La valutazione delle politiche sociali
Monica Raiteri
Università degli Studi di Macerata
2
Valutazione delle/nelle politiche
Valutazione:
delle/nelle politiche pubbliche/sociali
dei servizi sociali
del lavoro dell’assistente sociale
Chiave di lettura:
Efficacia delle norme giuridiche in
rapporto alla discrezionalità degli
operatori dell’amministrazione
(street level bureaucrats, agenti di
spesa)
3
…la scelta dei beneficiari delle politiche sociali
viene effettuata sul campo dagli operatori e non
sulla carta dai programmi che essi debbono
«attuare». Chi non coglie questo aspetto non può
capire come «le grandi attese di Washington si
polverizzino a Oakland», per usare il titolo di un
famoso libro…
M. Palumbo, La valutazione sociale. Un excursus fra teoria
e percorsi attuativi incerti, «Rivista delle politiche sociali»,
2005, n. 2, pp. 157-179, p. 173
Come è possibile ridurre l’elemento discrezionale
senza distruggere l’efficacia della legge come
strumento di una politica pubblica? L’esperienza
insegna che in molti settori della regolazione e del
welfare non è possibile produrre una legislazione
efficace senza lasciare spazio alla decisione
amministrativa
nel
rule-making
e
nella
adjudication.
H.W. Jones, The Rule of Law and the Welfare State,
«Columbia Law Review», 1958, Vol. 58, N° 2, pp. 143-156,
p. 152
4
Input
Processo
Output
Esiti
“diretti”
Outcome
Esiti
imprevisti
o “perversi”
Indicatore di performance
Misura riferita ad un fenomeno il cui andamento è correlato
alla proprietà della politica pubblica che assume una
relazione causale tra obiettivi, output e outcome
Genova 5 maggio 2009
Funzione
latente
Impatto
Esempi di indicatori di performance:
5
Grado di copertura del
target potenziale
Grado di diffusione di
pratiche innovative di
intervento
Grado di dispersione del
servizio
Variazione del numero di
utenti per tipologia
Numero di nuovi utenti
sul totale dei servizi
erogati
Genova 5 maggio 2009
Costi pro-capite degli
utenti in relazione al
livello di intensità
assistenziale
sovrapposizione
conflitto
assenza
di servizi
nell’ambito
della comunità
Punto di vista
delle
Confronto del processo con
ORGANIZZAZIONI
Obiettivi
(strutture
)
o aspettative dei
decisori
Punto di vista
degli
Bisogni
UTENTI
mete da
raggiungere
oppure
valori-soglia
Genova 5 maggio 2009
Punto di vista
degli
dei destinatari degli interventi
bisogni impliciti/espliciti
manifesti/latenti, ecc.
OPERATORI
rispetto
all’erogazione
dei servizi
6
Standards
valutate
rispetto a
parametri
prestabiliti
Modalità di
realizzazione
degli interventi
predefiniti o
stabiliti nel corso
della valutazione
7
Quali interventi è possibile realizzare
alla luce di competenze e di vincoli di
carattere procedurale all’azione?
Contesto
istituzionale
Influenza i vincoli
e le competenze
Diritto
Decisione
Implementazione
Contesto
politico
Contesto
economico
Influenza le risorse
Economia
Definizione
degli obiettivi
di una policy
Contesto
sociale
Valutazione
Influenza le
Scienza
politica
finalità
Influenza i bisogni
Sociologia
Quali soluzioni sono praticabili alla luce
del contesto istituzionale, delle finalità e
nei limiti delle risorse disponibili?
Genova 5 maggio 2009
Esempio di progetto di valutazione
Obiettivo
1
Obiettivo
2
Obiettivo
3
In che misura i servizi di cura
primaria erogati dai CLSC
(Local
Community
Service
Centres)
raggiungono
gli
utenti più vulnerabili nelle
aree
di
riferimento
del
progetto?
