Dott. Roberto Giostra
Dott.ssa Paola Bastarelli
DA BOZZOLO A FARFALLA:
LE TRASFORMAZIONI DELL'ADOLESCENTE
PREGIUDIZI
SULL’ADOLESCENZA
(1) E’ una
patologia
(2) E’ un’età
di rottura
(4) E’ uguale
per tutti
(3) E’ un fase
vissuta fuori
dalla famiglia
(5) E’ un
periodo
“pericoloso”
IN REALTÀ L’ADOLESCENZA…
(1) Implica
“perturbazioni” che
possono
trasformarsi in
patologie
(2) E’ un’età di
transizione
(4) E’ un percorso
individuale, vissuto
diversamente
(3) E’ un fase in cui
trovare equilibrio
tra la dipendenza e
l’autonomia dalla
famiglia
(5) E’ un periodo “a
rischio” sul piano
psico-sociale
Durante questo periodo si va incontro a
cambiamenti radicali che riguardano:
 il corpo (pubertà)
 la mente (sviluppo cognitivo)
 i comportamenti (rapporti e valori
sociali)
IL CORPO CAMBIA
Reazione psicologica ai cambiamenti fisici:
1.
Scuotono la fiducia dell’individuo circa il suo
mondo e la stabiltà del mondo in generale:
sentono che sta accadendo qualcosa di
importante ma sono impreparati ad affrontarlo
2.
Sono motivo di orgoglio per la percezione di
distanza dal mondo infantile verso quello adulto
IL CORPO CAMBIA
Effetti sviluppo sessuale precoce e ritardato:
Off time hypothesis: la pubertà che insorge in un
periodo che si discosta dalla media dei coetanei è un
FATTORE DI RISCHIO
IL CORPO CAMBIA
Manifestazioni della sessualità
 Autocentrate
(masturbazione, presente sia nei
ragazzi che nelle ragazze, accompagnata da
sensi di colpa che possono incidere
sull’autostima)
 Eterocentrate (è ciò che spinge a cercare
l’attenzione di ragazzi/e di sesso opposto,
cercando situazione di iniziale contatto e
intimità)
IL CORPO CAMBIA
Intensificazione delle condotte di genere
Ragazzi e ragazze sentono l’esigenza di
adottare condotte ed esprimere interessi
tipicamente maschili e femminili.
E’ il periodo delle bande e dei club
LA MENTE CAMBIA
Stadio
Età
Descrizione
0-2 anni
Il bambino “comprende” il mondo in base
a ciò che può fare con gli oggetti
e con le informazioni sensoriali
Preoperatorio
2-7 anni
Si rappresenta mentalmente gli oggetti
e può usare i simboli (le parole e le immagini
mentali)
Operatorio
concreto
7-12
anni
Compare il pensiero logico e la capacità di
compiere operazioni mentali
Operatorio
formale
dai 12
anni
Sensomotorio
È capace di organizzare le conoscenze in modo
sistematico e pensa in termini ipotetico-deduttivi
LA MENTE CAMBIA
Questo cambiamento comporta nell’adolescente:
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Atteggiamento speculativo/introspettivo
Capacità di formulare ipotesi e di trarre
conclusioni
Interesse e ragionamento rivolto al “possibile”
Propensione alla discussione e al pensiero critico
Idealismo
Capacità di astrazione
Capacità di valutare diverse combinazioni tra
variabili
LA MORALE CAMBIA
PREADOLESCENZA
ADOLESCENZA
Raggiungimento del
livello convenzionale in
cui conta il rispetto delle
norme socialmente
approvate e non più le
conseguenze immediate
delle azioni individuali
Raggiungimento del
livello postconvenzionale
in cui le leggi morali
vanno rispettate, in modo
da garantire sia i diritti
individuali sia i valori
universali
Per Kohlberg gli stadi morali più elevati possono essere
raggiunti solo da coloro che hanno pienamente conseguito il
pensiero operatorio formale
LA MORALE CAMBIA
Nell’adesione alle norme morali giocano un ruolo determinante:
Status
socioeconomico
Stile familiare
Valori della
cultura di
appartenenza
LA MORALE CAMBIA
Secondo Bandura esistono meccanismi di controllo interno che,
indipendentemente dal livello morale raggiunto, possono attivare o
disattivare il comportamento morale, allentando o riducendo le forme di
autosanzione che hanno la funzione di mantenere alto il livello morale.
In adolescenza :
la pressione del gruppo dei pari
la pressione dei mass media
la rappresentazione del sociale indotta dalla TV
Possono portare al
DISIMPEGNO MORALE
LA MORALE CAMBIA
La famiglia, attraverso uno stile educativo fondato sull’attenzione alle
conseguenze delle azioni negative sugli altri, sia sulla tendenza a
fornire spiegazioni più che punizioni, svolge un ruolo diretto:
sullo sviluppo della morale
sulla interiorizzazione delle norme
sulla assunzione di responsabilità
In particolare, il genitore dello stesso sesso, se portatore di valori
centrati sulla comprensione e sulla salvaguardia del benessere altrui,
ha una forte incidenza socializzante in senso prosociale e morale
COMPITI DI SVILUPPO
Il ciclo di vita è composto da una serie di “compiti di sviluppo” ovvero
problemi concreti che un individuo deve affrontare, o obiettivi che
deve raggiungere, in un determinato momento della propria vita per
poter proseguire nello sviluppo (Havighurst, 1952).
