A.I.S.O. in... Forma
Dott. Daniele Bassotti - Workshop Congresso A.I.S.O. - Pesaro, 17 aprile 2015
I PROGRESSI
COMPIUTI NELL’
ALLESTIMENTO
DEL CAMPO
OPERATORIO
STERILE
QUALE FUTURO CI
ASPETTA???
• Fornire agli operatori di sala operatoria teli e
camici tali da garantire sempre e comunque le
caratteristiche degli Standard Europei;
• Questo si deve tradurre in una attenta
valutazione del livello qualitativo dei prodotti
adottati a tutti i livelli, dalla vestibilità alla
protezione
senza
tralasciare
aspetti
sicuramente non meno importanti, quali i costi
effettivi di fornitura e l’impatto ambientale che
tale scelta porterà per il futuro.
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DUE OBIETTIVI
FONDAMENTALI
Riduzione infezioni
ferita chirurgica
Riduzione infezioni
equipe di sala
operatoria
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I sedici obiettivi per la sicurezza
in sala operatoria
Obiettivo 1 Operare il paziente corretto ed il sito corretto
Obiettivo 2 Prevenire la ritenzione di materiale estraneo nel sito chirurgico
Obiettivo 3 Identificare in modo corretto i campioni chirurgici
Obiettivo 4 Preparare e posizionare in modo corretto il paziente
Obiettivo 5 Prevenire i danni da anestesia garantendo le funzioni vitali
Obiettivo 6 Gestire le vie aeree e la funzione respiratoria
Obiettivo 7 Controllare e gestire il rischio emorragico
Obiettivo 8 Prevenire le reazioni allergiche e gli eventi avversi della terapia
farmacologica
Obiettivo 9 Gestire in modo corretto il risveglio ed il controllo postoperatorio
Obiettivo 10 Prevenire il tromboembolismo postoperatorio
Obiettivo 11 Prevenire le infezioni del sito chirurgico
Obiettivo 12 Promuovere un’efficace comunicazione in sala operatoria
Obiettivo 13 Gestire in modo corretto il programma operatorio
Obiettivo 14 Garantire la corretta redazione del registro operatorio
Obiettivo 15 Garantire una corretta documentazione anestesiologica
Obiettivo 16 Attivare sistemi di valutazione dell’attività in sala operatoria
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PREVENIRE LE INFEZIONI
DEL SITO CHIRURGICO
Per la prevenzione delle infezioni del sito chirurgico è
fondamentale ed è necessario curare tutto ciò che
avviene prima dell’intervento chirurgico riguardo a:

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

IL PAZIENTE;
La tecnologia della struttura;
L’equipe chirurgica;
I MATERIALI UTILIZZATI PER LA VESTIZIONE;
DELL’EQUIPE E LA COPERTURA DEL PAZIENTE;
Le operazioni necessarie da rispettare per mantenere
l’asepsi.
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NORMA TECNICA DI
RIFERIMENTO
• Decreto Lgs. 46/97 applicazione della Direttiva
93/42 CEE;
• Paragrafo 8, punto II, allegato I;
• Recentemente emendato con il D. Lgs. 37/2010
di recepimento della direttiva 2007/47/CE
“ …. i dispositivi ed i relativi processi di
fabbricazione devono essere progettati in modo
tale da garantire o ridurre il più possibile i rischi
d’infezione per il paziente, per l’utilizzatore e per
i terzi…”
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LA COPERTURA STERILE
PERCHE’ LA COPERTURA STERILE
SIA UTILE ALLA PREVENZIONE DELLE
INFEZIONI DEL SITO CHIRURGICO
BARRIERA ALLA
MIGRAZIONE BATTERICA
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L’OMS definisce 4 differenti zone
di copertura:
1° Zona di incisione;
2° Zona circostante l’incisione copertura paziente;
3° Zona dello strumentario;
4° Zona degli operatori.
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1^ - ZONA DI INCISIONE
• La più critica, in quanto la copertura deve
garantire una barriera sicura ed efficace contro
la penetrazione batterica ed un adeguato
assorbimento dei liquidi ematici e di lavaggio.
Requisiti richiesti nella zona 1
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Barriera ai batteri
Assorbenza
Impervietà
Minimo rilascio di particelle
Resistenza
Ritardo fiamma
Colore antiriflesso
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2^ ZONA CIRCOSTANTE
L’INCISIONE/COPERTURA PAZIENTE
• Deve essere drappeggiabile, impermeabile ai liquidi,
permeabile ai vapori per consentire una traspirazione
fisiologica al paziente, ma impedire la migrazione
batterica dal corpo del paziente al campo operatorio;
deve essere resistente alla fiamma.
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Requisiti richiesti nella zona 2
Barriera ai batteri
Traspirabilità
Drappeggiabilità
Idrorepellenza
Antistaticità
Ritardo fiamma
Resistenza
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3^ ZONA
DELLO STRUMENTARIO
• Deve rigorosamente impedire il passaggio
dei liquidi trasportati dai ferri chirurgici
Requisiti richiesti nella zona 3
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
Barriera ai batteri
Impervietà
Resistenza
Assorbenza
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4^ ZONA
DEGLI OPERATORI
• Deve essere impervia ai liquidi e ai batteri, ma deve
consentire una traspirazione fisiologica;
• deve essere comoda, leggera e molto drappeggiabile.
