Le eresie medioevali
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Significato del termine “eresia”
 Il termine deriva dal greco “airesis”, che significa
“scelta”.
 L’eresia è una dottrina o un’affermazione contraria ai
principi della Chiesa.
 Per la Chiesa “eretici” sono dunque coloro che
criticano alcuni dei suoi insegnamenti e dei suoi
comportamenti e “scelgono” di non seguirla.
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Un fenomeno di lunga durata
 Il fenomeno delle eresie si manifestò in Europa
soprattutto dopo il 1000 ma restò vivo per tutto il
medioevo e oltre.
Il recupero del “vero” cristianesimo
 L’obiettivo principale della maggior parte degli eretici
era combattere la corruzione della Chiesa, divenuta
troppo ricca e potente, per ripristinare un cristianesimo
ritenuto più autentico, più
vicino allo spirito
evangelico.
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Le critiche alla corruzione della Chiesa
Gli eretici criticavano soprattutto
la simonia
Acquisto per mezzo di denaro
di cariche religiose
(ad esempio quella di vescovo)
SIMONIA
Il termine deriva dal nome di Simon Mago,
taumaturgo convertitosi al cristianesimo, il quale,
volendo aumentare i suoi poteri, offrì a san Pietro
apostolo del denaro, chiedendo di ricevere in cambio
le facoltà taumaturgiche concesse dallo Spirito
Santo ( Atti degli apostoli, 8, 18-24).
il concubinato del clero
(nicolaismo)
Spesso preti e vescovi avevano
una “concubina”, ossia una
donna che viveva con loro e dalla
quale avevano dei figli.
NICOLAISMO
Nome di una setta
dall'Apocalisse
che
orgiastici. Il termine
medioevo per indicare
clero.
eretica nominata
praticava
culti
tornò in auge nel
il concubinato del
La Chiesa contro le eresie
Per combattere il dilagare delle eresie, la Chiesa
 Scomunicò i loro seguaci.
 Fondò il Tribunale dell’Inquisizione con l’incarico di indagare,
scovare ed arrestare in tutta Europa coloro che aderivano ai
movimenti ereticali.
 Utilizzò due nuovi ordini religiosi, i Francescani e i Domenicani, da
un lato per fornire un esempio di rinnovamento morale e dimostrare
che le critiche degli eretici erano sbagliate, dall’altro per combattere
con la predicazione le idee eretiche.
Quando questi strumenti non erano sufficienti, la Chiesa faceva ricorso alla
violenza, bandendo crociate, macchiandosi di strage e di genocidio come nel caso
dei seguaci dell’eresia catara, sterminati senza pietà.
Spieghiamo meglio cos’è l’Inquisizione
 L'Inquisizione è l'istituzione ecclesiastica fondata dalla
Chiesa cattolica nel XII secolo per indagare e punire,
mediante un apposito tribunale, i sostenitori di teorie
considerate contrarie agli insegnamenti della Chiesa
cattolica.
 L’inquisizione aveva lo scopo di ottenere l’abiura
(ritrattazione) del reo.
Il termine inquisizione deriva dal
verbo latino inquirere, che significa
investigare, indagare.
L’Inquisizione contro impenitenti e relapsi
 Per gli “impenitenti” (eretici che
rifiutavano di
abiurare e di chiedere perdono) e i “relapsi” (eretici
che già una volta erano stati processati ma erano
tornati di nuovo a sostenere idee eretiche - in latino
relapsi significa “ricaduti”) la pena era la morte.
 Se i rei impenitenti e i relapsi si pentivano davanti al
rogo, ricevevano la prigione a vita, altrimenti venivano
bruciati vivi.
 L’esecuzione veniva sempre affidata al “braccio
secolare” (l’autorità civile).
Idee comuni alle varie eresie
 Ogni cristiano può somministrare i sacramenti e
predicare la parola di Cristo, senza la mediazione del clero.
 La Chiesa deve essere povera.
 La disuguaglianza sociale fra gli uomini è ingiusta e deve
essere eliminata.
 I beni devono essere in comune (comunismo).
