“MERCATI FINANZIARI: ANALISI E TRADING”
23/09/2014 – Roma
Sommario
2
 Introduzione ai mercati finanziari
•Tipologia di strumenti finanziari
•Tipi di operatori
•I diversi mercati
 Studiare i mercati finanziari
•L’Analisi Fondamentale
•L’Analisi Tecnica
 Panoramica indicatori analisi tecnica
•Medie Mobili
•Bande di Bollinger
•William %R
•Parabolic SAR
 I Trading systems
•Indicatori di performance dei Trading system
 Il book ordini: operatività in real time
Introduzione ai mercati finanziari
3
 Introduzione ai mercati finanziari
•Tipologia di strumenti finanziari
•Tipi di operatori
•I diversi mercati
 Studiare i mercati finanziari
•L’Analisi Fondamentale
•L’Analisi Tecnica
 Panoramica indicatori analisi tecnica
•Medie Mobili
•Bande di Bollinger
•William %R
•Parabolic SAR
 I Trading systems
•Indicatori di performance dei Trading system
 Il book ordini: operatività in real time
Mercato finanziario
4
Un mercato finanziario è un luogo
non necessariamente fisico in
cui vengono scambiati strumenti
finanziari di varia natura a breve,
medio o lungo termine.
Prodotti finanziari
5
T.U.F.
Art. 1 (…)
1. u) “Prodotti finanziari”: gli strumenti finanziari e ogni altra forma di
investimento di natura finanziaria; non costituiscono prodotti finanziari i
depositi bancari o postali non rappresentati da strumenti finanziari.
Strumenti finanziari
6
T.U.F. (Testo Unico della Finanza)
Art. 1
2. Per “strumenti finanziari” si intendono:
a) valori mobiliari
b) strumenti del mercato monetario
c) quote di un organismo di investimento collettivo del risparmio
E gli strumenti derivati.
Strumenti finanziari
7
d) contratti di opzione, contratti finanziari a termine standardizzati (“future”), “swap”, accordi
per scambi futuri di tassi di interesse e altri contratti derivati connessi a valori mobiliari,
valute, tassi di interesse o rendimenti, o ad altri strumenti derivati, indici finanziari o
misure finanziarie che possono essere regolati con consegna fisica del sottostante o
attraverso il pagamento di differenziali in contanti
e) contratti di opzione, contratti finanziari a termine standardizzati (“future”), “swap”, accordi
per scambi futuri di tassi di interesse e altri contratti derivati connessi a merci il cui
regolamento avviene attraverso il pagamento di differenziali in contanti o può avvenire in
tal modo a discrezione di una delle parti, con esclusione dei casi in cui tale facoltà
consegue a inadempimento o ad altro evento che determina la risoluzione del contratto
f)
contratti di opzione, contratti finanziari a termine standardizzati («future»), «swap»,
contratti a termine («forward») e altri contratti derivati connessi a merci il cui
regolamento può avvenire attraverso la consegna fisica del sottostante e che sono
negoziati su un mercato regolamentato e/o in un sistema multilaterale di negoziazione
Strumenti finanziari
8
g) contratti di opzione, contratti finanziari a termine standardizzati (“future”), “swap”,
contratti a termine (“forward”) e altri contratti derivati connessi a merci il cui regolamento
può avvenire attraverso la consegna fisica del sottostante, diversi da quelli indicati alla
lettera f), che non hanno scopi commerciali, e aventi le caratteristiche di altri strumenti
finanziari derivati, considerando, tra l’altro, se sono compensati ed eseguiti attraverso
stanze di compensazione riconosciute o se sono soggetti a regolari richiami di margini
h) strumenti derivati per il trasferimento del rischio di credito
i)
contratti finanziari differenziali
Strumenti finanziari
9
j)
contratti di opzione, contratti finanziari a termine standardizzati (“future”), “swap”,
contratti a termine sui tassi d’interesse e altri contratti derivati connessi a variabili
climatiche, tariffe di trasporto, quote di emissione, tassi di inflazione o altre statistiche
economiche ufficiali, il cui regolamento avviene attraverso il pagamento di differenziali in
contanti o può avvenire in tal modo a discrezione di una delle parti, con esclusione dei
casi in cui tale facoltà consegue a inadempimento o ad altro evento che determina la
risoluzione del contratto, nonché altri contratti derivati connessi a beni, diritti, obblighi,
indici e misure, diversi da quelli indicati alle lettere precedenti, aventi le caratteristiche di
altri strumenti finanziari derivati, considerando, tra l’altro, se sono negoziati su un
mercato regolamentato o in un sistema multilaterale di negoziazione, se sono
compensati ed eseguiti attraverso stanze di compensazione riconosciute o se sono
soggetti a regolari richiami di margini
Studiare i mercati finanziari
10
 Introduzione ai mercati finanziari
•Tipologia di strumenti finanziari
•Tipi di operatori
•I diversi mercati
 Studiare i mercati finanziari
•L’Analisi Fondamentale
•L’Analisi Tecnica
 Panoramica indicatori analisi tecnica
•Medie Mobili
•Bande di Bollinger
•William %R
•Parabolic SAR
 I Trading systems
•Indicatori di performance dei Trading system
 Il book ordini: operatività in real time
Tipologie di mercati
11
I mercati finanziari si possono distinguere:
COMMODITY MARKETS
STOCK MARKETS
BOND MARKETS
CURRENCY MARKETS
Tipologie di operatori
12
Speculatori
Hedgers
Tipologie di tecniche
13
1 - Analisi Tecnica
2 - Analisi Fondamentale
3 - Analisi Intermarket
2 - Analisi Fondamentale
14
L’analisi fondamentale è volta a determinare il Fair Value.
 Se Prezzo attuale > FV: sopravalutazione
 Se Prezzo attuale < FV: sottovalutazione
3 - Analisi Intermarket
15
L’analisi intermarket è volta a studiare le relazioni
presenti tra i vari mercati.
Si fonda sulla premessa che tutti i mercati sono collegati
tra loro e si influenzano a vicenda
Cos’è l’Analisi Tecnica?
16
L’analisi tecnica è lo studio del movimento del mercato, o
market action, tramite l’uso sistematico di grafici, allo
scopo di prevedere la tendenza futura dei prezzi.
(John J. Murphy “Analisi tecnica dei mercati finanziari”)
Analisi Tecnica
17
“studio”
“prevedere”
Obiettivo ANALITICO
Obiettivo PREVISIVO
Rivolto alla comprensione delle
quotazioni dei mercati
(market action)
Rivolto alla previsione delle future
tendenze dei mercati
Analisi Tecnica
18
Per predire l’andamento futuro dei mercati, l’analisi tecnica
impiega unicamente:

Movimento dei prezzi
Price action
E altre grandezze correlate alle quotazioni:
Market action
 Volumi
 Open interest
Si usa il passato per cercare di predire il futuro
Cos’è l’Analisi Tecnica?
19
L’arte dell’analisi tecnica riguarda lo studio dell’azione
del mercato e l’identificazione dei punti di svolta.
L’analisi tecnica si occupa di probabilità, non di certezze.
(Martin J. Pring “Analisi tecnica dei mercati finanziari”)
Analisi Tecnica
20
Analisi Tecnica = Arte
Soggettività
Probabilità
Significato:
Dal latino art-artis con cui l’arte significava
abilità materiale o spirituale mirata a
progettare o a costruire qualcosa.
L’arte è la manifestazione delle capacità
espressive e creative ed in particolare di
quella capacità di inventare che è propria
dell’uomo.
Analisi Tecnica
21
“studio”
“punti di svolta”
Obiettivo ANALITICO
Obiettivo PREVISIVO
Rivolto alla comprensione delle
quotazioni dei mercati
Rivolto all’identificazione delle
tendenze dei prezzi e delle
loro inversioni
Presupposti
22
L’analisi tecnica si fonda su 3 ipotesi:
1.
Il mercato sconta tutto
2.
I prezzi si muovono in un trend
3.
La storia si ripete
1. Il mercato sconta tutto
23
Per l’analisi tecnica nei prezzi sono già incorporati:


Tutti quei fattori di tipo fondamentale,
politico, psicologico, monetario ed
economico, che ne hanno determinato
l’andamento
Tutte le aspettative degli operatori
circa il futuro del titolo oggetto di
studio o dell’economia
“Passato”
“Futuro”
Prezzi
24
Avidità
Paura
Prezzi
Ottimismo
Conoscenze
Speranze
“Il prezzo non indica quanto valgono i
titoli, ma quanto la gente pensa che
valgano”
(Garfield A. Drew “New methods for profit in the stock market”)
Prezzi
25
Prezzi
Obiettivo: capire la direzione del mercato senza dover
ricorrere all’analisi delle motivazioni esterne ai prezzi
L’analisi tecnica si sintetizza
nello studio dei prezzi
Prezzi
26
Cosa fa muovere i prezzi?
OFFERTA (venditori)
DOMANDA (compratori)
Prezzi
27
L’incrocio tra domanda e offerta porta alla
formazione di un certo prezzo per una certa quantità
Il movimento dei prezzi riflette i
cambiamenti quantitativi della
domanda e dell’offerta
Prezzi
28

Prezzi in aumento:
DOMANDA > OFFERTA

Prezzi in discesa:
OFFERTA > DOMANDA
Ciclo economico
29
Domanda e offerta dipendono dal cambiamento di attitudine e
aspettative degli investitori riguardo al ciclo economico
2. I prezzi si muovono in un trend
30
I prezzi non si muovono in modo totalmente
casuale, ma seguono dei trend
Cos’è un trend?
= Tendenza
Orientamento di una serie di valori a crescere, a
diminuire o a non subire significative variazioni nell’arco
di un determinato periodo di tempo
Trend
31
Trend ribassista
Trend laterale
Trend rialzista
Trend
32

Lo scopo dell’analisi tecnica è quello di
identificare un trend fin dai suoi primi movimenti,
per investire nella sua direzione

“Trend is your friend”
Un trend è destinato a proseguire
fino a quando non mostra chiari
segni d’inversione
3. La storia si ripete
33
In determinati momenti del mercato la storia si
ripete, generando dal punto di vista grafico delle
configurazioni tipiche dette pattern.
I pattern sono dei modelli:
se individuati correttamente possono fornire
maggiori probabilità ed indicazioni per
comprendere l’evoluzione futura delle
quotazioni.
3. La storia si ripete
34
Esempi di pattern:








Testa e spalle
Doppio massimo
Spike
Flag
Engulfing
Harami
Piercing line
Frattali
3. La storia si ripete
35
“Margin Call”
Regia di Jeffrey C. Candor (2011)
Grafici
36
La costruzione di un grafico prevede l’esistenza
di un piano cartesiano, con due assi che
rappresentano il tempo in ascissa (asse “x”) e il
prezzo in ordinata (asse “y”)
Asse y = PREZZI
Asse x = TEMPO
Time frame
37
La prima decisione riguarda la compressione temporale
(time frame) ovvero l’intervallo di tempo tra una
rilevazione di prezzo e la successiva
“intraday”


Tick by tick
1 minuto
 3 minuti
 5 minuti
 15 minuti
 30 minuti
 1 ora
“multiday”

1 giorno
 1 settimana
 1 mese
Grafico
38
Grafico dei prezzi
Volume scambiato
Scala aritmetica/logaritmica
39
Tipologie di grafici
40



Lineare
A barre
A candele



Candle-Volume
Equivolume
Heikin Ashi
Three Line Break
Point & Figure
Kagi
Renko




Grafico lineare
41
Grafico a barre
42
Le Barre
43
Grafico a candele
44
Le Candele
45
Grafico Candle-Volume
46
Grafico Equivolume
47
Grafico Heikin Ashi
48
Grafico Three Line Break
49
Grafico Point & Figure
50
Grafico Kagi
51
Grafico Renko
52
Strumenti di analisi tecnica
53
Cosa mettere nella cassetta degli attrezzi?
1.
Grafici
2.
Livelli statici e dinamici (trendline)
3.
Indicatori ed oscillatori
4.
Money management
Supporto
54
Il supporto è un particolare livello di prezzo
attorno al quale le correnti di domanda sono in
grado di arrestare la flessione dei corsi, per un
determinato arco di tempo.
Supporto
55
Un livello di supporto sul quale si arresta la discesa dei
prezzi fornisce un potenziale segnale di acquisto, in
quanto indica una maggiore presenza di compratori,
rispetto ai venditori a quel determinato livello di prezzo.
Tuttavia la decisa rottura al ribasso di un livello di supporto
rappresenta un segnale di vendita, indicando una
presunta incapacità dei compratori nel fronteggiare la forza
predominante dei venditori.
Supporto
56
Resistenza
57
La resistenza riflette un particolare livello di
prezzo attorno al quale le correnti di offerta
hanno la capacità di arrestare l'ascesa dei corsi,
per un determinato arco di tempo.
Resistenza
58
Un livello di resistenza sul quale si arresta la salita dei
prezzi fornisce un potenziale segnale di vendita, in
quanto indica una maggiore presenza di venditori, rispetto
ai compratori a quel determinato livello di prezzo.
Tuttavia la decisa rottura al rialzo di un livello di resistenza
rappresenta un segnale di acquisto, indicando una
presunta incapacità dei venditori nel fronteggiare la forza
predominante dei compratori.
Resistenza
59
Regole
60
Sono concetti soggettivi
Principi:

A quel determinato livello di prezzo i volumi sono molto alti

Aumenta il numero di volte in cui vengono toccati senza essere
violati

Sono dei massimi o minimi relativi del mercato

Sono dei massimi o minimi assoluti del mercato

Sono delle cifre tonde (es. 6500, 40000)
OBIETTIVO: aumentare l’affidabilità di supporti e resistenza
Regole
61
Principio di intercambiabilità
(change of polarity principle)
Un livello di supporto (resistenza) definitivamente violato
dai prezzi assume automaticamente il ruolo di resistenza
(supporto)
Regole
62
Supporti e resitenze possono essere:
1.
STATICI – non si modificano al passare del tempo
2.
DINAMICI – si modificano al passare del tempo
Trendline
63
Una trendline (o linea di tendenza) è una linea retta
tra due punti di massimo o due punti di minimo
Trendline ribassista



Trendline rialzista
Condizione necessaria e sufficiente: 2 punti
Serve per rendere evidente il trend del mercato
E’ un livello dinamico
Trendline
64
Panoramica indicatori analisi tecnica
65
 Introduzione ai mercati finanziari
•Tipologia di strumenti finanziari
•Tipi di operatori
•I diversi mercati
 Studiare i mercati finanziari
•L’Analisi Fondamentale
•L’Analisi Tecnica
 Panoramica indicatori analisi tecnica
•Medie Mobili
•Bande di Bollinger
•William %R
•Parabolic SAR
 I Trading systems
•Indicatori di performance dei Trading system
 Il book ordini: operatività in real time
Le Medie Mobili
66
Le Medie Mobili sono sicuramente l’indicatore più utilizzato al mondo per i
seguenti motivi:
1.
Semplicità di calcolo
2.
Diffusione
3.
Smoothing delle serie di prezzo
Le Medie Mobili
67
►
Simple Moving Average, SMA
Detta anche aritmetica, rimane quella più usata dagli analisti e di più facile calcolo. Vengono presi
i dati di un determinato periodo e ne viene calcolata la media sommandoli fra loro e dividendo per
il numero totale di valori.
►
Weighted Moving Average, WMA
Rispetto alla media mobile semplice quella ponderata inverte prima, poiché è molto più reattiva
agli eventi recenti e allo stesso tempo tende a smorzare le oscillazioni passate. Il calcolo della
media mobile ponderata prevede che ogni quotazione venga moltiplicata per un peso derivante
dalla posizione di ciascuno dei valori presi in esame.
►
Exponential Moving Average, EMA
Ottenuta prendendo in considerazione tutti gli elementi della serie ma con un peso
esponenzialmente decrescente. Il peso dei primi dati della serie sarà minore col passar del
tempo fino a diventare infinitesimale, ma rientrerà sempre nel calcolo. In sostanza, tutta la storia
del titolo è tenuta in considerazione. Il concetto sottostante alla costruzione della media
esponenziale è probabilmente più sofisticato e razionale, ma ciò non implica che questo tipo di
media sia necessariamente più efficace nell'applicazione pratica.
Le Medie Mobili
68
Confronto SMA-WMA-EMA
69
Le Medie Mobili
70
Un famoso studio della Merrill Lynch, riportato da Murphy, verificò su un arco temporale di 7 anni,
dal 1970 al 1976, il comportamento dei vari tipi di medie mobili su ben 13 mercati di commodities.
Il periodo considerava movimenti di prezzo da 3 a 70 giorni. Da questo poderoso studio
derivarono tre interessanti conclusioni:
1.
Nessuna media mobile risultò la migliore per ogni mercato. Infatti ogni mercato ha la
sua media mobile ottimale.
2.
Le medie mobili di lungo periodo generarono un trading profittevole superiore a quelle
di breve. In particolare, la media mobile ad otto settimane (40gg) con un numero
sorprendente di successi
3.
La media mobile semplice risultò la migliore superando le performances generate dalle
medie ponderate ed esponenziali - Su 13 mercati testati la media mobile semplice
funzionò bene in 10 casi, quella ponderata in 2 casi, mentre l'esponenziale risultò
valida solo nel mercato del cacao.
Operare con le Medie Mobili
71
Le strategie operative suggerite dall’impiego di medie mobili possono derivare:
•
Dall’interazione tra medie mobili ed il movimento dei prezzi di mercato
Si assumono posizioni lunghe (ovvero al rialzo) se il movimento dei prezzi taglia dal basso verso
l’alto la media mobile e si liquidano tali posizioni lunghe per assumere posizioni corte (ovvero al
ribasso) se il movimento dei prezzi taglia dall’alto verso il basso la media mobile
•
Dalla sola interazione fra le medie mobili.
Si prendono posizioni lunghe se una media mobile di breve periodo taglia dal basso verso l'alto
una media mobile di più lungo periodo e viceversa si prendono posizioni corte se una media
mobile di breve periodo taglia dall'alto verso il basso una media mobile di più lungo periodo
Medie Mobili a 20-50-200 giorni
72
Operare con le Medie Mobili
73
Fare trading sulle medie mobili è molto semplice e molto diffuso. Ma perché non è sufficiente?
Occorre porsi domande critiche:
- Come eliminare i falsi segnali?
- Dove mettere gli stop-loss?
- E’ meglio operare nel lungo con segnali più stabili o fare trading di breve?
- Come sapere se in passato come avrei performato usando determinati incroci? E quali medie
usare?
Bande di Bollinger
74

