Modulo C – Capitolo 4
DALLA SCOPERTA ALLA CONQUISTA
VOCABOLARIO
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Civilta’ amerindie = civilta’ esistenti nel continente amricano fino da prima del
1492.
Colonia = anticamente, gruppo di cittadini che si stanziava in un territorio
lontano dalla madrepatria
Calo demografico = calo della popolazione
Tratta dei neri =La tratta dei neri, ossia il commercio di schiavi africani, iniziò
subito dopo la scoperta dell’America, ma assunse dimensioni impressionanti nel
XVII/XVIII secolo
Schiavitu’ = l’essere schiavo; la condizione di chi è schiavo
Meticci = (dallo spagnolo mestizo e portoghese mestiço) si definivano in
origine gli individui che nascevano dall'incrocio fra i conquistadores o
coloni europei, tipicamente spagnoli e portoghesi, e le popolazioni amerindie
indigene precolombiane
Mulatti = incroci fra Europei e Africani: figlio di genitori di pelle diversa, uno
bianco e l'altro nero.
VOCABOLARIO
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Analfabeta= persona che non sa leggere o scrivere (popolazioni primitive)
Conquistadores = La colonizzazione fu caratterizzata dalla violenza di questi
avventurieri, chiamati conquistadores, che sterminarono le popolazioni locali,
distrussero intere civiltà e avviarono lo sfruttamento economico dei nuovi
territori.
Cultura = e’ un sistema di saperi, opinioni, credenze, costumi e comportamenti
che caratterizzano un gruppo di persone
LE CIVILTA’ AMERINDIE: MAYA, ATZECHI,
INCA
L’America e’ sede di fiorenti civilta’(= civilta’ millenarie
dette Amerindie) di cui gli europei, fino al 1492,
ignoravano l’esistenza.
Tra le civilta’ precolombiane nell’area del Messico –
Guatemala – Honduras – Belize (Mesoamerica) la piu’
antica finora conosciuta e’ quella degli Olmechi (tra il
1000 e il 300 a.C.). La citta’
Teotihucan e’ testimonianza di
un grande centro religioso e
commerciale. (Foto Piramide
della Luna)
I MAYA
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Nella penisola dello Yucatan (Messico meridionale) esisteva
questa civilta’ le cui origini risalivano a oltre duemila anni
prima di Cristo
Essi conoscevano la scrittura; usavano un complesso sistema
di numerazione e avevano inventato un calendario molto
perfezionato. La loro principale attività produttiva era
l’agricoltura e utilizzavano per arare la ruota e l’aratro.
Coltivavano mais, fagioli, pomodori, peperoncino.
Attraverso raffinate conoscenze architettoniche diedero vita a
vaste scalinate e templi sorretti da numerose colonne. Tra le
costruzioni maya fondamentali sono le piramidi monumentali
da cui osservavano le stelle e teorizzavano articolati sistemi
astronomici.
GLI ATZECHI
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Intorno al 1500 quando gli spagnoli arrivarono in America, la
potenza dei Maya stava diminuendo. In piena fioritura invece
era la civilta’ dei Mexica, detti Atzechi.
Gli Aztechi erano un popolo guerriero divenuto da nomade a
stanziale e si era stabilito sugli altipiani del Messico. Nel
1325 gli Aztechi avevano fondato la loro capitale nel luogo
dove oggi sorge Città del Messico.
Gli Aztechi usavano fare sacrifici umani (prigionieri di
guerra) come atto religioso necessario alla sopravvivenza
delle divinita’ e dell’universo.
Gli Aztechi e i Maya sconoscevano al schiavitu’: non si
nasceva schiavi ma lo si diventa per scontare un reato o per
scelta (in caso di poverta’ le persone vendevano se stesse
piuttosto che morire di fame).
GLI INCA
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Nell’America del Sud, nella regione delle Ande, dal XIII secolo
inizio’ ad espandersi l’impero degli Inca. Fortemente accentrato
sulla figura del sovrano che veniva creduto diretto discendente dal
Dio Sole. L’Impero era strutturato da sacerdoti, funzionari,
governanti e comandanti militari oltre che da una moltitudine di
persone al diretto servizio del sovrano.
