Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
IL PREGIUDIZIO
1
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
Cos’è il pregiudizio?
un atteggiamento, generalmente negativo, indirizzato a un
gruppo o categoria sociale, che è oggetto di
una valutazione che prescinde dalle sua caratteristiche
individuali.
Determinanti di questo atteggiamento sono state rintracciate
in caratteristiche di personalità, sistemi di credenze, in
processi interpersonali o cognitivi a seconda del paradigma
teorico adottato.
2
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
IL PREGIUDIZIO COME
CARATTERISTICA DI PERSONALITÀ
La personalità autoritaria di
Adorno
L’autore rintraccia in questo tipo di personalità il più alto grado di
intolleranza verso i gruppi minoritari.
Quest’avversione è dovuta all’aggressività repressa che viene
diretta verso i deboli non potendo dirigerla verso i potenti.
Trova nelle dinamiche intrafamiliari le motivazioni alla
base delle condotte intergruppo.
3
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
Teoria sulla personalità
dogmatica
L’analisi di Rokeach muove dalla distinzione tra il contenuto e
l’organizzazione delle credenze alla base del pregiudizio.
Le persone propense a condotte discriminatorie,
sarebbero dotate di una struttura cognitiva capace di
organizzare i sistemi di credenze e le informazioni in modo
isolato, non consentendo al soggetto di esprimere e tollerare
opinioni tra loro incongruenti.
Il pregiudizio rimarrebbe protetto dal «principio
d’autorità», che agirebbe quale criterio di giustificazione delle
proprie convinzioni.
4
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
L’APPARTENENZA AI GRUPPI
E LA CATEGORIZZAZIONE SOCIALE
tutti vogliono avere un
concetto di sé positivo
Teoria dell’identità sociale
di Tajfel e Turner
Dal momento che una parte del sé deriva dai gruppi a cui si
appartiene, ne consegue che si ha un forte bisogno di valorizzarli e
di vederli primeggiare sugli altri, anche a costo di sviluppare
sentimenti negativi verso i membri dell’outgroup e di discriminarli.
Identità sociale
componente
cognitiva
una componente
affettiva
5
una componente
valutativa
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
Il sistema cognitivo è caratterizzato da una continua
ricerca di elementi di somiglianza e di differenza che ha lo scopo
di rendere più semplice la comprensione di un’informazione.
Su queste basi si fonda
«self categorization theory» (SCT).
Quando ci si identifica con un gruppo, si attua un processo di
depersonalizzazione
Non ha una connotazione negativa:
si passa dalla propria identità personale alla propria
identità sociale.
6
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
Il processo di autocategorizzazione dà luogo a tre
differenti livelli di astrazione:
social identity
human identity
personal identity
7
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
Alcuni studi si sono concentrati su forme più sottili di
differerenziazione nei processi intergruppo.
Maass e colleghi [ibidem] hanno evidenziato un fenomeno
legato all’identificazione con l’ingroup chiamato
«linguistic intergroup bias»:
l’outgroup viene descritto come caratterizzato da tratti e
disposizioni più stabili di quanto avvenga per l’ingroup
Un altro fenomeno è rappresentato dall’attribuzione di una
maggiore umanità all’ingroup rispetto
a quella attribuita all’outgroup.
Questa infraumanizzazione dell’outgroup avviene al di
fuori della consapevolezza.
8
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
LE TEORIE BIFATTORIALI
Due componenti responsabili dell’espressione del pregiudizio:
pregiudizio razziale
Componente primitiva,
basilare, potente, appresa
precocemente, automatica
e richiede relativamente
poche risorse di
elaborazione per essere
attivata
motivazione a sopprimere
tale pregiudizio
Motivazione al controllo del
comportamento promosso dal
primo fattore: norme sociali.
9
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
Le teorie bifattoriali partono dall’assunzione che siano due le cause
diverse a determinare l’espressione di pregiudizio:
tutte le persone sono contemporaneamente soggette a processi
che inducono pregiudizio e a norme sociali che ne
inibiscono l’espressione.
Regressive
racism
Aversive racism
Symbolic racism
Ambivalent racism
Modern racism
Pregiudizio manifesto e
latente
Attivazione automatica di
stereotipi
10
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
IL PREGIUDIZIO NELLE
NEUROSCIENZE
L’informazione valutativa è il risultato di giudizio sociale ed è
presa in carico a tutti i livelli del sistema di elaborazione
Processi di valutazione Automatica:
sono coinvolte l’amigdala e l’area BA 45 nella porzione
inferiore-destra della corteccia frontale.
Per i processi valutativi controllati sembrano
interessate altre due aree cerebrali:
la zona ventrolaterale destra e l’area mediale della
corteccia prefrontale.
