Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Facoltà di Economia - Bologna
Prof. Jacopo Di Cocco
Contabilità nazionale:
cos’è, cosa mostra, a chi serve
Versione provvisoria del 28/9/2007
Rappresentare le economie 1
• Definizione di economia [nazionale]: “L’insieme delle attività e patrimoni
economici su un territorio, rilevabili tramite i flussi di reddito e la
ricchezza della popolazione residente”
• Origine: il bisogno di una visione d’insieme, di comparare il personalmente
ignoto con un linguaggio essenziale ed universale e di fornire gli strumenti
per una scienza economica verificabile ed applicabile operativamente.
• Da una parte si presuppone la struttura matematica della materia, la sua
per così dire razionalità intrinseca, che rende possibile comprenderla ed
usarla nella sua efficacia operativa: … Dall’altra parte, si tratta della
utilizzabilità funzionale della natura per i nostri scopi, dove solo la
possibilità di controllare verità o falsità mediante l’esperimento fornisce la
certezza decisiva. Soltanto il tipo di certezza derivante dalla sinergia di
matematica ed empiria ci permette di parlare di scientificità. Ciò che
pretende di essere scienza deve confrontarsi con questo criterio. E così
anche le scienze che riguardano le cose umane, … cercavano di avvicinarsi
a questo canone della scientificità.
• Per questo si usa una rappresentazione numerica standard.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
2
Rappresentare le economie 2
• Problematiche attuali:
– paesi sviluppati, in rapida crescita o in ritardo,
– competitività, benessere economico, sostenibilità,
– Il risultato economico come valore sociale …..
• Fonti di dati:
– italiani ISTAT, Banca d’Italia, Union-camere, ER, ….
– europei: Eurostat, BCE, ….
– paesi sviluppati e competitivi: OCSE, BRI, ….
– paesi in via di sviluppo: Banca mondiale, FAO, UNDP,
UNECA, ECLAC, UNESCAP, ESCWA ….
– mondiali: FMI, WTO, ILO, ONU, ….
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Rappresentare le economie 3
•
•
•
•
Con i dati in rete si ottengono: tabelle, indicatori, grafici
Per indicatori cercare nella: Digital Library – dell’OCSE,
Per interessanti grafici dinamici vedere: Gapminder
Alcuni fatti salienti che emergono:
– alcune economie convergono altre divergono
– nuovi fattori determinanti dello sviluppo: non solo i tradizionali fattori,
ma anche capitali prima ignorati: immateriali, ambientali, umani, beni
pubblici
– problemi economici posti da demografia e modelli sociali
• Riferimenti: Atkinson, Maddison, Mundell, Sen, Rifkin, …
• Suggerimenti e spunti: 1) con chi diverge e con chi converge
l’Italia in Europa e nel mondo
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Fonte dei dati ed elaborazioni
• I dati utilizzati per i confronti dimensionali delle economie
sono stati prelevati, dal sito della Banca mondiale, raccolta
degli: 2006 World Development Indicators, sotto forma di
foglio elettronico.
• Per avere grafici “leggibili” sono state adottati i
raggruppamenti per livello di reddito e geografici.
• La tabella originale, le elaborazioni e rappresentazioni grafiche
sono riportate nel foglio elettronico richiamato nel lucido
precedente.
• Le elaborazioni sono costituite dal calcolo di valori unitari, di
indici territoriali (fatto 100% il mondo) e di estrapolazioni
utilizzando i tassi di sviluppo tra 2003 e 2004 riportati dalla
tabella.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Perché la contabilità nazionale? 1
• Misurare l’economia per osservare scientificamente la realtà
• Definizione: La Contabilità Economica Nazionale è la
descrizione quantitativa dell'attività economica di un Paese - o
di ogni altra circoscrizione territoriale - sotto forma di una
completa e sistematica presentazione dei flussi economici e
finanziari che si verificano tra gruppi significativi di
operatori, e delle consistenze finali dei beni reali e finanziari. I
flussi ruotano attorno al concetto di reddito nazionale e le
consistenze dei beni attorno al concetto di ricchezza
nazionale: motivo questo per far chiamare a molti la
contabilità nazionale l’insieme delle statistiche del reddito e
della ricchezza. (V. Siesto)
• Un sistema standard internazionale: SNA, il SEC è la versione
europea. La B.d.P. definita dal FMI è integrata con il SNA.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Perché la contabilità nazionale? 2
• Alcuni sviluppi cognitivi progettati e sollecitati:
–
–
–
–
–
–
integrazione tra macro, meso e micro economia
interdipendenza tra la sfera reale e quella finanziaria globali
distribuzione dei redditi tra attivi, generazioni ed aree
produttività, competitività, interdipendenza, globalizzazione
consumi, qualità della vita e benessere,
sviluppo ed ambiente
• Riferimenti: Siesto, Giannone, Lenti, Vanoli, Harrison,
Caricchia, http://unstats.un.org/unsd/nationalaccount/
• Suggerimenti e spunti:
– Perché reddito e ricchezza sono interdipendenti?
– Perché la formalizzazione contabile?
– I dati sono certi od approssimati?
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Basi teoriche della C.N.
•
•
•
•
•
•
Il circuito del reddito intersettoriale (Quesnay)
L’equilibrio economico generale (Walras)
La macroeconomia (Keynes)
La mesoeconomia (Leontief)
La descrizione della sfera finanziaria (Copeland)
La misura del benessere (Pigou, Nordhouse e Tobin,
Sen)
• Interdipendenza tra economico e sociale (Stone)
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Perchè la Contabilità nazionale
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Conoscenze da ottenere
La disciplina e' volta a far conoscere i sistemi
standard internazionali di CN, adottati dall'Unione
europea, per la rilevazione, descrizione e valutazione
delle economie dei paesi membri tramite i flussi che
descrivono la produzione, i redditi e le consistenze
patrimoniali (ricchezza) secondo il modello contabile
di origine keynesiana, la rappresentazione delle
interdipendenze produttive fornite dal modello
leonteviano e la matrice sociale definita da R. Stone,
le relazioni tra variabili economiche e quelle
demografiche.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Informazioni, programma, bibliografie,
materiali, documentazione
• La guida al corso con il programma e le informazioni
essenziali è disponibile sul portale dell’Ateneo: www.unibo.it
• Per maggiori dettagli e trovare i materiali utilizzati a lezione o
suggeriti vedere il sito: www.cib.unibo.it/dicocco/
• Per i dati della CN italiana ed i link ai diversi siti interessanti
vedere il sito dell’ISTAT: www.istat.it
• Per comunicare col docente usare l’apposita casella di posta
elettronica: [email protected]
• Per ricevere comunicazioni dal docente iscriversi alla lista di
distribuzione:
– contabilità[email protected]
– password: SEC1995
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Premessa al programma
• Il corso ha orientamento internazionale essendo basato sui
sistemi standard internazionali e sull’utilizzo e confronto dei dati
dei diversi paesi pubblicati dagli organismi mondiali ed europei
(Eurostat e BCE). A questi standard si attengono l’ISTAT e la
Banca d’Italia per calcolare e pubblicare i dati italiani. Quindi
gli studenti di diversi paesi studieranno sistemi e fonti valide
anche per il proprio paese in quanto è ormai generalizzata
l’adesione agli standard internazionali. Il corso si consiglia per
gli studenti che nelle aziende, nelle amministrazioni e nelle
consulenze professionali vorranno essere in grado di reperire
rapidamente le informazioni rilevanti sulle diverse economie in
cui la propria organizzazione od i propri clienti siano chiamati ad
operare o con cui confrontarsi anche se solo a fini valutativi. Per
ulteriori indicazioni vedere le altre parti della guida relativamente
a questo corso.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Programma: modulo I (tutti, 4 crediti)
• La Contabilità nazionale standard per descrivere le diverse
economie, misurarle, confrontarle nel tempo e nello spazio ed
integrare le diverse informazioni statistico-economiche e
demografiche
•
Parte A: Il sistema internazionale di contabilità nazionale
SNA1993 e collegati SEC1995, BPM 1993.
• Principi contabili, definizioni degli aggregati e conti
– I fondamenti dei sistemi standard di Contabilità nazionale: sfere reale
e finanziaria.
– I conti SEC per l’insieme dell’economia: correnti, dell'accumulazione e
patrimoniali.
– I conti ISTAT per settore istituzionale ed i dati per branca produttiva.
– I Conti del Resto del Mondo, la Bilancia dei pagamenti ed i dati della
Banca d’Italia e la BCE.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Programma del modulo I (segue)
• Parte B: Rapporti, fonti di dati, indicatori sintetici ed uso
dei conti nazionale
• La realtà letta tramite i dati di contabilità nazionale nei:
rapporti, comunicati ed articoli.
– Fonti ed modalità d'accesso ai dati della contabilità nazionale italiani,
esteri ed internazionali.
– Indicatori per sintetizzare e valutare: tassi di sviluppo, deflatori, tassi
d’attività, produttività, competitività, apertura dell’economia, Parità
di Potere d’Acquisto, Indicatore di sviluppo umano (HDI).
• Per il programma dettagliato, informazioni, esercizi, modalità
e consigli per gli esami vedere il sito:
www.cib.unibo.it/dicocco/ .
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Programma: modulo II
La contabilità nazionale integrata per la politica economica
• 5 crediti. Corsi con 9 crediti e vecchio ordinamento
Parte C: Gli sviluppi della contabilità nazionale tra macro,
meso e microeconomia per valutare bisogni, costi, produzioni
e risultati.
• Composizione ed evoluzione dei conti pubblici e gli indicatori
comunitari
• I conti per la politica economica e sociale: trimestrali, regionali,
satelliti ed ambientali.
• Le matrici contabili: NAM, SAM, Tavole e modello input-output
per la valutazione delle interdipendenze.
• La distribuzione funzionale e personale dei redditi, CLUP,
redditività del capitale, linee di povertà e concentrazione dei
redditi
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Perchè la Contabilità nazionale
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Programma: modulo II (segue)
• Parte D: L’integrazione nel SNA dei paesi in transizione
dal socialismo
• Evoluzione ed attendibilità dei dati economici di Cina,
Russia ed altri paesi in transizione ed in rapido sviluppo
come emerge dai contributi al Convegno svoltosi a Pechino
il 18-21 settembre 2007: “International Conference on
Experiences and Challenges in Measuring National Income
and Wealth in Transition Economies”
• Presentazione e commento di uno dei documenti del convegno,
(scelto dallo studente, in accordo con il docente)
• Per dettagli sul programma, informazioni, esercizi, modalità e
consigli per gli esami vedere il sito:
www.cib.unibo.it/dicocco/
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Abilità complementari necessarie
• L’esame dei dati, il calcolo degli indicatori, la
stesura dei rapporti e la presentazione dei
risultati richiedono le fondamentali abilità
informatiche:
– saper ricercare in Internet: dati, bibliografie e
documenti,
– saper comunicare: videoscrittura, lucidi video, email,
– saper memorizzare ed elaborare i dati: foglio
elettronico, DB, applicativi statistici
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Modalità d’esame
• Una prova scritta con risposta a testo libero articolata
sui diversi punti delle lezioni frontali. Dettagli sulle
prove scritte, differenziate secondo frequenza e i
crediti.
• Una prova in laboratorio di ricerca in rete documenti
e fonti statistiche seguite da illustrazione e calcolo di
almeno un indicatore e sua rappresentazione grafica e
commento esplicativo. Informazioni ed ausili per la
prova in laboratorio.
Discussione facoltativa per i candidati con 4 crediti.
• Prova finale per i 9 crediti: pesentazione e commento
orale di uno dei documenti segnalati nel punto D del
programma.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Verifiche delle capacità
• Il corso ha impostazione teorica ed applicativa, grazie
ai dati liberamente disponibili su Internet ed a quelli
forniti su abbonamento dell'Ateneo.
• La parte teorica viene verificata con i primi tre quesiti
dei compiti scritti.
• Quella applicativa con:
– il quarto quesito allo scritto: lettura e analisi di un
documento economico con dati o indicatori di CN,
– calcolo, rappresentazione e commento di un indicatore
(prova B)
– Presentazione e discussione di un documento di analisi di
uno specifico fenomeno economico anche con il sussidio di
nuovi dati
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Nota bibliografica
•
•
•
•
•
N.B.: Le opere segnalate riportano i link per reperirle in biblioteca tramite i cataloghi
gestititi dal CIB (alcune sono ancora disponibili in libreria) o in rete.
I materiali in rete possono essere ad accesso libero o riservato. Personale e studenti
dell’Ateneo sono abilitati ad accedere ai materiali riservati grazie ad accordi,
abbonamenti campus delle biblioteche e dello SBA, o messa a disposizione riservata
da parte dei docenti. I materiali riservati sono accessibili liberamente dai PC delle
biblioteche e dei laboratori; dall’esterno dell’Ateneo è necessario abilitarsi tramite il
proxy del CIB utilizzando indirizzo della posta elettronica e relativa password forniti
dal CeSIA. Il catalogo dei periodici ACNP indica per ogni rivista il sito abilitato per
scaricare gli articoli da quelle in formato elettronico con copyright protetto. Ad ACNP
fa riferimento anche il motore di ricerca di Google specializzato nei contributi
scientifici: Scholar. Le banche dati a cui l’Ateneo abbonato sono elencate nel
catalogo curato dallo SBA.
I materiali didattici utilizzati durante le lezioni e le esercitazioni, quelli per gli esercizi e
la preparazione agli esami ed i documenti commentati in aula dal docente saranno
inseriti nella biblioteca digitale e resi facilmente reperibili tramite la pagina “Materiali”
di prossima attivazione in questa Guida degli studenti; essi saranno reperibili anche
tramite i servizi del Portale d’ateneo, gli ordinari strumenti della biblioteca digitale
Alma-DL ed il sito del docente.
# segnala i materiali che saranno resi disponibili tramite la pagina dei materiali della
Guida.
§ segnala i materiali protetti per i quali dall’esterno è necessario utilizzare il proxy del
CIB.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Bibliografia di base: scritto (primi 3 quesiti)
• Lucidi, esercizi, dispense ed altri materiali
presentati alle lezioni:
• # versioni definitive , ( versioni provvisorie )
• Testi: Primo modulo: opera di base per la
prova scritta (primi 3 quesiti):
• Vincenzo Siesto, La contabilità nazionale
italiana: il sistema dei conti del 2000 , il
Mulino, pp. 224, € 14,50, Bologna, 2003
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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I manuali ufficiali
• Per conoscere definizioni, nomenclature, schemi di conti e regole della
Contabilità nazionale ad integrazione ed approfondimento dei lucidi su singoli
punti lo studente può consultare i manuali ufficiali di riferimento:
• SNA 1993 (universale)
Ufficio statistico delle Nazioni unite:Handbooks and Manuals on National
Accounting
– Edizione cartacea in biblioteca del Handbook of national accounting
– Edizione in linea comprensiva di aggiornamenti ed integrazioni:
–
• SEC 1995 (versione europea del SNA, regolamento comunitario):
Eurostat, Sistema europeo di conti economici, 1995.
– Manuale originale su CD al CIB, consultabile in rete via Tatoo :
– Manuale in linea (in inglese) comprensivo di aggiornamenti ed integrazioni:
• BdP 1993 Manuale armonizzato per la Bilancia dei pagamenti a cura del FMI
(V versione)
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Bibliografia per il secondo modulo
Lucidi ed elaborazioni dei moltiplicatori ed indicatori su
foglio elettronico resi disponibili durante le lezioni e
dall’apposita pagina nel sito del docente
• Opere per le tavole input-output
– Susanna Mantegazza, Claudio Pascarella (Istat - Direzione
Centrale della Contabilità Nazionale), # Il nuovo approccio
integrato ai conti nazionali – le tavole delle risorse e degli
impieghi , in: La revisione generale dei conti nazionali del
2005, Roma, 21-22 giugno 2006 (fonte ISTAT)
– Costa, Paolo <1943- > Economia delle interdipendenze
produttive : una introduzione all'analisi input-output,
CEDAM, Padova 1995 vedere da pag. 1 a pag. 142 e se
necessario l'appendice 2: “Algebra delle matrici”.
• Per gli altri punti, documenti sui siti di riferimento.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Siti di riferimento
•
Siti d'interesse per trovare dati, indicatori e documenti ufficiali che usano la
contabilità nazionale (per 4° quesito scritto, il calcolo d'indicatori indicatori e
pubblicazioni)
–
–
–
–
–
–
–
ISTAT : (per la parte specificatamente dedicata ai conti nazionali http://www.istat.it/conti/ )
Banca d'Italia (ha anche la versione italiana di : norme sull'euro, conversioni e pubblicazioni
della BCE )
Ministero dell'economia (DPEF, Relazione generale sull'economia italiana, altri documenti
governativi)
EUROSTAT Ufficio statistico dell'Unione Europea
BCE , Banca Centrale Europea
OECD Organizzazione per la collaborazione e lo sviluppo economico, § SourceOECD per
manuali, metodologie, dati e studi sulle economie sviluppate ad abbonamento campus
ONU , Sito della Divisione statistica delle Nazioni Unite Le Nazioni Unite e le loro agenzie:
•
–
–
–
–
–
–
I siti delle NU
IMF , Fondo monetario internazionale
WTO , Organizzazione mondiale per il commercio
FAO , Food and Agriculture Organization of the United Nations
WB, Banca Mondiale, § World Development Indicators On-line (WDI)
BIS , Banca dei regolamenti internazionali
# Gapminder Statistiche ed indicatori su grafici dinamici (da vedere)
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Approfondimenti bibliografici
Per chi ne vuole sapere di più, anche per tesine e tesi
•
•
•
•
•
•
•
•
Alfonsina Caricchia, (Istat- Direzione Centrale della Contabilità Nazionale), Perché
la revisione dei conti nazionali?, in: La revisione generale dei conti nazionali del
2005, Roma, 21-22 giugno 2006.
Vanoli, André, Une histoire de la comptabilité nationale , Paris: La Découverte,
2002. - 655 pp.
Angus Maddison, L'economia mondiale: una prospettiva millenaria , - Milano:
Giuffrè, 2005, XXX - 542 pp; versione in linea (inglese) su OECD, completa di
allegato statistico del 2006 (per consultarla da casa usare il proxy del CIB).
Frits Bos, T he National Accounts as a Tool for Analysis and Policy; Past, Present
and Future , 2003
La rivista internazionale di riferimento: The Review of income and wealth, su carta
, in rete (via proxy )
Sito ed atti dei convegni IARIW (International Association for Studies on Income
and Wealth)
Ulteriori informazioni bibliografiche e documentali sono reperibili tramite il sito
del CIB
Per altri materiali, dati, link d'interesse segnalati a lezione e consigli vedere il sito
del docente
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Le domande alla CN
• Come misurare, confrontare e valutare le economie?
• Quali sono i paesi ricchi e quelli poveri, come
evolvono?
• Cosa sono PIL (GDP) e Reddito nazionale (GNI)
spesso citati?
• Come la CN descrive le economie?
• La finanza aiuta o sfrutta l’economia reale?
• Globalizzazione: quali effetti per il mio paese?
• Quali legami tra economia demografia e società?
• Quali i ruoli delle amministrazioni pubbliche?
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
25
Misurare, confrontare e valutare 1
• Misurare e non solo contare: rapportare ad un’unità di misura,
in valore monetario per sommare risorse diverse (raramente in
termini fisici ad es. in anni uomo).
• Confrontare le economie e le loro componenti nel tempo e
nello spazio in valori assoluti e come indici.
• Per confrontare cose espresse in valori monetari bisogna
uniformare le monete: deflatori, cambi, parità di poteri
d’acquisto
• Per valutare:
– in termini quantitativi: indicatori
•
•
•
•
Aggregati o saldi totali od unitari (ad es. PIL, RND, risparmio, ecc.)
Ordinamenti (rank)
Rapporti caratteristici
Indici
– In termini qualitativi: relazioni di commento e di analisi.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
26
Misurare, confrontare e valutare 2
• Problematiche attuali: trovare indicatori di valore universale
per economie molto diverse (OCSE, ONU, WB, FAO,
FMI,…)
• Molti dati, indicatori e rapporti sui siti di questi organismi.
• Alcuni fatti salienti che emergono:
– Le differenze spesso aumentano con lo sviluppo
– Con la globalizzazione tutti in transizione
• Gli sviluppi progettati e sollecitati in particolare da OCSE e
ONU.
• Riferimenti: vedere in particolare gli studi OCSE
• Suggerimenti e spunti: vedere l’ordine dei paesi per
popolazione, PIL in dollari e reddito pro capite in PPP
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Misurare: reddito e ricchezza
• Il reddito è un flusso generato dalla produzione del
periodo che determina il potere di acquisto a
situazione patrimoniale immutata.
• La ricchezza economica o patrimonio è un fondo
alimentato dalle quote accumulate della produzione e
delle variazioni accidentali del patrimonio che incide
sulla capacità produttiva o reddituale.
• Misurare l’ interdipendenza tra patrimoni, reali o
finanziari e redditi nazionali o individuali.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Paesi ricchi e paesi poveri
• Ricchezza e povertà sono relative e misurate dal reddito pro
capite (flusso annuo) e non dal patrimonio
• Origini: A. Smith, La ricchezza delle nazioni
• Problematiche attuali: Chi converge e chi diverge?
• Cfr. A. Maddison, The World Economy: Volume 1: A
Millennial Perspective and Volume 2: Historical Statistics,
OECD 2001-2006
• Ad esempio le situazioni relative cambiano:
http://ocde.p4.siteinternet.com/publications/doifiles/4103063.x
ls
• Suggerimenti e spunti:
– L’HDI per considerare: economia, salute e capitale umano
– Quali posizioni relative se i redditi pro capite diverranno uguali?
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
29
Lo sviluppo cambia i rapporti
economici e sociali
• Quando il reddito pro capite reale cresce la quota destinata
all’alimentazione fisiologicamente cala (legge di Engel) e nella
stessa spesa alimentare aumenta la quota destinata alla
trasformazione industriale ed al commercio quindi diminuisce
il valore aggiunto relativo dell’agricoltura e per mantenere la
proporzione del reddito personale degli agricoltori devono
diminuire gli addetti agricoli ed aumentare la loro produttività.
• L’esodo agricolo, se non trova sbocco in industrializzazione e
servizi diffusi sul territorio provoca urbanizzazione massiccia
ed emigrazioni
• I ritardi nell’adattamento fanno aumentare le differenze tra
redditi urbani e rurali
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Con lo sviluppo si riduce la quota del
valore aggiunto dell’agricoltura
Quota del Valore aggiunto agricolo
30,0%
27,5%
25,0%
22,5%
20,0%
Italy
Korea
Spain
Hungary
Poland
Denmark
USA
GRB
17,5%
15,0%
12,5%
10,0%
7,5%
5,0%
2,5%
19
70
19
71
19
72
19
73
19
74
19
75
19
76
19
77
19
78
19
79
19
80
19
81
19
82
19
83
19
84
19
85
19
86
19
87
19
88
19
89
19
90
19
91
19
92
19
93
19
94
19
95
19
96
19
97
19
98
19
99
20
00
20
01
20
02
20
03
0,0%
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Fisiologicamente gli addetti si riducono con la
stessa tendenza, ma con ritardo.
Per ora fa eccezione la Polonia
Total empoyement, number of engaged: share of agriculture
50,0%
45,0%
40,0%
35,0%
Italy
Korea
Spain
Hungary
Poland
Denmark
USA
GRB
Serie9
30,0%
25,0%
20,0%
15,0%
10,0%
5,0%
19
70
19
71
19
72
19
73
19
74
19
75
19
76
19
77
19
78
19
79
19
80
19
81
19
82
19
83
19
84
19
85
19
86
19
87
19
88
19
89
19
90
19
91
19
92
19
93
19
94
19
95
19
96
19
97
19
98
19
99
20
00
20
01
20
02
20
03
0,0%
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
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Il valore aggiunto per addetto agricolo d’equilibrio si
colloca tra il 65 ed il 25% di quello nazionale. C’è chi
converge e chi no, perché?
Rapporto Valore aggiunto/addetti in agricoltura
140,0%
120,0%
medie mobili triennali
100,0%
Italy
Korea
Spain
Hungary
Poland
Denmark
USA
GRB
80,0%
60,0%
40,0%
20,0%
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992
1991
1990
1989
1988
1987
1986
1985
1984
1983
1982
1981
1980
1979
1978
1977
1976
1975
1974
1973
1972
1971
1970
0,0%
34
Fonti dei dati ed elaborazioni
• I dati utilizzati per i confronti sono stati prelevati,
sotto forma di fogli elettronici, dal sito OECD: STAN
Structural Analysis Database, STAN Country Excel
Files.
• Sono stati selezionati alcuni paesi per avere grafici
“leggibili”.
• Si sono estratti si soli dati relativi al totale
dell’economia e all’agricoltura, trascurando il
dettaglio delle altre branche
• Le elaborazioni e rappresentazioni grafiche sono
riportate nel foglio elettronico allegato
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
35
Gli indicatori
•
•
•
•
•
•
Aggregati, dati unitari, rapporti ed indici
Alcuni aspetti particolarmente osservati
Come si cambia ed evolve nel tempo
Sviluppo, produttività, competitività
Cicli, stagioni, eventi straordinari
I confronti nello spazio:
noi e loro, regioni, paesi, aree, continenti,
• Si può misurare il benessere?
HDI: reddito + salute + conoscenza
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
36
I tassi di sviluppo del PIL dalla creazione dell’euro mostrano
nell’area un ciclo più lungo in cui si sono inseriti cicli più brevi,
dal 2005 la ripresa è oggi decisa e superiore a quella Italiana
•
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
37
L’evoluzione della produttività del lavoro osservata
è fortemente correlata al tasso di sviluppo ed
appare più causata che causante.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
38
Il tasso di disoccupazione è correlato al tasso di sviluppo, ma
per superare la crisi del 2001 c’è stata una ristrutturazione
produttiva che ha temporaneamente aumentato la
disoccupazione, ora riassorbita grazie alla ripresa.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
39
Trend, cicli, stagioni, eventi straordinari
• Il trend è una rappresentazione funzionale della tendenza di lungo
periodo del fenomeno al variare del tempo o di altra variabile presa
come indipendente (esogena). Può essere evolutivo o stazionario.
• Il ciclo economico è un movimento tipicamente sinusoidale di medio
periodo attorno al trend per effetto del pieno impiego o meno delle
risorse e della vischiosità all’adattamento alle nuove condizioni (per
l’analisi della congiuntura si usano spesso dati trimestrali).
• Le evoluzioni stagionali sono tipicamente di breve periodo (mensili)
e condizionate dal succedersi delle stagioni e delle festività.
Richiedono correzioni statistiche per avere dati destagionalizzati.
• Gli eventi straordinari possono essere positivi o negativi spesso in
economia sono detti shock (ad es. 11 settembre). Dopo questi ciclo
e trend possono variare oppure l’economia più o meno rapidamente
li riassorbe riprendendo il percorso precedente.
• Si fornisce di seguito un semplice esempio, elaborazioni più ampie
saranno trattate nel secondo modulo.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
40
Esempio di rapporti e tendenze:
imp/pil; exp/pil; (exp+imp)/pil (*)
Indicatori degli scambi con il resto del mondo
60,0%
50,0%
y = 0,0215x + 0,3929
40,0%
% del PIL
Tasso di dipendenza
Propensione ad esportare
Grado di apertura
30,0%
y = 0,0137x + 0,1876
Lineare (Grado di apertura)
Lineare (Propensione ad esportare)
y = 0,0078x + 0,2053
Lineare (Tasso di dipendenza)
20,0%
10,0%
0,0%
1980
Jacopo Di Cocco
1985
1990
1995
2000
Perchè la Contabilità nazionale
2005
41
Il ruolo delle amministrazioni pubbliche
•
•
•
Le amministrazioni pubbliche costituiscono uno dei settori dell’economia,
articolato in sottosettori.
Le amministrazioni pubbliche producono i servizi collettivi indivisibili e altri
ripartibili individualmente senza prezzi significativi, marginalmente anche
beni e servizi vendibili.
Le amministrazioni pubbliche oltre alla funzione di produrre (in particolare
beni e servizi non vendibili) ne svolgono altre fondamentali:
– investire in infrastrutture che creano economie esterne per gli alti settori,
– sostenere le innovazioni produttive con aiuti agli investimenti,
– orientare il mercato con interventi che determinano prezzi politici inferiori o
superiori a quelli concorrenziali
– ridistribuire il reddito e la ricchezza con la fiscalità, le prestazioni sociali e gli altri
trasferimenti interni ed internazionali
•
•
•
Le produzioni pubbliche non vendute devono essere valutate con stime.
Significativi livello e composizione delle entrate (pressione fiscale) e delle
uscite (spesa corrente ed in conto capitale)
Gli squilibri di bilancio e il debito pubblico sono parametri significativi anche
sul piano internazionale
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
42
Quanto pesano le AA.PP
Tavola 19. Rapporti caratteristici del conto economico
consolidato delle amministrazioni pubbliche
Voci
Indebitamento netto / Pil
Saldo primario / Pil
Pressione fiscale consolidato
Pressione fiscale (a)
Entrate correnti / Pil
Entrate totali / Pil
Uscite correnti / Pil
Uscite totali al netto interessi / Pil
Uscite totali / Pil
Jacopo Di Cocco
2001
-3,1
3,2
41,2
41,3
44,8
45,0
2002
-2,9
2,7
40,7
40,8
44,1
44,5
2003
-3,4
1,7
41,3
41,4
43,4
45,1
2004
-3,4
1,3
40,6
40,7
43,7
44,6
2005
-4,1
0,5
40,5
40,6
44,0
44,4
43,9 43,8 44,2 44,1 44,5
41,8 41,9 43,4 43,3 43,9
48,1 47,4 48,5 48,0 48,5
Perchè la Contabilità nazionale
43
La destinazione della spesa pubblica
• La ripartizione della spesa pubblica secondo la
Classificazione delle funzioni delle
amministrazioni pubbliche (COFOG) consente di
valutare il rilievo che i diversi ambiti di intervento
ed obiettivi di volta in volta perseguiti hanno
nelle scelte politiche.
• La classificazione può essere utilizzata secondo
voci più o meno dettagliate; questa le tabelle
incluse dall’ISTAT nei conti nazionali (d0).
• Indicatori significativi le quote di ciascuna
funzione:
– sulla spesa pubblica (f1)(d1)
– sul PIL (f2)(d2).
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
44
Tavola 18. Conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche
Milioni di euro
variazioni %
VOCI ECONOMICHE
2001
2002
2003
2004
2005
2004
2005
USCITE
Spesa per consumi finali
236.857
248.783
262.942
275.482
287.558
4,8
4,4
131.647
137.621
144.749
149.609
155.533
3,4
4,0
64.289
67.154
70.809
74.660
77.317
5,4
3,6
31.757
33.681
34.824
37.975
39.819
9,0
4,9
202.332
214.078
224.485
234.627
241.692
4,5
3,0
1.513
1.407
1.175
1.181
1.131
0,5
-4,2
29.299
31.264
33.712
35.137
35.311
4,2
0,5
470.001
495.532
522.314
546.427
565.692
4,6
3,5
78.764
71.519
68.514
65.753
64.549
-4,0
-1,8
Totale uscite correnti
548.765
567.051
590.828
612.180
630.241
3,6
3,0
Investimenti fissi lordi
29.630
22.468
32.778
33.276
33.499
1,5
0,7
Contributi agli investimenti
16.891
18.440
19.463
17.728
18.909
-8,9
6,7
5.556
6.024
4.819
3.492
4.642
-27,5
32,9
Totale uscite in c/capitale
52.077
46.932
57.060
54.496
57.050
-4,5
4,7
Totale uscite complessive
600.842
613.983
647.888
666.676
687.291
2,9
3,1
di cui: redditi da lavoro dipendente
consumi intermedi
prestazioni sociali in natura acquistate
direttamente sul mercato
Prestazioni sociali in denaro
Imposte dirette pagate dalla PA
Altre uscite correnti
Uscite correnti al netto interessi
Interessi passivi
Altre uscite in c/capitale
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
45
Tavola 18 Conto economico consolidato delle
amministrazioni pubbliche (2)
ENTRATE
Imposte dirette
183.998
179.554
178.745
185.400
189.052
3,7
2,0
Imposte indirette
176.952
185.174
186.770
195.398
201.859
4,6
3,3
Contributi sociali effettivi
149.841
157.530
164.965
173.082
179.059
4,9
3,5
3.982
3.745
3.811
3.468
3.357
-9,0
-3,2
44.099
45.228
45.271
49.953
50.083
10,3
0,3
558.872
571.231
579.562
607.301
623.410
4,8
2,7
Imposte in c/capitale
1.065
2.986
17.932
7.912
1.808
-55,9
-77,1
Altre entrate in c/capitale
2.404
2.681
4.358
3.811
4.156
-12,6
9,1
Totale entrate in c/capitale
3.469
5.667
22.290
11.723
5.964
-47,4
-49,1
Totale entrate complessive
562.341
576.898
601.852
619.024
629.374
2,9
1,7
Contributi sociali figurativi
Altre entrate correnti
Totale entrate correnti
SALDI
Saldo corrente
10.107
4.180
-11.266
-4.879
-6.831
Indebitamento netto
-38.501
-37.085
-46.036
-47.652
-57.917
Saldo primario
40.263
34.434
22.478
18.101
6.632
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
46
Tavola 18. Conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche
Percentuali su totale uscite
VOCI ECONOMICHE
2001
2002
2003
2004
2005
USCITE
Spesa per consumi finali
39,4%
40,5%
40,6%
41,3%
41,8%
21,9%
22,4%
22,3%
22,4%
22,6%
10,7%
10,9%
10,9%
11,2%
11,2%
5,3%
5,5%
5,4%
5,7%
5,8%
33,7%
34,9%
34,6%
35,2%
35,2%
Imposte dirette pagate dalla PA
0,3%
0,2%
0,2%
0,2%
0,2%
Altre uscite correnti
4,9%
5,1%
5,2%
5,3%
5,1%
Uscite correnti al netto interessi
78,2%
80,7%
80,6%
82,0%
82,3%
Interessi passivi
13,1%
11,6%
10,6%
9,9%
9,4%
Totale uscite correnti
91,3%
92,4%
91,2%
91,8%
91,7%
Investimenti fissi lordi
4,9%
3,7%
5,1%
5,0%
4,9%
Contributi agli investimenti
2,8%
3,0%
3,0%
2,7%
2,8%
Altre uscite in c/capitale
0,9%
1,0%
0,7%
0,5%
0,7%
Totale uscite in c/capitale
8,7%
7,6%
8,8%
8,2%
8,3%
Totale uscite complessive
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
di cui: redditi da lavoro dipendente
consumi intermedi
prestazioni sociali in natura acquistate direttamente sul
mercato
Prestazioni sociali in denaro
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
47
Tavola 18 Conto economico consolidato
delle amministrazioni pubbliche (2)
Percentuali su totale uscite
ENTRATE
Imposte dirette
30,6%
29,2%
27,6%
27,8%
27,5%
Imposte indirette
29,5%
30,2%
28,8%
29,3%
29,4%
Contributi sociali effettivi
24,9%
25,7%
25,5%
26,0%
26,1%
Contributi sociali figurativi
0,7%
0,6%
0,6%
0,5%
0,5%
Altre entrate correnti
7,3%
7,4%
7,0%
7,5%
7,3%
93,0%
93,0%
89,5%
91,1%
90,7%
Imposte in c/capitale
0,2%
0,5%
2,8%
1,2%
0,3%
Altre entrate in c/capitale
0,4%
0,4%
0,7%
0,6%
0,6%
Totale entrate in c/capitale
0,6%
0,9%
3,4%
1,8%
0,9%
Totale entrate complessive
93,6%
94,0%
92,9%
92,9%
91,6%
Totale entrate correnti
SALDI
Saldo corrente
1,8%
0,7%
-1,9%
-0,8%
-1,1%
Indebitamento netto
-6,8%
-6,4%
-7,6%
-7,7%
-9,2%
Saldo primario
7,2%
6,0%
3,7%
2,9%
1,1%
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
48
La contabilità generazionale:
pensionati, bambini, studenti, attivi
•
•
•
•
•
Nella società ci sono persone occupate in attività produttive (lavoratori
dipendenti od autonomi) e persone non attive: bambini, studenti,
disoccupati, pensionati, inabili, altri in condizioni non professionali. Gli
inattivi grazie a trasferimenti di reddito interni od esterni alla propria famiglia
o a diritti su beni reali ed attività finanziarie si appropriano di una quota della
produzione corrente degli attivi nel periodo.
Una prima approssimazione è quella di considerare le quote della
popolazione per classi si età e quella di considerare il rapporto tra attivi ed
inattivi o la quota di attivi sul totale.
In un sistema socialmente in equilibrio ciascuna generazione dovrebbe
trasferire quando attiva e ricevere quando inattiva (in particolare per ragioni
d’età) la stessa proporzione del reddito prodotto.
Determinare la quota di reddito trasferita ai bambini e ai giovani non è
facile, in quanto prevalgono i trasferimenti interni alle famiglie non registrati,
per i trasferimenti ai pensionati, chi è attivo si domanda se potrà, a sua volta
godere dello stesso livello di garanzia di reddito. Le previsioni generano
incertezza.
Da qui l’esigenza di una contabilità sui trasferimenti tra generazioni.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
49
L’indice di dipendenza nel passato
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
50
L’indice tendenziale di dipendenza
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
51
Indici di struttura della popolazione
Comune di Bologna - Ipotesi B
Principali indici di struttura. Anni 2003-2018 (dati previsti al 1 gennaio)
% meno di 15 anni
% 65 e più
% 80 e più
rapporto di mascolinità
indice di vecchiaia
indice di dipendenza
tasso di ricambio della
popolazione in età attiva
età media
Jacopo Di Cocco
2003
2004
9,78
9,96
10,15 10,33 10,48 10,63
10,78 10,92 11,05 11,12
11,16 11,22 11,24 11,23
11,21 11,19
26,58 26,77
26,93 27,13 27,15 27,10
27,01 26,87 26,58 26,77
26,82 26,77 26,60 26,38
26,09 25,83
7,75
8,03
87,33 87,48
2005
8,32
2006
8,60
2007
8,79
2008
9,00
87,64 87,81 87,99 88,17
2009
9,14
2010
9,27
2011
9,44
2012
9,53
88,36 88,55 88,74 88,95
2013
9,55
2014
9,60
2015
9,65
2016
9,70
89,15 89,36 89,57 89,78
2017
9,70
2018
9,73
89,99 90,21
271,89 268,60 265,41 262,60 258,92 254,88 250,54 245,96 240,65 240,76 240,29 238,58 236,64 234,85 232,73 230,85
57,11 58,05
58,94 59,89 60,33 60,59
60,75 60,76 60,33 60,99
61,23 61,26 60,89 60,28
59,49 58,79
205,92 204,41 199,51 192,30 184,92 179,65 174,78 171,03 169,07 160,58 154,23 150,37 148,12 146,18 146,09 146,54
47,71 47,71
47,71 47,71 47,69 47,67
47,64 47,61 47,58 47,55
Perchè la Contabilità nazionale
47,52 47,48 47,43 47,39
47,34 47,29
52
Bologna: andamento di alcuni indici
di struttura della popolazione
Indici di struttura della popolazione
300,00
250,00
200,00
indice di vecchiaia
%
indice di dipendenza
150,00
tasso di ricambio della
popolazione in età attiva
100,00
50,00
0,00
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
Indice di vecchiaia = numero di anziani oltre i 64 anni per ogni 100
bambini fino ai 14 anni.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
53
Quanti lavorano, quanto guadagnano?
Tavola 80 - Valori medi dei principali aggregati
AGGREGATI: migliaia unità, prezzi correnti
Popolazione residente a metà anno
Unità di lavoro totali
Unità di lavoro dipendenti
VALORI PRO CAPITE (a)
PIL ai prezzi di mercato per abitante
PIL ai prezzi di mercato per unità di lavoro
Reddito nazionale lordo ai prezzi di mercato per
Consumi finali nazionali per abitante
Redditi da lavoro dipendente per unità di lavoro
Retribuzioni lorde per unità di lavoro dipendente
1982
1985
1990
1995
2000
2005
56.543,5 56.593,1 56.719,2 56.844,3 56.942,1 58.530,3
22.181,8 22.615,8 23.477,3 22.487,7 23.412,3 24.192,2
15.336,8 15.443,1 16.218,6 15.549,4 16.279,2 17.213,1
5.085,5 7.591,9 12.365,3 16.665,5 20.917,0 24.213,8
12.963,4 18.997,7 29.873,6 42.127,0 50.873,1 58.582,6
5.051,7 7.540,9 12.169,1 16.408,8 20.760,3 24.134,6
3.946,0 5.865,8 9.578,2 12.726,9 16.392,6 19.163,3
9.067,4 12.887,6 19.346,7 25.109,0 28.711,0 33.592,8
6.565,1 9.293,2 13.717,2 17.593,0 20.861,6 24.340,2
(a) euro dal 1999; eurolire per gli anni precedenti
• Quanti siamo e quanti di questi lavorano e con che
rapporto
• Quanto è il prodotto per persona e per produttore
• Come impieghiamo il potere d’acquisto
• Quanto costa il lavoro e cosa ottiene (diff. cuneo fiscale)
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
54
Indicatori di carico e d’impiego
Tavola 80a - Rapporti tra i valori medi dei principali aggregati
INDICATORI
Ind.dipendenza effettiva
Tasso di attività
Rapporto di distribuzione
Rapporto di ridistribuzione
Propensione al consumo
Quota dipendenti
CLUP (approssimato)
Tasso di remunerazione
Cuneo fiscale
•
•
•
•
•
Formule
(Pop-Occ)/Occ
Ult/Pop
PILpc/PILpa
IDE*RD
Cons/RNL
Uld/Ult
RLD/PILpa
RL/PILpa
CLUP-TR
1982
1,55
39,2%
39,2%
60,8%
78,1%
69,1%
69,9%
50,6%
19,3%
1985
1,50
40,0%
40,0%
60,0%
77,8%
68,3%
67,8%
48,9%
18,9%
1990
1,42
41,4%
41,4%
58,6%
78,7%
69,1%
64,8%
45,9%
18,8%
1995
1,53
39,6%
39,6%
60,4%
77,6%
69,1%
59,6%
41,8%
17,8%
2000
1,43
41,1%
41,1%
58,9%
79,0%
69,5%
56,4%
41,0%
15,4%
2005
1,42
41,3%
41,3%
58,7%
79,4%
71,2%
57,3%
41,5%
15,8%
Calano quanti ne deve mantenere in media ogni attivo.
Il rapporto di attività e di distribuzione si equivalgono e determinano quanto
ridistribuito.
Cresce la propensione al consumo determina il moltiplicatore keynesiano.
Il costo del lavoro per unità di prodotto è diminuito, anche per la
concorrenza internazionale.
I dipendenti aumentano, ma a loro va un reddito minore del PIL prodotto,
anche se è già diminuito il cuneo fiscale.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
55
Stabilità e evoluzione degli indicatori
Indicatori dai valori unitari
0,90
0,80
0,70
78,1%
77,8%
78,7%
77,6%
68,3%
69,1%
69,1%
67,8%
64,8%
69,9%
69,1%
0,60
60,8%
0,50
50,6%
60,0%
58,6%
60,4%
59,6%
79,4%
69,5%
71,2%
58,9%
56,4%
58,7%
57,3%
48,9%
45,9%
0,40
79,0%
39,2%
40,0%
19,3%
18,9%
41,4%
41,8%
39,6%
41,1%
41,1%
41,0%
41,5%
41,3%
41,3%
0,30
0,20
18,8%
17,8%
15,4%
(Pop-Occ)/Occ
Ult/Pop
PILpc/PILpa
IDE*RD
Cons/RNL
Uld/Ult
RLD/PILpa
RL/PILpa
CLUP-TR
15,8%
0,10
1982
Jacopo Di Cocco
1985
1990
1995
Perchè la Contabilità nazionale
2000
2005
56
Economia e società
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Legami tra società ed economia
Il controllo politico dell’economia
La contabilità sociale
La salute: costi e risultati
Le differenze sociali: ricchi e poveri
L’istruzione ed il capitale umano
La mobilità sociale
La ricerca della felicità
La globalizzazione e l’integrazione
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
57
Legami tra società ed economia
• Società ed economia sono interdipendenti:
– il livello di reddito influenza l’organizzazione ed il
comportamento sociale,
– composizione demografica, laboriosità, insediamento,
cultura e valori sociali influenzano le capacità
produttive e la politica economica.
• Integrando i dati economici e sociali si possono
ottenere degli indicatori sociali generali, come
ad esempio l’HDI, o specifici come la produttività
del lavoro, la redditività dell’istruzione o le
differenze economiche tra i sessi o individuare le
linee di povertà e la concentrazione dei redditi.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
58
La contabilità sociale
• Richard Stone ha definito una matrice di
contabilità sociale (SAM) ove a fianco dei dati
economici ci sono dei dati demografici,
d’insediamento territoriale, di formazione
• Grazie ad un’articolazione più elastica dei gruppi
di operatori è anche possibile seguire
l’evoluzione della co-presenza di produzioni
tradizionali e moderne.
• Le SAM consentono di realizzare modelli
matematici di simulazione dell’evoluzione
interdipendente dell’economia e della società.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
59
Il controllo politico dell’economia
• Le autorità politiche-economiche dei vari livelli in
particolare sono chiamate a:
– ridurre le oscillazioni congiunturali per evitare crisi depressive o
inflazionistiche;
– favorire la crescita adeguata del PIL con investimenti in
infrastrutture e indiretti progetti di ricerca,
– difendere i cambi e la regolarità degli scambi esteri,
– promuovere la riduzione delle differenze regionali delle
produzioni e dei redditi,
– favorire la riduzione delle disuguaglianza dei redditi, in
particolare per ridurre la povertà assoluta e relativa.
• Regole per il mercato, incentivi e disincentivi ai
produttori, fiscalità, servizi pubblici, prestazioni sociali ed
infrastrutture sono gli strumenti della politica economica.
• Misurare costi e benefici (efficacia, effetti e tempi).
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
60
La salute: costi e risultati
•
•
•
•
La speranza di vita alla nascita è l’indicatore sintetico della salute, essa è
spesso correlata al reddito, ma con significative eccezioni nel tempo e nello
spazio.
Quanto (quota del PIL), come (pagamenti privati, rimborsi assicurativi e
previdenziali, assistenza, previdenziali, in denaro ed in natura) e chi spende
(famiglie, amministrazioni pubbliche, istituzioni sociali)
Prestazioni sanitarie a fini individuali e collettivi (evitare epidemie e danni a
terzi).
Risultati:
– salvare ed allungare la vita,
– guarire dalle malattie o ridurne le conseguenze,
– migliorare la diagnostica per prevenire le patologie e più benessere fisico
•
•
E’ sinteticamente rilevata nei conti centrali ed oggetto di appositi conti
satelliti che si concentrano su chi paga, chi produce, chi riceve e con quali
risultati.
Per vedere graficamente i collegamenti con il reddito ed altre variabili
esogene, utilizzare in Gapminder il programma: World Health Chart 2001.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
61
Le differenze sociali: ricchi e poveri
•
•
•
•
•
•
•
Anche all’interno dello stesso paese si hanno persone con redditi alti
(ricchi), medi e bassi (poveri).
La povertà può essere assoluta (chi è sotto un livello di reddito essenziale
ad es. 1 o 2 dollari al giorno) tipica dei paesi poco sviluppati e utile per i
confronti internazionali o relativa (sotto un certo livello della spesa
relativamente a quella media pro capite del paese, la proporzione varia
secondo la numerosità della famiglia in Italia varia dai 23 ai 13 $ al giorno
da 1 a 7 componenti la famiglia).
Incidenza della povertà: si ottiene dal rapporto tra il numero di famiglie
con spesa media mensile per consumi pari o al di sotto della soglia di
povertà e il totale delle famiglie residenti.
Intensità della povertà: misura di quanto in percentuale la spesa media
delle famiglie definite povere è al di sotto della soglia di povertà.
Altre misure sono i rapporti di concentrazione e la proporzione dei consumi
per il 10% o 20% più poveri e per gli analoghi più ricchi.
Solo con una distribuzione più uniforme del reddito si riduce la povertà
relativa. Aumentando i redditi medi, ma con accresciute differenze relative
fa crescere il numero dei socialmente svantaggiati.
Cfr. ISTAT La povertà relativa in Italia nel 2005 ; per dati ONU cfr:
http://hdr.undp.org/statistics/about/ , http://hdr.undp.org/statistics/data/
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
62
L’istruzione ed il capitale umano
• L’istruzione è essenziale per formare il capitale umano e
così ridurre le differenze culturali, di genere, di
produttività e di reddito.
• Si possono avere dati “fisici” sugli studi compiuti o meno
dalle persone di diversa età e sesso e loro effetti
(persino sulla durata di vita), oppure dati economici:
– spesa per istruzione articolata per finanziatore e livello
d’istruzione,
– occupati e disoccupati per livello d’istruzione,
– guadagni di reddito per livello d’istruzione.
• L’istruzione è inclusa tra gli obiettivi dello sviluppo
umano adottati dall’ONU e quindi i dati sono riportati
anche nelle tabelle sopra citate, altri studi ed indagini
sono curate dall’OECD, i dati ISTAT si trovano alla URL:
http://www.istat.it/lavoro/formazione/
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
63
La mobilità sociale
• La mobilità sociale positiva è rappresentata dal fatto che
persone povere possono uscire dal loro stato
(opportunità di arricchimento), ma in particolare dalla
possibilità per i figli di persone con impiego modesto di
raggiungere i gradi più elevati delle professioni.
• L’istruzione è lo strumento principale per consentire la
mobilità sociale; assicurare a tutti un buon livello di
istruzione di base (obbligo scolastico) e l’opportunità di
formazione superiore a tutti i capaci e meritevoli
(uguaglianza dei punti di partenza) sono gli strumenti
maggiormente utilizzati.
• Anche l’accesso facilitato al credito per i non abbienti,
ma personalmente capaci di rimborsare il debito; ed in
particolare con buone iniziative da proporre è uno
strumento di mobilità sociale.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
64
La ricerca della felicità
• Economia, già definita come la triste scienza per i duri vincoli che
mostra tra le azioni umane, ma è anche la disciplina che ha seguito
e favorito la diffusione dello sviluppo del reddito oggi ha tra i suoi
argomenti di studio anche la felicità e la sua “misura”.
• Lo studio della felicità è la nuova scienza del benessere comune:
come godere di quanto abbiamo prodotto o naturale.
• Essenzialmente è un confronto tra posseduto e desiderato.
• Cosa determina le aspettative ed i desideri.
• Il diritto “costituzionale” alla felicità ed il consenso politico.
• Il problema della rilevazione e misura della felicità.
• Esiste una correlazione significativa col reddito?
• Per ragioni di tempo ci limitiamo a segnalare la nuova problematica
senza poterla affrontare.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
65
Rapporti tra produzione e natura:
la contabilità ambientale
• La produzione di beni e servizi comporta l’uso di beni naturali limitati
e l’immissione nell’ambiente di residui talvolta nocivi in quanto non
adeguatamente biodegradabili nei tempi desiderati.
• Anche quando il degrado ambientale è lento si devono tenere in
conto i “diritti” delle generazioni future.
• Il SNA ha previsto conti ambientali; l’Istat, seguendo le indicazioni
Eurostat, ha realizzato i conti ambientali, una porzione di quelli SNA,
ne parleremo nel secondo modulo.
• Essi sono articolati in due conti:
– NAMEA: National Accounts Matrix including Environmental Accounts,
ovvero "matrice di conti economici nazionali integrata con conti
ambientali" per mostrare i principali effetti sull’ambiente delle attività
economiche;
– EPEA: Environmental Protection Expenditure Account, conto satellite
parte del più ampio sistema europeo di raccolta dell’informazione
economica sull’ambiente SERIEE (Système Européen de
Rassemblement de l’Information Economique sur l’Environnement). I
dati utilizzati sono tratti dai conti SEC95.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
66
La globalizzazione
•
•
•
•
•
Globalizzazione è un neologismo che indica la nascita di un’economia
mondiale dove quelle dei singoli paesi sono fortemente interdipendenti e la
sovranità economica dei singoli paesi è fortemente ridotta anche se le loro
opportunità di sviluppo convergente sono fortemente aumentata.
La globalizzazione deriva dalle aperture del commercio internazionale, dal
movimento dei fattori: lavoro e capitali (sia come investimenti diretti sia di
portafoglio o speculativi), dalla diffusione delle conoscenze e delle libertà di
mercato.
La globalizzazione è caratterizzata dalla carenza di un potere politico
economico mondiale e pertanto da carenza di legislazione e di controllo dei
mercati, dati i limiti intrinsechi agli accordi intergovernativi, non superati
nonostante gli sforzi delle organizzazioni internazionali (WTO, FMI, WB, …)
Contemporaneamente, in nome della libertà di mercato, ma in realtà degli
oligopoli, si afferma il potere regolatorio tramite contratti tipo delle
multinazionali, con la ripresa di un modello tipico delle città mercantili del
proto-capitalismo “lex mercatoria”.
Misure della globalizzazione tramite opportuni indicatori sono stati tentati da
studiosi e OO. II.; numerosi gli studi OECD sugli indicatori della
globalizzazione in particolare:
– OECD Handbook on Economic Globalisation Indicators, Parigi, 2005,
– OECD Economic Globalisation Indicators 2005, Parigi, 2005,
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
67
L’andamento per i paesi OECD
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
68
L’integrazione
• L’integrazione economica è un processo guidato di
apertura delle economie partecipanti con l’obiettivo non
solo di aumentare gli scambi di beni e servizi, la libera
circolazione dei fattori produttivi e la libertà
d’insediamento delle imprese, ma anche con l’adozione
di regole comuni, di un processo di convergenza
economica nei livelli di occupazione e reddito e persino
di una moneta comune si da fare di più economie una
economia per molti aspetti unica.
• Il processo d’integrazione è quello perseguito dalle
comunità europee a cui successivamente si sono uniti
nuovi stati.
• I dati SEC, riportati dall’Eurostat, servono anche a
misurare il successo delle politiche di convergenza, che
tra l’altro hanno di molto ridotto le migrazioni interne.
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
69
L’ingresso di nuovi paesi ha reso, relativamente,
più ricchi i ricchi, ma i poveri recuperano e cala la
variabilità tra i paesi europei (indicatori strategici Eurostat)
eb011 a1: GDP per capita in PPS - GDP per capita in Purchasing Power Standards (PPS), (EU-25=100)
indicat
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
Indicatori
Min
29,3
30,2
32,2
33,2
34,1
35,4
37,1
38,7
Max
125,9
126,5
124,2
123,1
126,3
126,3
128,5
132,3
SQM
32,8
32,3
31,8
30,9
31,5
31,4
30,8
29,7
Max-Min
96,6
96,3
92
89,9
92,2
90,9
91,4
93,6
Min/Max
23,3%
23,9%
25,9%
27,0%
27,0%
28,0%
28,9%
29,3%
2003
40,8
133,7
29,1
92,9
30,5%
2004
42,8
135,8
28,7
93
31,5%
2005
2006
47,2
137,5
27,6
90,3
34,3%
50,3
138,4
27,0
88,1
36,3%
2007
52,3
140
26,4
87,7
37,4%
160
140
120
100
Min
80
Max
SQM
60
40
20
0
1995
Jacopo Di Cocco
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
Perchè la Contabilità nazionale
2005
2006
2007
70
La variabilità = volatilità finanziaria
• La principale misura statistica di variabilità è lo scarto
quadratico medio (SQM o s) che è espresso nella stessa
unità di misura della variabile considerata.
• Per comparabilità si rende relativo alla media aritmetica
(m): Coefficiente di Variazione (CV) oppure al suo
massimo.
• Queste le formule:
s
 ( x  m )n ;
Jacopo Di Cocco
i
N
i
s
CV   100; Vr' 
m
Perchè la Contabilità nazionale
s
m  X X
(1)
(N)
m

71
Costante il livello degli indici dei paesi più
produttivi, migliorano decisamente gli arretrati,
diminuisce la variabilità
eb021 b1: Labour productivity per person employed - GDP in PPS per person employed relative to EU-25 (EU-25=100)
indicat
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
Indicatori
Min
30,6
32,0
32,7
33,9
35,6
38,3
39,4
40,2
41,3
Max
129,0
126,8
126,4
125,4
124,9
125,9
126,2
127,5
128,4
SQM
31,3
30,6
30,3
29,7
29,3
27,7
27,3
26,8
26,3
Max-Min
98,4
94,8
93,7
91,5
89,3
87,6
86,8
87,3
87,1
Min/Max
23,7%
25,2%
25,9%
27,0%
28,5%
30,4%
31,2%
31,5%
32,2%
2004
42,7
128,6
25,4
85,9
33,2%
2005
46,3
128,0
24,1
81,7
36,2%
2006
49,0
128,2
23,3
79,2
38,2%
2007
51,5
129,3
22,6
77,8
39,8%
Produttività del lavoro per addetto
140,0
120,0
indici EU25=100
100,0
80,0
Min
Max
60,0
SQM
40,0
20,0
0,0
1995
Jacopo Di Cocco
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
Perchè la Contabilità nazionale
2005
2006
2007
72
Diminuiscono le differenze tra PIL pro capite e
produttività dei lavoratori, alterna quella oraria
Rapporti tra indici minimi e massimi di alcuni indicatori strutturali comunitari (EU = 100)
Anni
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
PIL pc-ppa
23,3% 23,9% 25,9% 27,0% 27,0% 28,0% 28,9% 29,3% 30,5%
Prod.lav.a.
23,7% 25,2% 25,9% 27,0% 28,5% 30,4% 31,2% 31,5% 32,2%
Prod.lav.h.
22,8% 23,8% 25,2% 21,7% 22,8% 24,2% 24,9% 25,3% 25,5%
2004
31,5%
33,2%
26,7%
2005
34,3%
36,2%
#N/D
2006
36,3%
38,2%
#N/D
2007
37,4%
39,8%
#N/D
Andamento dei rapporti tra indici minimi e massimi
45,0%
40,0%
% del massimo
35,0%
30,0%
PIL pc-ppa
25,0%
Prod.lav.g.
20,0%
Prod.lav.h.
15,0%
10,0%
5,0%
0,0%
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Jacopo Di Cocco
Perchè la Contabilità nazionale
73
L’Italia non mantiene i vantaggi sulla
media dell’Europa allargata a 25
Riduzioni degli indici italiani rispetto alla media europea
Anni
1995
1996
PIL pc-ppa
116,4
115,6
Prod.lav.g.
123,8
122,9
Prod.lav.h.
101,9
100,6
1997
114,0
121,9
100,0
1998
114,6
123,1
100,2
1999
114,0
122,5
99,3
2000
113,4
121,2
99,1
2001
112,0
118,6
97,2
2002
110,0
115,0
94,7
2003
107,6
111,7
92,8
2004
105,5
110,3
92,0
2005
102,6
108,1
#N/D
2006
101,7
107,5
#N/D
2007
100,6
106,5
#N/D
Retrocessione verso la media europea dell'Italia
130,0
125,0
120,0
indici EU=100
115,0
110,0
PIL pc-ppa
105,0
Prod.lav.g.
Prod.lav.h.
100,0
95,0
90,0
85,0
80,0
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
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Perchè la Contabilità nazionale
74
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