La certificazione
forestale
Le criticità nel sistema foresta-legno
Legno
ad alto peso specifico,
grandi volumi
materiale biologico
infiammabile
prodotto “verde”
che si presta a
lavorazioni ad AV
…con processi
meccanici e chimici
… con notevoli
scarti
Ad alto peso specifico,grandi volumi,
materiale biologico, infiammabile
Alti costi energetici per la movimentazione
Problemi di stoccaggio
Problemi di essiccazione e deperibilità
Problemi di prevenzione degli incendi
 salute e sicurezza dei lavoratori
 requisiti locali, impatti visivi
 requisiti mezzi dei mezzi di trasporto
Lavorazioni ad alto VA, con mezzi
meccanici e chimici, con notevoli scarti
Alti consumi di energia e acqua (ind. paste e carta:
acque reflue)
Pericolosità dell’utilizzo dei mezzi meccanici (spec. in
foresta: motosega; seghe a nastro e circolari, torni,
presse, …), rumore
Pericolosità agenti chimici (spec. verniciatura, impiego
collanti, solventi, additivi ind. paste, …)
Produzione di polveri (cancerogene) e altri scarti
(infiammabili, impiegabili per produzioni energetiche:
controllo emissioni)
Prodotto “verde”
Proveniente da aree di alto valore ambientale (foreste
primarie o secondarie: deforestazione)
Proveniente paesi in via di sviluppo (tropicali) o in
transizione (Europa dell’Est, Russia)
Risorse forestali con alte valenze sociali (diritti
consuetudinari delle popolazioni indigene, condizioni di
lavoro)
La certificazione delle foreste può essere affrontata
come argomento a sé nel campo delle certificazioni
ambientali in quanto:
• L’oggetto della certificazione (= la buona gestione o la
gestione “sostenibile”) è ben più complesso da definire che in
altri settori; oltretutto, per gli aspetti tecnici e sociali, non
sempre esistono soluzioni univoche e universali che
consentano la definizione di standard di validità generale (vd.
il modulo ad hoc)
• Rappresenta un settore dove, più che in altri, si sono andati
sviluppando schemi alternativi e talvolta contrapposti
• Su questi schemi si è andato creando un conflitto tra
stakeholders che va ben al di là delle pure questioni
certificative, investendo il problema del dialogo tra “mondo
forestale” e società
Gli standard di buona
gestione
2 principali problemi della certificazione
forestale:
1. definizione di cos’è “buona gestione
forestale” (P,C & I) per una determinata
area
2. scelta dello schema di certificazione
più appropriato (FSC, PEFC, ISO 14001,
…)
Schemi utilizzabili
Per la certificazione delle organizzazioni forestali sono
utilizzabili:
• Schemi generali per c. di processo, non specifici del settore
forestale (Vision 2000, SA8000, ISO14001, EMAS2, …)
• Schemi generali per la certificazione di prodotto (ecolabels,
IGP, prodotti biologici, …)
•Schemi specifici sviluppati per il settore forestale per la c. di
processo con approccio prestazionale che consentono in
genere anche di utilizzare un marchio di prodotto (FSC, PEFC e
un’altra ventina di schemi nazionali)
Nel seguito ci si riferirà ai 3 schemi che, nella realtà
italiana ed europea, vengono più comunemente
utilizzati: FSC, PEFC e ISO14001
Lo schema del
Forest
Stewardship
Coucil (FSC)
Cos’è l’FSC
Il Forest Stewardship Council (FSC) è un’
organizzazione non governativa che opera
su scala internazionale, indipendente e
senza scopo di lucro, creata nel 1993.
Opera attraverso un programma di
certificazione indipendente e volontario e
combinando i diversi interessi della collettività.
Sede principale: Centro Internazionale a
Bonn – Germania. Vari Uffici periferici:
Europa, America Latina, più quelli
locali/nazionali.
Obiettivo di FSC
Promuovere in tutto il mondo una gestione
delle foreste e delle piantagioni che sia
compatibile con l’ambiente
utile dal punto di vista sociale (diritti
dei lavoratori, benessere popolazioni locali)
economicamente valida
combinando i diversi interessi della collettività
(consultazione stakeholders)
La struttura di FSC
L’FSC è un ente di accreditamento e non
effettua attività di certificazione; esso delinea i
principi, i criteri e le procedure di certificaz. della
“buona gestione forestale”.
L’autorità decisionale è l’Assemblea Generale
divisa in 3 Camere, con potere di voto
equamente distribuito tra interessi ecologici
(1/3), sociali (1/3) ed economici (1/3) e suddiviso
in modo da bilanciare gli interessi dei Paesi del
Sud del mondo rispetto a quelli del Nord.
Membri di FSC (1)
Struttura e meccanismi decisionali basati su:
consultazione, partecipazione e consenso
delle parti interessate.
Tra i suoi membri include: gruppi ambientalisti
e sociali, comunità indigene, proprietari
forestali, tecnici, enti di certificazione,
industrie del legno, catene della grande
distribuzione, …
Membri di FSC (2)
al 9 aprile 2002: 550 membri
600
500
400
300
200
100
0
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
Strumenti/attività di FSC
Iniziative Nazionali e Standard di
buona gestione forestale
Accreditamento e sorveglianza
degli enti di certificazione
Gestione marchio commerciale
Iniziative Nazionali (1)
L’FSC incoraggia e supporta la creazione di
Gruppi di Lavoro nazionali e regionali che
definiscono criteri di buona gestione
forestale validi a livello locale e promuovono
la certificazione e la gestione delle foreste
stimolando la partecipazione delle
comunità locali.
Ad oggi, esistono Iniziative Nazionali
in 32 Paesi
Iniziative Nazionali (2)
 Belgio
 Gran Bretagna
 Repubblica Ceca
 Bolivia
 Ghana
 Romania
 Brasile
 Irlanda
 Russia
 Camerun
 Italia
 Spagna
 Canada
 Lituania
 Svezia
 Colombia
 Messico
 Stati Uniti
 Danimarca
 Nicaragua
 Ecuador
 Olanda
 Estonia
 Papua N.G.
 Finlandia
 Perù
 Germania
 Polonia
Possono essere:
National Contact Person,
National Working Group,
oppure Advisory Board,
National Office
Il Gruppo FSC-ITALIA (1)
Iniziativa Nazionale nata il 24 ottobre 2001, si rifà
a FSC internazionale: stessi obiettivi e
meccanismi di partecipazione equilibrata dei tre
gruppi d’interesse.
Promuove una gestione delle risorse forestali
sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale e
economico.
Riconosce la certificazione volontaria della
gestione e dei prodotti forestali come strumento
per valorizzare anche commercialmente il settore
foresta-legno e per promuovere una corretta
gestione dei boschi.
I membri di FSC-ITALIA (1/2)
Al 10 ottobre 2003 = 47 membri
28 membri Camera ECONOMICA
proprietari forestali: CIA (Confederazione Italiana Agricoltori),
Magnifica Comunità di Fiemme, Comune di Calvello
(Prov.Potenza); aziende del legno: Consorzio Calabria Legno,
Decorlegno srl, Morucci Luigi, RaffaeleRigato snc, UNITAL
(Unione Italiana Arredi Legno), Ghilotti Elia; enti di
certificaz.: Certiquality, CSQA, ICEA, IGEA srl, ICILA, SGS;
consulenti: Congest Excellence, FORESTAMBIENTE, Modulo Uno
srl, Nicoloso Alessandro, PAULOWNIA Italia, QMS srl,
QUALITREE, SIAT Ricerche; altro: AIEL (Ass. It. Energia dal
Legno), AIAB (Ass. Italiana Agricoltura Biologica),
CONFEDERAZIONE COOPERATIVE ITALIANE, SECCO Laura
I membri di FSC-ITALIA (2/2)
8 membri Camera AMBIENTALE
ass.ambientaliste: Greenpeace, Legambiente, WWFItalia, OIKOS; enti ricerca: Accademia Italiana di
Scienze Forestali, ISAFA, IRMF, Antonio Pollutri
7 Camera SOCIALE
Consorzi lavoratori foresta-legno: CO.L.A.FOR.,
AppenninoVivoEuropa (AVE); cooperazione allo
sviluppo: ASF; sindacati: FeNEAL-UIL (lavoratori del
legno); altro: Ass. Forestale Italiana, Amnesty Int.Italia, CONAF (Consiglio Ordine Naz. Dott. Agr.For),
Palm Work & Project Coop. Soc. arl.
.3 OSSERVATORI
Regione UMBRIA – Servizi forestali, Regione TOSCANA
– Servizi forestali, Cordella Roberto
Il Gruppo FSC-ITALIA (3)
Impostazione organizzativa FSC Italia: la più
ampia partecipazione (quote molto contenute),
lavoro volontario (nessun finanziamento
pubblico diretto)
Iniziative in corso: approvazione standard di
buona gestione forestale per l’arco alpino
italiano conformi ai 10 PC dell’FSC
Oggetto della certificazione FSC…
la gestione
forestale
la rintracciabilità di
prodotto (chain-ofcustody)
Certificazione FSC della gestione
forestale
singola proprietà
forestale
gruppo di proprietà forestali
Gruppo
Membro 1
Membro 2
Membro 3
…
I costi della certificazione FSC
(1/2)
Si dividono in:
- Costi di preparazione (per predisporre la
documentazione, impiego di personale interno e/o
consulenti esterni, ev. modifiche alle tradizionali pratiche
aziendali) = 70-80% del costo totale;
- Costi di certificazione vera e propria (tariffa dell’ente
accreditato che rilascia il certificato) = 20-30% del totale;
- Costi di mantenimento (sorveglianza annuale da parte
dell’ente + costi interni per mantenere funzionante il
sistema)
Dipendono da:
• Livello organizzativo interno iniziale
• Dimensioni dell’azienda (numero di addetti, ettari di
superficie)
• Complessità dell’area forestale o del processo produttivo
I costi della certificazione FSC
(2/2)
Per gestione forestale:
0.40 – 0.50 Euro/ha di sup.for.certificata (nel
caso di una proprietà singola)
110 Euro + 0.20-0.30 Euro/ha di sup.for.cert.
(nel caso di una c. di gruppo)
Dati da esperienze in Germania, Svezia e varie SGS.
Per chain-of-custody:
“Mai meno di 1.500 Euro (per le aziende più
piccole aziende) e mai più di 16.000 Euro
(per le aziende più grandi)” (ICILA – com.pers.)
0.05 – 0.07 Euro/mc di legname prodotto
Dati da esperienze SGS - modificati.
Gli standard FSC per la
gestione forestale
10 Principi e Criteri FSC
per la buona gestione forestale
-- standard di performance
-- sui 3 aspetti della sostenibilità: ambientali,
sociali, economici
-- basati su convenzioni internazionali
(Dichiarazioni RIO, WTO, ILO, ISO 45000, …)
-- derivanti da processo di consultazione
Gli standard FSC di buona
gestione forestale
1. Rispetto delle leggi nazionali e degli accordi internazionali
A
2. Tutela dei diritti di proprietà e d’uso delle risorse forestali
3. Riconoscimento e tutela diritti popolazione indigena
Benefici
4. Rispetto diritti lavoratori, benessere comunità locali
sociali
5. Uso efficiente prodotti e servizi da foreste Aspetti economici
6. Impatti ambientali: conservazione biodiversità, paesaggio, …
7. Attuazione di un piano di gestione forestale
Approccio
8. Monitoraggio/valutazione della foresta e d. gestione di sistema
9. Salvaguardia delle foreste di grande valore ambientale
Impatti
ambientali
10. Gestione delle piantagioni (impatti su ambiente naturale,…)
Standard FSC “locali”
Per specifica realtà forestale di un Paese o di
un’area geografica.
Definiti tramite consultazione e partecipazione
di tutti gli interessati: tecnici forestali, operatori
boschivi, amministratori locali, proprietari,
ambientalisti,aziende del legno,...
Una volta approvati per una certa zona
diventano il disciplinare per le certificazioni
FSC delle foreste e piantagioni in quella zona.
In fase di conclusione: per arco alpino italiano
In fase di avvio: per aree appenniniche e
mediterranee – progetto SAM Accademia
Requisiti FSC per la COC
a) Standard di sistema per
la rintracciabilità del
prodotto (in azienda,
lungo la filiera)
b) Contenuti minimi (%) di
materiale certificato FSC
nei prodotti contrassegnati
c) Norme d’uso del logo FSC
a) Standard di sistema
1. Sistema di controllo della COC documentato (prodotti inseriti
nella COC, procedure, responsabilità).
2. Controllo origine dei materiali in ingresso e loro registrazione
(fornitori, ordini d'acquisto, rispetto leggi su importaz. legname).
3. Metodi di identificazione sicuri dei materiali certificati FSC
(nella movimentazione, lavorazione, imballaggio, stoccaggio).
4. Etichetta FSC sul prodotto finito corretta e applicata in modo
sicuro.
5. Registrazioni materiali in ingresso, controlli in produzione e in
magazzino, vendite prodotti certificati FSC mantenute 5 anni.
6. Rispetto delle leggi sulla salute e sicurezza sul lavoro nel sito
produttivo, informazioni ai lavoratori.
b) Contenuti minimi (%)
In prodotti con meno del 100% di legno certificato
FSC, occorre dichiarare la % minima di materiale
certificato FSC usata nella produzione.
“almeno X % del legno usato per
fabbricare questo prodotto proviene
da foreste certificate FSC”
Nota: le % minime sono soggette a revisione.
insiemi di prodotti e prodotti assemblati in legno massello:
minimo 70% in volume.
prodotti in particelle e fibre:
almeno 17,5% di fibre totali e almeno 30% in peso di fibre vergini.
Esempio: 17,5% FSC + 50% neutro/riciclato + 32,5% non FSC.
prodotti assemblati (legno massello + fibre/particelle): non più del 75%
di materiale neutro/riciclato; minimo 70% (in volume o in peso) della
restante parte di legno vergine.
c) Norme uso logo FSC (1)
Marchio registrato (copyright)
Il contrassegno FSC (marchio o logotipo),
il nome “Forest Stewardship Council” e
l’acronimo “FSC” sono marchi registrati
in sede internazionale, protetti da
copyright e di proprietà esclusiva del
Forest Stewardship Council A.C.
c) Norme uso logo FSC (2)
Usi:
on-product
= con certificato COC,
per scopi commerciali
off-product
= anche senza certificato
per scopi promozionali
Qualsiasi uso deve essere
autorizzato (da FSC, CB o NA)
Uso del logo FSC (1)
Il logo FSC su un prodotto
(legnoso e non) indica che il
legno usato per fabbricare quel
prodotto proviene da foreste
certificate in modo
indipendente come gestite in
accordo ai “Principi e Criteri di
buona gestione forestale”
dell’FSC riconosciuti a livello
internazionale.
Uso del logo FSC (2)
Per poter utilizzare il marchio sul prodotto (onproduct use) o su un imballaggio, è necessario
che l’azienda sia in possesso di un certificato
di chain-of-custody
Il certificato di COC garantisce
che il materiale, da cui deriva il
prodotto interessato realizzato
in azienda, proviene da una
foresta certificata FSC e dà
all’azienda stessa il diritto di
commercializzare tale
prodotto con il marchio FSC.
Uso del logo FSC (3)
Esempio di etichettatura
Logo FSC
Simbolo del copyright
Dichiarazione sul prodotto
Il legno contenuto in
questo prodotto
proviene da foreste
gestite in modo corretto,
certificate in maniera
indipendente, secondo i
Principi e Criteri per la
buona gestione forestale
stabiliti dal Forest
Stewardship Council.
CW-FM/COC-0400XXXX
FSC Trademark © 1996 Forest Stewardship Council A.C.
Dichiarazione FSC sui diritti d’autore
Codice di
registrazione
del certificato
Logo
fsc
Diffusione di FSC nel mondo
Quasi 40.000.000 ettari di
foreste e piantagioni
certificate (557 certificati, in
58 Paesi; di cui 3 in Italia)
Più di 2.800
aziende del legno
certificate per la
loro COC (67 Paesi,
oltre 20.000 linee di
prodotti; 62 aziende
in Italia)
Distribuzione nel mondo (1)
Superficie totale: più di 39.800.000 ettari di foreste
Europa
24.400.000 ha
America del Nord
7.900.000 ha
Asia
370.000 ha
America Latina
3.800.000 ha
Africa
1.200.000 ha
Oceania
650.000 ha
Distribuzione nel mondo
CERTIFICATI FSC al 30 aprile 2002
1200
1011
1000
800
600
544
400
200
169
171
131
124
12
112
45
35
18
21
33
9
0
Europa
Nord America
Centro America
Sud America
Certificati COC
Certificati FM
Asia
Africa
Oceania
Il network internazionale
19 gruppi d’acquisto
(coordinati nel Global Forest and Trade
Network- GFTN; 700 aziende; controllano
circa il 7% della produzione industriale di
legno del mondo; in Italia è il Club per il
legno ecocertificato del WWF-Italia)
12 Enti accreditati
(tra cui l’ente italiano ICILA – Istituto di Certificaz.
e Servizi per Imprese Arredamento e Legno; diffusi
e attivi in Italia sono anche SGS e Soil Association;
altri 3 in corso di accr., tra cui in Italia Certiquality)
32 Iniziative Nazionali (tra cui FSC-Italia)
Perché scegliere FSC
Il marchio FSC è già noto e gode di credibilità
presso consumatori e aziende nel mondo, che
sempre più lo richiedono
più prodotti
certificati FSC
più foreste e più
aziende gestite in
modo corretto e
responsabile, più
foreste fuori dal
circuito del
commercio illegale
di legname, ecc.
Lo schema del
Pan-European
Forest
Certification
(PEFC) Council
IL PEFC
Lo schema di certificazione forestale PEFC è fondato su tre principi
fondamentali:
• il rispetto dei Criteri e degli Indicatori definiti nelle Conferenze
Ministeriali per la protezione delle foreste in Europa (Helsinki 1993,
Lisbona 1998) che hanno dato avvio al cosiddetto "Processo paneuropeo";
• l'applicazione a livello regionale o di gruppo (anche se è parimenti
possibile un'adesione individuale);
• le verifiche ispettive e la certificazione affidate ad una terza parte
indipendente ed accreditata.
• il PEFC è un sistema di mutuo riconoscimento tra schemi nazionali
(dal novembre 2003 il PEFC ha deciso di cambiare il significato
dell’acronimo e quindi il nome in Programme for Endorsement of
Forest Certification Schemes, per permettere il MR di schemi non
europei)
Organizzazione interna
Il sistema PEFC è nato come iniziativa volontaria del
settore privato e senza fini di lucro dei proprietari
forestali di Austria, Finlandia, Francia, Germania,
Norvegia e Svezia).
I sistema implica la costituzione di una struttura (Ente di
gestione) nazionale PEFC nei diversi Paesi europei la
quale, su invito dei proprietari forestali, deve
coinvolgere tutte le rilevanti parti interessate
(organizzazioni professionali, federazioni, ecc..). Gli Enti
di 13 Paesi europei hanno quindi fondato l'associazione
denominata Consiglio per la Certificazione Forestale
Pan- Europea (PEFCC).
Membri del Consiglio PEFC


















PEFC Austria
WoodNet asbl -Belgium
CSA International - Canada
The Council of the National Certification Centre – Czech Republic
PEFC Denmark
PEFC France
Forest Certification Council, Finland
PEFC Germany e.V.
PEFC Council of Ireland
PEFC Italia
PEFC Latvia
PEFC Norway
Conselho Da Fileira Florestal Portuguesa, Portugal
PEFC España, Spain
Swedish PEFC Co-operative
PEFC Switzerland
PEFC UK Ltd.
American Forest and Paper Association (includes Sustainable Forestry Initiative and
American Tree Farm System)
Membri straordinari del PEFC








FEBO (The European Timber Trade/ Retailers Association)
CEPI (Confederation of European Paper Industries)
CEI Bois (European Confederation of Woodworking Industries)
ELO (European Landowners Organisation)
CEPF (Confederation of European Forest Owners).
UEF (Union of European Foresters)
FECOF (Féderation Européenne des Communes Forestières)
USSE (Union of Union of Silviculturalists of Southern Europe)
Schemi nazionali pienamente
operativi: 13
Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Finlandia,
Francia, Gran Bretagna, Lettonia, Norvegia,
Spagna, Svezia, Svizzera, Rep. Ceca
48,5 milioni di ettari di foreste certificate
884 certificati di CoC
Il PEFC Italia
Nato nel 2001
40 Soci (al 22.09.03)
Presidente: P. Ferrari
Segretario A.Brunori
Nel 2004 è atteso il pieno riconoscimento del PEFCC
(entro dic.2003 vi sarà la valutazione da parte di un
istituto internazionale – INDUFOR Oy)
Nel frattempo sono state avviate certificazioni pilota: di
gruppo (Consorzio Forestale dell’Amiata), regionali
(Friuli Venezia-Giulia, Unione Agricoltori Prov.BZ) e
singole
Il PEFC Italia - CdA
Presidente:
Pierluigi Ferrari
Vice presidente: Pietro Luigi Bortoli
Consiglieri:
Mario Broll (Regioni e Provincia Autonoma)
Gerardo Ciriani (Industria seconda trasformazione)
Sandro Castelli (Liberi professionisti)
Domenico Ragno (Regioni)
Joseph Schmiedhofer (Industria prima trasformazione)
Franco Fabris (Proprietari e Consorzi) Guido Munari (Regioni)
Giovanni Vignozzi (Regioni)
Walter Bevilacqua (Imprese di utilizzazioni boschive)
Marino Melissano (Consumatori)
Elio Scalet (Artigianato e PMI)
Certificazione PEFC
“regionale”
Uno dei punti più critici del contrasto FSC-PEFC è
legato alla cd. “certificazione regionale”
In genere, la certificazione FSC (come gli schemi
ecolabel, biologico, IGP, DOP, ecc.), mira a premiare
l’eccellenza e, quindi, a creare vantaggi competitivi
per alcune aziende
La certificazione PEFC è, invece, stata sviluppata
proprio per non creare condizioni di svantaggio per i
tradizionali (piccoli) produttori europei. Strumento a
questo fine è la “c. regionale”
Come funziona?
Schema PEFC in Vallonia
scheda che i proprietari forestali
della Vallonia devono compilare
per poter ottenere la
certificazione PEFC dei boschi,
prevalentemente piantagioni, da
essi gestiti.
La certificazione è
basata
prevalentemente su
un desk auditing,
con un campione di
aziende soggette ad
un field auditing
La definizione dei livelli dei requisiti per la
certificazione
La normativa di settore
Il rispetto delle
norme di settore
Verso la GFS
Aspetti ambientali
Aspetti economici
Aspetti sociali
Certificare il livello di rispetto delle
norme
minimum product standards or requirements
Certificare l’eccellenza
environmental leadership rewarding
“Certificare” la sostenibilità delle politica di settore
PEFC: 48,5 M ha certificati in circa 4
anni
Quando tutte le foreste europee
saranno certificate,
nessuno sarà certificato
Un conflitto tra 2 gruppi di stakeholders, ancor prima che
un conflitto tra due schemi
• i forestali “professionali”
• i nuovi (potenti) stakeholders “urbani”
I sistemi ISO 14001/FSC/PEFC a confronto:
Aspetti generali
ISO 14001-4
Anno/ambito
Settori
Iniziatori
Approccio
Norme di
Riferimento
http://www.fscoax.org
http://www.pefc.org
1996-internaz.
tutti
industria
sistemico
ISO 14001-4
ISO TR 14061
FSC
PEFC
1993-internaz.
1998-euroepeo
foreste-legno
foreste-legno
ONG
proprietari for.
di performance
e di sistema
P&C del FSC
(anche nazionali)
sistemico
e di performance
Linee-guida
Paneuropee
Punti di forza
ISO 14001-4
Sistema
flessibile
Miglioramento
delle capacità
gestionali
FSC
Sistema rigoroso
sugli standard
Aspetti sociali
Ecolabel
Promozione
comunicazione
e rapporti tra
imprese
PEFC
Riferimento ad
una Risoluzione
Processo
paneuropeo
Sistema
flessibile: mutuo
riconoscimento di
specifici schemi
nazionali
Gruppi d’acquisto
Ecolabel
Punti di debolezza
ISO 14001-4
Modesta
visibilità sul
mercato
Limitata
considerazione
aspetti sociali
FSC
Costi di
certificazione a
carico delle
aziende
Ruolo
monopolistico e
possibile barriera
non tariffaria
Prodotti composti
Approccio
esclusivamente Accreditamento da
di sistema
parte dell’FSC (pochi
enti accreditati)
PEFC
Significative
differenze tra
schemi nazionali
Opposizione
di alcune
organizz.
ambientaliste
Un mercato in
fase di lancio
Prodotti
composti
Ecolabel e commercializzazione
dei prodotti
ISO 14001-4
Non utilizzabile
Solo
marketing a
livello
aziendale
www.panda.org/forests4life/certify_ftn.cfm
FSC
previsto
Costituzione di
“gruppi di
acquisto” su
stimolo del
WWF in 13
paesi
PEFC
previsto
Non ancora
avviata
La situazione in Italia
www.tesaf.unipd.it/people/pettenella/P&C-Italia.htm
Iniziative non specificatamente
riferite ad un sistema
•
Gruppo di lavoro sugli standard di GFS nell’arco alpino
•
Progetto Ecopioppo della Regione Piemonte
•
Gruppo di studio sulla certificazione forestale presso Univ. di
Padova
•
Manuale della Regione Veneto
•
Linee di finanziamento nell’ambito del Reg. 1257/99
•
MIPAF, Consulta Nazionale per le Foreste e il Legno e CNEL: un
atteggiamento super partes, aperto a tutti gli schemi
La situazione in Italia
Interventi operativi di certificazione
ISO 14001-4
• Diversi interventi di certificazione industriale,
soprattutto industria cartaria
• Servizi forestali PA Trento, Ufficio Pianificazione
forestale della Regione Veneto e Comune di Falcade
con SGA certificato; CM Cadore-LongaroneseZoldano in corso
Interventi collaterali di stimolo/affiancamento
• Traduzione e integrazione TR 14061 presso l’UNI,
linee guida per applicazione in aree protette (ENEA)
• Linee-guida per le falegnamerie della PA Bolzano
• Diversi organismi accreditati
La situazione in Italia
Interventi operativi di certificazione
•
Certificazione di: Magnifica Comunità di Fiemme (11.000 ha),
pioppeto S.Alessandro (257 ha),bosco Piegaro (154 ha)
•
Certificazione della rintracciabilità in 67 imprese del legno
•
Preparazione di altri 5 progetti pilota forestali: Consorzio for.
Alta Valtellina, Consorsio for. Alta Valle Sagittario (AQ), Monti
Simbruini, pioppeti a Castelnuovo Bormida (AL), proprietà for.
Servizi Idrici Integrati (BG) per fornitura acqua potabile.
FSC
Interventi collaterali di stimolo/affiancamento
•
Gruppo nazionale FSC costituito
•
“Club per il legno ecocertificato” in fase di lancio
•
Due organismi accreditati per c. forestale e CoC (ICILA ed
SGS); Soil Association per la CoC; Certiquality
in fase di
www.fsc-italia.it
www.wwf.it/ecolegno/index.htm
accreditamento per la c. forestale e la CoC.
La situazione in Italia
PEFC
Interventi operativi di certificazione
•
Lo schema non è ancora operativo. Il PEFC è diventato membro del
PEFC internazionale nel 2001; ha presentato ad esso per
l’approvazione il proprio schema nel 2002; è in attesa (entro dic.
2003) della valutazione da parte di un istituto internazionale terzo.
•
Progetti pilota di cert.for. in Friuli, Trentino, Veneto, Toscana.
•
Alcune prove per la CoC in aziende del legno.
Interventi collaterali di stimolo/affiancamento
www.pefc.it
•
Creazione della segreteria nazionale
•
Interesse di Federforeste e forte supporto (finanziario e politico) da
parte dei sevizi forestali di alcune amministrazioni pubbliche
•
Approvazione degli standard PEFC di GFS per l’Italia (suddivisi in
“standard regionali” e “standard aziendali”)
Scarica

Certificazione nel settore forestale.