Essi rappresentano l’incontro tra la maturazione individuale e le
richieste poste dal contesto e in adolescenza sono orientati alla
conquista dell’autonomia ed all’inserimento nel mondo adulto,
attraverso una ridefinizione dell’identità e delle relazioni
sociali.
COMPITI DI SVILUPPO
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Instaurare relazioni nuove e più mature con coetanei di entrambi
i sessi
Acquisire un ruolo sociale connesso al proprio genere sessuale
Accettare le trasformazioni e il nuovo assetto del proprio corpo
Rendersi indipendenti affettivamente ed economicamente dai
propri genitori
Prepararsi per una professione
Orientarsi verso una relazione sessuale/ affettiva stabile
Assumere un comportamento socialmente e civilmente
responsabile
Acquisire un sistema di valori, una coscienza etica, un’ideologia
di riferimento.
COMPITI DI SVILUPPO
Secondo Palmonari possono essere ricondotti a tre obiettivi
fondamentali, che sono tra loro interconnessi:
Pervenire ad una nuova
identità stabile,
coerente rispetto al
passato e proiettata nel
futuro
Ridefinire le relazioni
con gli altri significativi
(genitori e gruppo dei
pari) alla luce dei
cambiamenti avvenuti
Ridefinire l’immagine del
corpo cambiato e
sessuato rispetto a sé
(identità) e rispetto agli
altri significativi
COMPITI DI SVILUPPO
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
Esplorazione: ricerca di strategie adeguate per risolvere i
compiti di sviluppo
Impegno: rispetto alla soluzione scelta per il compito da
affrontare
Fedeltà: interiorizzazione della scelta fatta come
componente del concetto di sé
Così l’adolescente di volta in volta affronta i compiti evolutivi
con un concetto di sé più elaborato ed un’autostima
maggiore
CREAZIONE IDENTITÀ
Se si superano in modo positivo l’individuo si percepirà come:
- in grado di incidere sul contesto sociale,
- di essere tenuto in considerazione dagli altri significativi,
- di sentirsi lo stesso in tutte le circostanze relazionali
Se non si superano in modo positivo si realizzerà:
 Un’identità diffusa: una personalità frammentata, con
conseguente confusione a livello dei ruoli sociali e un senso
di inadeguatezza rispetto ai compiti della vita
 Un’identità
negativa: una personalità fondata su
identificazioni e ruoli socialmente indesiderabili e pericolosi
ADOLESCENZA E AUTORITA’
AUTORITA’
come capacità di prendere
decisioni esistenziali
ADOLESCENZA E AUTORITA’
FAMIGLIA
INDIVIDUO
(M. Bowen)
ADOLESCENZA E AUTORITA’
I sistemi viventi sono aperti
e chiusi:
strutturalmente aperti
organizzativamente chiusi
ADOLESCENZA E AUTORITA’
Allora l’evoluzione dalla famiglia
all’individuo non si svolge all’interno del
sistema famigliare, ma si svolge
attraverso altri sistemi di cui il
bambino diventerà di volta in volta
partecipe.
ADOLESCENZA E AUTORITA’
I bambini si appoggiano ai genitori
oppure si contrappongono ai genitori
per prendere le decisioni
GENITORE = parte del conflitto interno
Posizione schizoparanoide
Posizione depressiva
(M Klein)
ADOLESCENZA E AUTORITA’
PRENDERE UNA DECISIONE
ANSIA
Il bambino scarica l’ansia
appoggiandosi ai genitori e facendo
preoccupare loro
ADOLESCENZA E AUTORITA’
ADOLESCENZA COME
ESPERIENZA
DI INSIEME CHIUSO
chiuso organizzativamente nella sua testa
ADOLESCENZA E AUTORITA’
CONTRODIPENDENZA
cioè il primo passaggio verso
l’indipendenza è la ribellione alla
dipendenza.
E nel gruppo dei pari?
ADOLESCENZA E AUTORITA’
Monarchia  democrazia
Uscita dal gruppo dei pari
Uscita dalla famiglia
ADOLESCENZA E AUTORITA’
E GLI INSEGNANTI?
Ritagliare spazi per farsi
concedere l’autorità
ADOLESCENZA E AUTORITA’
E GLI ADOLESCENTI “DIFFICILI”?
perdita totale di aspettativa che è stata
preceduta da una iper aspettativa
(Winnicott)
ADOLESCENZA E AUTORITA’
L'inferno dei viventi non qualcosa che sarà; se ce n‘é
uno e’ quello che e’ già qui, l'inferno che abitiamo tutti
i giorni, che formiamo stando insieme.
Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce
facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte
fino al punto di non vederlo più.
Il secondo e’ rischioso ed esige attenzione e
apprendimento continui: cercare e saper riconoscere
chi e che cosa, in mezzo all'inferno, non e’ inferno e
farlo durare e dargli spazio.
Italo Calvino da: Le citta’ invisibili (1972)
Dott. Roberto Giostra
Dott.ssa Paola Bastarelli
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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DA BOZZOLO A FARFALLA: LE TRASFORMAZIONI DELL