IL NAZISMO
TESINA MULTIDISCIPLINARE
A.S. 2009-/2010
Classe III D
Lombardo Sergio
I REGIMI TOTALITARI - IL NAZISMO
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STORIA
ITALIANO
GEOGRAFIA
SCIENZE
TECNOLOGIA
ARTE
INGLESE
FRANCESE
MUSICA
ED. FISICA
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
 LA SECONDA GUERRA MONDIALE
 SALVATORE QUASIMODO
 IL GIAPPONE
 I VULCANI
 ENERGIA NUCLEARE
 IL FUTURISMO
 THE SECOND WORLD WAR
 LE RACISME
 IL JAZZ
 IL DOPING
 L’ ONU
I REGIMI TOTALITARI
 La crisi della democrazia
occidentale, e l’affermazione
del comunismo sovietico
sono all’origine della nascita
dei regimi totalitari.
 Lo stato totalitario è
uno stato illiberale, in
cui tre poteri (legislativo,
giudiziario ed esecutivo)
sono evidenziati nelle
mani di un solo partito
anzi di una persona:
IL DITTATORE
Il fascismo nasce e si afferma
in Italia per opera di Benito
Mussolini.
La variante comunista del
totalitarismo si afferma sotto la
guida di Stalin.
Il nazismo affonda le sue radici
nel profondo malessere di una
Germania sconfitta ed umiliata
con Hitler
IL NAZISMO
Che cos’è il Nazismo
Il Nazionalsocialismo o
Nazismo fu un movimento di
estrema destra, fondato da Adolf
Hitler, su principi ideologici
inumani.
Hitler era un fanatico
razzista e credeva che nelle
vene dei tedeschi scorresse il
sangue della razza ariana.
Cardine dell’ideologia nazista
infatti era il concetto della
superiorità della razza ariana
Il Nazismo si proponeva il
compito di tutelare e ripristinare
la purezza della razza, gli Ebrei
in primo luogo, considerati
nemici del popoìo tedesco e
come tali da eliminare.
Per garantire un futuro al popolo
tedesco era necessaria la
conquista di uno spazio vitale,
fino al dominio sul mondo
intero.
La Germania nell’immediato dopoguerra
Il Nazismo maturò in Germania
in una situazione di grandi
difficoltà economiche e sociali,
sorte in seguito alla sconfitta
nella Prima Guerra Mondiale e
dal trattato di pace (Trattato di
Versailes): il pagamento delle
riparazioni di guerra, la perdita
delle colonie e dei territori al
confine con la Francia.
La crisi che ne seguì portò all’
affermarsi dei movimenti di
estrema destra antidemocratici.
Hitler e l’ascesa del Nazismo
Tra i movimenti dell’estrema destra
nazionalista operava il Partito
nazionalsocialista il cui capo e
fondatore, Adolf Hitler, era
motivato da un forte
antisemitismo.
Nel 1923 i Nazisti organizzarono un
colpo di stato, che fallì e portò in
carcere gli ispiratori, tra i quali
Hitler. Fu proprio in carcere che egli
elaborò i principi ideologici del
Nazismo.
Nel 1924, uscito dal carcere Fondò
un nuovo corpo paramilitare, le
SS, una famigerata organizzazione
destinata a diventare l’elitè del
Nazismo.
L’affermazione del nazismo
I Nazisti, con la parola d’ordine del
riscatto della patria, si fecero
portavoce
del
malcontento
economico e sociale.
Le elezioni politiche del 1930
provocarono un vero e proprio
terremoto
politico,
il
Partito
nazionalsocialista
diventava il
secondo partito del paese.
Alle elezioni presidenziali del 1932 i
Nazisti incrementarono il loro
vantaggio, tanto che nel gennaio 1933
il presidente Hindenburg nominò
Hitler
cancelliere,
affidandogli
l’incarico di formare il governo.
La nascita del Terzo Reich
Divenuto cancelliere Hitler demolì
le
istituzioni
democratiche,
instaurando un regime dittatoriale
basato sul suo potere persona1e.
Sospese il Parlamento e la
Costituzione di Weimar; si fece
conferire tutti i poteri; sciolse tutti
i partiti, ad eccezione di quello
nazista; soppresse i sindacati; fece
chiudere i giornali non schierati
con il Nazismo; istituì un nuovo
corpo di polizia politica, la
Gestapo;
diede
inizio
alla
campagna
di
discriminazione
contro gli Ebrei.
Nell’estate deL 1934, alla morte di
Hindenburg,
Hitler,
assunse
contemporaneamente la carica di
Cancelliere, Presidente dello Stato
e comandante delle Forze Armate.
Così divenne il capo supremo dello
Stato, con il titolo di Fùhrer (cioè
“guida”). Era l’atto di nascita del
Terzo Reich.
La “nazificazione” della Germania
Conquistato il potere, Hitler
sottopose ad un controllo assoluto tutte
le attività pubbliche e private,
perseguendo
con
rigore
e
scientificità la “nazificazione” del
Paese.
La propaganda ossessiva, riuscì a
plasmare la mente di milioni di
persone,
ottenendo
l’adesione
fanatica all’aberrante ideologia del
regime.
Il controllo della cultura e la
repressione dell’opposizione
Istruzione ed educazione divennero
competenza esclusiva dello Stato e delle
organizzazioni di partito.
Nel 1933 vennero bruciati in
grandi roghi centinaia di
migliaia di libri.
Arte, cinema, letteratura e teatro
non furono più libera espressione
dell’artista,
ma
dell’ideologia
nazista.
Scienziati e intellettuali furono
costretti ad abbandonare la
Germania.
I capi dei partiti di opposizione e i
dissidenti furono eliminati o
rinchiusi nei lager, che fecero la
loro comparsa nel 1933 (il primo
lager fu quello di Dachau.
La persecuzione degli Ebrei
Nella seconda metà degli anni ‘30
il regime organizzò in modo
sistematico
la
persecuzione
antisemita.
Nel 1935, con l’approvazione delle
Leggi di Norimberga, venne
sancita
giuridicamente
la
discriminazione contro gli Ebrei.
Nel 1938 dalla discriminazione si
passò alla persecuzione violenta.
Nella notte tra il 9 e il 10
novembre vennero distrutte oltre
200 sinagoghe, devastati 7500
negozi, arrestate e deportate nei
lager circa 26000 persone.
Era l’inizio del piano di eliminazione
della “razza ebraica”, che avrebbe
raggiunto il culmine nel corso della
Seconda Guerra Mondiale.
La politica economica ed estera
Appoggiato dalle gerarchie militari e
dalle grandi industrie, regime avviò la
ricostruzione della potenza economica
e militare tedesca.
Nel 1938 la produzione industriale era
raddoppiata rispetto al 1932 e la
disoccupazione era fortemente calata,
ciò assicurò al regime il consenso di
tutti i lavoratori.
Un’aggressiva politica estera
Nel 1935, in violazione del
Trattato di Versailles, Hitler
reintrodusse il servizio militare
obbligatorio.
Nel 1936, truppe tedesche
occuparono la Renania, al
confine con la Francia. Nello
stesso anno la Germania
stipulava un accordo con l’Italia
(Asse Roma-Berlino), in base al
quale due Paesi intervennero a
sostegno di Franco nella guerra
civile spagnola.
Furono questi i primi atti di quella politica
aggressiva che avrebbe portato le truppe
naziste ad occupare, dal 1938 al 1945,
buona parte del continente europeo.
La seconda guerra mondiale fu originata
dall'azione aggressiva della Germania in
Europa e del Giappone in Asia. Incoraggiato
dal potere conquistato da Hitler, Mussolini
assunse un atteggiamento colonialista e
nel 1936 proclamò l'Impero d'Etiopia. In
seguito, assieme alla Germania offrì il
proprio appoggio alla guerra di Franco
contro il fronte popolare spagnolo. Il 1°
settembre 1939 ci fu l'invasione della
Polonia da parte della Germania a causa
della
rivendicazione
Danzica.
della
città
di
• Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania, il 3 settembre
ebbe così inizio il 2° conflitto mondiale.
