I crimini contro l’umanità
dello stato nazista
1. Eutanasia di Stato
2. Riduzione in schiavitù nei lager
3. Sterminio zingari, oppositori, omosessuali e
Testimoni di Geova
4. Genocidio ebraico
5. Massacri e rappresaglie durante le operazioni
di guerra
H. Friedlander, Le
origini del genocidio nazista,
ed. Riuniti, Roma 1997.
Il genocidio nazista non ebbe luogo nel vuoto; non fu altro che il metodo più radicale
per escludere gruppi di uomini dalla comunità nazionale tedesca.
La politica dell’ostracismo venne dopo, ed ebbe a suo fondamento, più di
cinquant’anni di opposizione scientifica all’eguaglianza umana.
A partire dal secolo scorso l’élite tedesca aveva progressivamente accolto un’ideologia
dell’ineguaglianza. Genetisti, antropologi e psichiatri proposero una teoria
dell’ereditarietà umana che, coniugandosi con la dottrina degli ultranazionalisti, andò a
costituire un’ideologia imperniata sul concetto di razza.
Il movimento nazionalista assimilò e promosse una simile ideologia.
Dopo la presa del potere nel 1933 i nazisti crearono il quadro di riferimento politico che
rese possibile la traduzione di questa ideologia dell’ineguaglianza in una politica
dell’ostracismo.
Contemporaneamente l’élite burocratica, professionale e scientifica tedesca fornì la
legittimazione di cui il regime aveva bisogno per un’attuazione agevole della politica
stessa.
I presupposti dello sterminio ebraico
Antigiudaismo
cristiano
lungo i secoli
dal Medioevo
all’Età Moderna
Razzismo su
pretese basi
biologiche
Antisemitismo tra
Ottocento e Novecento:
• Pogrom
• Ghetti
• Negazione diritti civili
Leggi razziali:
Germania 1935
Italia 1938
Antisemitismo:
• negazione diritti
civili
• pogrom
• leggi razziali in
Germania e Italia
Il “progetto eutanasia di Stato
• dall’aprile del 1940, eliminazione di
•
bambini portatori di handicap,
•
anziani affetti da demenza senile,
•
persone malate di mente,
•
in genere coloro che vivevano,
secondo un’espressione coniata nel
1921, una “vita indegna”
Un “gaswagen” usato per l’”eutanasia”
• Il progetto venne fermato da Hitler
nell’agosto del 1941 in seguito alle
pubbliche proteste della Chiesa cattolica
e nel timore di una reazione popolare.
• si calcola che circa 75.000 persone fossero
già state eliminate
il castello Hartheim, uno dei principali centri adibito
alla realizzazione del programma di eutanasia
Il sistema dei Lager nazisti
• organizzato fin
dal 1933 per
relegare gli
oppositori del
regime
• 1939: 21.000
detenuti
• ampliato
all’inizio della
guerra ed
esteso alle zone
conquistate nel
1939
Il “problema”
ebraico
• 500.000 ebrei tedeschi
• 190.000 ebrei austriaci
L’invasione della Polonia e della Russa,
amplia e “complica il problema”
• 1935: leggi di Norimberga
• 1938 dopo la "notte dei cristalli"
un primo gruppo consistente di
ebrei è rinchiuso nei lager
• 1939 si studiano soluzioni
“razionali” del “problema”:
– deportazione in Polonia
– o oltre gli Urali
– o nel Madagascar
•
•
•
•
350.000 ebrei cecoslovacchi
1.800.000 ebrei polacchi
2.500.000 ebrei russi,
300.000 in Europa occidentale
Il ghetto
Il primo passo per “liberare
l’Europa dagli ebrei”:
costretti nei “ghetti” ripristinati
nelle città dell’est.
