Progetto Powerpoint 2008 “CAMPIONO O NON CAMPIONO… ERGO: DISTRUGGO” Utilità e compatibilità delle osservazioni e dei campionamenti da fare in grotta e in sorgente: che dati estrarre dal sistema? a cura di Paolo Forti Da Aldrovandi, Musaeum Metallicum (1648) GROTTE E RICERCA Le grotte possiedono peculiari caratteristiche: - ambiente molto stabile, che si conserva per un periodo di tempo molto lungo; - con bassa o bassissima energia (fisica, chimica e biologica). Pertanto conservano tutto quello che vi si raccoglie dentro. Per questi motivi negli ultimi 20-30 anni le grotte si sono dimostrate essere lo strumento più potente Il pendolo gravitazionale della Grotta Gigante, Carso Triestino, Italia (foto Arch. CGEB) per effettuare ricerche in molte discipline. Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 DISCIPLINE CAMPI DI INTERESSE Archeologia Reperti, pitture rupestri, graffiti Biologia Strategie di adattamento, microbiologia, ambienti chemioautotrofici Fisica Meteorologia, climatologia Ingegneria Grandi vuoti, giacimenti petroliferi, grotte turistiche Medicina Speleoterapia, psicologia, psichiatria Geologia Geomorfologia Carsismo, speleogenesi, ricostruzioni paleoambientali Geochimica Isotopi stabili, datazioni assolute Geofisica Maree terrestri, paleosismicità Idrogeologia Acquiferi carsici Mineralogia Minerali di grotta, processi di bassa entalpia, paleoambienti Paleontologia Tane, trappole di accumulo Sedimentologia Sedimenti fisici, speleotemi Stratigrafia Sequenze stratigrafiche Geologia strutturale Elementi strutturali, neotettonica Vulcanologia Morfologie delle colate laviche, strutture profonde Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 TIPO DI DATI In funzione del tipo di ricerca, varia il tipo di dati da estrarre dalla grotta, anche se alcune cose in comune le hanno tutti. In generale i dati estratti possono essere suddivisi in 4 grandi categorie: - osservazioni soggettive; - osservazioni oggettive; - analisi non distruttive; - campionamenti distruttivi. Nel 1535 Berthold Buchner pubblicava in Germania il primo libro completamente dedicato a una grotta (Breitenwinner) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 OSSERVAZIONI SOGGETTIVE Da Vito Procaccini Ricci, 1809, Memoria su la Grotta di Frasassi Si tratta in generale di relazioni e osservazioni non supportate da dati oggettivamente riscontrabili. Grotta di Frasassi, Marche, Italia (foto P. Forti) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 OSSERVAZIONI SOGGETTIVE Ma possono essere anche disegni, rilievi non quotati etc… Da Lazzari, 1953, Osservazioni geo-morfologiche sulla valle del Sorrencello e sulla grotta degli Sportiglioni presso Avella (Avellino). Boll. Società dei Naturalisti in Napoli 62, pp. 76-82 Da Tournefort, 1717, Relation d'un voyage au Levant, Paris, 2 vols. Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 OSSERVAZIONI SOGGETTIVE Raramente questo materiale può essere di una qualche utilità … è comunque sempre meglio che nulla! Nello stendere un rendiconto, una descrizione, un disegno, anche in assenza di dati oggettivi (misure fatte), bisognerebbe essere il più chiari possibile distinguendo esattamente tra osservazioni e deduzioni (le prime utili, le seconde potenzialmente dannose), fornendo possibilmente almeno un’idea del grado di attendibilità di quanto si produce. Da Aldovrandi, Musaeum Metallicum, (1648) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 OSSERVAZIONI OGGETTIVE Rilievo della cavità Fotografie Tra queste due cose una è sempre indispensabile: il rilievo della grotta Cueva de los Cristales, Naica, Messico (foto Arch. La Venta) Antro del Corchia, Toscana, Italia (foto P. Grimandi, Arch. GSB/USB) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 IL RILIEVO TOPOGRAFICO Grotta Tanaccia, Emilia Romagna, Italia (foto L. Donini, Arch. GSB/USB) Deve avere ben precise caratteristiche, di cui la fondamentale è il suo limite di attendibilità. Grotta della Spipola, Emilia Romagna, Italia (foto Arch. GSB/USB) Deve riportare sempre esplicitamente l’indicazione degli strumenti con cui è stato effettuato, nonché i capisaldi. Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 ULTERIORI DATI NEL RILIEVO Dovrebbe anche riportare altri dati utili in funzione dell’uso che se ne intende fare: caratteristiche morfologiche, idrologiche, litologiche, sedimentologiche, biologiche etc… Da Cucchi et al., 1989, Evoluzione speleogenetica con particolare riguardo alla Grotta di Santa Ninfa. Mem. Ist. Ital. Spel. 3, pp. 161-167 Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 LA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Una foto rappresenta sicuramente il massimo dell’oggettività. Anche se c’è il problema della scala: non sempre è immediato capire le reali dimensioni di un oggetto. Grotta di Santa Barbara, Sardegna, Italia (foto P. Testi, Arch. GSB/USB) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 ESTETICA E RIGORE SCIENTIFICO SONO ANTAGONISTI? Non sempre, ma molto spesso sì… Grotta Nera, Albania (foto P. Forti) Grotta dei Cervi di Pietrasecca, Abruzzo, Italia (foto P. Forti) Grotta dei Cervi di Pietrasecca, Abruzzo, Italia (foto L. Piccini) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 FOTOGRAFIE SCIENTIFICHE E SCALA Ma esistono facili regole per dare la scala in maniera non invasiva, naturale… Geode di Pulpì, Spagna (foto P. Forti) Una goccia d’acqua, lo speleologo … Grotta di Santa Ninfa, Sicilia, Italia (foto P. Forti) Grotta di Cabrespine, Francia (foto P. Forti) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 FOTOGRAFIE E POSIZIONAMENTO Le foto sono la documentazione oggettiva più utile Bisognerebbe sempre: posizionarle nello spazio (per esempio su un rilievo quotato) 5 Grotta sepolcro, Rapa Nui, Cile (foto P. Forti) e riportarne i dati (data, altre condizioni al contorno) in un report. Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 ANALISI NON DISTRUTTIVE Sono tutte quelle misure che possono essere fatte senza alterare l’ambiente Analizzando le acque di Poiano, Reggio Emilia, Italia (foto M. Chiesi) Essenzialmente la raccolta di dati meteorologici, idrologici, idrochimici, ma non solo… Misure climatologiche nella Cueva de los Cristales, Naica, Messico (foto Arch. La Venta) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 ANALISI NON DISTRUTTIVE È sempre utile fare analisi non distruttive? Teoricamente sì, invece praticamente… Spesso risulta inutile (se non si sa come utilizzare i dati). E addirittura può diventare dannoso (frustrazione da disillusione). Monitoraggio delle acque nel Lake Chandalar, Lechuguilla Cave, USA (foto K. Levy) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 ANALISI NON DISTRUTTIVE È sempre vero che le analisi sono non distruttive? Molto spesso l’installazione di strumentazione può alterare anche notevolmente una grotta … … ragione in più per essere molto prudenti nel programmare tali tipi di analisi. Stramazzo all’interno della Grotta Perolas-Santana, Brasile (foto P. Forti) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 CAMPIONAMENTI DISTRUTTIVI Si compiono campionamenti distruttivi ogni volta che si “porta fuori” dalla grotta del materiale che originariamente stava all’interno Grotta di Pietrasecca, Abruzzo, Italia (foto P. Forti) Carotando nella Grotta di Frasassi, Marche, Italia (foto P. Forti) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 CAMPIONAMENTI DISTRUTTIVI Naturalmente vi sono campionamenti e campionamenti… Alcuni sono a bassissimo tasso di impatto: La Cocaliere, Francia (foto M. Renda) acqua, sedimenti fisici, Grotta di Santa Ninfa, Sicilia, Italia (foto