 La Bibbia deve essere disponibile nella lingua del popolo e
non in latino, in modo che ogni credente possa, anche se
“illetterato”, leggerla autonomamente e meditarci sopra.
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1. Dolciniani
2. Umiliati
3. Passaggini
4. Patarini
5. Flagellanti
ereticali
ebbero
6. Frateschi
7.
8.
9.
10.
Guglielmiti
Apostolici
Amalriciani
Catari
11.
12.
13.
14.
Petrobrusiani
Valdesi
Fratelli del libero spirito
Beghine e begardi
16.
17.
18.
19.
Bogomilismo
Adamiti
Hussiti
Lollardi
I movimenti
ampia diffusione e si concentrarono
prevalentemente in aree lontane dai centri del potere politico e
15. Gioachimiti
religioso
19
14
Germania
13
17
Rep. Ceca18
Francia
12
1
9
10
2
3
4
7
8
11
6
16
Bosnia
5
Bulgaria
16
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approfondimento
15
Adamiti (XV secolo)
Movimento nato in Nord Africa intorno al
IV secolo, ebbe un nuovo momento di
diffusione in Boemia (Repubblica Ceca)
tra gli hussiti e in Germania fra gli
anabattisti (movimento protestante). I
seguaci vivevano nudi come Adamo ed
Eva nell’Eden e mettevano in comune ogni
loro avere.
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Amalriciani (XIII secolo)
Seguendo gli insegnamenti del
teologo francese Amalrico di
Bène, sostenevano che Dio era in
ogni cosa e che una volta diventati
tutt’uno con lui non era più
possibile peccare, e quindi
diventava inutile seguire i precetti
morali o ecclesiastici.
Nel 1910 nove seguaci di Amalrico
furono bruciati vivi
Due amalriciani condannati al rogo
Apostolici (XII–XIV secolo secolo)
Rogo di un eretico, miniatura del XV secolo
Movimento,
fondato
da
Gherardo Segalelli e diffuso
dall’Emilia al Trentino, che si
rifaceva al cristianesimo delle
origini, condannava la proprietà
e i beni materiali, praticava la
comunione dei beni, considerava
la donna pari all’uomo e rifiutava
la gerarchia ecclesiastica.
Segalelli il 18 giugno del 1300 fu mandato al rogo.
La sua predicazione fu continuata da Frate Dolcino.
Frateschi o “piagnoni” ( XV secolo)
Seguaci del frate domenicano
Gerolamo
Savonarola,
detti
anche
“piagnoni”
(perché
durante le prediche del loro
maestro piangevano), criticavano
la corruzione e la ricchezza
della Chiesa.
Dopo la cacciata dei Medici da
Firenze, presero il potere in città
e imposero norme molto severe.
Ritratto di Gerolamo
Savonarola (1498)
Nel 1497 Savonarola fu scomunicato da papa Alessandro VI.
Il 23 maggio 1498 fu bruciato
in Piazza della Signoria, a
Firenze. A sinistra, la lapide che
commemora il rogo.
Oggi Savonarola è stato
riabilitato e la Chiesa ha avviato
per lui il processo di
beatificazione
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Beghine e begardi (XII secolo)
Movimento laico femminile, cui corrispose
il movimento maschile dei begardi. Sorto
nei
Paesi Bassi, imponeva la vita in
comunità, il lavoro e la castità. Condannato
dal concilio Laterano nel 1215 e dal
Concilio di Vienne nel 1312, il movimento fu
a lungo tollerato. Alcune comunità
sopravvivono fino ai nostri giorni.
Disegno di una
beghina (XV secolo)
Beghina a Bruges (2009)
Bogomilismo (X-XV secolo)
Dottrina fondata in Bulgaria dal monaco Bogomil e diffusasi
anche in Bosnia, dove riuscì a diventare religione di Stato.
Secondo il Bogomilismo, Dio ebbe due figli: Cristo (buono) e
Satana (malvagio signore della materia). Per sconfiggere Satana,
Cristo prese sembianze umane, entrando nel corpo di Maria
attraverso l’orecchio destro e nascendone dallo stesso organo.