Sono un indicatore ideato da John A. Bollinger.

Pubblicato nel 2001 nel libro “Bollinger on Bollinger Bands”
Bande di Bollinger
75
La costruzione delle Bande è veramente molto semplice e lineare. Esse consistono in:
• Una media mobile semplice a N periodi (μ)
• Una banda superiore costruita sommando alla media mobile K volte la deviazione standard (μ + Kσ)
• Una banda inferiore costruita sottraendo alla media mobile K volte la deviazione standard (μ - Kσ)
I valori fissati da Bollinger sono N=20 e K=2.
Il punto di forza di queste Bande è la lora capacità di essere in grado di adattarsi sempre
ad ogni contesto di mercato e mantenere sempre una valida definizione di ciò che è alto e
di ciò che è basso.
Bande di Bollinger
76
Operare con le Bande di Bollinger
77
Da un punto di vista operativo, le Bande di Bollinger danno segnali di acquisto e vendita quando
si verificano le seguenti condizioni:
• Quando il prezzo esce dalla banda superiore e successivamente vi rientra, si ottiene un segnale
di vendita; questo corrisponde ad un rapido aumento del prezzo e ad un successivo
rallentamento o aggiustamento.
• Quando il grafico del prezzo esce dalla banda inferiore e successivamente vi rientra, si ottiene
un segnale di acquisto; cioè il prezzo è calato molto velocemente fino ad arrestarsi e potrebbe
essere pronto ad invertire il trend.
Entrambe queste caratteristiche rientrano nella concezione statistica della
regressione verso la media che benchè sia presente non è provata
matematicamente nei mercati finanziari.
Williams’ %R
78
►
►
E’ un indicatore ideato da Larry Williams, trader capace nel 1987 durante la World Cup
Championship of Futures Trading di arrivare a guadagnare oltre un milione di dollari
partendo con soli 10.000$ e realizzando uno storico ritorno sull'investimento del 10.900% .
Pubblicato nel 1999 nel libro “Long-Term Secrets to Short-Term Trading”
Williams’ %R
79
Il Williams’ Percent Range (%R) è un indicatore che rientra nella categoria degli oscillatori.
Il valore di n fissato da Williams è n=14.
Il Williams’ %R per costruzione oscilla quindi tra 0% e -100.
IPERVENDUTO: l’oscillatore è tra - 80% e -100%
IPERCOMPRATO: l’oscillatore è tra 0% e -20%
Williams’ %R
80
Operare con il Williams’ %R
81
•
La lettura generale, come per tutti gli oscillatori che segnalano zone di ipercomprato
e ipervenduto, è quella per cui il segnale si genera quando l’indicatore si trova in
queste zone estreme di ipercomprato o ipervenduto ed inizia ad uscire da tali zone.
•
Si attiva quindi un primo campanello di allarme ma occorre sempre aspettare che
tale movimento dell'indicatore sia seguito da un movimento concorde del prezzo che
confermi che si sta verificando un'inversione nel trend di fondo.
•
Una lettura di valori estremi infatti potrebbe suggerire che il movimento dei prezzi è
troppo esteso o si è verificato in un tempo troppo ristretto rispetto alla sua entità ed
perciò è possibile una correzione.
SAR
82