Produrre informazione sui
livelli di deprivazione della
comunità e sulla accessibilità
ed utilizzazione dei servizi dei
CLSC da parte degli utenti
con i più elevati livelli di
deprivazione
Facilitare l’integrazione di tali
informazioni con le pratiche
di management e decisionmaking dei CLSC
M.D. Philibert et al., Material and Social Deprivation and Health and Social Services in Québec (2007)
8
scostamento di aspetti noti
Valutazione
della programmazione:
Monitoraggio
tempi
risorse
Controllo di legittimità
procedure
Certificazione e revisione della qualità
secondo le norme ISO
Verifica dei risultati (*)
Accreditamento istituzionale
(*)
il concetto di valutazione viene sfumato in quello di
«verifica dei risultati», secondo una deriva frequente…in
cui il giudizio di validità di una politica rischia…di
stemperarsi in un giudizio di conformità, ad effetto della
tradizionale cultura giuridica che tende a leggere la
valutazione in termini di controllo. Dietro il concetto di
«verifica»…pare…di leggere un’oscillazione tra la «cultura
del risultato», rispetto al quale si fa la valutazione e che
chiama in causa…i destinatari delle politiche e la
«cultura dello standard», maggiormente legata alle
procedure, regno incontrastato degli operatori (M.
Palumbo, La valutazione sociale. Un excursus tra teoria e percorsi
attuativi incerti, 2005)
9
10
Art. 18 D. Lgs. 3/2/1993 n. 29
Analisi e valutazione dei costi degli uffici
1.
Ai fini dell’economicità dell’azione amministrativa
e della verifica dei risultati conseguiti dai
dirigenti l’organismo di cui all’art. 2, comma 1,
lettera mm) della legge 23 ottobre 1992 n. 421
definisce, sulla base delle indicazioni del Ministero
del tesoro, i criteri e le procedure per l’analisi e la
valutazione dei costi dei singoli uffici, rilevati nei
modi di cui all’art. 64, per evidenziare, tra l’altro,
gli eventuali scostamenti rispetto a valori medi
o standard.
2.
I dirigenti generali adottano misure organizzative
idonee a consentire le analisi e le valutazioni di
cui al comma 1.
New Public
Management
Performanceoriented
Management
Audit Society
Evaluative State
Genova 5 maggio 2009
E
conomia
fficienza
fficacia
Valutazione
“Value for
Money”
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Art. 2, comma 1, lett. mm) l. 23/10/1992 n. 421
Il
Governo
della
Repubblica
è
delegato
a
emanare…uno o più decreti legislativi, diretti al
contenimento, alla razionalizzazione e al controllo
della spesa per il settore del pubblico impiego, al
miglioramento dell’efficienza e della produttività,
nonché alla sua riorganizzazione; a tal fine è
autorizzato a:
…..
mm) al fine del completamento del processo di
informatizzazione delle amministrazioni pubbliche e
della più razionale utilizzazione dei sistemi informativi
automatizzati,
procedere
alla
revisione
della
normativa in materia di acquisizione dei mezzi
necessari, prevedendo altresì la definizione dei relativi
standard qualitativi e dei controlli di efficienza e di
efficacia; procedere alla revisione delle relative
competenze e attribuire ad un apposito organismo
funzioni di coordinamento delle iniziative e di
pianificazione degli investimenti in materia…
Genova 5 maggio 2009
Accreditamento istituzionale di
strutture e servizi (legge 328/2000)
Articolo 11 legge 328/2000
Autorizzazione e accreditamento
[….]
3. I comuni provvedono all'accreditamento, ai
sensi dell'art. 6, comma 2, lettera c), e
corrispondono ai soggetti accreditati tariffe per le
prestazioni
erogate
nell'ambito
della
programmazione regionale e locale sulla base delle
determinazioni di cui all'art. 8, comma 3, lettera
n).
