FREUD (1856-1939)
BIOGRAFIA
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1856: Sigmund Freud nasce a Freiberg, piccolo centro della Moravia, alla periferia
dell’Impero asburgico
1860: la famiglia di Freud si trasferisce a Vienna
1874: Freud si iscrive alla Facoltà di Medicina dell’Università di Vienna
1882-85: lavora all’ospedale di Vienna, ma non ha una vera vocazione per la
professione di medico
1885: si reca dal grande psichiatra francese Jean Martin Charcot, che sta
conducendo interessanti ricerche ed esperimenti per lo studio dell’isteria, usando
il metodo ipnotico
Esiti di queste ricerche:
- l’isteria è una malattia di origine psichica, che
come altre psiconevrosi si esprime in fenomeni somatici come, per esempio, la
paralisi di arti
1895: Freud, insieme a Joseph Breuer, con cui aveva analizzato il famoso caso della
signorina Anna O., pubblica gli Studi sull’isteria, primo passo nella scoperta
dell’inconscio
DAL METODO CATARTICO AL METODO DELLE ASSOCIAZIONI LIBERE
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Breuer usava il metodo catartico, in cui l’ipnosi veniva utilizzata per far raccontare alla
paziente tutto ciò che opprimeva il suo animo.
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Viene confermata l’origine psichica della malattia
• Emerge il meccanismo della RIMOZIONE come causa dei fenomeni psiconevrotici:
operazione inconscia ed automatica con cui il soggetto respinge o mantiene nell’inconscio
rappresentazioni che confliggono con la coscienza e sono da questa vissute come intollerabili.
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Viene in primo piano l’esistenza di uno psichismo inconscio, ovvero di una parte della psiche
che sfugge al controllo dell’io, che rimane ad esso sconosciuta e che opera attivamente
esercitando pressioni sulla coscienza, che viene pesantemente condizionata.
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Il sintomo psiconevrotico è l’esito di un compromesso tra i contenuti rimossi nell’inconscio,
che tendono a tradursi in un comportamento cosciente e la coscienza rimovente.
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Viene ripensato il rapporto tra fisico e psichico, che la medicina tradizionale concepiva in
termini dicotomici; davanti al terapeuta sta l’essere umano intero e indiviso.
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1896: rottura con Breuer per l’importanza che Freud attribuisce alla SESSUALITA’ e, di
conseguenza, alla rimozione degli impulsi sessuali, come elemento scatenante dell’isteria.
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Freud adotta il metodo delle associazioni libere (colloquio psicoanalitico).
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Emerge il fenomeno delle RESISTENZE: forze che, responsabili della rimozione che è
all’origine della psiconevrosi, si oppongono alla riannessione alla coscienza del materiale
rimosso.
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TRANSFERT: perché ci sia la guarigione, la presa di coscienza conoscitiva rispetto ai contenuti
rimossi, deve accompagnarsi ad una riattualizzazione pratico-emotiva dell’esperienza
vissuta. Il paziente deve tornare a vivere il passato nel presente e tenderà a trasferire il
proprio desiderio rimosso nella persona dell’analista.
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Cade la rigida separazione che tradizionalmente si imponeva tra normalità e patologia (per
cui l’individuo psichicamente disturbato era un «estraneo» da emarginare). Nevrotico e
individuo sano non si distinguono per la modalità di funzionamento della loro psiche ,che è la
medesima in entrambi, ma solo per la rilevanza quantitativa che nel primo assumono i
processi della rimozione e le sintomatologie.
LE DUE TOPICHE
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Freud rifiuta la concezione dell’io come unità semplice che coinciderebbe con la coscienza e
sostiene che la PSICHE E’ UN’UNITA’ COMPLESSA, COSTITUITA DA DIVERSI SISTEMI, DOTATI
DI DIVERSE FUNZIONI E DISPOSTI IN UN CERTO ORDINE COME METAFORICI LUOGHI
(TOPOI) PSICHICI
TOPICA: STUDIO DEI LUOGHI O DELLE REGIONI DELLA PSICHE
I TOPICA: si trova esposta nel VII capitolo dell’Interpretazione dei sogni (1899)
II TOPICA: si trova esposta nell’opera L’ Io e l’Es (1923)
P-C = percettivo-conscio Prec. = preconscio
I TOPICA
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CONSCIO: funzione di quel sistema percettivo che ci permette di ricevere
informazioni dal mondo esterno (qualità sensibili dei corpi) e da quello interno
(sentimenti di piacere e di dolore e ricordi)
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PRECONSCIO: sistema, attiguo alla coscienza, in cui si raccolgono tutti quei
contenuti che, pur essendo latenti, sono facilmente riconducibili alla coscienza
(ricordi)
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INCONSCIO: contenuti che stabilmente sfuggono alla coscienza perché soggetti a
rimozione. Questi contenuti possono riaffiorare alla coscienza deformati e
travestiti ( nei sogni, nelle dimenticanze, nei lapsus, nei sintomi delle malattie
psiconevrotiche) ma la terapia psicoanalitica è in grado di eliminare questi effetti
delle forze rimoventi.
SOGNO E LAPSUS COME FORME DEL DESIDERIO
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Interpretazione dei sogni (1899): opera che segna la data di nascita della psicoanalisi
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Il sogno viene definito come APPAGAMENTO ALLUCINATORIO DI UN DESIDERIO (rimosso)
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È una costruzione della nostra fantasia che viene da noi vissuta come se fosse reale; si
presenta come un’esperienza allucinatoria simile a quella che caratterizza la malattia mentale
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E’ caratterizzato da assurdità ed incoerenza, non sottostà al principio di non contraddizione
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Presenta un CONTENUTO MANIFESTO E UN CONTENUTO LATENTE, CHE CONFERISCE
SIGNIFICATO AL SOGNO. La resistenza è presente sotto forma di censura, che permette ai
contenuti rimossi di emergere solo a patto di camuffarsi e presentarsi sotto altre sembianza,
non immediatamente riconoscibili.