La liquidazione
del ghetto
di Varsavia
luglio – settembre 1942:
• la ribellione del ghetto di
Varsavia è uno dei rari episodi
di resistenza ebraica alla
violenza nazista
• la ribellione è stroncata dai
nazisti …
Le macerie del ghetto di Varsavia
Dei 500.000 ebrei del ghetto,
sopravvivono poche decine di migliaia
che saranno avviati ai campi di sterminio
L’organizzazione
Il 21 dicembre 1939
•
Reinhard Heydrich, il capo dell’Ufficio Centrale per la Sicurezza del Reich
(RSHA) crea la Sezione IV che si deve occupare della deportazione degli
ebrei.
•
ne affida la direzione ad Adolf Eichmann
Adolf Eichmann
lo “specialista”
dei “trasporti”
L’SS-Brigadeführer Reinhard Heydrich
nel suo ufficio di Monaco
L’eliminazione per fucilazione
L’operazione Barbarossa,
ossia l’attacco alla Russia
sferrato nell’estate del 1941,
è accompagnata da quattro
unità speciali chiamate
Einsatzgruppen;
il compito: eliminare sul posto
per fucilazione
• i membri autorevoli delle
comunità locali
• tutti gli ebrei
Le einsatzgruppen in azione
• Le einsatzgruppen, i
battaglioni della morte, furono
reclutati tra la gente comune
(D. J. Goldhagen, I volonterosi carnefici di Hitler,
Mondadori, Milano 1997)
• circa un milione di ebrei sono
eliminati direttamente per
fucilazione
Lo stress dei “volonterosi carnefici” di Hitler
“Vorrei ancora far notare che in
seguito al notevole stress
psicologico dovuto a tali
esecuzioni parecchi uomini non
furono più in grado di eseguire
fucilazioni e dovettero perciò
venire sostituiti.
Però altri non ne avevano mai
abbastanza di partecipare a
queste esecuzioni, per cui
spesso si offrivano volontari”
[Deposizione di Gustav Fix, comandante
delle einsatzgruppen]
Il reimpiego dei gaswagen
“Se a quel tempo avessi
degli scrupoli circa l’impiego
dei gaswagen, oggi non
saprei dirlo.
Allora, per me in prima linea,
veniva il fatto che le
fucilazioni costituivano, per
gli uomini che la eseguivano,
un notevole stress e che
tale stress venne meno con
l’impiego dai gaswagen”.
Testimonianza di Walter Rauff, colonnello delle SS, rilasciata nell’ambasciata della
Germania Federale a Santiago del Cile il 28 giugno 1972.
Testimonianza del dott. August
Becker, ispettore dei gaswagen
Nell’ufficio del caposervizio Viktor Brack nella Cancelleria del Führer
insieme ad altri mi occupai, fin verso il 1941, del programma “eutanasia”.
Avevo le funzioni di esperto in eliminazioni mediante gas nel caso di malati
psichici ricoverati in stabilimenti terapeutici ospedalieri. Poiché questa
attività era stata da poco sospesa fui trasferito al RSHA a Berlino. Himmler
voleva impiegare nell’azione di gassazione che si stava avviando in grande
stile all’Est il personale non più occupato con l’eutanasia e che fosse
esperto in materia, come era il mio caso. La ragione era la seguente: i capi
delle Einsatzgruppen dell’Est si lagnavano in misura sempre crescente del
fatto che gli uomini addetti alle fucilazioni a lungo andare non sarebbero più
stati in grado di reggere allo stress psicologico e morale di queste
esecuzioni di massa. So che alcuni che facevano parte dei plotoni di
esecuzione erano finiti in manicomio, perciò si doveva trovare un modo di
uccidere nuovo e migliore. Quindi entrai anch’io, nel dicembre 1941, nel
RSHA, sezione Il, ufficio di Rauff.
