«Ahi lasso,or è stagion de
doler tanto»
Analisi della canzone di Guittone D’Arezzo
Metrica
• SCHEMA METRICO: canzone di 6 strofe formate da 15 versi
endecasillabi settenari. Ciascuna strofa ha due schemi di rime che
si ripetono: ABBA-CDDC-EFGFFE
• Estremamente frequenti sono le figure
retoriche:metonimie,antitesi
• Guittone D’Arezzo scrive questa canzone ricordando la sanguinosa
sconfitta subita dai Fiorentini ,ad opera dei Senesi e degli esuli
ghibellini con l’aiuto dei Tedeschi.
• Il poeta esprime quindi il suo segno di sdegno,di tristezza in
questa poesia
Lo Sdegno
• Ahi lasso, or è stagion de doler tanto A
a ciascun om che ben ama Ragione, B
ch’eo meraviglio u’ trova guerigione, B
ca morto no l’ha già corrotto e pianto, A
vedendo l’alta Fior sempre
granata C
e l’onorato antico uso romano D
ch’a certo pèr, crudel forte villano, D
s’avaccio ella no è ricoverata: C
ché l’onorata sua ricca grandezza E
e ’l pregio quasi è già tutto
perito F
e lo valor e ’l poder si desvia. G
Oh lasso, or quale dia G
fu mai tanto crudel dannaggio audito? F
Deo, com’hailo sofrito, F
deritto pèra e torto entri
n’altezza? E
• In questi versi il poeta
mostra il suo sdegno per
come la città di Firenze
,ricca e potente sia
caduta in mano nemica.
• Si rivolge anche a Dio
domandandogli come sia
potuta succedere tale
sventura.
Il Tradimento
• Leone, lasso, or no è, ch’eo li veo
tratto l’onghie e li denti e lo valore,
e ’l gran lignaggio suo mort’a dolore,
ed en crudel pregio[n] mis’ a gran reo.
E ciò li ha fatto chi? Quelli che
sono
de la schiatta gentil sua stratti e nati,
che fun per lui cresciuti e avanzati
sovra tutti altri, e collocati a bono;
e per la grande altezza ove li mise
ennantir sì, che ’l piagâr quasi a
morte;
ma Deo di guerigion feceli dono,
ed el fe’ lor perdono;
e anche el refedier poi, ma fu forte
e perdonò lor morte:
or hanno lui e soie membre
conquise.
• Dopo aver paragonato la città di
Firenze ad un Leone ,Guittone
mostra il suo disprezzo verso i
Senesi che con l’aiuto dei tedeschi
hanno conquistato Firenze.Esso
ricorda che i Senesi sono dello
stesso sangue di Firenze ed e
proprio grazie a quest’ultima che
sono stati messi in una posizione di
prestigio…..nonostante questo
hanno tradito più volte .
L’onore
• Foll’è chi fugge il suo prode e cher danno,
e l’onor suo fa che vergogna i torna,
e di bona libertà, ove soggiorna
a gran piacer, s’aduce a suo gran danno
sotto signoria fella e
malvagia,
e suo signor fa suo grand’ enemico.
A voi che siete ora in Fiorenza dico,
che ciò ch’è divenuto, par, v’adagia;
e poi che li Alamanni in casa avete,
servite·i bene, e faitevo
mostrare
le spade lor, con che v’han fesso i visi,
padri e figliuoli aucisi;
e piacemi che lor dobiate dare,
perch’ebber en ciò fare
fatica assai, de vostre gran monete.
• Secondo Guittone è pazzo chi
fugge da Firenze perché mette
da parte l’onore,cosa molto
importante di un uomo, e si
dovrebbe vergognare.Si rivolge
poi ai cittadini di Firenze
,ironizzando e facedogli capire
che nonostante debbano
vedere tutti i giorni i tedeschi
,quei soldati hanno dovuto
sopportare molta fatica.
Richiesta d’aiuto
• Baron lombardi e romani e
pugliesi
e toschi e romagnuoli e
marchigiani,
Fiorenza, fior che sempre
rinovella,
a sua corte v’apella,
che fare vol de sé rei dei
Toscani,
dapoi che li Alamani
ave conquisi per forza e i Senesi.
• Con questi ultimi versi richiede
aiuto ai signori più potenti
d’italia (del nord ,di Roma ,del
sud ecc.) di venire in soccorso a
Firenze per farla tornare la
«REGINA» di Toscana
Commenti
• Il componimento di Guittone è innanzitutto un testo di denuncia della
violenza tra fazioni cittadine ed è una poesia politica .
• Per sostenere il suo stile alto, Guittone ricorre spesso a strumenti retorici
quali l'interiezione, l'interrogazione e il sarcasmo, suoi elementi tipici.
• contiene una rievocazione del passato in cui Firenze viene paragonata,
per prestigio e stile, a Roma imperiale
• Guittone,da appassionato uomo di parte,interpreta la sconfitta guelfa a
Montaperti come una vergognosa liquidazione dell'autonomia comunale
fiorentina,e la denuncia con tristezza,sarcasmo,indignazione,ricorrendo
a tutte le risorse di un'oratoria accesa e sapiente.Il discorso si sviluppa
attraverso una studiata e organica progressione degli argomenti
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Ahi lasso,or è stagion de doler tanto