• L'Unione Sovietica strinse il patto di non - aggressione con la Germania
(Molotov-Ribbentrop).
• Mussolini nonostante fosse legato ad Hitler e alla Germania dal “ patto
d'acciaio “ dovette proclamare, con il consenso del Fuhrer, lo stato di non
belligeranza dell'Italia.
 La guerra lampo di Hitler: l'occupazione della Polonia e l'offensiva ad
occidente.
 La Polonia venne divisa fra la Germania e l'Unione sovietica. A seguire,
preparò, l'offensiva anche ad occidente, nel maggio del '40. Occupò
Danimarca e Norvegia (aprile - giugno 1940) e invase Olanda e Belgio, le
corazzate tedesche raggiunsero Parigi il 14 giugno.
 Il 10 giugno, nel frattempo Mussolini aveva dichiarato guerra alla
Francia e alla Gran Bretagna.
 La scelta di Mussolini fu un tragico
errore che causò ripetute sconfitte,
oltre a inaudite sofferenze.
 La Francia dovette chiedere alla
Germania un armistizio.
 Fondamentale , all’Inghilterra, per
resistere fu l’aiuto degli Stati Uniti.
 Il 22 giugno del 1941 Hitler attaccò di
sorpresa l’Unione Sovietica,
assediarono Leningrado ,ma dopo le
prime sconfitte l’armata rossa riuscì a
riorganizzarsi e, complice il gelido
inverno russo, bloccò i tedeschi alle
porte di Mosca, scagliando una
controffensiva che li costrinse a
ritirarsi nell’inverno 1941/42.
Fino al 1941 la guerra era rimasta limitata in Europa.
Il 7 dicembre l’aviazione giapponese attaccò di sorpresa la flotta americana
ancorata nella baia di Pearl Harbour, nella isole Hawaii
 Gli
Stati
Uniti,
si
impegnarono
nell’oceano Pacifico, poi entrarono in
guerra con gli alleati contro le forze
dell’Asse.
 Intanto gran parte dei paesi europei
cadevano sotto il dominio tedesco oppure
si costituivano governi alleati.


Tutti coloro che venivano
considerati di razza inferiore furono
internati nei campi di
concentramento, impiegati in lavori
pesantissimi.
 Gli ebrei, con le leggi razziali erano
stati perseguitati e allontanati da
ogni attività economica.

Furono imprigionati e internati nei
lager.
 La Danimarca si rifiutò di consegnare i
suoi cittadini ebrei.

Nella Polonia occupata furono
allestiti dei campi di sterminio
destinati esclusivamente al
massacro degli ebrei.
 Dalla metà del 1942 Stati Uniti,
Inghilterra e Unione Sovietica vinsero
tre battaglie importanti.
 Nel giugno 1942 la flotta americana
vinse quella giapponese presso le
isole Midway, nell’oceano Pacifico.
 Nell’ottobre inglesi sconfissero quelle
italo-tedesche a El Almein nel deserto
egiziano. Nell’inverno del 1942/43.
 La controffensiva tedesca riportò un
grande successo a Stalingrado.
 In Italia la vita era diventata
particolarmente difficile, tanto che
furono introdotte tessere che davano
diritto a un massimo giornaliero di
generi alimentari.
 Il 9 luglio del 1943 le truppe alleate
sbarcarono in Sicilia e rapidamente la
conquistarono.
 Il 25 luglio 1943 si tenne a Roma una
seduta del Gran Consiglio Fascista che
invitava
il
riprendendo
re
i
ad
poteri
intervenire
dei
quali
Mussolini si era appropriato. Vittorio
Emanuele III fece arrestare Mussolini
e formò un governo presieduto dal
maresciallo Pietro Badoglio.
 L’8 settembre 1943 venne annunciato
via radio che un armistizio con gli
anglo-americani, era stato firmato a
Cassibile in Sicilia, il 13 ottobre il
governo di Badoglio dichiarò guerra
alla Germania.
 Mussolini con l’appoggio nazista
si insediò nella parte d’Italia
occupata dai tedeschi e vi
costituì la Repubblica Sociale
Italiana.
 L’Italia si trovò così divisa in due:
al centro-nord la Repubblica di
Salò; nel mezzogiorno il regno
d’Italia sostenuto dalle truppe
anglo-americane.
 Nei territori italiani controllati
dai tedeschi sorsero gruppi e
formazioni di partigiani. I partiti
politici ripresero la loro attività.
LA RESISTENZA
Fu il movimento popolare europeo di opposizione politica e, soprattutto, militare
che si sviluppò nei paesi occupati dal nazifascismo durante la seconda guerra
mondiale, inteso sia come lotta di liberazione nazionale sia come lotta per la
libertà e la dignità dell’uomo.
LA RESISTENZA IN EUROPA
I principali focolai di resistenza si svilupparono in:
-Danimarca - Francia
-Norvegia -Iugoslavia
-Olanda -Grecia
-Polonia,
e naturalmente in Italia
Partigiani in azione
FRANCIA
Si formarono i primi gruppi di resistenza
partigiana, sotto la guida di Charles De
Gaulle.
Dopo l’occupazione delle truppe tedesche, il
generale de Gaulle, rifugiatosi a Londra, da lì
inviò un proclama per invitare i francesi a
resistere all’occupazione tedesca.
I
partigiani
svolsero
un
francesi
ruolo
-i
maquisard-
fondamentale
di
appoggio agli alleati in occasione dello
sbarco in Normandia.
Il generale C. De Gaulle
POLONIA
In Polonia la resistenza si è sviluppata per
due motivi:
•tutelare
l’identità
nazionale,
non
rispettata sia da Hitler sia da Stalin
•vendicarsi di tutte le brutalità commesse
dai tedeschi, sia a scapito della popolazione
ebraica sia ai danni di quella originaria.
• Tragica fu l’insurrezione di Varsavia
(agosto 44) che i tedeschi repressero con
brutalità e ferocia.
Il Ghetto di Varsavia
IUGOSLAVIA
la resistenza si divise in due tronconi, il
primo comandato da Josip Broz Tito,
(che
alla
fine
impadronirà
della
del
guerra
si
potere),
d’ispirazione social-comunista.
L’altro
schieramento,
d’ispirazione
monarchica, era invece comandato da
Draza Mihailovic.
Josip Broz Tito
GRECIA
La resistenza greca, fu molto sanguinosa. Alla fine della guerra le
formazioni partigiane furono sconfitte dagli inglesi che sostenevano il
governo monarchico.
DANIMARCA, NORVEGIA, OLANDA
Negli stati del Nord-europa che subirono l’occupazione germanica fin
dal 1940, la resistenza locale si diede l’obiettivo di cacciare i tedeschi e
di ripristinare la situazione prebellica.
LA RESISTENZA IN
ITALIA
La resistenza italiana ha origini
più antiche di quella europea,
infatti
ha
le
nell’antifascismo
sue
radici
degli
anni
venti-trenta.
La vera resistenza armata al
nazifascismo si organizzò in
seguito all’armistizio dello 8
settembre del 1943
Lo stato maggiore partigiano
Le prime formazioni partigiane vennero organizzate e coordinate dal
Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) ed iniziarono la loro operatività
nell’inverno fra il 1943-1944 soprattutto nel Nord Italia.
La resistenza italiana coinvolse più di 300.000
combattenti tra uomini e donne.
I principali obbiettivi delle formazioni partigiane
erano il sabotaggio e il disturbo al fine di costringere
i tedeschi ad impiegare per il controllo e la sicurezza
del territorio il maggior numero possibile di uomini e
mezzi che così non potevano essere utilizzati per
contrastare l’avanzata degli eserciti alleati.
Giovani partigiane
Sul piano militare le formazioni partigiane si
organizzarono in raggruppamenti omogenei di
diverso orientamento ed ispirazione politica.
