I personaggi
Caratterizzazione
Un momento significativo per la caratterizzazione del
personaggio coincide con la sua presentazione, con l'entrata in
scena, che può avvenire secondo modalità diverse:
può presentarsi da sé
può essere presentato dal narratore
può essere presentato da un altro personaggio
può essere presentato da più voci: dal narratore e
contemporaneamente da altri personaggi
attenzione
Antologia vol. A pag. 70
Il personaggio si presenta da sé
• Ero stato catturato dalla Milizia
fascista il 13 dicembre 1943. Avevo
ventiquattro anni, poco senno,
nessuna esperienza, e una decisa
propensione, favorita dal regime di
segregazione a cui da quattro anni le
leggi razziali mi avevano ridotto, a
vivere in un mio mondo scarsamente
reale, popolato da civili fantasmi
cartesiani, da sincere amicizie
maschili e da amicizie femminili
esangui. Coltivavo un moderato e
astratto senso di ribellione.
P. Levi, Se questo è un uomo, Einaudi,
Torino
Il narratore presenta il personaggio
Lorenzo o, come dicevan tutti , Renzo non si fece
aspettare. Appena gli parve ora di poter, senza
indiscrezione, presentarsi al curato, v'andò, con la lieta
furia d'un uomo di vent'anni, che deve in quel giorno
sposare quella che ama. Era, fin dall'adolescenza, rimasto
privo de' parenti, ed esercitava la professione di filatore
di seta, ereditaria, per dir così, nella sua famiglia;
professione, negli anni addietro, assai lucrosa; allora già in
decadenza, ma non però a segno che un abile operaio non
potesse cavarne di che vivere onestamente. [...] Oltre di
questo, possedeva Renzo un poderetto che faceva
lavorare e lavorava egli stesso, quando il filatoio stava
fermo; di modo che, per la sua condizione, poteva dirsi
agiato. E quantunque quell'annata fosse ancora più scarsa
delle antecedenti, e già si cominciava a provare una vera
carestia, pure il nostro giovine, che, da quando aveva
messo gli occhi addosso a Lucia, era divenuto massaio, si
trovava provvisto bastamente, e non aveva a contrastar con
la fame.
(A. Manzoni, I promessi sposi, cap. II, Principato, Milano)
Il personaggio presentato da un altro personaggio
Era un bel giovane, di gradevole aspetto e di forme
perfette; aveva membra forti e diritte, non troppo
grosse; era alto e ben fatto e poteva avere circa
ventisei anni. Aveva una bella fisionomia, non
un'espressione torva o feroce; aveva qualcosa di
molto virile nel viso, pur con tutta la dolcezza e
delicatezza di un europeo, specialmente quando
sorrideva; i suoi capelli erano lunghi e neri, non
ricciuti e lanosi; la fronte alta e spaziosa e gli occhi,
molto vivaci, brillavano di intelligenza. Il colore
della sua pelle non era nero, ma molto abbronzato;
ma non di un brutto bronzo giallastro, repulsivo come
quello dei brasiliani, degli indigeni della Virginia e di
altre parti dell'America; ma di un colore oliva scuro
lucente, che aveva in sé qualcosa di molto gradevole,
sebbene non facile a descrivere: aveva il viso pieno e
rotondo, il naso piccolo, non schiacciato come quello
dei negri, una bocca molto ben fatta, labbra sottili e
bei denti regolari e bianchi come l'avorio.
(D. Defoe: “La vita e le strane avventure di Robinson Crosue”
Le quattro modalità di presentazione possono avere
contenuti diversi; possono comprendere:
• dati anagrafici o condizione sociale (nome,
cognome, età, attività lavorativa, status sociale)
• l'aspetto esteriore (descrizione fisica,
abbigliamento, portamento)
• Il carattere, l'approccio al mondo e l’
interpretazione della realtà (atteggiamenti,
sensazioni, emozioni, pensieri, opinioni)
• il comportamento (comportamento reale in
determinate situazioni, aspettative, capacità non
ancora espresse, desideri rispetto ad un
comportamento immaginato, desiderato, pensato).