4. Le regioni, nell'ambito degli indirizzi definiti dal
Piano nazionale ai sensi dell'art. 18, comma 3,
lettera e ), disciplinano le modalità per il rilascio
da parte dei comuni ai soggetti di cui all'art. 1,
comma 5, delle autorizzazioni alla erogazione di
servizi sperimentali e innovativi, per un periodo
massimo di tre anni, in deroga ai requisiti di cui
al comma 1. Le regioni, con il medesimo
provvedimento di cui al comma 1, definiscono gli
strumenti per la verifica dei risultati.
12
13
1. Valutazione come strumento di
modernizzazione dell’organizzazione
amministrativa
2. Valutazione come strumento di
produzione di cambiamenti nelle
pratiche organizzative
3. Valutazione per il miglioramento della
qualità della gestione pubblica
4. Valutazione come strumento di
orientamento delle scelte allocative del
decisore pubblico
14
MODALITA’
APPLICATIVE
Regolamentazioni
condizionali
attraverso un
processo di
sussunzione
(SE…ALLORA)
Programmi
finalizzati
realizzati in
modo
progressivo
dall’amministrazione
attraverso
azioni
(mezzi/fini)
concatenate
CONTROLLO
mediante un
controllo
giuridico di
conformità
mediante
valutazione
di
“efficacia”
Perché si valuta?
Legislazione per obiettivi o
programmi finalizzati
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Corti
Regole del
processo
decisionale
Implicazioni della
decisione
Assemblee
legislative
decisione
adottata da
un giudice
imparziale
con obbligo
di
motivazione
principio di
maggioranza
accertamento dei fatti e
della regola
rilevante che
è “la sola
soluzione
corretta”
allocazione di
risorse
secondo la
soluzione
“politicamente
possibile”
Burocrazie
principio di
razionalità
limitata
(mezzi/fini)
efficienza
soluzione
“economicamente
razionale”
Perché si valuta?
Valutazione e modelli di decisione
16
Obiettivi della legislazione
La legge persegue una pluralità di obiettivi, tra cui occorre
distinguere obiettivi impliciti ed espliciti.
Limitare l’analisi agli obiettivi espliciti può comportare:
una distorsione delle finalità di una legge: spesso,
infatti, vengono dichiarate «finalità» tendenti a
dissimulare conflitti di interessi sottesi alla formulazione
del testo legislativo;
una rappresentazione distorta del processo legislativo,
che sembra concludersi con l’approvazione del testo della
legge, senza tenere conto delle successive interpretazioni e
quindi dell’implementazione delle politiche. Nel caso dei
programmi finalizzati l’approvazione del testo rappresenta
il punto di partenza di un processo di «concretizzazione
progressiva» degli obiettivi.
Alcune leggi sono essenzialmente simboliche: in
apparenza perseguono obiettivi sostanziali, in realtà
servono:
ad attenuare un conflitto;
a creare un clima di fiducia intorno ad una aspettativa;
a sperimentare soluzioni.
Clausole valutative
Valutazione ex post
17
Valutazione e principio della
separazione tra i poteri
Chi valuta?
La valutazione dell’efficacia si
risolve in un “controllo” della
legge?
Oggettività della valutazione
la misurazione delle
performances come criterio
“oggettivo”
Imparzialità del valutatore
analogie con il controllo
giurisdizionale
singoli interventi (qualità degli
interventi)
servizi (certificazione delle
strutture)
politiche (efficacia delle politiche)
Benessere dell’individuo
Benessere della famiglia
Risultati
Bisogni
Profili organizzativi in presenza
di vincoli
Che cosa si valuta?
