La famiglia nel NordEst
dagli anni del Concilio a oggi
Maria Castiglioni
Università degli studi di Padova
Aspetti del fare famiglia nell’Italia del XXI secolo
Fino a metà degli anni ’70 del ‘900:
50ma Riunione Scientifica SIEDS 2013
• Matrimonio precoce e pressoché universale
• Divisione dei ruoli all’interno della coppia
(che rispecchiano le differenze di genere nella società)
• Fecondità (relativamente) elevata, all’interno dei matrimoni
Da metà anni ’70:
• Diminuiscono le persone che si sposano e aumenta l’età
al matrimonio
• Aumenta il numero di giovani che vivono soli o restano
in famiglia
• Aumentano le convivenze e i figli nati fuori dal matrimonio
• Diminuisce la fecondità
• Aumentano le separazioni e i divorzi
Quali sono le cause di questi cambiamenti
nella famiglia occidentale?
Da matrimonio combinato (per interesse)
a matrimonio basato sull’amore
Da: “Siamo sposati, quindi ci vogliamo bene”…
…a: “Ci vogliamo bene, quindi ci sposiamo”
“Ci vogliamo bene, perché dobbiamo sposarci?”
“Ci vogliamo bene: perché non possiamo vivere insieme
anche se siamo dello stesso sesso?”
“Non ci vogliamo più bene:
perché dobbiamo continuare a vivere insieme?”
Quali sono le cause di questi cambiamenti
nella famiglia occidentale?
Da matrimonio combinato (per interesse)
a matrimonio basato sull’amore
Affermazione delle scelte individuali.
Diminuzione del controllo sociale sulla vita
individuale. Le tradizionali agenzie di controllo sociale
(famiglia, Chiese, piccole comunità locali) influenzano
in misura sempre minore il comportamento individuale.
Diffusione del lavoro della donna.
In una società tradizionale, con una chiara divisione
dei ruoli, il matrimonio è una soluzione “conveniente”.
L’aumento del lavoro femminile rende gli sposi meno
“dipendenti” l’uno dall’altra.
La formazione delle nuove famiglie
Calo dei matrimoni (1961-2011)
Anno Numero
Matrim.
x 1000
ab.
% civili
%
secondi
matrim.
%
matrim.
misti
1961
397 461
7.9
1.6
3.4
1971
404 464
7.5
3.9
3.7
1981
316 953
5.6
12.7
1991
312 061
5.5
17.5
2001
264 026
4.6
27.1
2004
248 969
4.3
31.9
2007
250 360
4.2
34.6
13.2
9.4
2011
204 830
3.4
39.2
15.2
13.0
2.8
9.9
6.5
8.8
Proporzione di matrimoni civili
nel NordEst (2005-11)
70%
60%
TAA
FVG
50%
NE
Veneto
40%
Italia
30%
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Aspetti del fare famiglia nell’Italia del XXI secolo
Matrimoni preceduti da convivenza (%)
50ma Riunione Scientifica SIEDS 2013
ITALIA
NORD EST
Anno di
Primi
Secondi
Totale
matrimonio matrimoni matrimoni
Prima 1970
1
21
2
1970-79
2
Primi
matrim.
2
3
1980-89
5
32
5
5
1990-99
11
63
13
20
2000-09
27
71
29
47
Totale
7
57
8
an
ia
re
ci
a
Ita
lia
Sp
ag
na
Po
rto
ga
llo
Be
lg
io
Pa
es
iB
as
si
Lu
ss
em
bu
rg
o
G
Irl
an
da
Fr
an
ci
a
er
m
G
ni
to
U
Au
st
ria
eg
no
R
Fi
nl
an
di
a
zi
a
Sv
e
an
im
ar
ca
D
% di giovani in età compresa tra 18 e 34 anni
che vivono con i genitori. UE-15, 2003-04
80
70
60
50
40
Maschi
Femmine
30
20
10
0
Età media al primo matrimonio degli uomini
ed età media all’ordinazione dei nuovi sacerdoti
Anno
1976
1981
1986
1991
1996
2001
Matrimonio
27.1
27.5
28.1
28.0
30.1
31.0
Ordinazione
27.0
28.1
28.1
28.8
29.9
31.0
Fonte: Diotallevi L. (a cura di) La parabola del clero,
Edizione della Fondazione Giovanni Agnelli, Torino, 2005.
I figli
Numero medio di figli per donna
3.5
Sud
3
2.5
ITALIA
2
TAA
Veneto
1.5
FVG
1
0.5
0
1950
1960
1970
1980
1990
2000
2010
Numero medio di figli per donna,
1983-85 (Media nazionale: 1.33)
Numero medio di figli per donna,
2003-05 (Media nazionale: 1.33)
Aspetti del fare famiglia nell’Italia del XXI secolo
Nascite fuori dal matrimonio (%)
50ma Riunione Scientifica SIEDS 2013
0.35
0.3
0.25
Italia
0.2
Nord-Centro
Sud
0.15
0.1
0.05
0
1998
2000
2002
2004
2006
2008
2010
2012
Nascite fuori dal matrimonio nel NordEst
% nascite fuori del
matrim.