BRIGATE
GARIBALDI
comunista;
le
BRIGATE
di
emanazione
GIUSTIZIA
E
LIBERTA’ del Partito d’Azione; le MATTEOTTI
erano socialiste; e infine le brigate autonome.
Nelle grandi città si organizzarono i GAP
(gruppi d’azione partigiana) ed i SAP
(squadre d’azione patriottica).
La prima operazione militare di un certo
rilievo che i partigiani compirono fu la
difesa a Roma di porta S. Paolo.
Un altro fatto importante di storia partigiana fu nell’estate del 1944 la creazione di
alcune zone libere come quelle della Valsesia, della Val d’Ossola e di Monte Fiorino,
Nel giugno del 44 i partigiani furono militarizzati nel Corpo Volontari della Libertà al
cui vertice figuravano personaggi come : Raffaele Cadorna, Luigi Longo, Ferruccio
Parri e Sandro Pertini.
L’avanzata
degli
angloamericani
intanto
eserciti
lungo
proseguiva
la
e
penisola
dopo
la
liberazione di Roma (4 giugno 44). La
più pesante crisi che il movimento della
resistenza subì fu quella del novembre
del 1944 quando gli alleati smisero di
dare aiuto alla resistenza.
Sandro Pertini
I partigiani si trovarono in sostanza
abbandonati ed esposti al rischio dei
micidiali rastrellamenti tedeschi.
Dei trecentomila partigiani combattenti,
ufficialmente riconosciuti, circa trentamila
furono quelli che morirono.
La
Germania
continuò
però
ad
occupare la Francia e per liberarla
sbarcarono in
partigiani-garbatola
Normandia e dopo
durissimi combattimenti il generale De
Gaulle potè entrare a Parigi. Berlino
venne circondata, mentre sul fiume
Elba
le
truppe
americane
incontrarono con quelle sovietiche.
si
Partigiani sfilano per Milano
Il 30 aprile 1945 Hitler rifugiatosi in un
bunker sotterraneo si uccise con la
moglie e altri nazisti; pochi giorni dopo le
armate tedesche si arresero in tutta
Europa.
Il 25 aprile del 1945 il CLN ordinò
l’insurrezione
presero
generale:
possesso
di
i
tutto
partigiani
il
nord
abbandonato dall’esercito tedesco in fuga.
Mussolini fu arrestato nei pressi di
Como mentre cercava di fuggire in
Svizzera, vestito da soldato tedesco,
venne fucilato con altri gerarchi fascisti
e con l’amante Claretta Petacci.
L'arrivo a Valeggio dei primi americani
Il 6 e 9 agosto 1945 dei bombardieri
americani
atomiche
sganciarono
nelle
città
delle
bombe
giapponesi
di
Hiroshima e Nagasaki.
Il Giappone si arrese il 2 settembre
1945;
terminò così la seconda guerra mondiale.
Le due potenze vincitrici, USA e URSS, si
dividono il mondo in due zone di influenza.
Le due nazioni erano però divise da differenze
radicali:
•Gli Stati Uniti erano il paese dell’economia di
mercato, fondata sulla libera iniziativa dei
privati;
•L’Unione Sovietica di Stalin si reggeva invece
su un sistema comunista.
Con i trattati di pace l’Italia perse colonie
in Africa. L’Istria e la Dalmazia, passarono
alla
Jugoslavia.
Il
Giappone
subì
l’occupazione americana fino al 1945. La
Germania venne divisa in due parti:
•La
Repubblica
Federale
Tedesca
(Germania Ovest) con capitale Bonn
sotto influenza americana.
•La Repubblica Democratica Tedesca
(Germania Est) con capitale Pankov
retta da un regime comunista.
Il ponte di Castelvecchio
fatto saltare dall'esercito
tedesco in ritirata
Si formò, l’ONU. Gli obbiettivi principali furono: la difesa della pace del
mondo, la tutela dei diritti dell’uomo e l’uguaglianza di tutti i popoli.
I rapporti tra occidente e mondo comunista divennero più tesi e difficili. Lo stato di
tensione fu chiamato GUERRA FREDDA. Si trattava di un clima di terrore, terrore
che potesse scoppiare una terza guerra mondiale, combattuta con armi atomiche e
distruttive.
Salvatore Quasimodo
Uomo del mio tempo
Salvatore Quasimodo, rappresentante dell'ermetismo,
a seguito dell'esperienza della guerra e del dopoguerra
si orientò in una direzione diversa: i poeti dovevano
esprimere i temi sociali. Questa poesia, inserita nella
raccolta "Giorno dopo giorno" pubblicata nel 1947,
riflette questo orientamento.
Quasimodo, ancora sconvolto dagli orrori cui ha
assistito, lancia un appello perché un futuro di pace, di
umana fratellanza possa prospettarsi alle giovani
generazioni.
L’uomo di oggi- egli dice- nella sua antica abitudine
all’odio, alla violenza è ancora quello dell’epoca della
pietra e della fionda. L’uomo di oggi uccide ancora, come
sempre; il suo cuore è rimasto duro e feroce come quello
di Caino quando uccise il fratello Abele. L’uomo del
nostro tempo ha perduto l’amore, la solidarietà verso gli
altri uomini
Ma se i figli, cioè i giovani d’oggi, riusciranno a
dimenticare il sangue fatto scorrere dai loro padri,
rinasceranno tempi nuovi, di serenità e di pace.
Uomo del mio tempo
Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
- t’ho visto - dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
quando il fratello disse all’altro fratello:
- Andiamo ai campi. - E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
Personalmente, ritengo che il
messaggio
sociale
di
Quasimodo sia più che mai
attuale, ne sono dimostrazione
tutte le guerre e i conflitti che,
in nome del denaro e del
potere, infiammano il mondo.
Dovremmo, noi ragazzi per
primi ambire al rispetto per gli
altri più che alla nuova marca
del telefonino, e forse il nostro
mondo sarebbe migliore.
Vita
Nato a Modica nel 1901 da Gaetano
e Clotilde Ragusa, Salvatore
Quasimodo, conseguito il diploma
di geometra nel 1919, lascia la
Sicilia alla volta di Roma, dove
vive, con Bice Donetti, di circa otto
anni più anziana di lui.
Nel 1929, si sposta a Firenze.
L’anno seguente esce Acque e terre
il suo primo volume di liriche, subito
accolto favorevolmente da pubblico e
critica, poi Oboe sommerso (1932);
Erato e Apollion (1936); la raccolta
mondadoriana Ed è subito sera
(1942); Giorno dopo giorno (1947);
La terra impareggiabile (1958) e
Dare e avere (1966).
Casa Quasimodo
parco letterario
Nel 1931, lasciata Firenze, il poeta è a
Imperia,
dove
conosce
Amelia
Spezialetti. Nel 1935, nasce Orietta
Quasimodo.
Quasimodo intreccia relazioni con Sibilla
Aleramo e Maria Cumani. Era incapace
di fedeltà coniugale. Premio Nobel per la
Letteratura 1959.
Nel 1968, colpito da un ictus ad Amalfi,
Quasimodo viene trasportato a Napoli
dove muore.
Quasimodo
IL PENSIERO
Nella prima fase della sua
produzione,
fino
al
1942,
Quasimodo può essere considerato
un poeta ermetico.
La solitudine ed il rapido morire
delle illusioni; il senso del mistero,
la nostalgia e il rimpianto
dell'infanzia, della famiglia e della
Sicilia sono i motivi più insistenti
delle raccolte di poesie di questo
periodo.
Quasimodo
Appartengono a questa fase le
raccolte di poesie “Acque e terre”,
“Ed è subito sera”.
Con lo scoppio della seconda guerra
mondiale, la sua poesia subisce un
cambiamento, passando dall’estrema
concentrazione
simbolica,
tipica
dell’ermetismo, a un grande impegno
civile e sociale. . Le raccolte del
secondo periodo sono: Giorno dopo
giorno (1947), La vita non è sogno
(1949) e Il falso e vero verde (1956).
Quasimodo matura l’idea che la poesia
debba interessarsi delle problematiche
dell’uomo contemporaneo ridandogli,
dopo la tragedia della guerra, la fiducia
nel futuro.
Quasimodo e figlio
Quando poi nel dopoguerra si accorge
che alla ricostruzione materiale non
si accompagna quella morale degli
spiriti, perchè vede gli uomini nuovamente
divisi da ideologie, disposti ad azzuffarsi
ancora, Quasimodo ammonisce gli
uomini sui rischi apocalittici di un
nuovo conflitto.
Quasimodo al Nobel
I VULCANI
I VULCANI
Struttura
Un generico vulcano è formato da: una camera
magmatica, alimentata dal magma proveniente dal
mantello; quando questa si svuota in seguito ad
un'eruzione, il vulcano può accasciarsi e dar vita ad
una caldera. Le camere magmatiche si trovano tra i 10
e i 50Km di profondità nella litosfera, un camino
principale, luogo di transito del magma dalla camera
magmatica verso la superficie, un cratere sommitale, dove sgorga il camino
principale.uno o più camini secondari, i quali, sgorgando dai fianchi del vulcano o dalla
stessa base, danno certe volte vita a dei coni secondari.
Meccanismo delle eruzioni
Il raffreddamento solidifica il magma e ne
provoca la cristallizzazione all'interno della
camera magmatica, quando la tensione di
vapore del residuo fuso supera la pressione
esterna, si verifica il fenomeno eruttivo. Se
l'eruzione si verifica in una fase precoce della
cristallizzazione, l'attività sarà prevalentemente
effusiva, con abbondanti efflussi lavici e
formazione di vulcani di lava (es.: vulcani a
scudo
dell'Islanda
e
delle
Hawaii).
 Se l'eruzione si verifica in uno stadio
avanzato del consolidamento, l'attività sarà
prevalentemente esplosiva, con formazione
di coni di materiale incoerente (prodotti
piroclastici) o di canali o imbuti di
esplosione.
 In condizione intermedie si sviluppano i
vulcani a strato (es.: Vesuvio, Etna).
 In base a quanto sopra esposto i vulcani si
possono dividere in effusivi ed esplosivi:
 quelli effusivi sono più lenti nelle eruzioni e
sono causati dall'allontanamento di due
zolle formandosi così un buco nella crosta
terrestre dal quale esce lava. Questo tipo di
eruzione è più prevedibile e lenta.
 Invece i vulcani esplosivi, come dice
anche la parola, esplodono perché
sono causati da accavallamenti di
due zolle:
 la zolla più densa sta ferma invece
quella meno densa si incunea sotto
quella più densa; questo sfregamento
causa un surriscaldamento della crosta
terrrestre ,e dei Gas che accumulandosi
non possono più restare e quindi
salgono e rompono la crostra terrestre
e fuoriescono.
Le eruzioni vulcaniche si svolgono generalmente
in 4 fasi:
1) fase premonitrice, caratterizzata da fenomeni che
precedono l'eruzione, come guizzi luminosi,
terremoti, boati sotterranei e prosciugamento delle
sorgenti d'acqua;
2) fase di esplosione, durante la quale dal cratere
fuoriesce una nube densa di gas che trascina con sé
ceneri, sabbia, lapilli e bombe vulcaniche ;
3) fase di deiezione, caratterizzata dall'emissione di
lava dal cratere principale e dagli eventuali crateri
secondari del vulcano;
4) fase di emanazione, durante la quale vengono
emessi gas a temperatura elevata che, condensandosi,
assumono l'aspetto di fumo.
Caldere e vulcani attivi
I vulcani attivi possono essere sventrati da esplosioni
e sprofondare nella camera magmatica sottostante a
causa
del
crollo
della
volta.
La
depressione
conseguente al collasso dell'edificio vulcanico è
chiamata caldera. Se l'azione riprende con la
ricostruzione dell'edificio vulcanico all'interno della
caldera, l'intera struttura è detta vulcano a recinto. Si
hanno vulcani attivi (in fase solfatarica, permanente
moderata o in eruzione), vulcani quiescenti e vulcani
spenti. Sulla Terra esistono circa 700 vulcani attivi
subaerei, di cui il 60% concentrato attorno al
Indonesia, 2 nel Caucaso, 8 nelle Antille e 4 nel
Mediterraneo (Santorini, Etna, Vesuvio,
Stromboli). I vulcani esplosivi sono situati in zon
Pacifico a formare la cosiddetta "cintura di fuoco".
orogenetiche,
Quasi tutti sono caratterizzati da attività esplosiva:
quelli effusivi ai margini di zolle contigue in
108 in
allontanamento.
Laghi vulcanici
I laghi vulcanici si formano quando i
crateri dei vulcani spenti possono
essere riempiti dalle acque meteoriche
o sorgive dando luogo laghi vulcanici.
Per esempio:il Crater Lake (Oregon) è
una caldera formatasi quando la cima
del Monte Mazama collassò circa
6600 anni fa.
Attività dei vulcani
Le attività vulcaniche sono molteplici. Tra
le più tipiche la proiezione di ceneri, lapilli
o lava, le effusioni o le estrusioni di lava, le
esplosioni,
l'emissione
continua
o
periodica di vapori. Particolarmente
catastrofiche sono le nubi e le valanghe
ardenti.
Il vulcanismo secondario
Il vulcanismo secondario rappresenta una serie
di fenomeni che sono la manifestazione
conclusiva dell’attività di un vulcano. Questi
fenomeni si originano a causa della presenza di
magma
in
prossimità
del
suolo
che,
raffreddandosi, determina la liberazione di gas
o il riscaldamento delle acque del sottosuolo,
con conseguente emissione di gas e vapor
d’acqua. Esempi sono le fumarole, i geyser, le
sorgenti termali, ecc.
 IL GIAPPONE è retto da una
monarchia costituzionale ereditaria.
 Il potere legislativo è affidato alla
Dieta, che è il Parlamento bicamerale
(Camera dei consiglieri e Camera dei
rappresentanti).
L'imperatore
ha
funzione
essenzialmente
rappresentativa, essendo ormai solo
simbolo dello Stato e dell'unità del popolo
(Costituzione, 1946).
 L'arcipelago giapponese è costituito
da quattro isole principali, formanti
un vasto arco aperto verso nord-ovest e
accompagnate da un migliaio di isole
minori oltre che da un gran numero di
isolotti e scogli. I rilievi sono costituiti da
una serie di catene vulcaniche che
formano
l'ossatura
longitudinale
dell'intero arco insulare.
Il Giappone ha una superficie: 372.819 km².
Popolazione: 125.034.000 di ab.
Capitale: Tokyo.
Lingua: giapponese.
Religione: scintoista e buddista.
Unità monetaria: yen.
Il Giappone è uno stato insulare dell'Asia
orientale, e si estende sulla maggior parte
dell'Arcipelago giapponese, nell'Oceano
Pacifico nordoccidentale, al largo delle
coste della Russia e della Corea, dalle quali
lo separa il Mar del Giappone.
Isolato a sud-ovest c'è il cono
del Fuji Yama, che con i suoi
3776 m è il monte più alto del
Paese,
divenuto
simbolo
tradizionale del Giappone.
Nell'arcipelago sono presenti
quattro
fasce
vulcaniche
comprendenti 165 coni, di cui
una sessantina tuttora attivi,
causa
di
frequentissimi
movimenti sismici, spesso
disastrosi.
Le coste, estese per ca. 27.000 km,
sono prevalentemente a terrazze
rocciose e sono accompagnate da
isole. Il clima, sul versante
dell'Oceano Pacifico è più caldo di
quello che si affaccia all'interno.
I fiumi sono ricchi d’acqua ma hanno
generalmente corso breve e carattere
torrentizio; lo Shinano, è il più lungo,
tocca i 369 km.