18
19
Funzioni del benessere sociale
A→B accresce il BENESSERE
SOCIALE anche se, in concreto,
una famiglia vede ridursi il
proprio benessere senza alcuna
compensazione (KALDOR-HICKS)
MASSIMO BENESSERE RAGGIUNGIBILE
A=PUNTO DI OTTIMO VINCOLATO
(risorse disponibili e tecnologia)
20
Funzioni del benessere sociale
W=U1+U2
funzione del
benessere sociale di
Bentham-Edgeworth
La società è
indifferente rispetto al
grado di
disuguaglianza
W=a.U1+b.U2
a e b sono i
coefficienti di
benessere che
dipendono dal livello
di utilità raggiunto
21
La funzione del benessere sociale di J. Rawls
Il benessere di una
società dipende
esclusivamente
dall’utilità della
famiglia più
povera.
La società non trae
alcun beneficio
dall’aumento del
benessere della
famiglia 1, mentre
“sta meglio” se
aumenta il benessere
della famiglia 2 (la
famiglia più povera)
Come si valuta?
22
Genova 5 maggio 2009
Criterio
Definizione
Efficienza
Risultati/risorse
Efficacia interna
Risultati/obiettivi
Efficacia esterna
Risultati/bisogni
Economicità
Efficacia/efficienza
Rilevanza
Obiettivi/bisogni
Utilità
Risultati/soddisfazione dei
destinatari
Equità
Distribuzione dei
costi/distribuzione dei benefici
Coerenza interna
Obiettivi/finalità del
programma
Coerenza esterna
Obiettivi/finalità politiche del
decisore
Analisi costi-efficacia (Cea)
I benefici vengono calcolati facendo
riferimento ad unità fisiche. Confrontando
i costi per unità di risultato il programma
prescelto è quello che, a parità di costi,
assicura i maggiori miglioramenti o,
alternativamente, a parità di risultati
garantisce i costi più bassi.
La struttura teorica di riferimento è un modello neoclassico
difficilmente applicabile alle società complesse, rispetto al quale il
giudizio di qualità degli interventi valuta la congruenza tra
domanda
e
offerta
(efficacia
esterna)
prescindendo
dall’integrazione con l’economia del benessere e l’etica.
Reti sociali
Genova 5 maggio 2009
Scambio sociale
Scelta razionale della
solidarietà di gruppo
Lippi Bruni & Ugolini, 2007
23
24
Cosa si intende per “domanda”:
Analisi della domanda emersa
(schede-utenti);
Rilevazione sul territorio di
riferimento esterna al servizio
(Osservatorio dei bisogni)
Esempi:
Osservatorio sulla povertà della Caritas
Osservatorio sui senza fissa dimora
della Federazione Italiana Organismi
Persone Senza Dimora (F.I.O.P.S.D.)
Osservatori sulla dispersione scolastica
dei Provveditorati agli Studi
25
Problema di
equità
I benefici vengono valutati in termini
monetari, consentendo di adottare una
prospettiva più ampia rispetto a quella
dei soli destinatari dei trattamenti. Il
fondamento metodologico è il principio di
compensazione, secondo il quale una
modifica dello status quo va perseguita se
chi ne trae beneficio è potenzialmente in
grado
di
compensare
chi
viene
danneggiato, per un ammontare tale da
non peggiorare la posizione di alcuno
(ottimo paretiano).
Approccio dell’individualismo metodologico: si valuta unicamente
la variazione del benessere individuale
Genova 5 maggio 2009
Lippi Bruni & Ugolini, 2007
Analisi costi-benefici (Cba)
26
Principio dell’ottimo paretiano
Problemi di decisione in presenza di vincoli
problema di ottimizzazione o di
programmazione classica:
MAX
f(x)
S .V. g(x) = b
EFFICIENZA
ottimizzazione
ECONOMICITÀ
minimizzazione dei
costi
si utilizza interamente l’ammontare di risorse
disponibile, che costituisce il vincolo alla
massimizzazione della funzione
problema di programmazione non lineare o
approccio satisficing:
MAX
S .V.
f(x)
g(x) ≤ b, x≥0
l’ammontare di risorse disponibile si utilizza in
tutto o in parte
27
28
L’analisi costi-utilità misura gli effetti di
un determinato trattamento in termini
non
solo
quantitativi
ma
anche
qualitativi. I benefici sono misurati …
sulla base del livello di soddisfazione o
miglioramento della qualità della vita o
dello stato di salute.