E’ un indicatore ideato da Welles Wilder jr.
Pubblicato nel 1978 nel libro “New concepts in Techinical
Trading Systems”
Il SAR è privo di base temporale
SAR
83
Formula di calcolo

AF (fattore di accelerazione)

Step = 0.02
SAR
84

SAR = Stop And Reverse

Lo stop non torna mai indietro ma si muove e si incrementa ad ogni
barra e solo nella direzione del trade

Se il movimento dei prezzi non si realizza e vanno nella direzione
opposta allora lo stop ribalta la posizione e inizia un nuovo periodo
di tempo

Il SAR si muove inizialmente in modo graduale per poi accelerare al
crescere del fattore di accelerazione

Il sistema SAR è un true reversal system perché ogni punto di stop
è anche un punto di reversal
SAR
85
Bearish
Bullish
SAR
86

Pregi:
• segnala in modo tempestivo ed oggettivo i cambi di
tendenza
• E’ uno dei pochissimi indicatori a non avere base
temporale

Difetti: soffre le fasi di lateralità del mercato
Deve ovviamente essere utilizzato con
altri strumenti di analisi tecnica
I Trading systems
87
 Introduzione ai mercati finanziari
•Tipologia di strumenti finanziari
•Tipi di operatori
•I diversi mercati
 Studiare i mercati finanziari
•L’Analisi Fondamentale
•L’Analisi Tecnica
 Panoramica indicatori analisi tecnica
•Medie Mobili
•Bande di Bollinger
•William %R
•Parabolic SAR
 I Trading systems
•Indicatori di performance dei Trading system
 Il book ordini: operatività in real time
Cos’è un Trading system
88

Un Trading System è un sistema automatico di elaborazione delle
informazioni riguardanti un insieme di strumenti finanziari, che fornisce dei
segnali operativi, cioè le indicazioni sugli ordini di acquisto e vendita da
immettere nel mercato. E’ quindi è l'insieme di regole che il trader adotta per
operare su i mercati. Queste regole sono tradotte in modo da poter essere
comprese da un calcolatore e poi elaborate in tempo reale.

L'operatività che ne consegue è trasmessa dal Trading System al trader a
cui non rimane che eseguire l'ordine a mercato.

Il trader quindi decide a priori quali regole impostare per operare sui mercati
finanziari e poi demanda ad un calcolatore il compito di seguire queste
regole e di comunicargli l'operatività.