Il bogomilismo influenzò la dottrina dei càtari .
Gli “stecci” in Bosnia: secondo alcuni
studiosi sarebbero le tombe dei
fondatori del bogomilismo
Catari (XII-XIV secolo)
La dottrina catara riprendeva il bogomilismo. I catari
(detti anche albigesi dal nome della cittadina francese di
Albi), predicavano il rinnovamento morale basandosi sul
dualismo fra bene e male, principi personificati
rispettivamente dal Dio del Nuovo Testamento e da Satana.
Satana era considerato creatore del mondo materiale; egli
aveva inoltre intrappolato nei corpi degli uomini gli angeli
da lui sedotti. I catari rifiutavano i beni materiali, e
accusavano la Chiesa di immoralità, corruzione e intesa col
demonio.
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All’inizio la chiesa cercò di arginare
la diffusione delle idee catare con la
predicazione. Quando Innocenzo
III comprese che così non avrebbe
risolto il problema, indisse bandì
(1208) la crociata contro gli albigesi,
che assunse la forma di un vero e
proprio genocidio e terminò nel
1229 con la sconfitta dei catari. La
crociata ebbe strascichi che si
protrassero fino al 1244 con la
caduta
della
roccaforte
catara di Montségur.
Catari (albigesi) cacciati da
Carcassonne durante la
crociata bandita contro di loro
Dolciniani (XV secolo)
Seguaci del predicatore millenarista fra’
Dolcino, a sua volta seguace del
fondatore degli apostolici Gherardo
Segalelli.
Ispirandosi alla dottrina di Gioacchino
da Fiore, Dolcino criticava ferocemente
la Chiesa e auspicava l’avvento di un
papa eletto da Dio e non dai cardinali.
Dolcino in una litografia
ottocentesca
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Il vescovo di Vercelli, Raniero degli Avogadro, con
l’approvazione di papa Clemente V, nel 1306 bandì una crociata
contro i Dolciniani. Dolcino fu catturato e condannato al rogo.
La cattura di fra Dolcino in un affresco di autore
anonimo. Nella donna che cerca di trattenere il
soldato è raffigurata Margherita, la compagna del
frate ribelle
Flagellanti (XIII secolo)
Movimento radicato a Perugia, forse
fondato da un monaco francescano. I
seguaci
organizzavano
grandi
processioni, alle quali a volte
partecipavano molte migliaia di
persone, che attraversavano le città
nudi dalla cintola in su, frustandosi
per penitenza. Condannati nel 1349,
sopravvissero in clandestinità in
Germania.
I flagellanti in una
xilografia del XV secolo.
Fratelli del libero spirito (XII-XV secolo)
Diffusi nella Francia settentrionale, in Belgio e
a Colonia, e spesso accostati agli amalriciani,
criticavano la Chiesa per la sua corruzione e si
ritenevano così puri da poter compiere
qualsiasi atto senza poter mai peccare.
Il movimento fu dichiarato eretico da
papa Clemente V
nel
Concilio di
Vienne (1311-1312).
Gioachimiti (XV secolo)
Seguaci del mistico calabrese Gioacchino
da Fiore, secondo il quale la Storia era
divisa in tre ere: nella prima aveva
dominato il Padre, simbolo di potere e
terrore; nella seconda il Figlio di cui parla
il nuovo testamento; nell’ultima avrebbe
invece
regnato
lo
Spirito
santo,
inaugurando un’epoca di concordia e
libertà.
Gioacchino da Fiore in una
incisione del secolo XVI
Guglielmiti (XII-XIII secolo)
Erano soprattutto donne, seguaci della guaritrice
Guglielma la Boema (sedicente figlia del re boemo
Ottocaro I), da loro considerata l’incarnazione dello
Spirito Santo destinata a salvare l’umanità. Guglielma
operò come guaritrice a Milano. Dopo la sua morte
attorno alla sua tomba (abbazia di santa Caterina) nacque
un vero e proprio culto. L’inquisizione lo condannò e
rimosse la salma dal cimitero dell’abbazia.