Genova 5 maggio 2009
Lippi Bruni & Ugolini, 2007
Analisi costi-utilità (Cua)
29
Needs assessment (valutazione
dei bisogni)
L’individuazione di standards e
procedure per la determinazione
dei bisogni pone ai policy makers
problemi di misurazione
(indicatori economici e sociali)
Ricerca e identificazione di
soluzioni ai problemi di
specifiche categorie tenendo
conto degli interventi
eventualmente già progettati
30
Funzione degli indicatori
Apprendimento mediante:
confronto
condivisione
imitazione
Learning
Evaluation
strumento cognitivo
strumento normativo
Benchmarking
Quale istituzione determina i
criteri rispetto ai quali valutare la
prestazione?
Fissare punti di riferimento
Processo mediante il quale gli stati
apprendono (learn) le politiche che
forniscono gli esiti migliori e
adottano quelle degli stati che si
collocano nelle prime posizioni
dell’ordinamento
Come vengono interpretate e gestite
le diverse normative?
Chi detiene il potere di
valutare le prestazioni?
31
Benchmarking
Approccio sistematico e continuo di
misurazione di prodotti/servizi/processi
mediante il confronto tra organizzazioni
simili.
La comparazione viene effettuata utilizzando
una serie di indicatori standard, individuati
come punti di riferimento.
Obiettivo finale dell’attività è il miglioramento
della qualità in termini di prodotti, servizi e
processi attraverso l’individuazione dei punti
di forza e delle aree migliorabili, prendendo
spunto anche dalle performances degli altri,
e
stimolando
in
questo
modo
il
cambiamento.
Genova 5 maggio 2009
Sistema di
apprendimento
organizzativo
Genova 5 maggio 2009
1
Leadership orientata alla
creazione di una
organizzazione innovativa
2
Cultura della
sperimentazione
3
Capacità di trasferire
conoscenze all’interno e
all’esterno
dell’organizzazione
4
Cultura del lavoro in équipe
e della cooperazione
32
Indagine valutativa
O.L.S. Organizational Learning
System (Cousin & al., 2004)
New Public Management
33
Osborne e Gaebler, Reinventing
Government (1992)
“Management by measurement”
Funzioni della misurazione:
1. Individuazione di connessioni
tra obiettivi, risorse, outputs
(effetti diretti) e outcomes (effetti
imprevisti)
Trasparenza
dell’amministrazione
Efficacia
2. Valutazione
degli
outputs
dell’azione
organizzativi e degli outcomes amministrativa
Genova 5 maggio 2009
34
N.P.M. “Management by measurement”
Logica “planning and control”
Pone l’attenzione sulla struttura organizzativa
Critica:
Effetti “collaterali”
La performance viene misurata e controllata
mediante una comparazione tra indicatori
riferiti ai targets (obiettivi del programma o
della politica) e ai “fatti” (realizzazioni)
Eccessiva proceduralizzazione
Timore dell’innovazione
ossification
Problema etico
VME Valutazione Value for Money
Problema politico
Stato di diritto
Funzione simbolica delle politiche
Nozione di “pubblico”
Genova 5 maggio 2009
35
Gruppo
sperimentale
Gruppo di
controllo
Assegnazione casuale dei soggetti (random)
Problema etico
Problema giuridico
“Misurazione” del livello di welfare
Partecipazione al programma di
sostegno
Esclusione dalla
partecipazione al programma
Controfattuale
Rivalutazione del livello di welfare
Genova 5 maggio 2009
36
con e senza integrazione salariale
con e senza l’obbligo di lavorare per la
comunità
con e senza la possibilità di scegliere
liberamente la scuola
tenendo presente che mediamente un gruppo
di destinatari di misure di welfare riduce nel
tempo la sua dipendenza e incrementa il
reddito anche in assenza di programmi
assistenziali
Genova 5 maggio 2009
R.A. Maynard, 2000
Si tratta di individuare le differenze indotte dal
programma (o “valore aggiunto”) analizzando
“cosa sarebbe successo se” il programma non
fosse
stato
implementato
(logica
controfattuale) confrontando due gruppi, es.:
37
Gli indicatori di performance
costituiscono proxies (imperfette)
del
“valore
