INTERVISTA AL GENIO DELLA PORTA
ACCANTO:
ALCUNE DOMANDE AL DOTTOR
PAOLO GABOARDI
Paolo Gaboardi, 28 anni.
Sonia
La scoperta della matematica:
A che età hai scoperto l’esistenza della
matematica?
Che importanza ha avuto la scuola?
Come andavi in matematica?
Che ricordo hai dei
tuoi insegnanti?
Paolo
E’ avvenuta alle elementari; mi divertivo a risolvere i
problemi facendo a gara con una mia compagna di
classe, Serena. Cercavo in tutti i modi di terminare
prima della mia amica, per essere il primo. I problemini
inizialmente erano legati a operazioni matematiche,
tipo la mamma va dal fruttivendolo a comprare frutta e
verdura, poi erano di carattere geometrico.
Alle scuole medie mi piaceva far “quadrare” i conti, mi
offrivo sempre per correggere i compiti. Alle superiori
avevo un prof che mi invogliava molto, parlava della
sua esperienza e ci faceva partecipare durante le
lezioni; mi è capitato spesso di andare alla lavagna ed
essere usato come cavia durante le spiegazioni.
Sonia
Attraverso quali esperienze, grazie a chi?
Paolo
Il prof alle superiori ci contestualizzava molto
l’insegnamento, ci aveva proposto degli
approfondimenti di statistica indirizzato ad
uno studio sulle schedine di calcio, attraverso
una sua banca dati. Analizzando tantissime
schedine, siamo riusciti a vedere che il calcio è
statistico, usando la curva gaussiana. Io mi
lasciavo prendere molto perché il prof ci
portava esempi reali: abbiamo giocato anche
con la testa o croce delle monete.
Sonia
Come andavi nelle altre materie?
Paolo
Italiano come materia mi piaceva un po’ meno
rispetto alla rosa delle discipline scientifiche.
In tutte le discipline correlate alla matematica,
come chimica e fisica davo il meglio di me.
Sonia
Studi, curriculum: che tipo di studi universitari
hai svolto, hai scelto tu questi studi?
Paolo
Alle superiori ho frequentato l’ITIS indirizzo
elettronica, perché avevo in mente di diplomarmi
e incominciare a lavorare subito, tanto è vero che
una volta diplomato sono arrivate molte proposte
lavorative, e mi trovavo in una situazione di
grande incertezza. Ho scelto l’università a fine
Agosto e ho propeso per Ingegneria delle
Telecomunicazioni. Ho preferito Parma invece che
Milano perché quando ho visitato l’ambiente,
Parma mi rasserenava molto. Il contesto mi ha
aiutato molto nel mio percorso di studi.
Sonia
Familiarità: nella tua famiglia ci sono altre
persone interessate alla matematica?
Paolo
La mia mamma è ragioniera e il mio papà è
appassionato a tutto ciò che è tecnico, come
applicazione della teoria nel concreto. Infatti
gestisce in modo autonomo noleggio e
installazioni di impianti audio-visivi.
E questo campo, un po’ per familiarità, un po’
per indole entusiasma molto anche me.
Sonia
Personalità: Ti ritieni una persona creativa? Ti
piace giocare?
Paolo
I giochi che ho sempre preferito da piccolo erano
quelli dove potevo metterci del mio. Fino alle
medie, il mio gioco preferito, era disegnare piste
automobilistiche sui fogli A4, con strade, case e
quant’altro, e poi ci giocavo con le micro –
machines. Il divertimento più grosso rimaneva
sempre comunque la costruzione del percorso,
più che il gioco in sé, del girare con le macchinine.
Poi quando sono arrivate le consolle, il Nintendo
mi ha rubato il cuore.
Sonia
La professione scelta: sotto quale aspetto la
tua professione attuale ha una relazione con
la matematica?
Cosa pensi di fare da grande?
Credi di star realizzando
i tuoi sogni?
Paolo
Sono appena entrato nel mondo del lavoro, credo
di dover ancora fare tante esperienze. Per ora mi
occupo di realizzare schede elettroniche a livello
industriale: sia dal punto di vista della
progettazione, quindi lo schema elettrico, sia dal
punto di vista del montaggio, quindi il collaudo.
Come dicevo prima, mi piace molto il lavoro di
mio papà, sarebbe un peccato non proseguire
con l’attività, che inoltre in molti aspetti potrebbe
essere ampliata.
Sonia
Computer, Internet: che rapporto hai con il
computer, con internet, conosci qualche
linguaggio di programmazione?
Paolo
Dalla seconda media ho stretto un rapporto serio con il computer, in pratica
quindici anni di amicizia. L’occasione è nata perché mio papà per lavoro aveva in
casa il computer e così ho seguito l’evoluzione del computer in questi anni.
Il primo gioco l’ho ricordo ancora con piacere, era: PRINCE OF PERSIA in bianco e
nero, sui flessibili di vinile. Anche se non specificatamente richiesto, alle superiori
lo utilizzavo molto, ad esempio nelle relazioni di chimica. Mi ero creato un
repertorio di immagini di strumenti di laboratorio disegnati da me in Paint, che poi
utilizzavo a seconda degli esperimenti di laboratorio che dovevamo riprodurre
cartacei in relazioni descrittive. In questo ricordo una piccola competizione con un
compagno di classe, anche lui appassionato di computer. Si faceva a gara per
vedere che realizzava la relazione più bella.
Internet oggi per me è un’abitudine, sia per lavoro che per passione. Anche
quando sono a casa tutti i giorni consulto i siti che mi interessano, soprattutto
relativi alla musica, seguo forum on line, Face book. Avrai capito che mi appassiona
tutto ciò che ha a che fare con la multimedialità.
I linguaggi sono quelli imparati a scuola: C++, VISUAL BASIC, HTML,…
Sonia
Memoria: come consideri la tua memoria, che
tipo di memoria hai?
Paolo
La mia memoria è prettamente fotografica.
Devo essere sincero, non ho mai studiato
tantissimissimo …
Sonia
Numeri, calcolo mentale: esegui mai calcoli a
mente? Quando e quanto usi la calcolatrice?
Qual è il numero più interessante che hai
conosciuto?
Paolo
Per le cose spicce cerco di fare a mente,
mentre al lavoro uso quasi sempre la
calcolatrice.
Come numeri mi piacciono il 5 e i 10 e tutti i
numeri relativi ad essi riconducibili.
Sonia
Per te c’è conflitto tra ansia e rendimento?
Paolo
Ricordo all’università che prima degli esami
ero molto teso. Una volta entrato nella
situazione di stress però sono quasi sempre
riuscito a dominarla e il rendimento è stato
sempre buono.
Sonia
Come ti consideri, un buon matematico?
Paolo
Durante la discussione della tesi di laurea, in aula c’era
tanta gente durante la mia discussione, perché avevo
creato dei grafici animati, che avevano sorpreso tutti. Al
termine della discussione sono stato “assalito” da molti
compagni che desideravano essere aiutati scoprire qualche
segreto …
Sono soddisfatto di aver sempre curato molto le relazioni
con le persone, anche all’Università, dove alcuni rischiano
di isolarsi e dedicarsi solo allo studio personale.
Mi ritengo bravo, ma non un genio, infatti il titolo della tua
intervista all’inizio mi ha spaventato un po’! Se dovessi
definirmi con una parola: sono appassionato, della
matematica e delle sue applicazioni.
Scarica

intervista al genio della porta accanto