo. Egli ci chiede conversione, ovvero qualcosa che viene
dal nostro cuore e che può realmente cambiarci. Il peccato è
dunque una mancanza di conversione, un’incapacità ad
accogliere l’infinita misericordia di Dio. La salvezza che
Cristo ci propone deve passare attraverso la conversione
perché senza non si consente al Signore il suo perdono. La
fede cristiana può convertire anche chi appare come fico
secco e meriterebbe di essere tagliato; ma chi di noi non
possiede un po’ di aridità? Solo Cristo può consentirci di
produrre frutti e concimare le nostre aridità. Con la
preghiera si può attuare la conversione, un concreto
cambiamento nostro e degli altri. Nessuno si salva da solo!
IV Domenica di Quaresima
il figliol prodigo- smarrita la via, Dio mi ha ritrovato
Vangelo Lc 15, 1-3. 11-32( Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita!”)
“ Il calcolo impedisce di entrare nella gioia!”
Ci si potrebbe mettere nei panni del figliol prodigo, del figlio maggiore, del padre misericordioso e
aspettare di capire, pregando e sotto l’azione della Spirito Santo, che cosa il Signore ha da dirci
con questa parabola. Questo ci farebbe entrare in quella gioia ( Laetare ), che ci fa pregustare la
Pasqua, a cui questa 4^ dom. ci chiama.
Proviamo ad approfondire la figura del figlio maggiore. Spesso noi ci comportiamo, anche
inconsciamente, come il figlio maggiore, il quale confronta quanto egli ha dato al padre e quanto
ha ricevuto, quanto invece il padre ha dato al figlio minore; trovando nel suo comportamento una
profonda ingiustizia. Per chi, come il figlio maggiore, si sente giusto, è incomprensibile la bontà
del padre nei confronti del figlio minore che ha “commesso tanto male” (fatto scelte diverse);
stiamo lontani dal perbenismo, dagli atteggiamenti distaccati di chi, convinto di adempiere ai
propri doveri di cristiano si pone un gradino piu’ su’ degli altri. Proprio da questa posizione di
finta superiorita’ facciamo i conti al Padre che dispensa amore a piene mani a chi non e’ nostro
pari, quasi a significare che poi non ne restera’ per noi.
Gesù vuole allora farci comprendere che per coloro che sono rimasti fedeli a Dio è riservata una
gioia molto grande, non tanto quella di ricevere ma quella di donare, di aprire il proprio cuore
all’amore misericordioso di Dio, di mettersi, cioè, dal punto di vista di Dio. Il nostro punto di vista
è quello di chi misura tutto e sprechiamo così il nostro tempo. Dio ci invita a partecipare alla gioia
pura e semplice del Padre: “Bisogna fare festa, perché tuo fratello era morto ed è tornato in vita,
era perduto ed è stato ritrovato”. Il Padre ridona la dignità al figlio minore, quella dignità che però
non aveva mai perso agli occhi del Padre. Non dimentichiamo mai la festa che contraddistingue il
vero padre e cristiano amorevole, l’atteggiamento gioioso di accoglienza del fratello tornato, il
sorriso sincero che veicola un amore grande, il cristiano e’ chiamato a portare in se la gioia del
mattino di Pasqua piu’ che il dolore del Venerdi Santo.”
V Domenica di Quaresima
l’adultera-Dio ti perdona e ti ama: restagli fedele
Vangelo Gv 8,1-11(“ Chi di voi è senza peccato, scagli la prima
pietra…” và e d’ora in poi non peccare più”.
Questo Vangelo è un capolavoro di misericordia e di giustizia. E’ una
Parola chiara contro i moralisti… Le persone vanno giudicate? Sì, ma
non vanno condannate! Il giudizio è fondamentale nella nostra vita;
quello da evitare è il giudizio definitivo che può dare solo Dio; noi però
dobbiamo giudicare, soprattutto le situazioni perché chi dice che non
bisogna giudicare, forse non vuole essere giudicato. Questo giudizio
verso se stessi, doveroso, che una volta si chiamava esame di coscienza, è
opportuno e vivamente consigliato, purchè sia fatto con lo sguardo di
Gesù, che non condanna ma promuove l’uomo a maturare, a cambiare
e a crescere. Questo comporta, innanzi tutto, tagliare con il peccato e
con l’accidia. Ciò che va condannato è sempre il peccato!
Queste le mie impressioni, a voi la penna. Buon lavoro Carla.
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Sussidio della Quaresima
2013
Costruiamo La Croce di
Salvezza
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