aggiunto”
del
programma assistenziale
Aspetti
negativi
occorre monitorare in modo continuo la
performance
delle
organizzazioni
che
erogano misure di welfare a livello locale,
per cui la sperimentazione deve essere
molto estesa;
problema etico della negazione di misure
assistenziali a coloro che sono stati
assegnati al gruppo (o ai gruppi) di controllo
e non al gruppo sperimentale;
diverso trattamento dei due gruppi sotto il
profilo della regolazione giuridica
Genova 5 maggio 2009
38
Problema dell’accuratezza degli indicatori
di performance come proxies del “valore
aggiunto” dei programmi
Genova 5 maggio 2009
1
Capacità dell’organizzazione di esercitare
un controllo a livello locale sulla
composizione delle categorie di utenti e
sulle azioni concretamente richieste per
l’implementazione del programma
2
Capacità di monitorare gerarchicamente
gli operatori e le strutture che a livello
locale potrebbero sovvertire gli obiettivi
del
programma
per
accrescere
artificialmente la performance
3
Necessità di valutare tutte le prese in
carico evitando comportamenti di triage
creaming da parte degli operatori dei
servizi
39
Triage creaming
E’ l’azione mediante la quale gli operatori
effettuano una cernita (to cream =
scremare) dell’utenza in modo da selezionare i
destinatari che hanno una più elevata
probabilità di beneficiare dei programmi
o degli interventi e di migliorare così i
punteggi sugli indicatori di performance.
Si configura, di fatto, una offerta selettiva dei
servizi mediante un meccanismo antitetico
alla adverse selection (*), che pone, anche in
questo caso, un problema etico.
(*) fenomeno originato da asimmetrie informative nella stipulazione dei
contratti che indica la capacità di attrarre «bidoni» che compromette la
proprietà dell’ottimalità dell’equilibrio concorrenziale
Genova 5 maggio 2009
Un aspetto spesso trascurato:
40
conseguenze della valutazione
Family Support Act (1988) JOBS Programma
di avviamento all’occupazione
Kansas
Nessuna esplicita ricompensa o sanzione
Maryland
Se l’obiettivo della partecipazione è soddisfacente gli
obiettivi dell’uscita dal regime di sovvenzione e
dell’autonomizzazione dell’utente diventano eleggibili per
l’assegnazione di incentivi
North
Carolina
Classificazione
delle
counties
in
exemplary,
commendable (raggiunti 3 obiettivi di processo su 5 e 5
su 10 outcomes previsti), needs improvement.
Exemplary e commendable ricevono ulteriori finanziamenti
Oregon
Nessuna ricompensa o sanzione formale, ma se la
performance è inferiore ad un limite stabilito è possibile
un intervento statale o regionale al fine di apportare
cambiamenti
Pennsylvania
Le Service Delivery Areas che hanno conseguito gli
obiettivi sono eleggibili per l’attribuzione di quote di fondi
incentivanti. In caso contrario potrebbe essere richiesto di
elaborare piani correttivi
Wisconsin
Forti ricompense o sanzioni: il budget di JOBS dipende
quasi interamente dalla performance
Genova 5 maggio 2009
41
situazione che opera in
mancanza del
raggiungimento
dell’accordo sulla base
della regola decisionale,
e che quindi può essere
modificata soltanto a
seguito dell’operatività
dei contenuti della
decisione
Il problema della valutazione del
default
L’A.I.R. (Analisi di Impatto della Regolazione) si pone alcuni
obiettivi come quello di assicurare la corretta rilevazione
dell’esigenza di cui si richiede la soddisfazione, definire con
chiarezza gli obiettivi che si perseguono, la congruità dei
mezzi individuati per conseguirli, l’adeguatezza dell’arco
temporale previsto per l’intervento, valutare costi e vantaggi
per l’organizzazione pubblica, i cittadini e le imprese, stabilire
se l’intervento richiesto deve essere realizzato previa adozione
di una normativa pubblica e, infine, individuare la fonte
normativa più appropriata alle esigenze da soddisfare e più
“economica” per l’ordinamento.