11
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
UNA VISIONE INTEGRATA
DELL’ESPRESSIONE DI PREGIUDIZIO
Bassi livelli di pregiudizio sono il risultato della soppressione di
una discriminazione automatica o precocemente appresa;
Mentre alti livelli di pregiudizio riflettono la componente
«genuina» senza alcun processo secondario di elaborazione.
«Justification-Suppression Model» (JSM) ingloba in sé vari
elementi delle teorie e dei supporti empirici sull’argomento.
Le persone che esprimono pregiudizio lo fanno, solitamente,
dopo una profonda elaborazione cognitiva e non in virtù di una
reazione puramente automatica.
12
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
Il pregiudizio genuino
Una componente affettiva, formatasi precocemente, di
valutazione di un gruppo o di uno dei suoi membri.
Affonda le sue radici:
 sia nell’apprendimento sociale della svalutazione di un
outgroup;
 sia in una serie di processi psicologici che direttamente
creano biases intergruppi e affetti negativi.
13
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
Fattori di soppressione
Una motivazione esterna o interna che
tenta di ridurre l’espressione o la
consapevolezza di pregiudizio.
La soppressione:
 ha un costo emozionale e cognitivo;
 è possibile suscitare l’espressione del pregiudizio ricorrendo a
rilevazioni non intrusive;
 può portare a fenomeni di «discriminazione inversa»,
Più si cerca attivamente di sopprimere un pensiero legato alla al
pregiudizio, più questo attiva il «nodo» cognitivo
corrispondente con una sua conseguente maggiore disponibilità.
Effetto rimbalzo
14
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
Fattori di giustificazione
Offre l’opportunità
di esprimere il pregiudizio
genuino evitando sanzioni
esterne o interne.
Permette una valutazione negativa di
un gruppo, o di alcuni dei suoi
membri, o può ancorarsi a cognizioni,
ruoli e situazioni sociali che offrono
l’opportunità di esprime il pregiudizio.
I fattori di giustificazione sono più numerosi ma,
contemporaneamente, più specifici.
15
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
Una classe di sistemi che giustificano il
pregiudizio è stata denominata
«fallacia naturalistica e preservazione dello status quo»
ciò che è, è buono
credenza in un
mondo giusto
Gli individui che hanno questo
tipo di credenza riportano alti
livelli di pregiudizio
Autoritarismo di destra di Altemeyer (1994):
le persone stabiliscano una sottomissione
all’autorità e un’aggressività verso i gruppi minoritari per una
stretta aderenza alle convenzioni sociali.
16
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
darvinismo sociale
secondo il quale quando il concetto di evoluzione biologica è
applicato alla società, l’ineguaglianza sociale è considerata
naturale, inevitabile e spesso buona, e ciò perché il successo
sociale è frutto della sopravvivenza del più forte.
conservatorismo socioeconomico
Da un lato l’ideologia conservatrice sostiene la
superiorità della classe dominante sulla base di un retaggio
storico, dall’altro definisce le condizioni di normalità
individuando le categorie sociali destinate al successo.
17
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
L’APPARTENENZA POLITICA:
UNA LENTE PER GUARDARE E
GIUDICARE IL MONDO
In che modo, l’appartenenza politica contribuisca all’espressione,
giustificazione o soppressione del pregiudizio?
Vari studi testimoniano che la militanza politica o anche
la semplice adesione intellettuale a un partito sia in
grado si produrre un impatto sul modo di intendere e
vedere i fatti sociali.
18
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
dispositional hypothesis
teorie che presuppongono che l’orientamento politico, o i
fenomeni a esso connessi, siano il risultato delle prime
esperienze infantili, delle dinamiche familiari o di disposizioni
di personalità.
 la destra e la sinistra politica sono connesse a modelli
familiari autoritario-paternalistici vs. educativo-egalitari;
 le prime esperienze di apprendimento sociale nello sviluppo
predispongano a una ideologia politica.
19
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
L’essenza di queste prospettive è ben rappresentata dalla
teoria degli scripts ideoaffettivi
Teorizza esplicitamente che le disposizioni di base
delle persone plasmano sia le loro percezioni del
mondo, sia la loro attrazione verso un determinato
orientamento politico.
20
Boca, Bocchiaro, Scaffidi Abbate, Introduzione alla psicologia sociale, Il Mulino, 2010
Capitolo VIII. IL PREGIUDIZIO
Un altro insieme di studi
ideological script hypotesis
presuppone che l’identificazione con democratici o
conservatori sia responsabile essa stessa dell’adozione di
una specifica spiegazione dei problemi sociali.
Un recente filone di studi parla di
motivated correction hypothesis
vede i democratici e i conservatori ugualmente inclini a
motivare disposizionalmente le attribuzioni causali,
ma che differiscono, invece, nella motivazione a
correggere la «prima attribuzione» automatica sulle
cause del comportamento.
21
Scarica

document