L’EMPATIA
COS’È
Provare empatia per qualcuno significa
comprendere le emozioni che sta vivendo e
viverle a propria volta, capendo le sue
ragioni e le sue intenzioni;
vuol dire creare nel proprio mondo interiore
uno spazio su misura per accogliere il
mondo dell’altro.
Sentire che qualcuno prova empatia per noi
vuol dire sentirsi capiti, accolti non più soli.
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Provare empatia significa mettersi nei panni
degli altri e condividerne lo stato emotivo in
maniera vicaria cioè provare un’emozione
uguale o simile a quella dell’altro con la
consapevolezza che la causa del proprio
vissuto è l’emozione dell’altro.
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L’empatia è una capacità fondamentale per la
costruzione di relazioni interpersonali positive e
la promozione di comportamenti prosociali
EMPATIA TRA COGNIZIONE E AFFETTIVITÀ
In psicologia ci sono due modi di
concettualizzarla:
Natura affettiva: partecipazione/condivisione
delle emozioni vissute dall’altro
Natura cognitiva: capacità di comprendere il
punto di vista dell’altro.
HOFFMAN (2000)
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Definisce l’empatia in termini funzionali cioè
come la scintilla che fa scaturire la
preoccupazione umana per gli altri, mentre in
termini fenomenologici in una risposta affettiva
più appropriata alla situazione di un altro che
alla propria.
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Provare empatia non significa sperimentare
esattamente quello che l’altro vive,ma
comprendere e condividere in modo vicario
l’emozione che prova.
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Non è inndispensabile riuscire a mettersi nei
panni dell’altro ma nella capacità di
differenziare il sé dall’altro per comprendere
meglio la causa del proprio vissuto.
LO SVILUPPO DELL’EMPATIA
Non è una caratteristica della sola specie
umana
 Darwin sosteneva che l’abilità empatica segue
uno sviluppo filogenetico e ciò significa che ha
una funzione adattiva per la specie
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L’EMPATIA AUMENTA AL CRESCERE:
Familiarità con l’altro
 Similarità tra sé e l’altro
 Esperienza passata rispetto al fatto che evento
possa ingenerare distress
 Insegnamenti ricevuti
 Salienza dei segnali percepiti

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L’empatia è l’attivazione di processi psicologi
che fanno sì che una persona abbia sentimenti
che sono più congruenti con la situazione di
un’altra persona piuttosto che con la propria”
(Hoffman, 2000)
Percezione di uno stato emotivo di chi si ha di
fronte e che suscitano nel soggetto una
risposta affettiva più appropriata alla
situazione in cui si trova l’altro che alla propria
Esempio:un bambino felice si accorge di un suo
compagno triste perché è escluso da un gioco,il
primo bimbo si dispiacerà per l’amico o proverà
rabbia per l’ingiustizia che questi ha subito.
L’EMPATIA SI MANIFESTA
Sin dai primi giorni
 Nelle primissime manifestazioni è la dimensione
affettiva ad avere ruolo maggiore mentre la
dimensione cognitiva è ancora assente.
 Es. pianto reattivo neonatale, i neonati
reagiscono autonomamente al pianto di altri
bambini piangendo a loro volta. Con la crescita
anche la componente cognitiva si compenetrerà
in quella affettiva permettendo forme più evolute
di empatia.
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Per Hoffman oltre alla componente affettiva e
cognitiva vi è anche una componente
motivazionale che permette di prestare aiuto.
 L’aiuto porta al soggetto uno stato di benessere
mentre la scelta di non confortare porterebbe
un senso di colpa.
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IL RUOLO DELL’EMPATIA
Hoffman (1975):
• Elementi caratterizzanti l’empatia sono la compassione, la
tenerezza, la simpatia verso una persona in difficoltà
• A questi si aggiunge un processo cognitivo: l’osservatore
assume la prospettiva dell’altro
• L’empatia rende più probabile l’attuazione di una risposta
di aiuto
Tuttavia, l’osservazione della sofferenza altrui può attivare
due emozioni:
• disagio personale
• reale preoccupazione per l’altra persona
Quale di queste emozioni motiva il comportamento di aiuto?
OSTACOLI DELL’EMPATIA
Interpretativo
 Banalizzante
 Tecnicistico
 Moralistico
 Perspicuo
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ESEMPIO
CLIENTE:”HO CONOSCIUTO UNA BELLA SIGNORA E NONOSTANTE ABBIA
SUPERATO I SETTANT’ANNI ME NE SONO INVAGHITO. MA HO PAURA AD
APPROFONDIRE LA CONOSCENZA PERCHÉ CREDO DI NON ESSERE PIÙ IN
GRADO DI AVERE RAPPORTI INTIMI”
Interpretativo: “vediamo di capire come mai nonostante la sua
età lei sia ancora cosi ansioso al pensiero di una possibile
defaillance sessuale”
Banalizzante:”Ma vede a una certa età è normale”
Tecnicistico:”Capisco la sua preoccupazione ma ci sono
diverse tecniche che l’aiuteranno”
Moralistico:”Ma alla sua età non è fuori luogo preoccuparsi di
ciò?”
Perspicuo:”L’interesse per questa signora è disturbato dal
timore di essere inadeguato…”
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L`empatia - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali