L’abitudine al fumo in
Provincia di Trento
I risultati del sistema di
monitoraggio PASSI
Anno 2009
Che cos’è il sistema PASSI
• PASSI = Progressi delle aziende
sanitarie per la salute in Italia
– Tutte le 21 Regioni o Province autonome
hanno aderito al progetto del Centro
nazionale di epidemiologia, sorveglianza e
promozione della salute (CNESPS)
dell’Istituto superiore di sanità (ISS)
• Obiettivo: stimare
– la frequenza e l’evoluzione dei fattori di
rischio comportamentali individuali
– la diffusione delle misure di prevenzione
Come funziona il sistema PASSI
- Attivo da aprile 2007
- Indagine telefonica con questionario
standardizzato in residenti 18-69 anni, estratti
casualmente da anagrafe sanitaria
- Interviste mensili per tutto l’anno
- Tasso di risposta (2008): 86%
- rifiuti 10%, non reperibili 4%
- Sono coinvolti circa 1.100 operatori delle ASL in
tutta l’Italia
- In Trentino:
- attualmente attive 18 intervistatrici
- assistenti sanitari/infermieri dell’APSS
- circa 70 interviste mensili
Gli ambiti indagati
• Comportamenti:
–
–
–
–
–
–
–
Attività fisica
Abitudine al fumo
Alimentazione
Consumo di alcol
Sicurezza stradale
Sicurezza domestica
Rischio
cardiovascolare
• Consigli dei medici
• Screening:
– Collo del utero
– Mammella
– Colon-retto
• Vaccinazioni
– Influenza
– Rosolia
• Salute mentale
• Stato di salute e
qualità della vita
L’abitudine al fumo in
Trentino
I risultati del 2009
(n= 736)
Alcune definizioni
• Fumatore
– Chi ha fumato più di 100 sigarette nella sua vita e
attualmente fuma tutti i giorni o qualche giorno
• Ex-fumatore
– Chi ha fumato più di 100 sigarette nella sua vita e
non fuma da oltre 6 mesi
• Fumatore in astensione
– Chi ha fumato più di 100 sigarette nella sua vita e
attualmente non fuma da meno di 6 mesi (vengono
contati come fumatori)
• Non fumatore
– Chi ha fumato meno di 100 sigarette nella sua vita e
attualmente non fuma
I fumatori
• In Trentino, i fumatori rappresentano il
26% degli intervistati (compreso l’1%
che non fuma da meno di sei mesi), gli
ex fumatori il 23% e i non fumatori il
51%.
• Tra l’insieme delle ASL partecipanti al
sistema a livello nazionale la
percentuale di fumatori è del 29%
Abitudine al fumo
Trentino - PASSI 2009
NonFum atori
23
Ex-Fum atori
20
25
Fum atori
29
1
1
Fum atori in
astensione
%
0
10
Pool PASSI
20
30
Trentino
40
Caratteristiche dei fumatori
• L’abitudine al fumo risulta
significativamente più diffuso:
– tra i giovani
– negli uomini
– tra chi ha un livello medio-basso di
istruzione
– tra chi dichiara di avere difficoltà
economiche
Confronti con il resto del Paese
• In Trentino, la
percentuale di
fumatori risulta
minore rispetto a
molte altre
regioni d’Italia
Percentuale di fumatori per regione
Pool di ASL, PASSI 2009 (%)
Attenzione dei medici al problema
• In Trentino il 47% degli intervistati riferisce
che un medico o un altro operatore sanitario si
è informato sui comportamenti in relazione al
fumo di sigaretta
•Si rileva un aumento di
attenzione negli anni
60
Chiesto da operatore sanitario
sul fumo di tabacco.
50
Passi – Trentino – 2007-2009
40
47,5
39,4
% 30
34
20
10
0
1
2
3
2007
2008
2009
Fumatori che hanno ricevuto il consiglio
di smettere da un operatore sanitario
PASSI – Trentino – 2009 (escluso chi non è stato dal medico)
• Oltre la metà dei
fumatori riceve il
consigli di smettere
da parte di un
medico o altro
operatore sanitario
• Non risultano
variazioni
significative con il
passare degli anni
Consigliato di smettere
70
Passi – Trentino – 2007-2009
60
50
59,6
55,7
40
51,5
%
30
20
10
0
1
2
3
2007
2008
2009
Il rispetto del divieto nei luoghi
pubblici e sui luoghi di lavoro
• In Trentino, il 94% degli
intervistati ritiene rispettato il
divieto di fumare nei locali pubblici
e il 95% sui luoghi di lavoro.
• La percezione del rispetto del
divieto di fumare continua a
mantenersi elevata dal 2007
Rispetto delle norme anti-fumo
Confronto con il resto del Paese
• A livello nazionale la percezione
del rispetto del divieto di
fumare nei locali pubblici viene
riferita dall’86% degli
intervistati ritiene rispettato il
divieto di fumare e per i luoghi
di lavoro questa percentuale è
dell’88%.
• I dati 2009, infatti, confermano
il gradiente territoriale rilevato
negli anni precedenti: il rispetto
del divieto di fumare nei locali
pubblici e sui luoghi di lavoro è
maggiore al Nord e minore al
Sud.
Rispetto del divieto di fumo sempre o quasi
sempre nei locali pubblici
Pool di Asl, PASSI 2009 (%)
• Nel 2009, il 16% degli
intervistati dichiara che
nella propria abitazione si
può fumare
– l’80% dei casi è
consentita solo in
determinate stanze,
orari o situazioni,
– nel rimanente 20% dei
casi nell’ambiente
domestico si può fumare
senza alcuna limitazione
• La percentuale di
abitazioni con un minore
di 14 anni in cui si fuma,
con o senza limitazioni, è
del 9%
Fumo in casa
Abitudine al fumo in casa
Trentino - 2009
Si fuma (con o senza
limitazioni)
16%
Si fuma (con o senza
limitazioni) in presenza di
minori di 14 anni
9%
Riassumendo (1/3)
• Anche se negli ultimi 50 anni si è assistito in Italia, come
in tutto il mondo occidentale, ad una graduale
diminuzione dei fumatori, nel nostro Paese il fumo attivo
rimane la principale causa di morbosità e mortalità
prevenibile
• In Trentino l’abitudine al fumo mostra una prevalenza
poco inferiore a quella delle altre ASL
• Preoccupante è l’elevata prevalenza di fumatori tra i
giovani e specialmente nella classe d’età dei 18-34enni,
dove oltre un terzo delle persone riferisce di essere
fumatori
• Anche in Trentino l’abitudine al fumo segue uno spiccato
gradiente socio-economico penalizzando le fasce sociali
più deboli
Riassumendo (2/3)
• L’attenzione degli operatori sanitari
potrebbe essere migliore:
– Solo in un caso su 2 si informano
sulle abitudini al fumo dei loro
pazienti con trend in aumento
– Non tutti fumatori ricevono il consiglio
di smettere
Riassumendo (3/3)
• Per sostenere ulteriormente il fumatore
nel suo tentativo di smettere occorre un
ulteriore consolidamento del rapporto
tra operatori sanitari e pazienti
• Le prove di efficacia indicano che per la
lotta al fumo sono necessarie strategie
integrate come ad esempio il consiglio
breve dei sanitari, le campagne
informative di sensibilizzazione al
problema e l’offerta di centri pubblici
antifumo, recentemente istituiti in
provincia.
Per maggiori informazioni:
• [email protected]
– 0461.904531
• [email protected]
– 0461.904644
• Il report completo dei risultati del 2008
si può scaricare da internet:
– http://www.epicentro.iss.it/passi/pdf2010/P
assi_TN_2008.pdf
– è in corso l’analisi completa dei risultati
2009
Il sistema PASSI provinciale - Anno 2010
Referente provinciale
Luciano Pontalti
Intervistatori
Servizio Organizzazione e Qualità delle
Attività sanitarie, PAT
Distretto
Intervistatore
Vallagarina
Cinzia Vivori
Maria Pia Baldessari
Coordinatori
Pirous Fateh-Moghadam
Servizio Educazione alla salute e di
riferimento per le attività alcologiche, APSS
Laura Ferrari
Direzione Igiene e Sanità Pubblica, APSS
Trento
Danila Beozzo
Maria Vittoria Cordin
Patrizia Loner
Franca Casagranda
Campionamento
Laura Battisti
Servizio osservatorio epidemiologico, APSS
Alta-Bassa Valsugana
e Primiero
Adriana Fedrigoni
Alessandra Martinatti
Marilena Battisti
Segreteria
Rossella Rigato
Elisabetta Schiattarella
Silvia Gramola
Direzione Igiene e Sanità Pubblica, APSS
Servizio Educazione alla salute e di riferimento
per le attività alcologiche, APSS
Valle Sole
Nicoletta Anselmi
Caterina Zanoni
Valle di Non
Loredana Zamboni
Rita Gabardi
Claudia Plaga
Giudicarie
Franca Trentini
Alto Garda
Maria Teresa Tonini
Fiemme e Fassa
Paola Felis
Igiene Pubblica
Direzione
Giulio Gallazzini
Osservatorio
Epidemiologico
Marilena Moser
UOPSAL
Marisa Foradori
Claudia Lorenzi
Albina Valzolgher
Il gruppo tecnico PASSI a livello nazionale
Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (CNESPS), Istituto Superiore di Sanità,
Roma
Sandro BALDISSERA, Nancy BINKIN, Barbara DE MEI,
Valentina MINARDI, Alberto PERRA, Valentina POSSENTI, Stefania SALMASO
Dipartimento di sanità pubblica, Azienda USL di Cesena
Nicoletta BERTOZZI
Dipartimento di Statistica, Università degli studi Ca’ Foscari, Venezia
Stefano CAMPOSTRINI
Dipartimento di sanità pubblica, AUSL Modena
Giuliano CARROZZI
Direzione generale della prevenzione sanitaria, Dipartimento prevenzione e comunicazione, Ministero della salute,
Roma
Paolo D’ARGENIO, Stefania VASSELLI
Dipartimento di prevenzione, ASL Caserta 2
Angelo D’ARGENZIO
Direzione promozione della salute, Azienda provinciale per i servizi sanitari, Trento
Pirous FATEH–MOGHADAM
Ufficio di statistica, Istituto superiore di sanità, Roma
Giada MINELLI
Dipartimento prevenzione AUSL Roma C
Massimo O. TRINITO
Zadigroma
Eva BENELLI, Stefano MENNA
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