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Nel sogno si verifica un «ritorno all’infanzia» in quanto desideri antichi si fanno
rappresentare e veicolare da desideri recenti
In esso, inoltre, si esprimono anche dimensioni culturali che trascendono lo psichismo
individuale (presenza di simbolismi ricorrenti nei sogni di individui fra loro diversi)
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ALTRE OPERE
1901: Psicopatologia della vita quotidiana
1905: Il motto di spirito e la sua relazione con l’inconscio
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1905: Tre saggi sulla teoria sessuale
COMPLESSO DI EDIPO E FORMAZIONE DEL SUPER-IO
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1920: Al di là del principio di piacere
PRINCIPIO DI PIACERE: secondo l’impostazione panedonista (il piacere è il fine della vita) il
principio di piacere rientra tra i processi più antichi, originari dello psichismo e caratterizzanti
il sistema inconscio (processi primari) e mira ad ottenere il piacere.
IL PRINCIPIO DI REALTA’: si trova a fondamento del processo secondario e subentra al
principio di piacere imponendogli la rinuncia alla soddisfazione immediata e totale dei
propri desideri.
Non si tratta di rinunciare al principio i piacere, ma i integrarlo con quello di realtà per una
sua migliore salvaguardia.
Le PULSIONI LIBIDICHE (SESSUALI) rimangono a lungo sotto il controllo del principio di
piacere e non si traducono mai interamente in processi coscienti; proprio questo loro ritardo
a tener conto della realtà determinerebbe la comparsa di sintomi nevrotici (ogni volta che le
pulsioni sessuali appaiono incompatibili con l’integrità dell’io verrebbero sottoposte ad una
violenta rimozione).
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DAL PANEDONISMO AD UNA INTERPRETAZIONE DUALISTICA DELLA VITA PULSIONALE: EROS E
THANATOS
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1915: Considerazioni attuali sulla guerra e sulla morte
Gli impulsi aggressivi di cui si vieta al singolo l’appagamento vengono considerati
leciti durante la guerra, quando diventano espressione di una collettività
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1920: Al di là del principio di piacere
Concezione dualistica della vita pulsionale: a fianco del principio di piacere (con le
sue pulsioni libidiche oggettuali o narcisistiche) che ora prende il nome di EROS
opera un principio di morte (con le sue pulsioni di morte), THANATOS, che è
presente, intrecciata alle pulsioni di vita, in ogni forma di vita, come se nella
sostanza vivente vi fosse la tendenza a tornare alla disgregazione dello stato
inorganico da cui tale sostanza una volta è emersa. Ogni vivente muore, la «meta
di tutto ciò che è vivo è la morte».
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Coazione a ripetere presente nei pazienti con nevrosi traumatiche (desiderio
masochistico di provare dolore)
II TOPICA
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1923: l’Io e l’Es
ES: complesso delle oscure forze pulsionali che costituiscono la matrice originaria della
personalità; è fondamentalmente inconscio; ignora tutto ciò su cui è impostata la vita
cosciente, dalle categorie del pensiero logico alla distinzione fra bene e male. Il suo nucleo
originario è costituito dalle pulsioni a cui i aggiungono i materiali via via rimossi.
lO: seconda formazione dell’apparato psichico, che verrebbe differenziandosi nel seno steso
dell’Es, costituendone quella parte periferica ed epidermica che, a diretto contatto, tramite
il sistema sensorio-percettivo, con la realtà esterna, si sarebbe venuta organizzando in modo
cosciente. Una profonda novità rispetto alla prima topica consiste nel fatto che anche l’Io è,
almeno in parte, inconscio. L’Io detiene il controllo della motilità e della percezione, l’esame
della realtà, il pensiero logico, ma, al tempo stesso, si difende dalle spinte pulsionali
provenienti dall’Es e lo fa in modo inconscio.
SUPER-IO: formazione che si costituirebbe nel momento del superamento del complesso
edipico, quando il bambino, rinunciando ai desideri edipici, colpiti dal divieto parentale, si
identifica con i genitori, interiorizzandone esigenze e divieti, che si arricchiranno
successivamente mediante il riferimento ad altre figure educative (insegnati, sacerdoti) ed ai
modelli ideali, morali e religiosi proposti dalla società. La sua funzione è quella del censore e
del giudice severo, che rimprovera e induce nell’individuo il rimorso e il senso di colpa.
L’IO svolge la difficile funzione di mediatore fra le opposte richieste dell’Es e del Super-io
L’UOMO UN ANIMALE NEVROTICO E INFELICE
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1912-1913: Totem e tabù: alcune concordanze tra la vita psichica dei selvaggi e i nevrotici
L’avvenire di un’illusione
La religione è considerata come la conseguenza del bisogno umano di trovare una
compensazione alle angosce, come un pensiero consolante, con effetto «narcotico» per chi
non riesce ad affrontare con le sole sue forze la durezza della realtà (ateismo di Freud)
1929: Il disagio della civiltà
La civiltà può affermarsi solo a prezzo della repressione della pulsioni sessuali e, di
conseguenza, di una sempre più ampia diffusione delle nevrosi
SUBLIMAZIONE: la società impone all’individuo di rinunciare a desideri e pulsioni, la cui
carica energetica desessualizzata viene posta al servizio degli scopi della società, attraverso il
meccanismo della sublimazione per cui la pulsione sessuale distolta dalla sua naturale
destinazione viene impiegata nella scienza, nelle arti, e in ogni altra prestazione utile alla
società.
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FREUD (1856-1939)