“MDC RADIOLOGICI E REAZIONI AVVERSE” Problematiche cliniche nella prevenzione e terapia “MdC Uro Angiografici” Relatore: Dott. Luigi Ceroni Cos’è un Mezzo di Contrasto (MdC) • Un Mdc è un farmaco, utilizzato a fini diagnostici, la cui azione consiste nel esaltare alcuni organi o tessuti, o parti di essi rispetto ai tessuti circostanti. • Un mezzo di contrasto migliora la sensibilità e l’accuratezza diagnostica perchè consente di: – Identificare meglio le lesioni in numero e dimensioni (enhancement) – Caratterizzare le lesioni (dinamica vascolare) – Evidenziare direttamente le strutture vascolari migliorandone la visualizzazione La radiologia Medica- suppl. 1 al N.4 Apr 2004 p-1-64 Circolare Min.San. 17/9/1997 I MdC naturali Sfruttano le normali differenze di assorbimento dei raggi X tra i vari tessuti Positivo: tessuto osseo Negativo: aria - La radiodiagnostica nasce utilizzando il contrasto naturale - Ha subito rivelato dei limiti nello studio degli organi parenchimatosi Anelli,Barberio,Bokor,Luciani,Uggeri: DUTSRM-Idelzon Gnocchi 1999 Evoluzione dei MdC 3 Criteri principali: Efficacia contrastografica Tollerabilità Adeguamento alla tecnologia Dawson,Cosgrove,Grainger: Textbook of Contrast Media Martin Dunitz 1999 Classificazione • Mezzi di contrasto per metodiche a raggi X – Baritati – Iodati • Imaging a Risonanza Magnetica – Chelati di Gadolinio ed altri metalli • CEUS – Microbolle di gas inerti Classificazione dei MdC per raggi X Mdc NEGATIVI Mdc POSITIVI BaSO4 Aria - CO2 Mdc IODATI Mdc IDROSOLUBILI Mdc OLEOSI DERIVATI DELL’AC. TRIIODOBENZOICO Mdc MONOMERI IONICI Mdc MONOMERI NON IONICI a BASSA OSMOLALITÀ Mdc DIMERI IONICI Mdc DIMERI NON IONICI a BASSA OSMOLALITÀ MdC ORGANO-IODATI a bassa osmolalità (LOCA) o iso-osmolalità (IOCA) • Sostanze introdotte nell’organismo per via e.v. – modificano la radio-opacità delle strutture anatomiche – accrescono la visibilità radiografica • Sono molecole organiche contenenti più atomi di IODIO – gli atomi di iodio (I) sono legati alla struttura molecolare (anello benzenico) con legami covalenti – monomeri: 3 atomi di Iodio – dimeri: due monomeri uniti da una catena acetilica inerte dal punto di vista contrastografico • Ulteriormente suddivisibili in – ionici: presenza di carica elettrica (sono dei Sali) – non-ionici: molecole senza carica elettrica I nuovi MdC non ionici LOCA 1. Solubilità in acqua 2. Riduce la tossicità 1. Principio attivo (radio-opacità) Influenza la via di eliminazione 1. Riduce la tossicità e la lipofilia I Monomeri non ionici LOCA Iomeprolo IOMERON® Ioversolo OPTIRAY® Iopamidolo IOPAMIRO® Iopromide ULTRAVIST® Iohexolo OMNIPAQUE Iobitridolo XENETIX® ® MdC dimeri IONICO (LOCA) NON IONICO (IOCA) Caratteristiche di un MdC ideale • • • • • • elevata radio-opacità buone caratteristiche chimico fisiche buona tollerabilità assenza di attività farmacologica rapida e totale eliminazione dall’organismo ampia gamma di confezioni e concentrazioni per ottimizzare i consumi ed evitare sprechi L’enhancement arterioso è proporzionale alla concentrazione iodica Enhancement Mezzi di Contrasto Iodati 250 200 U.H. • ogni aumento di 1 mg di iodio per ml di Mdc produce un incremento densitometrico pari approssimativamente a 25 U.H. • La concentrazione di iodio influenza la cospicuità del reperto • I dosaggi/Kg variano in base all’esame – 0,5 gI/kg (Rx,TC, MDCT body) – Da 1,5 a 2 gI/secondo (MDCT vascolare) 150 100 50 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 concentrazione mgI/ml enh = f (mgI/ml) Dawson casgrove Grainger Textbook Of Contrast Media Martin Dunitz 2009 Laghi –Protocolli in MDCT Iomeron 400 mgI/mL 4 mL/s Iodixanolo 320 mgI/mL 4 mL/s In conclusion, iomeprol-400 produces greater arterial and portal phase enhancement and has a similarly negligible impact on heart rate and safety Fattori che influiscono sulla somministrazione del MdC 1. Paziente (peso, gittata cardiaca, accesso venoso…) 1 e 2 influenzano l’enhancement 3 ha un ruolo fondamentale nel consentire una ottimale visualizzazione in funzione dei tempi di circolo della zona di interesse 2. Iniezione Mdc (concentrazione, volume, velocità di flusso, durata, flush di salina) 3. Sannerc (durata TA, bolus tracking) Parametri che influenzano l’imaging contrastografico Intensità di Enhancement del Parenchima Volume ml Durata iniezione (sec) Durata Enhancement (sec) Dose di Iodio Totale gI Concentrazione mgl/ml Flusso di Iodio mgI/sec Flusso ml/sec IDR Intensità dell’Enhancement vascolare Bae KT Multidetector CT Protocols Springer-Verlag 2005 Farmacocinetica FluidoExtracellulare Interstiziale Eliminazione renale entro 24 h Clearance del MdC mg (iomeprol)/mL 10 Healthy Subjects Mild renal impairment Moderate renal impairment Severe renal impairment 1 Mg/ml 0,1 0,01 0,001 0 24 48 72 Ore hours 96 120 Caratteristiche dei MdC Iodati • • • • Idrosolubilità Viscosità Osmolalità Chemiotossicità Idrosolubilità • La possibilità di immettere una sostanza direttamente nel torrente circolatorio è legata alla sua idrosolubilità – Se il Mdc iodato • dotato di elevata lipofilia – si lega a proteine ed enzimi plasmatici – È in grado di penetrare attraverso la membrana plasmatica • dotato di bassa idrofilia – non si scioglie in soluzione acquosa – e risulta tossico Viscosità • Definisce la difficoltà che incontra la massa di fluido (un liquido o un gas), a scorrere liberamente in un condotto (attrito interno) • Un fluido ad elevata viscosità, introdotto nell’organismo: – rallenta il flusso dei globuli rossi (RBC) nei capillari, alterando il microcircolo e provocando una vasodilatazione reattiva – causa probabili e transitori fenomeni ischemici per i territori che si trovano in successione a valle del flusso ematico – ritarda l’eliminazione del mdc a causa della maggiore resistenza al flusso urinario nei tubuli renali distali Osmolalità • L’osmolalità di una soluzione espressa in mOsm/Kg di H2O è proporzionale alla somma delle concentrazioni delle specie molecolari o ioniche presenti (numero di particelle osmoticamente attive) – è la causa di molti effetti indesiderati di tipo emodinamico quali • calore • dolore in sede d’iniezione • vasodilatazione • alterazione della permeabilità degli endoteli vasali • ipervolemia • diuresi osmotica Chemiotossicità • Effetti fisici o tossicità chimico-fisica intrinseca di ogni singola molecola dovuta a: – Interazioni con i sistemi proteici o di membrana – Effetti farmacologici causati dal dosaggio clinico – Effetti collaterali di tipo anafilattoide – Effetti cardiotossici legati alla emosostituibilità temporanea del mdc – Effetti tossici legati a eccipienti, impurità o contaminanti del mdc Quale MdC? Basso 10 Alto MdC Peggiore iodixanolo 7 iohexolo ioversolo MdC Ideale 4 0 200 iobitridolo iopromide iopamidolo Basso iomeprolo 400 600 800 Bass o Osmolalità mosm/Kg H O a 37°C 2 900 Alto Effetti citotossici sul tubulo prossimale Viscosità mPa a 37°C Alto Take Home Points • I mezzi di contrasto sono in genere ben tollerati • L’uso appropriato e corretto contribuisce a migliorarne ulteriormente il profilo di tollerabilità • Esistono differenze tra i vari composti, delle quali occorre tener conto in funzione di: – Paziente – Procedura – Quesito diagnostico • Una accurata anamnesi riduce il rischio • In ogni caso tenersi sempre pronti ad affrontare l’evento avverso Trombosi Arteria Mesenterica Superiore Take Home Points • OMS – “Nessun farmaco è sicuro al 100%!” • Paracelso (1493-1541) – “Tutte le sostanze sono veleni: non ve ne è alcuna che non sia un veleno. È la giusta dose che differenzia un veleno da un farmaco” Effetti del kVp e della concentrazione iodica sull’enhancement 80kVp 100kVp 120 kVp 700 Y1 =41,12x R2=0,999 600 Y1 =31,74x R2=0,998 500 400 UH • A Kilovoltaggi minori corrisponde un maggior enhancement • A bassi KV l’output energetico è più simile all’energia dell’elettrone nell’orbitale esterno dello Iodio (kedge =33 Kev) • 1 mg di iodio produce circa – 30 UH a 100 kVp – 40 UH a 80 kVp dipendenza CE da kVp e Conc Iodio Y1 =26,18x R2=0,999 300 200 100 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Conc.Iodio mgI/ml Bae KT Radiology 2010 Altre reazioni • Neurotossicità – Convulsioni • Cardiotossicità – Alterazioni ritmo • Tireotossicità – Tireotossicosi Mdc Uro Angiografici Dott. Luigi Ceroni Azienda Complesso Ospedaliero-S. Filippo Neri Mdc Radiologici e Reazioni Avverse Problematiche Cliniche nella Prevenzione e Terapia Ospedale S. Filippo Neri, Roma 12 gennaio 2012 Uso del mezzo di contrasto • Sensibilità – Aumentare la “ cospicuità ” del reperto consentendone la percezione • Specificità – Consentire l’analisi del tipo di vascolarizzazione e della dinamica temporale di perfusione delle lesioni permettendone la caratterizzazione • Vasi – Evidenziare in modo “diretto” le strutture vascolari maggiori Storia - 1895: 8 novembre scopre i Raggi X - 1845: Wilhelm Conrad Röntgen nasce il 27 marzo a Lennep MdC organo-iodati ionici (HOCA) • La struttura di base 1. formazione di sale o amide 2. solubilità in acqua 3. il gruppo carbossilico incrementa la tossicità COOH I Influenza la via di eliminazione R2 6 2 5 3 I principio attivo (radio-opacità) 1. riduce la tossicità e la lipofilia I 1 4 1. R1 Imaging RX vs RM con MdC Meccanismo d’azione MdC iodato MdC per RM (extracellulare) assorbe la radiazione X accorcia i tempi di rilassamento T1 e T2 Incremento segnale •Dipende direttamente dalla concentrazione iodica •Dipende poco dalla concentrazione •Dipende da tempi di rilassamento nativi dei tessuti •Dipende da relassività del mezzo di contrasto •Dipende dal campo magnetico Farmacocinetica •distribuzione extracellulare interstiziale •non oltrepassa la BEE •eliminazione per filtrazione glomerulare •distribuzione extracellulare interstiziale •non oltrepassa la BEE •eliminazione per filtrazione glomerulare Alcuni MdC monomeri “non ionici”…… IOPADIMOLO IOMEPROLO IOPROMIDE IOBITRIDOLO Il MdC ideale • Completamente inerte • Non deve interagire con l’organismo ad alcun livello • Rapida e completa eliminazione dall’organismo Non esiste Osmotossicità e viscotossicità • • • • • • • • • Vasodilatazione Ipervolemia Alterazioni emodinamiche periferiche Diminuzione delle resistenze sistemiche periferiche e conseguente ipotensione Alterazione degli elementi cellulari ematici Possibili danni alla BEE (soprattutto in corso di angiografie cerebrali) Probabili e transitori fenomeni ischemici per i territori che si trovano in successione a valle del flusso ematico Ritardo nella eliminazione del Mdc a causa della maggiore resistenza al flusso urinario nei tubuli renali distali Alterazione del feedback tubuloglomerulare Ematoma Sottocapsulare Splenico Il MdC iodato in MDCT • Lo Iodio (n.atomico 53) ha un elevato coefficiente di attenuazione in CT • L’entità dell’enhancement è direttamente proporzionale, a parità di kVolt alla concentrazione iodica Variazione enhancement in funzione della concentrazione iodica a 120kVp 600 520 500 400 390 UH 300 260 200 130 100 26 0 1 5 10 15 Conc.Iodio mgI/ml 20