a) descrizione degli obiettivi del provvedimento e delle opzioni
alternative;
b) individuazione dei soggetti destinatari;
c) valutazione dei costi e dei benefici;
d) disponibilità di bilancio per l’attuazione dell’intervento;
e) valutazione
della
c.d.
“opzione
nulla”,
cioè
dell’alternativa di lasciare immutata la situazione
esistente.
Genova 5 maggio 2009
42
La valutazione del default (segue)
Niskanen
Regola di aggregazione delle preferenze che definisce la struttura della situazione
richiedendo l’unanimità tra i decisori e, in mancanza del raggiungimento di un
accordo, stabilisce che per il periodo successivo non vengano erogate risorse:
{
Bt+1 =
dove
Bbc se Bbc=Bs
0 altrimenti
Bt+1 = combinazione budget-output per il periodo successivo
Bbc = combinazione budget-output proposta dal funzionario amministrativo
Bs = combinazione budget-output accettata dallo sponsor
La prima parte specifica l’esito derivante da un accordo unanime;
la seconda parte precisa l’esito in assenza di accordo, corrispondente alla condizione
di default.
Niskanen assume che
l’assegnazione di fondi:
in mancanza
risorse!
Genova 5 maggio 2009
questo
di
tipo
di
accordo
regola
consentirebbe
nessuna
di
cancellare
erogazione
di
43
La valutazione del default (segue)
Romer e Rosenthal
Regola di aggregazione delle preferenze che definisce la struttura della situazione
richiedendo l’unanimità tra i decisori e, in mancanza del raggiungimento di un
accordo, stabilisce che per il periodo successivo venga confermato lo stanziamento
di risorse dell’anno precedente
{
Bt+1 =
Bbc se Bbc=Bs
B altrimenti
t
dove
Bt = livello attuale della combinazione budget-output
Bbc = combinazione budget-output proposta dal funzionario amministrativo
Bs = combinazione budget-output accettata dallo sponsor
La prima parte specifica l’esito derivante da un accordo unanime;
la seconda parte precisa l’esito in assenza di accordo, corrispondente alla condizione
di default
in mancanza di accordo persiste lo status quo!
Genova 5 maggio 2009
44
U. De Ambrogio, La valutazione partecipata nei servizi sociali.
La descrizione di un approccio attraverso alcuni esempi concreti,
«Rassegna italiana di valutazione», 2000, n. 17/18, pp. 5774, p. 66
Genova 5 maggio 2009
I risultati negativi della valutazione non sono sanzionati
Valutazione e accountability
1) Responsabilità
(consapevolezza,
responsabilizzazione nei
confronti dei risultati dell’azione)
concetto e lessico giuridico
2) Rendere conto dei risultati
concetto e lessico manageriale a
cui non sono estranei profili etici
teoria principale-agente (Breton
& Wintrobe, 1988)
45
46
Valutazione e accountability
forte domanda di accountability
correlata all’espansione
dell’intervento pubblico;
mandato valutativo dei
programmi finanziati con fondi
pubblici;
uso della valutazione e
erogazioni di fondi verso le
istituzioni filantropiche
dimensione assistenziale non
profit
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La valutazione delle politiche sociali