Requisiti richiesti nella zona 4
 Barriera
 Traspirabilità
 Comfort
 Idrorepellenza
 Resistenza
 Drappeggiabilità
 Antistaticità
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TESSUTI CHIRURGICI
• La serie degli Standards Europei EN 13795 ha portato
all’importante definizione di quale rendimento deve
essere fornito dai tessuti chirurgici.
• Il principale obiettivo dei prodotti per camera operatoria è
ridurre il trasferimento di agenti patogeni alla e dalla
ferita del paziente.
• Quindi il valore della barriera è la caratteristica più
importante dei tessuti chirurgici.
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IL TESSUTO TECNICO
RIUTILIZZABILE (TTR)
• E’ un tessuto che, pur garantendo alti standard
protettivi sia nelle zone critiche che nelle zone
asciutte, può essere riutilizzato molte volte.
• Si tratta delle microfibre poliestere e dei tessuti
trilaminati con membrana impermeabile.
• La combinazione di tali tessuti garantisce una
traspirabilità una resistenza allo strappo e una
drappeggiabilità ottimale.
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IL TESSUTO TECNICO
RIUTILIZZABILE (TTR)
• La
membrana
impermeabile,
altamente
selettiva, permette il passaggio delle molecole di
vapore, ma non lascia passare le molecole
d’acqua;
• Questo vuol dire garantire una termoregolazione
del corpo umano che permette al paziente di
mantenersi al caldo, mentre offre al team
chirurgico la giusta traspirabilità;
• Essendo materiali riutilizzabili, il loro ciclo di vita
deve essere garantito nel tempo da procedure di
controllo e ri-processazione.
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IL TESSUTO TECNICO RIUTILIZZABILE
DURATA NEL TEMPO
• Sono garantiti 70/80 cicli di
sterilizzazione;
• È vietato l’uso di bakaus;
• Occorre prestare attenzione
all’abbandono di strumenti taglienti.
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IL TESSUTO TECNICO RIUTILIZZABILE
RILASCIO PARTICELLE
• Non c’è rilascio di particelle;
• Il tessuto tecnico non presenta LINTING. Il
linting è il nome di quel processo che permette
ai materiali di rilasciare particelle nell’aria;
• Questo fenomeno si può osservare nelle sale
operatorie dove spesso si formano gomitoli di
particelle colorate che, in assenza di persone in
movimento, tendono a cadere a terra.
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IL TESSUTO TECNICO RIUTILIZZABILE
NEGLI INTERVENTI LUNGHI
• Consente l’effetto barriera per lungo tempo;
• Comfort per gli operatori durante l’intera
procedura chirurgica.
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IL TESSUTO TECNICO RIUTILIZZABILE
QUALITA’ E SICUREZZA
• Al fine di garantire il rispetto dei requisiti, i tessili
riutilizzabili sono sottoposti a numerosissimi controlli di
qualità dalle industrie di servizi tessili e medici affini che
ne effettuano il trattamento e il ricondizionamento.
• Questi includono: la convalida dei prodotti e dei processi,
la rilevazione dei parametri più importanti durante la
produzione, il ripristino ed il controllo dei difetti.
• Procedimenti controllati garantiscono che le proprietà
richieste, dei tessuti chirurgici riutilizzabili, siano
mantenute durante tutto il periodo d’uso.
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IL TESSUTO TECNICO RIUTILIZZABILE
FINE VITA - RIUTILIZZO
• Una elevata compatibilità ambientale;
• Il TTR risulta efficiente in termini di utilizzo di
risorse (elettriche, idriche, chimiche);
• I tessuti in TTR, alla fine del loro ciclo di vita,
sono considerati rifiuti semplici, quindi, con costi
di smaltimento e impatto ambientale contenuti;
• Anche, riciclati dall’industria manifatturiera
per la fabbricazione di calzature e
oggettistica varia
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CONCLUSIONI
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LA MIA ESPERIENZA
IN BLOCCO OPERATORIO
PERCORSO EVOLUTIVO
1990 – cotone 100 per 100
1991 – cotone copertura paziente + TNT per camici cappellini,
mascherine, calzari;
1994 – cotone copertura paziente + set in TNT per interventi
addominali in urgenza;
1996 – cotone copertura paziente + set in TNT per interventi
di Neurochirurgia, artroscopia, oculistica, divise
monouso;
1998 – cotone per copertura paziente + camici monouso,
set per interventi di ortopedia, ginocchio, spalla, NCH;
2000 – inizio sperimentazione con TTR + TNT per NCH,
Ortopedia (artroscopia), oculistica
(cataratta/vitrectomia);
2005 - acquisizione nuova gara Copertura Paziente in TTR, +
alcuni interventi di neurochirurgia ed oculistica in TNT
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Presentazione dott. Daniele Bassotti 17 aprile 2015