50
40
Austria
30
Nord-Est
Italia
20
Bolzano
10
0
1950
Italia
Trento
1970
1990
2010
% nascite fuori del matrimonio, 2004-08
(solo coppie italiane)
La stabilità dei matrimoni
Proporzione di matrimoni sciolti
per separazione dopo 10 anni di matrimonio
Italia
Anno di matrimonio
% matrimoni sciolti
per separazione
1975
5%
1980
7%
1985
7%
1990
9%
1995
12%
2000
14%
% voti contro la legge sul divorzio
Referendum 1974
Dal Concilio a oggi ci sono stati grandi
cambiamenti…
… ma ci sono anche degli elementi
di continuità
Coppie sposate, per anno di matrimonio.
Proporzione di coppie appena sposate che vivono
a meno di 1 km dai genitori
80
70
% entro 1 km
60
Genitore più vicino
50
Genitori del marito
40
30
Genitori della moglie
20
10
Genitore più lontano
0
1900-49 1950-54 1955-59 1960-64 1965-69 1970-74 1975-79 1980-84 1985-89 1990-94 1995-99 2000-04 2005-09
Anno di matrimonio
Anziani per distanza dal figlio più vicino.
Donne 25-44 e uomini 30-49 con figli
per distanza dai loro genitori. % cumulate di colonna
2003
Insieme
In un altro appartamento dello
stesso caseggiato
Nello stesso comune:
- entro 1 km
- nel resto del comune
Donne di
Uomini di
Anziani
25-44 anni 30-49 anni
(età 65+)
con figli
con figli
Nord
Nord
Nord
Italia Est Italia Est Italia Est
29,2 33,3 4,0 3,5 3,9 3,5
41,9
46,7 13,3
9,3
15,1 15,2
60,4
75,1
60,6 35,7
76,9 56,9
27,9 38,1 34,3
43,2 59,2 49,0
Proporzione di donne in coppia entro 1 km dalla madre.
Donne di età 15-69,
per tipologia di coppia e anno di inizio dell’unione
Tipologia di coppia
Sposata, con lo sposo – mai
convissuto
Sposata, con lo sposo – già
convissuto
Convivente, non sposata
Anno di intervista
2003
2009
Anno di inizio dell’unione
1994-03
2000-09
34%
28%
26%
21%
23%
24%
Contatti delle persone anziane con la famiglia,
in alcuni paesi europei. 1993
Ogni giorno
Due o più volte
la settimana
Italia
70.7
14.4
Grecia
64.8
9.7
Spagna
60.7
15.5
Portogallo
59.8
9.6
Irlanda
50.1
19.3
Germania
46.5
15.6
Lussemburgo
38.0
21.1
Belgio
35.8
22.0
Francia
34.2
16.2
Regno Unito
21.9
28.3
Olanda
19.2
26.6
Danimarca
13.8
26.0
Source: Commission of the European Communities (1993)
Nella pluralità dei percorsi e delle forme
familiari, la famiglia dimostra ancora
la sua forza
Famiglie che hanno dato aiuti gratuiti a persone non coabitanti nelle ultime quattro settimane per tipologia familiare
Anni 1983, 1998 e 2003 (Italia) e 2003 (Nord Est). Per 100 famiglie con le stesse caratteristiche
Tipologia familiare
Famiglia con almeno un anziano e senza bambini
Un componente
Due componenti
Tre componenti e più
Famiglia con almeno un bambino e senza anziani
Coppia con madre casalinga
Coppia con madre che lavora
Coppia con madre in altra condiz.
Un solo genitore
Famiglia con almeno un anziano e almeno un
bambino
Famiglia senza anziani e senza bambini
Un componente
Coppia con figli
Coppia senza figli
Un solo genitore
Totale
Famiglie che hanno dato aiuti
Italia
Nord Est
1983
1998
2003
2003
26
18
26
34
35
35
36
38
20
25
17
27
34
37
34
39
41
34
26
17
29
39
37
35
40
31
31
35
26
35
47
48
48
49
36
39
35
37
40
40
37
32
38
40
32
34
39
31
44
39
36
34
40
30
46
42
38
34
49
36
58
52
41
44
Per continuare la riflessione…
Nonostante tutti i cambiamenti, la famiglia resta punto di
riferimento nell’organizzazione sociale in Italia,
e nel NordEst in particolare
1) Centralità della famiglia: cosa significa?
- Famiglia non è sinonimo di tradizione, non è ostacolo
ai processi di sviluppo
- Evitare approcci di tipo ideologico
- Tutte le decisioni devono fare i conti con gli effetti sulla
vita delle famiglie e non solo degli individui, ricercando
quindi una "Valutazione di impatto familiare" su ogni
scelta (es. Ministro della famiglia…)
Per continuare la riflessione…
Nonostante tutti i cambiamenti, la famiglia resta punto di
riferimento nell’organizzazione sociale in Italia,
e nel NordEst in particolare
2) Attenzione alle fragilità all’interno della famiglia:
- interventi per le famiglie con figli, per motivi di equità
tra i bambini
- favorire le misure di conciliazione, flessibilità, collaborazione
- le badanti: individuare i bisogni specifici delle famiglie e delle
badanti (evitando politiche generiche sugli immigrati)
Per continuare la riflessione…
Nonostante tutti i cambiamenti, la famiglia resta punto di
riferimento nell’organizzazione sociale in Italia,
e nel NordEst in particolare
3) Importanza delle reti e degli scambi di aiuto:
- rafforzare e qualificare la sussidiarietà
- sviluppare un welfare generativo, cioè moltiplicatore di risorse;
accrescere la dignità delle persone
- contro la solitudine
- contro l’“egoismo” familiare
Grazie!
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