La capitale dell’Impero incaico è Cuzco che nel XV secolo era una
delle più grandi e ricche città del Mondo.
La rete stradale si estendeva per ben 40.000 chilometri e superava
i dislivelli per mezzo di ponti, scalinate, gallerie, passerelle.
Gli Inca si occupavano soprattutto della semina e raccolta del
mais, estrazione dei minerali e bonifica delle terre coltivabili. Non
conoscevano la scrittura.
GLI EUROPEI CONQUISTANO L’AMERICA E
DISTRUGGONO LA CIVILTÀ AZTECA
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Agli esploratori succedono i conquistadores spagnoli, uomini
senza scrupoli e avidi di facili ricchezze investiti dalla Corona
per espandere e rendere produttive le precedenti conquiste. Tra
essi il primo e il più famoso è Hernàn Cortès, salpato dalle
Antille nel 1519. Nel giro di due anni, nella guerra di conquista
contro gli Aztechi, si impadronì del loro regno massacrando,
distruggendo, torturando la popolazione e assassinando il loro
ultimo re.
Tra le cause della conquista vi sono il comportamento
contraddittorio del re azteco Montezuma,
il malcontento della popolazione nei confronti
del sovrano, la superiorità in termini di
armamenti dell’esercito di Cortès che utilizzava
le armi a scoppio.
LA DISTRUZIONE DELLA CIVILTÀ INCA
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Nel 1532 fu la volta dell’Impero Inca. Francisco
Pizarro, alla guida dei conquistatori spagnoli, catturò
il sovrano Attahualpa chiedendo per la sua
liberazione un riscatto esorbitante. Pur essendo
quest’ultimo stato corrisposto, gli spagnoli
accusarono il re di tradimento e dopo averlo
battezzato, lo strangolarono. Dopo aver incoronato
un re fantoccio, facendo leva sui conflitti fra i diversi
schieramenti a sostegno dell’uno o dell’altro
sovrano, Pizarro entrò a Cuzco nel 1533 rendendo
l’Impero una colonia spagnola col nome di Perù.
IL CALO DELLE POPOLAZIONI D’AMERICA
DOPO LA CONQUISTA
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La conquista fu accompagnata da un calo demografico
impressionante dei nativi americani. Si calcola che il
Nuovo Mondo ospitasse all’inizio del Cinquecento circa
ottanta milioni di abitanti. Verso la metà del secolo non
ne rimanevano che dieci milioni.
Non solo gli amerindi vennero massacrati durante le guerre di
conquista, essi furono maltrattati, violentati, costretti alla
conversione, sottomessi al lavoro schiavo nelle miniere e nelle
piantagioni. Il lavoro massacrante a cui vennero obbligati
contribuiva a decimarli.
Il sistema delle encomiendas è quello istituito dai conquistadores
e consisteva nella divisione della terra in lotti che venivano
assegnati a ciascun colono inclusi gli indigeni che vi abitavano. Se
il contratto di assegnazione prevedeva che il colono proteggesse
gli indigeni, essi erano per lo più lasciati morire di fame.
MERCANTI DI SCHIAVI: LA TRATTA DEI NERI
Lo sterminio degli Indios non fu una tragedia
soltanto per l’America ma anche per l’Africa.
Gli europei infatti cominciarono a deportare
nelle colonie migliaia e migliaia di schiavi neri,
intesi a rimpiazzare le morenti popolazioni
amerindie e a lavorare a costo zero.
Furono i Portoghesi a dare inizio alla tratta ma presto, come e più di loro, se ne
occuparono anche Spagnoli, Inglesi, Olandesi, Francesi.
I neri venivano comprati o strappati alle loro famiglie con l’inganno soprattutto dei
villaggi dell’attuale Congo. Essi furono deportati e venduti come schiavi non solo
nell’America Latina ma soprattutto in Nord America. Causa della nascita di
numerosi bambini meticci fu la mescolanza interrazziale tra uomini bianchi e
donne indie, uomini bianchi e donne nere: all’origine di essa erano le violenze
perpetrate dai primi nei confronti delle seconde.
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2015-16 Modulo C Cap4