Da copiare
Giulia
Giulia era una donna alta e formosa […] Il viso era ormai
rugoso per gli anni e giallo per la malaria[…] Sul grande
il personaggio è qui
corpo imponente, diritto, spirante una forza animalesca, si
descritto in base
ergeva, coperta dal velo, una testa piccola, dall'ovale
ai dati generali:
allungato. La fronte era alta e diritta, mezza coperta da una
ciocca di capelli nerissimi lisci e unti; gli occhi a mandorla,
nome, età, sesso...
neri e opachi, avevano il bianco ve-nato di azzurro e di
alle caratteristiche
bruno, come quelli dei cani. Il naso era lungo e sottile, un
fisiche: statura,
andatura, voce, viso... po' arcuato; la bocca larga, dalle labbra sottili e pallide[…]
Questo viso aveva un fortissimo carattere arcaico, non nel
alle caratteristiche
senso del classico greco, né del romano, ma di una
psicologiche:
antichità più misteriosa e crudele, […]Vi si vedevano una
carattere,
fredda sensualità, una oscura ironia, una crudeltà naturale,
comportamento...
una protervia impenetrabile e una passività piena di
alle considerazioni
potenza, che si legavano in un'espressione insieme severa,
personali dell'autore. intelligente e malvagia.[….] si muoveva con gesti lenti,
equilibrati, pieni di una forza armonica, e portava, erta e
fiera, su quella base monumentale e materna, la piccola,
nera testa di serpente.
Aspetto fisico
Il signor segretario mostrava di essere sui cinquant'anni. Due occhietti
azzurrognoli gli fiammeggiavano nel viso rugoso e giallastro fra due liste di
capelli non più fulvi e non ancora grigi. […] Il pelo e il viso, la rigida rapidità
degli atti, certe consonanti pietrificate e certe vocali profonde che gli uscivano di
bocca come d'un burrone, lo scoprivano tosto per tedesco. Anche il taglio
antiquato e la nitidezza dell'abito nero, i solini inflessibili, il candido sparato della
camicia erano da tedesco e da gentiluomo.
Aspetto psicologico
Era un viso brutto e gaio, ridicolo e geniale, sfavillante di vita: un labirinto di
rughe sottili, che si contraevano, si spianavano intorno a due occhietti chiari, ora
aperti e gravi, ora stretti, per ilarità o per collera, o per dolore, in due scintille,
sempre vivacissimi. Subiti rossori, soffi di sangue gli salivano dal collo, si
spandevano, sfumavano per la fronte lasciando il giallore di prima intorno al
naso, sempre porporino e lucente. Insomma l'anima del segretario era tutta lì, sul
viso; la si vedeva sentire, dolere, godere, fremere come un lume agitato dal
vento dietro una tela chiara.
Ruolo e funzioni dei personaggi
I personaggi possono rientrare in due grandi categorie a seconda
dell'importanza che l'autore attribuisce loro:
Principali: quelli su cui maggiormente si concentra l'azione e l'attenzione e
compaiono più frequentemente nell'opera. Tra di essi si distinguono il
Protagonista, quello che è al centro del discorso narrativo , e i Comprimari
Secondari: quelli che hanno importanza minore o compaiono solo in pochi
episodi.
Tra di essi alcuni:
interagiscono con il protagonista, l'ambiente e la situazione
non interagiscono direttamente
hanno l'unica funzione di delineare una situazione, di definire un'atmosfera o
un ambiente (comparse). un'atmosfera o un ambiente.
attenzione
Antologia vol. A pagg. 78, 79
Più significativa è la distinzione tra:
personaggi statici: quelli caratterizzati da pochi tratti psicologici
che non si modificano nel corso della storia.
dinamici: quelli in grado di evolversi soprattutto psicologicamente,
di determinare cambiamenti nella personalità o di ricercare
miglioramenti della propria condizione di vita, durante lo svolgersi
della vicenda.
La dinamicità di un personaggio è strettamente legata a due
elementi:
tratti psicologici (generalmente costanti ne determinano il carattere)
stati d'animo (sono momentanei, transitori e possono non
corrispondere al carattere)
attenzione
Antologia vol. A pag. 76
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