Il Trading System non decide l'aspetto strategico dell'investimento: il trader
rimane responsabile delle decisioni di medio periodo. Il trader decide su
quali strumenti finanziari applicare il Trading System, quanto capitale
assegnare ai diversi segnali operativi provenienti dal Trading System.
Vantaggi dei Trading systems
89
I vantaggi di uno schema decisionale di questo tipo sono diversi:
1) Viene eliminata la componente emotiva che spesso e volentieri porta ad operare in modo
difforme dalle regole che ci si è imposti e che si ritengono valide e che sempre porta ad operare in
modo non corretto. L'ingresso e l'uscita dal mercato saranno coerenti e basati su criteri logici.
2) La tattica adottata e le decisioni strategiche possono essere testate sul passato per sapere
come si sarebbe comportato il portafoglio basato su determinate regole in talune fasi di mercato.
Questo permette di conoscere con buona approssimazione quale sarà il rischio della tattica di
trading che si adotta, quale sarà la massima perdita consecutiva che dovrà essere sopportata,
quale sarà il rendimento atteso, ecc.
3) E' possibile gestire il rischio di portafoglio in maniera precisa partendo da risultati storici
statistici.
4) Le regole di trading risultano confacenti alle caratteristiche del trader e l'operatività reale viene
gestita in modo ottimale.
5) È possibile acquistare delle tattiche vincenti elaborate da altri trader che le hanno codificate e
rese trasmissibili. In questo modo anche chi non ha il fiuto o non ha il tempo di elaborare
continuamente le informazioni che provengono dal mercato può operare in modo corretto sui
mercati finanziari.
Valutare un Trading systems
90
• Gross Profit: è la somma di tutti i profitti.
• Gross Loss: è la somma di tutte le perdite.
• Total Net Profit: è la differenza tra Gross Profit e Gross Loss. Se la differenza è positiva allora il
trading system ha generato un profitto, in caso contrario una perdita.
• Profit Factor: è il rapporto in valore assoluto tra Gross Profit e Gross Loss. Questo rapporto
esprime il rischio associato ad un determinato ammontare di profitto. Deve essere almeno
maggiori di 1. E’ da preferire un valore elevato poiché significa che ad un aumento del rischio
corrisponde un aumento più che proporzionale del profitto.
• Number of Winning Trades: è il numero di trade a profitto.
• Number of Losing Trades: è il numero di trade in perdita.
• Total Number of Trades: è il numero totale di trade.
Valutare un Trading systems
91
• Average Winning Trade: è la media del profitto generato dai trade positivi.
• Average Losing Trade: è la media della perdita generata dai trade negativi.
• Max Drawdown: è il massimo valore di declino dell’equity line (linea dei profitti).
.
• Percent of Time in the Market: è la percentuale di tempo con posizioni aperte. Un valore elevato
di questa percentuale corrisponde ad un maggior rischio.
Un esempio di Trading systems
92


Impostiamo ora un trading system che utilizza il crossover dal basso verso l’alto di una media
mobile veloce e una media mobile più lenta come segnale di entrata e l’indicatore %R come
segnale di uscita.
I parametri selezionati sono i seguenti:
• Media mobile semplice a 5 giorni
• Media mobile semplice a 10 giorni
• Williams’ %R a 14 giorni

Il trading system segue le seguenti regole:
• Ingresso Long quando la media mobile semplice a 5 giorni taglia dal basso verso l'alto la media
mobile semplice a 10 giorni
• Chiusura della posizione quando l’indicatore Williams’ %R esce dalla zona di ipercomprato (-80).
Un esempio di Trading systems
93
Valutazione del Trading systems
94
Indicatori
Risultati
Gross Profit
5.264 $
Gross Loss
-2.558 $
Total Net Profit
2.706 $
Profit Factor
2,06
Number of Winning Trades
52
Number of Losing Trades
34
Total Number of Trades
91
Average Winning Trade
101 $
Average Losing Trade
-75 $
Max Drawdown
- 717 $
Percent of Time in the Market
33 %
L’Equity Line
95
Il book ordini: operatività in real time
96
 Introduzione ai mercati finanziari
•Tipologia di strumenti finanziari
•Tipi di operatori
•I diversi mercati
 Studiare i mercati finanziari
•L’Analisi Fondamentale
•L’Analisi Tecnica
 Panoramica indicatori analisi tecnica
•Medie Mobili
•Bande di Bollinger
•William %R
•Parabolic SAR
 I Trading systems
•Indicatori di performance dei Trading system
 Il book ordini: operatività in real time
Un esempio di piattaforma
97
Bibliografia
98
“Analisi tecnica dei mercati finanziari”
John J. Murphy
“Analisi tecnica dei mercati finanziari”
John J. Murphy
“Analisi tecnica dei mercati finanziari”
John J. Murphy
Bibliografia
99
“Intermarket analysis”
John J. Murphy
“New concepts in technical trading systems”
J. Welles Wilder Jr.
100
"Dovete imparare le regole del gioco.
E poi giocare meglio di chiunque altro.“
(Albert Einstein)
Scarica

atti seminario - Ordine degli Ingegneri della provincia di Roma