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Hussiti (dal XV secolo)
Seguaci del boemo Jan Hus, il prete che, riprendendo
le idee del teologo inglese Wyclif, rifiutava l’autorità
del papa e sosteneva che i beni della Chiesa dovevano
essere espropriati perché il clero doveva essere
povero.
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Durante il Concilio di
Costanza Hus fu condannato
al rogo e fu ucciso il 6
luglio 1415
La fine di Hus in una illustrazione del XV secolo
« quando ciascuno ebbe tinta la mano,
quando quel fumo si sparse lontano,
Jan Hus di nuovo sul rogo bruciava
all'orizzonte del cielo di Praga. »
(Francesco Guccini, Primavera di
Praga, 1970)
Lollardi (XV secolo)
“Lollardi” è il soprannome affibiato dal popolo ai seguaci di
Wyclif. Il termine deriva da lolium (zizzania), quindi
“lollardi” potrebbe significare “seminatori di zizzania”.
Wyclif era un convinto assertore della superiorità dello stato
sulla chiesa; quest’ultima si doveva mantenere povera ed
apostolica, senza proprietà e coinvolgimenti politici. Negava
l’autorità papale.
Wyclif tradusse in inglese la
bibbia, in modo che il popolo
potesse leggerla senza la
mediazione dei sacerdoti.
La pagina di una versione
tascabile della Bibbia tradotta
in inglese da Wyclif
Passaggini (XV secolo)
Mantenevano usanze derivate dall’antico testamento, come la
santificazione del Sabato e la circoncisione. Il nome deriva
dalla Pasqua ebraica “passaggio di dio”. Credevano inoltre che
Cristo fosse un essere creato, dunque inferiore al padre.
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Patarini (XI-XII secolo)
Movimento riformatore nato in Lombardia ( il nome deriva forse
da patée, che in milanese indica gli stracci), all’interno della
Chiesa ufficiale.
Unì masse popolari in una rivolta contro la simonia e il
nicolaismo. I patarini sostenevano che i sacramenti
somministrati da un sacerdote corrotto non erano validi.
Nel 1089, papa Urbano II sentenziò che i
sacramenti impartiti da preti simoniaci e corrotti
erano ugualmente validi.
Petrobrusiani (XII secolo)
Seguaci del predicatore francese Pierre de Bruys, secondo
il quale tutti potevano accedere direttamente a Dio, senza
bisogno della mediazione del clero.
I petrobrusiani contestavano l’esistenza delle chiese, le
processioni, il culto delle reliquie, e rifiutavano i
sacramenti, ritenuti inutili per ottenere la salvezza, che
invece era raggiungibile solo attraverso la fede.
Umiliati (XII-XVI secolo)
Ordine monastico fiorito in
Lombardia, che praticava un
ideale di vita semplice ed austero.
La loro regola fu approvata nel
1201.
L’ordine fu accusato di essere
vicino alle idee di Calvino e fu
soppresso nel 1571.
Lo stemma degli Umiliati
Valdesi (dal XII secolo)
Movimento religioso di origine francese
fondato dal mercante Valdo di Lione, noto
anche come “poveri di Lione”. I suoi
seguaci facevano voto di castità e
vestivano di stracci Accusati di eresia
dalla chiesa di Roma, nel XVI secolo
aderirono alla Riforma protestante.
Statua raffigurante Valdo ubicata a Worms (Germania)
Il millenarismo (o chiliasmo - in greco chiloi significa
"mille") è una credenza apocalittica cristiana.
Nelle sue versioni più diffuse, questa credenza
prevede l'inaugurazione e lo svolgimento di un
periodo di tempo ben delimitato (mille anni,
appunto), in cui il mondo materiale conoscerà una
situazione di pace e prosperità, dopo di che
avverranno la fine del mondo e il giudizio
universale.
Scomunica
Pena irrogata nelle chiese cristiane, che
implica l'esclusione di un suo membro
dalla comunità dei fedeli a causa di gravi
e ostinate infrazioni alla morale e/o alla
dottrina riconosciuta.
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