Il Giappone, il cui nome significa “il
Paese del Sol Levante” era già molto
popolato nei secoli passati, grazie a due
importanti fattori: il suolo fertilissimo
delle pianure e il clima favorevole;
attualmente la grande maggioranza
della popolazione, l’80% è distribuito
nei centri urbani.
Il Giappone, infatti ha dieci città con
popolazione superiore al milione di
ab.,
un'ottantina
con
popolazione
compresa tra i 200.000 ab. e il milione,
un centinaio con popolazione tra i 100 e i
200.000 ab. Le aree di maggiore
attrazione sono la fascia meridionale
dell’isola Haushu e l’isola Kyshu,
dove si sono create conurbazioni a
livello
di
capitale,
megalopoli:
Kawasaki,
Kyoto, Osaka, Kabe.
Tokio
Yokohama
la
e
ECONOMIA GIAPPONESE
Nell'ultimo secolo il Giappone è
passato da un'economia agricola,
chiusa
e
a
struttura
feudale,
a
un'economia altamente industrializzata
in tutti i settori, sia quella pesante
(automobili ect..) sia quelli dei beni di
consumo
(apparecchi
fotografici,
personal computer ect..), malgrado le
scarse risorse naturali. Attualmente il
Giappone si può considerare la seconda
potenza economica del mondo, dopo gli
USA.
La concorrenzialità internazionale si basa
sulla collaborazione di una miriade di aziende
artigianali, dove la debolissima presenza
sindacale permette un notevole contenimento
del costo della manodopera e le spese generali
sono
notevolmente
inferiori.
L’industria
navale vanta i più grandi cantieri del mondo,
nei
quali
si
producono
transatlantici,
superpetroliere e navi mercantili.
L'agricoltura assicura i 2/3 del fabbisogno
alimentare grazie all'uso di concimi e di
procedimenti di selezione delle sementi.
La coltura più diffusa è sempre il riso,
che viene anche importato in grandi
quantità. È notevole la produzione di tè e
di agrumi, ed ha grandi tradizioni la
bachicoltura
(seconda
produzione
mondiale dopo la Cina), che alimenta
l'industria della seta.
La pesca marittima ha importanza
eccezionale grazie al primato di quantità
di pescato, ed infine va ricordata la pesca
e coltivazione di perle conosciute in
tutto il mondo.
Il jazz è un genere musicale nato nel
sud degli Stati Uniti, tra l'ottocento e il
novecento, dall'incrocio di canti di
lavoro (worksongs) di uomini di
provenienza
africana, portati in
America come schiavi, e cultura di
coloni bianchi.
L'origine del nome però è tuttavia
ancora incerta, c'è chi l'attribuisce alla
lingua francese, da “jaser” ( ciarlare,
chiacchierare), e chi all'espressione
generale di New Orleans “jazz them
boy”, “coraggio ragazzi”, entrambi sono
teorie con appropriati studi dietro.
 Siamo nel tempo in cui i neri
venivano trattati come schiavi,
senza alcun diritto civile, gli era
permesso solamente intonare
canti nelle ore di lavoro ( work
song o plantations song ), questi
canti, servivano anche come
ulteriore sfogo allo scopo di
alleviare la fatica e spesso
avevano funzioni responsoriali.
 I canti spesso erano improvvisati,
succedeva che una persona
intonando una frase faceva
scattare una serie di risposte
ritmate.
A questi canti si aggiungono “chaingong songs” (canto delle catene)
eseguito durante la costruzione di
strade ferrate con le catene ai piedi.
Gli unici che trattavano con un po' di
umanità
i
protestanti
neri
che
erano
i
pastori
cercavano
di
convertirli alla religione cristiana.
È da qui che nascono altri tipi di canti,
i canti religiosi o meglio conosciuti
con il nome di “gospel song” e gli
“spirituals”, ispirati alla Bibbia.
I neri riprendevano spunto dai versi della Bibbia per i loro canti, spesso capitava che vi
aggiungevano motivi sincopatici, parole dialettali e motivi improvvisati.
Nella seconda metà dell'ottocento, prende forma un’altra importante espressione
musicale nera: Il blues.
Il blues si differenzia dallo spiritual
perché
nel
primo,
c`è
solo
un
cantante che spesso ripete le parole
più volte come per esprimere il suo
stato d'animo, mentre nel secondo
cantano più voci e si parla di un
intero popolo che si aggrappa alla
religione per cercare un motivo per
sperare in un domani migliore.
Le caratteristiche musicali del blues sono:
il ritmo sincopato, per cui gli accenni
risultano spostati rispetto al ritmo regolare
dell'accompagnamento,
l'uso
della
scala
blues, per cui c'è l'abbassamento delle note il
break, intermezzo strumentale.
A New Orleans nasce il JAZZ.
 La storia del jazz inizia quando alcuni uomini
neri, sfruttando strumenti che i bianchi non
usavano più, come pianoforti scordati e
trombe della guerra civile, iniziavano a
suonare e spesso ad improvvisare strane
melodie.
Gradualmente,
attraverso
la
libera
espressione musicale, si sviluppò un
nuovo stile diverso dagli altri: il jazz.
Il suo centro di sviluppo fu New
Orleans in Louisiana, alla foce del
Mississipi.
Dopo l'abolizione della schiavitù ( 1865 )
molti neri andarono nella cittadina per
trovare lavoro; le loro condizioni civili
erano migliorate e gli era permesso di
ritrovarsi in magazzini abbandonati per
fare musica. Molti di loro lo facevano per
racimolare qualche soldo anche perché in
quegli anni al nero, era permesso solo
emergere nel campo musicale.
Con gli strumenti si cercò di
riprodurre il suono rauco,
sporco, questa espressione del
jazz
fu
detta
ragtime,
(letteralmente:Tempo
strapazzato, strappato).
L’ENERGIA NUCLEARE
L’ energia nucleare è la forma di energia
posseduta dagli atomi che compongono la
materia.
Ciascun atomo è costituito da un nucleo
composto da protoni con carica elettrica
positiva, e da neutroni elettricamente neutri
strettamente legati fra loro. Intorno al nucleo
ruotano gli elettroni con carica elettrica
negativa. Vi sono due modi per produrre energia
direttamente dagli atomi: fissione e fusione del
nucleo di un atomo.
L’energia nucleare,quindi è data dalla fissione o dalla
fusione del nucleo di un atomo. La prima persona
che intuì la possibilità di ricavare energia dal nucleo
dell'atomo fu lo scienziato Albert Einstein nel 1905.
Per ricavare energia dal nucleo dell'atomo
esistono due procedimenti opposti:
la fusione (unione) di nuclei leggeri
la fissione (rottura) di un nucleo pesante
Un procedimento per ottenere energia dall'atomo
è la fusione nucleare. Essa è esattamente l'opposto
della fissione: invece di spezzare nuclei pesanti in
piccoli frammenti, li unisce in nuclei leggeri (a
partire dall'idrogeno, composto da un solo protone) in
nuclei più pesanti: la massa di questi ultimi è minore
La fusione
della somma di quelli originari, e la differenza viene
emessa come energia sotto forma di raggi gamma ad
alta frequenza e di energia cinetica dei neutroni emessi.
La percentuale di massa trasformata in energia si
aggira attorno all'1%, un quantitativo enorme.
Perché la fusione avvenga, i nuclei degli atomi
devono essere fatti avvicinare nonostante la forza di
repulsione elettrica che tende a respingerli gli uni dagli
altri, e sono quindi necessarie temperature
elevatissime, milioni di gradi centigradi. La
fusione nucleare avviene normalmente nel
nucleo delle stelle, compreso il Sole, dove tali
condizioni sono normali. A causa di queste difficoltà,
al giorno d'oggi l'uomo non è finora riuscito a far
avvenire la fusione in modo controllato e affidabile se Schema di fusione nucleare D-T
non per qualche decina di secondi (quello incontrollato
esiste: la bomba termonucleare).
Gli esperimenti odierni si concentrano sulla fusione di
alcuni isotopi dell'idrogeno, il deuterio e il trizio, che
fondono con maggiore facilità rispetto all'idrogeno
comune prozio.
La fissione consiste nel rompere il nucleo dell'atomo
per farne scaturire notevoli quantità di energia:
quando un neutrone colpisce un nucleo fissile questo si
spacca in due frammenti e lascia liberi altri due o tre
neutroni (mediamente 2,5).
La somma delle masse dei due frammenti e dei neutroni
emessi è leggermente minore di quella del nucleo
originario e di quelle del neutrone che lo ha fissionato: la
massa mancante si è trasformata in energia..
Se accanto al nucleo fissionato se ne trovano altri in
quantità sufficiente e in configurazione geometrica adatta
(massa critica), si svilupperà una reazione a catena in
grado di auto sostenersi per effetto delle successive fissioni
dei nuclei causate dai neutroni secondari emessi dalla
prima fissione.
La fissione nucleare dell'uranio e del plutonio è
ampiamente sperimentata ed ingegnerizzata da
circa 50 anni. A parte il rischio di incidenti, il maggiore
problema ancora insoluto è costituito dalle scorie
radioattive, che rimangono pericolose per migliaia se non
milioni di anni.
La fissione
Schema di una reazione di fissione nucleare
La centrale nucleare a fissione
Il suo funzionamento è molto simile a
quello di una convenzionale centrale
termoelettrica con la differenza che
l'acqua viene riscaldata da un reattore
nucleare dove l'uranio viene fissionato.
Tre sono le parti principali di una
centrale nucleare attuale:
Edificio di contenimento del reattore:
enorme cilindro di cemento armato e/o
acciaio nella cui parte centrale è
collocato il circuito refrigerante e il
reattore vero e proprio
Sala macchine: un edificio dove sono
alloggiate le turbine e l'alternatore con i
loro circuiti ausiliari
Edifici ausiliari: contengono le
piscine
schermate
per
la
conservazione temporanea del
combustibile esausto e radioattivo
della centrale più gli altri circuiti
ausiliari necessari al normale
funzionamento e all'emergenza.
Il reattore
Con reattore si intende uno spazio
confinato all'interno del quale far
avvenire le reazioni di fissione in
maniera controllata.
A partire dagli anni '40 del '900 sono stati
ideati moltissimi tipi di reattore, con
caratteristiche e scopi diversi. Lo scopo
iniziale è stato la produzione di materiale
adatto alla realizzazione degli arsenali
atomici. Non a caso i paesi che vantano il
maggior numero di centrali sono anche
dotate di armi nucleari.
Il "combustibile" di gran lunga più
diffuso è l'uranio arricchito (cioè con
una percentuale di uranio-235 maggiore
del normale), ma non è l'unico materiale
fissile utilizzabile.
Scorie radioattive
Il procedimento di fissione nucleare
(come peraltro quello di fusione, seppur in
maniera
molto
inferiore)
produce
materiali
residui
ad
elevata
radioattività. Si tratta di pastiglie di
combustibile esaurito (uranio, plutonio
ed altri radioelementi) che vengono
estratte dal reattore per essere sostituite,
nonché dei prodotti di fissione. Questo
materiale, emettendo delle radiazioni
penetranti, è molto radioattivo e
richiede dunque precauzioni nel
trattamento
di
smaltimento.
La
radioattività degli elementi estratti da
un reattore si riduce nel tempo secondo il
fenomeno naturale del dimezzamento ma i
tempi necessari a farla rientrare entro
standard di accettabilità biologica per il
corpo umano sono lunghi.
I tempi di decadimento
radioattivo variano inoltre a
seconda
dell'elemento
oscillando da pochi giorni a
centinaia di migliaia o
milioni di anni.
Esistono
attualmente
due
modi
principali per smaltire le scorie,
rigorosamente legati a preliminari studi di
natura geologica riguardanti il sito di
destinazione: per le scorie a basso livello
di radioattività si tende a ricorrere al
cosiddetto deposito superficiale, ovvero
il confinamento in aree terrene protette e
contenute
all'interno
di
barriere
ingegneristiche;
per le scorie a più alto livello di
radioattività si ricorre invece al deposito
geologico, ovvero allo stoccaggio in
bunker sotterranei schermati.
Inoltre vengono sfruttati anche degli
impianti di rigenerazione in grado di
estrarre l'uranio, il plutonio e gli altri
attinoidi (detti minori, prevalentemente
nettunio, americio e curio) dalle scorie e
renderlo riutilizzabile nel processo di
fissione nucleare.
Le batterie nucleari
Le batterie nucleari sono piccoli
dispositivi che riescono a generare
corrente
tramite
il
decadimento
radioattivo degli elementi in esse
contenute, principalmente plutonio. Sono
utilizzate principalmente in medicina
(in alcuni pacemaker) e nell'industria
aerospaziale, in quanto riescono a
fornire una corrente stabile e duratura
nel tempo
Ultimamente sono stati fatti studi molto
promettenti per migliorare la durata di
queste batterie, utilizzando per esempio
semiconduttori allo stato liquido, che si
degradano più lentamente di uno allo stato
solido
IL FUTURISMO nacque a Parigi nel 1909 con
la pubblicazione, sul quotidiano "Le
Figaro", del Manifesto del Futurismo di
Filippo Tommaso Marinetti.
Questo movimento coinvolge tutti i campi
della vita e della cultura.
Muore così l'arte come fenomeno elitario per
seguire tutti i nuovi mezzi di produzione della
società industriale contemporanea.
Inizia così per i futuristi una nuova
adesione alle moderne tecniche e nuovi
mezzi espressivi come il cinema e la
fotografia.
Intendono quindi operare un rinnovamento
totale dato da un entusiasmo per il futuro ma
sopratutto per l'angoscia del tempo che scorre.
Nasce così l'esaltazione per la macchina e
quindi per la velocità definita nel Manifesto
una nuova bellezza che arricchisce la
magnificenza del mondo.
I futuristi rifiutano nettamente il passato
tanto da proporre la distruzione delle
biblioteche, accademie e musei definiti
tutti come cimiteri di sforzi vani.
Nasce inoltre in loro una nuova
concezione violenta (spesso praticata
nelle feste futuriste) della vita e della
storia, che esalta la guerra a scapito della
pace, e disprezza le fasce deboli della
società in particolar modo la donna.
Questo disprezzo è da intendersi come
una condanna non della donna in sé ma
del
romanticismo
datole
dalla
letteratura dell'epoca.
Il creatore principale del Futurismo è
stato Filippo Tommaso Marinetti.
Questa
avanguardia
venne
subito
conosciuta a livello europeo grazie alla
pubblicità e alle serate futuriste.
Vengono definiti dai giornalisti
portatori di una visione moderna della
vita.
Per questo motivo i futuristi aderiscono
alle nuove tecniche note in quel periodo
come il cinema, la fotografia e vogliono
provare tutte quelle sensazioni prodotte da
tutti i nuovi mezzi espressivi estranei
all'arte,
come
abbigliamento,
arredamento e alimentazione.
I
futuristi
vogliono
operare
un
rinnovamento totale ed il loro entusiasmo
che nasce per il futuro è dato in realtà
dall'angoscia del tempo che scorre, la
fretta di vivere che hanno portato ad una
esaltazione della macchina, della velocità
e del dinamismo.
Vanno per questo contro il passato e
assumono spesso un atteggiamento
violento valorizzando la guerra a scapito
della pace e andando contro le fasce deboli
della società come la donna.
Il movimento di Marinetti, ha come
base una ideologia militarista e
autoritaria la quale si può dedurre dal
nome avanguardia cioè un avamposto di
soldati.
Dopo tre anni dalla nascita del Manifesto
Futurista, Marinetti crea il Manifesto
tecnico della letteratura futurista.
L'artista va contro la vecchia "poetica"
infatti inserisce immagini che si
sostituiscono alle le parole le quali
vengono "montate" sulla pagina così
come nascono nella mente dello scrittore
prendendo il nome di parole in libertà.