Endlösung
• 20 gennaio 1942 a Wannsee è decisa l’
Endlösung, soluzione finale:
– rastrellamenti e reclutamenti
– einsatzgruppen
– campi “specializzati”
La conferenza di Wannsee
Eichmann
vi partecipa
come “esperto
in questioni
ebraiche”
e sarà il
principale
esecutore delle
decisioni
La villa, nei pressi di Potsdam, sede della conferenza
Reinhard Heydrich convoca una
quindicina di importanti esponenti della
gerarchia nazista per definire i dettagli
organizzativi della “soluzione finale del
problema ebraico”
.
La contabilità di
Eichmann
Il verbale della riunione, stilato
da Eichmann, stima 11 milioni
gli ebrei che dovranno essere
“evacuati” verso appositi
campi nelle regioni orientali.
I reclutamenti per il lavoro coatto
“In vista della
soluzione finale, gli
ebrei dovranno
venire mandati in
oriente come truppe
dal lavoro.
Divisi per sesso e
incolonnati, gli ebrei
abili al lavoro
verranno condotti in
questi territori in
modo da costruire
delle strade lungo il
percorso, per cui
senza dubbio una
gran parte verrà
eliminata per morte
naturale …”
“In vista della soluzione finale l’Europa
verrà setacciata da ovest verso est”
(Protocollo di Wannsee, 20 gennaio 1942)
Prefigurazione del
futuro ordine sociale
Oltre all’eliminazione degli ebrei
Hitler così preannunciava il futuro
ordine sociale:
– “… ci sarà un ceto di
dominatori
– … e ci sarà una gran massa di
anonimi, la collettività dei
servitori,
– … ci sarà altresì un ceto dei
sottomessi di origine
straniera, che possiamo
tranquillamente definire
schiavi dell’età
contemporanea”
(Hitler, in A. Kaminski, I campi di concentramento
dal 1896 a oggi, pag. 138)
I campi di sterminio
• Belzec
• Sobibor,
• Treblinka,
“… la parte restante,
trattandosi di coloro che, senza dubbio sono i più resistenti
dovrà venir adeguatamente trattata
poiché rappresenterà una élite naturalmente prodottasi che,
ove fosse lasciata libera,
sarà da ritenersi il nucleo di un nuovo organismo ebreo”
(Protocollo di Wannsee cit.)
Chelmno,
Majdanek
• AuschwitBirkenau
I forni crematori di Birkenau
I “trasporti ferroviari”
Il viaggio
L’ingresso al campo di Birkenau
La selezione sulla “rampa”
La selezione per il lavoro coatto
Giugno 1944: ebrei ungheresi
selezionati per il lavoro forzato
Verso le camere a gas
Gli anziani e i malati, i bambini e le loro
madri vengono selezionati e avviati alle
camere a gas
Giugno 1944: ebrei ungheresi verso le camere a gas di Birkenau
Il Sonderkommando
• Coloro che erano
selezionati per lo
sterminio, venivano presi
in consegna da un
gruppo speciale di
detenuti ebrei che li
dovevano accompagnare
alle camere a gas.
• Lo stesso gruppo si
doveva occupare poi
della distruzione dei
cadaveri.
• Dopo qualche mese
anche i membri del
Sonderkommando
venivano uccisi e
sostituiti
Le marce della morte
• quando ormai la
Germania era sconfitta e
nell’imminenza dell’arrivo
dell’Armata rossa
• l’eliminazione degli ebrei
(in particolare le donne
rimaste vive nei campi) fu
affidata alle “marce della
morte”: centinaia di
chilometri percorsi a piedi
con lo specifico intento di
far morire di stenti le
prigioniere
Le cifre dello
sterminio
Bergen-Belsen 20 aprile 1945
Norimberga e la riaffermazione
delle “leggi umane”
Valore storico
Svolta nella cultura giuridica
La logica della guerra
l’obbedienza alle leggi dello stato
non giustificano
i crimini contro l’umanità
Norimberga 1945:
un tribunale internazionale
per processare i responsabili
dei crimini contro l’umanità
Roma 2002
Corte penale internazionale
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Lo sterminio nazista