Il brano quindi risulterà ricco di
analogie e di immaginazione senza fili,
che associano tra loro le sensazioni
visive, uditive, tattili e olfattive.
Viene inoltre distrutta la sintassi, abolita la
punteggiatura, l'aggettivo e l'avverbio.
L'uso del verbo all'infinito, inoltre, viene
utilizzato per una maggiore sensazione
della realtà.
Il testo risulta privo dell' "io" letterario
portando ad una mancanza di soggettività
dell'autore.
Secondo Marinetti ogni sostantivo deve avere il
suo doppio cioè il sostantivo, senza
congiunzione, deve essere seguito dal
sostantivo cui è legato per analogia.
Verranno inoltre create le tavole parolibere,
cioè testi nei quali sono accostati parole,
cerchi, linee, disegni, colori e caratteri
tipografici diversi.
Marinetti vuole creare un poeta-giornalista
il quale vuole farci entrare nell'atmosfera
da lui vissuta in quel momento con
sensazioni che variano dai suoni, odori,
colori ecc.
NOTA STORICA
DOPING è un termine inglese che tradotto in
italiano significa grosso modo, fare uso di
droghe o sostanze stupefacenti, mentre nell’
ambito sportivo significa usare sostanze o
procedimenti
destinati
ad
aumentare
artificialmente il rendimento in occasione di
una gara sportiva.
L’uso di sostanze o metodi per aumentare il
rendimento fisico non è recente in quanto già
nell’ antica Grecia venivano usate erbe e
funghi ritenuti capaci di far aumentare il
rendimento fisico e capacità atletiche; gli
Aztechi mangiavano il cuore delle vittime
sacrificali per assimilarne la forza e conoscevano
le proprietà di aumentare la resistenza allo sforzo
fisico possedute da una sostanza estratta da un
cactus.
Agli inizi del secolo si passò dall’uso di
zollette di zucchero imbevute di etere alle
più "moderne" miscele di stricnina e
brandy e vino in cui erano state fatte
macerare foglie di coca;
per arrivare agli anni ‘50 in cui fecero la
loro comparsa le amfetamine, i primi
stimolanti di sintesi.
In passato, tuttavia, queste pratiche sleali
erano circoscritte alla sola cerchia degli
atleti professionisti, e per lo più limitate al
giorno prima della gara, oggi il doping è
diventato un fenomeno preoccupante che
interessa vasti strati della popolazione
sportiva
Indipendentemente dal tipo di sostanza
utilizzata e dall’esito finale, il doping
rappresenta prima di tutto un fatto di
coscienza.
E’ fraudolento l’intento stesso di migliorare
le
proprie
capacità
atletiche,
contravvenendo alle regole di correttezza,
lealtà e rispetto per gli altri che sono il
fondamento di qualsiasi attività sportiva.
Il doping è un fenomeno complesso alla cui
diffusione hanno contribuito alcuni fattori
"sociali" e motivazioni individuali più
profonde e inconsce. o ancora per tentare di
aumentare il trasporto di ossigeno e quindi la
resistenza fisica alla fatica (autotrasfusione);
dopo la gara, per riacquistare il più velocemente
possibile le energie (frequente nei ciclisti
durante
le
corse
a
tappe).
STORIA DELLA LOTTA ANTI-DOPING
La lotta al doping è nata in Italia nel 1954. Nel 1961
fu aperto a Firenze il primo laboratorio europeo di
analisi anti-doping. Dal 1964 (Olimpiadi di Tokyo)
si iniziò ad effettuare sistematici controlli antidoping sugli atleti. Dal 1971 esiste in Italia una
legge che punisce sia chi fa uso di sostanze
proibite, sia chi le distribuisce agli atleti. Nel
1971 il Comitato Olimpico Internazionale ha
pubblicato una lista di sostanze proibite che
viene periodicamente aggiornata.
TIPI Di DOPING
Esistono vari tipi di doping, utilizzati in
particolari periodi della stagione agonistica:
periodo pre-gara, durante la preparazione, per
tentare di aumentare le masse muscolari e la
forza
fisica
(steroidi);
durante la gara, per ridurre il senso di fatica,
o per stimolare il sistema nervoso centrale o,
infine, in alcuni sport, per ridurre il livello di
ansia (anfetamine, amine simpaticomimetiche,
tranquillanti, betabloccanti ecc.);
Valverde in foto d’archivio
doping
I FARMACI USATI COME DOPANTI
I composti chimici utilizzati illecitamente
nello sport sono molti, con diversi
meccanismi d’azione e diverso indice di
pericolosità.
Ogni Federazione Sportiva ha stabilito il
proprio regolamento e l’elenco delle
sostanze proibite. In genere, vengono vietate
quelle sostanze il cui uso da parte dell’atleta
viene finalizzato a ridurre la percezione della
fatica, migliorare la prontezza dei riflessi,
accrescere la forza e/o la resistenza muscolare,
diminuire il dolore, controllare la frequenza
cardiaca e/o respiratoria, ridurre il peso
corporeo, attenuare l’ansia o mascherare la
presenza nelle urine delle sostanze vietate.
Pratiche dopanti sono anche la trasfusione del
sangue (emotrasfusione) e la somministrazione
di globuli rossi o di prodotti derivati dal sangue.
Negli anni ‘50-60 erano in auge, soprattutto
tra i ciclisti, le amfetamine, stimolanti del
sistema nervoso centrale.
NEL DOPING si fa ricorso alle
amfetamine perché riducono la capacità
dell’organismo di percepire la fatica.
Riducendo questo segno premonitore
dell’esaurimento fisico, questi farmaci
spingono l’organismo oltre i propri
limiti. Tra gli sportivi, le amfetamine
hanno causato più morti (per aritmie,
aumenti improvvisi della pressione,
infarti) di qualsiasi altra sostanza.
Aumentano inoltre in modo rilevante
l’aggressività.
Negli anni ‘60, il loro utilizzo nel football
americano era così diffuso che per questo
sport venne descritta una particolare
sindrome psichiatrica, chiamata "Sindrome
della
Domenica",
caratterizzata
da
alterazioni del comportamento quali
imprecazioni oscene e atteggiamento
collerico.
Utilizzati in medicina per favorire la sintesi
delle proteine cellulari nei pazienti debilitati,
gli ormoni anabolizzanti hanno visto
progressivamente crescere nel tempo la
loro popolarità in ambito sportivo. Nel
doping vengono impiegati, a dosi molto
alte, per facilitare l’aumento della massa
muscolare e della forza
Facilmente
reperibili
nel
mercato
clandestino (alcune palestre li vendono
direttamente), sono diventati un vero e
proprio "fenomeno di massa" tra i
culturisti e i sollevatori di peso.
I rischi per la salute legati all’uso di questi
farmaci sono molteplici. Oltre a difetti nella
struttura
del
tessuto
muscolare
che
predispongono a rotture dei tendini sotto
sforzo, gli anabolizzanti possono provocare
numerosi altri effetti tossici, in molti casi
irreversibili.
Nei giovani sotto i 20 anni determinano
un’accelerazione della maturazione scheletrica
con arresto prematuro della crescita. Negli
uomini possono comportare una diminuzione
del volume dei testicoli e del numero di
spermatozoi con conseguente infertilità e
impotenza.
Nelle
donne
l’uso
di
anabolizzanti è associato alla comparsa di
tratti tipicamente maschili come crescita
eccessiva di peli e abbassamento del
timbro della voce, oltreché irregolarità
mestruali.
Gli anabolizzanti aumentano il rischio di
ictus e di infarto e possono causare gravi
sintomi psicotici quali stati maniacodepressivi, psicosi paranoidi e aggressività. Vi
sono inoltre segnalazioni di casi di tumori (al
fegato e alla prostata ) in atleti che facevano un
uso indiscriminato di anabolizzanti.
CONCLUSIONI
La pratica del doping ha quindi pochi vantaggi e
tantissimi rischi. E' questa la ragione per cui tutti in
tutto il mondo si cerca di debellarla. Inoltre, il fatto
stesso di cercare di superare gli altri atleti con mezzi
fraudolenti
è
da
considerare
moralmente
condannabile. Purtroppo però non tutti gli atleti
riescono a resistere alla tentazione. Per questo, dopo
molte competizioni sportive vengono effettuate analisi
per accertarsi che gli atleti non abbiano utilizzato
sostanze proibite. Queste analisi vengono svolte su
campioni di urina prelevati subito dopo la gara alla
presenza dei commissari di gara e del medico
incaricato anti-doping. I campioni vengono poi inviati
ad un centro attrezzato per riconoscere anche piccole
tracce delle sostanze proibite. In caso di positività,
ovviamente, scatta la squalifica per l'atleta colpevole.
Recentemente è stato stabilito che può essere
effettuato anche un prelievo di sangue per effettuare il
test.
Talvolta, si può risultare positivi anti-doping pur senza
aver utilizzato consapevolmente sostanze per aumentare
il proprio rendimento. Questo succede perchè, alcune
delle sostanze proibite dal Comitato Olimpico
Internazionale sono normali componenti di certi
farmaci in commercio. I farmaci che più
frequentemente contengono queste sostanze sono i
preparati utilizzati contro il raffreddore e l'influenza
(anche spray nasali), farmaci contro la tosse, alcuni
colliri, farmaci che riducono l'appetito, antiasmatici
(anche spray) ecc. Per questo motivo è meglio avvertire il
medico addetto all'anti-doping del tipo di farmaco che si
è utilizzato nei giorni precedenti, per non incorrere in
brutte sorprese:
Infine, è opportuno che ciascun atleta di buon senso
cerchi di educare i propri amici che tendono ad utilizzare
sostanze proibite spiegando loro i rischi che corrono a
fronte di ben pochi vantaggi ed insegnando che fare
sport deve significare migliorarsi con l'allenamento
e lo spirito di sacrificio che caratterizzano i veri
Campioni, dando il meglio di se stessi,
indipendentemente dal risultato delle gare.
 By the late 1930 Europe was
sliding towards another war
after the First World War ,
the Germany was ruled by
Adolf Hitler and his Nazis.
 Hitler wanted Germany to be
powerful again after the
defeat of the first world war .
He built up a strong army end
began to invade weak
countries nearby .
 In September 1939 the
Germans invaded Poland, the
Britain and France declared
war on Germany.
 In may 1940 Winston Churchill
become British prime minister.
He stirred the people with his
strong faith in victory.
 In June 1940, after the defeat of
France , Germany prepared to
invade Britain ,German leaders
felt it was essential to destroy
the British air force to stop it
sintuing the ships that would
Carrey German soldiers across
the channel .
 In august,1940 the German air
force began its bomber attack
on British airfields, harbors and
over 500 pilots were killed .
 This period is known as the
battle of Britain the German air
force( Luftwaffe) tried to destroy
the Royal Air force.
 October 31 st,
1940, is
considered to be the end of
battle of Britain, after the Royal
Air Force caused damage to the
German air force.
 The
Americans helped the
British against Germany and
Italy. In July 1943, the Allies
invaded Italy .
 The Italians surrendered , but
the Germans fought on At the
sometime , the US Air Force
joined the royal air force (RAF)
in a series of raids on German
cites
 The allied planned a return to




France. Troops in Britain trained
for the D-day .
Within a few weeks France and
Belgium had been freed.
The allies marched on into
Germany in early 1945.
Berlin fell in April and Hitler
killed himself. The war ended on
14 th august 1945.
It is estimated than 50million
people lost their lives during the
Second World War.
 Le racisme consiste à se méfier et
à mépriser des personnes ayant
des caractéristiques physiques et
culturelles. Il raciste exploite le
peur, par fois réelle, des gens.
 Le racisme n’a aucune base
scientifique . Le raciste est celui
oui , sous prétexte qu’il n’a pas la
même couleur de peau , ni la
même langue, se croit meilleur,
disons supérieur, que celui qui
est diffèrent de lui.
 Chaque être humain est unique :
n’existe pas deux êtres humains
absolument identiques.
 On combat avec le respect : le
respect c’est avoir de l’égard et
de la considération.
 Avec la culture, on apprend à vivre
ensemble; on apprend surtout ave
nous me sommes pas seul mode,
qu’ il existe d’ autres façons de
vivre. Apprendre à se connaitre, à
se parler à rire e semble , essayer
de partager ses plaisers, mars aussi
ses peines, montrer que nous
avons
souvent
les
mêmes
préoccupations,
les
mêmes
problèmes, c’est cela qui pourrait
faire reculer le racisme.
Le pues souvent un enfant répète ce
que disent ses parents, proches du
lointains.
Tout naturellement un enfant joue
avec d’autres enfants. Il ne pose pas la
question de savoir si tel enfant de
couleur différente est inférieur ou
supérieur à lui. Pour lui, c’est avant
tout un camarade de jeu.
L’ école est faite pour cela, pour leur
apprendre que les hommes naissent et
de meurent égaux en droits et
différents, pour leur enseigner que la
diversité, humaine est une richesse,
pas un handicap.
L’ONU,
Organizzazione delle
Nazioni Unite nacque al termine
della seconda guerra mondiale.
Lo scopo che si prefigge di
raggiungere è il mantenimento
della
pace
nel
mondo,
intervenendo politicamente o
militarmente con una forza
multinazionale (i caschi blu) nella
risoluzione delle controversie
internazionali.
Attualmente
l’ONU
è
rappresentata da 191 paesi. Tra
i compiti dell’ONU ricordiamo:
 L’assistenza umanitaria;
 Promozione del rispetto e dei
diritti umani a favore delle
categorie umane più bisognose
quali
fanciulli,
donne,
e
minoranze;
 Miglioramento
del
sistema
sanitario e dell’istruzione nei paesi
più poveri;
 Protezione dell’ambiente ecc….
Organi principali
Le Nazioni Unite basano il proprio
funzionamento sui seguenti organi
principali:
 L’ Assemblea Generale: è l’organo
deliberativo più importante,in cui
sono rappresentati tutti i 191 Stati
membri, ciascuno dotato di un voto.
Essa esamina i problemi più urgenti
( pace e sicurezza,bilancio,adesione
di nuovi membri);
 Il Consiglio di Sicurezza: è
l’organo con la principale
responsabilità nel mantenimento
della pace e della sicurezza
internazionale, può essere convocato
in qualsiasi momento. Il Consiglio è
composto da 15 membri, di cui 5
permanenti e gli altri eletti
dall’Assemblea Generale con
mandato biennale.
Le decisioni in seno al Consiglio
vengono prese con una maggioranza
di 9 voti, ogni altra decisione non
può essere assunta in presenza del
voto contrario di uno dei membri
permanenti (diritto di veto).Il
Consiglio di sicurezza può svolgere
funzioni di mediazione in caso di
controversie o conflitto,inviare
truppe per il mantenimento della
pace, imporre sanzioni economiche
e anche ordinare, in casi gravi, un
azione militare collettiva;
 Il Consiglio Economico e Sociale:
è l’organo che coordina le attività
svolte in ambito economico e sociale
dall’ONU e dalle agenzie e
istituzioni specializzate di cui
l’organizzazione si avvale. Il
Consiglio intende stimolare
la
cooperazione internazionale per lo
sviluppo;
 La
Corte Internazionale di
Giustizia: è il principale organo
giudiziario dell’ONU, composto
da 15 membri eletti dall’Assemblea
Generale e dal Consiglio di
Sicurezza;
 Il Segretariato: è l’organo
amministrativo delle Nazioni
Unite, da cui dipende il
funzionamento
dell’Organizzazione. Diretto dal
Segretario Generale, può contare
su uno staff di circa novemila
persone provenienti da tutto il
mondo
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