P. Forti) guano… Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 CAMPIONAMENTI DISTRUTTIVI Grotta di Santa Barbara 2, Sardegna, Italia (foto P. Forti) Alcuni (soprattutto quelli di porzioni di speleotemi) possono causare solo deturpamento estetico Grotta de l’Asperge, Francia (foto P. Forti) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 CAMPIONAMENTI DISTRUTTIVI Niphargus julius (foto F. Stoch) Altri sono potenzialmente gravi, e possono dare luogo a problemi etici (uccisione di animali) Grotta di Perolas, Brasile (foto P. Forti) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 CAMPIONAMENTI DISTRUTTIVI Grotta in sale, Atacama, Cile (foto P. Forti) Altri ancora sono gravissimi, e possono causare problemi legali molto seri (asportazione di materiale archeologico-paleontologico) Grotta di Lamalunga, Puglia, Italia (foto P. Forti) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 COME COMPORTARSI ALLORA??? È una questione innanzitutto di sensibilità personale. I mineralogi non campionano uno speleotema se è unico. In ogni caso non si dovrebbe mai campionare se non: - si ha un progetto ben definito; Grotta di Cala Fetente, Campania, Italia (foto P. Forti) - si sa come e dove effettuare gli studi; - si sa chi li effettuerà e con che tempi. Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 QUANTO CAMPIONARE??? Sempre e in ogni caso il minimo indispensabile. Crovassa Azzurra, Miniera di San Giovanni, Sardegna, Italia (foto P. Forti) Il maggior problema attuale, e ancor di più futuro, per la salvaguardia delle grotte è sicuramente rappresentato dall’oversampling. Grotta di Pietrasecca, Abruzzo, Italia (foto P. Forti) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 COME SI PROGRAMMA UNO STUDIO IN UN’AREA CARSICA? È necessario seguire uno schema logico che può essere riassunto nei seguenti 4 punti: - definizione degli obiettivi; - ricerca bibliografica; - scelta delle metodologie sperimentali; - stesura del piano di lavoro. Deserto di Cuatrociènegas, Messico (foto Arch. La Venta) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI È il passo fondamentale, da cui dipenderanno tutti gli altri. Gli obiettivi dovranno essere chiari e compatibili con: - il tempo disponibile; - le risorse umane; - il budget. Contando soldi… (autoscatto P. Forti) Un progetto che prescinda da questi punti è destinato al fallimento. Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 IL FATTORE TEMPO È fondamentale che la durata della ricerca sia tale da permettere alle grandezze da analizzare di variare compiutamente e in modo che tale variazione sia ben apprezzabile dalla strumentazione. Uno studio idrogeologico dovrà durare, come minimo, 2 anni solari. Lo studio sull’accrescimento di concrezioni sarà comunque molto più lungo (almeno 10 anni). Disegno di Corrado Venturini Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 MICRO EROSION METER L’evoluzione di speleotemi carbonatici in grotte gessose da analisi con il Micro Erosion Meter STAZIONE: Novella 11 precipitazioni mensili - accrescimento relativo mm H2O 300,0 Piovosità mensile Accrescimento relativo 250,0 micron 0,18 0,16 0,14 0,12 200,0 0,1 150,0 0,08 0,06 100,0 0,04 0,02 50,0 0 0,0 -0,02 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 n-9 lug- 9 e n-9 lug- 9 e n-9 lug- 9 e n-9 lug- 9 e n-9 lug- 9 e n-9 lug- 9 e n-9 lug- 9 e n-0 lug- 0 e n-0 lug- 0 e n-0 ge g g g g g g g g g Grotta Novella, Emilia Romagna, Italia (foto P. Forti) Da Dalmonte C. et al. (2004), The evolution of carbonate speleothems in gypsum caves as indicator of microclimatic variations: new data from the Parco dei Gessi caves (Bologna, Italy). Mem. Ist. It. Spel. 14, pp. 65-82 Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 LA RICERCA BIBLIOGRAFICA È fondamentale; da essa dipende gran parte del successo della ricerca. Deve riguardare: - l’area; - le metodologie. Solo in questo modo si eviterà di inventare l’ombrello o l’acqua calda. Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 SCELTA DELLE METODOLOGIE SPERIMENTALI L’errore da evitare è quello di ritenere che le metodologie più raffinate, sempre e comunque molto più costose, siano anche sempre le migliori. L’utilizzo di uno strumento troppo sensibile non solo può risultare inutile, ma addirittura dannoso. Come scegliere caso per caso la strumentazione corretta? -100; Miniera di Monteponi, Sardegna, Italia (foto G. Perna) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 L’INTERVALLO DI OPERATIVITÀ È il fattore fondamentale, ma non è di facile definizione. Più ampio è l’intervallo, meno accurate sono le misure. Un qualunque parametro (temperatura, portata, correnti d’aria, accrescimento di una colata, pH …) è caratterizzato da una variazione “naturale” nel tempo e quindi gli strumenti per misurarne i valori devono essere scelti in funzione di quest’ultima. Ma noi non la conosciamo; e allora? La sensibilità degli strumenti deve essere sempre rapportata al grado di conoscenza pregresso. Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 STRUMENTI MANUALI O AUTOMATICI? I pregi degli acquisitori automatici sono molti: - assenza di interferenze; - programmabilità; - risparmio di gestione; - facilità d’utilizzo. I difetti sono minori, ma gravi: - costo; - eventuale malfunzionamento; Sistema di monitoraggio nella Cueva del Agua, Sorbas, Spagna (foto J. De Waele) - poca affidabilità in alcuni casi. Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 QUANDO E COME UTILIZZARE STRUMENTI MANUALI? Contrariamente a quanto molti possono pensare, gli strumenti manuali sono ancora indispensabili per: - taratura periodica; - misure di parametri specifici: pH umidità relativa … - misure preliminari. Grotta di Fiume Coperto, Latina, Lazio, Italia (foto S. Galdenzi) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 QUANTI DATI RACCOGLIERE? Più sono i dati, maggiore è la validità statistica … Verissimo, ma … questo ci aiuta sempre nella comprensione di fenomeni complessi quali quelli naturali? Ovviamente NO! La frequenza di prelievo dei dati è normalmente in funzione della ricerca Il sistema di misura nella Cueva de los Cristales, Naica, Messico (foto Arch. La Venta) che si intende fare. Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 RISCALDAMENTO INDOTTO DAL TURISMO Se si vogliono studiare gli effetti nel breve periodo bisognerà effettuare misure ogni pochi minuti, o addirittura secondi, con termometri a risoluzione medio-bassa (2-1/10 ° C), ma a risposta rapida o rapidissima. 1982 1960 Da Cigna e Forti, 1988, I principali agenti di degrado nelle grotte turistiche: loro effetti e possibili rimedi. Fed. Spel. Pugliese (Ed.), Problemi di Inquinamento e salvaguardia delle aree carsiche. Nuova Editrice Apulia, Martina Franca, pp. 47-60 Se si studiano gli effetti globali, allora la frequenza di misura corretta sarà di 1 misura l’anno, o anche molto meno, con termometri a risoluzione molto alta (1/100°C) e risposta lenta o molto lenta. Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 ANCORA SULLA STRUMENTAZIONE Come tutti ben sanno, l’ambiente di grotta è uno dei più ostili per il materiale elettronico. Nella scelta della strumentazione non fidarsi mai ciecamente delle caratteristiche fornite dalle case costruttrici. Il pericolo reale è di ottenere un duplice risultato negativo: aver speso un sacco di soldi e non ottenere i dati che ci servono! Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 DEFINIZIONE DEL PIANO DI LAVORO Adesso siamo in grado di stendere un piano di lavoro realistico che ovviamente dipenderà dal tipo di ricerca che dobbiamo fare. Nel caso di uno studio idrogeologico di un acquifero carsico l’ambito dei monitoraggi si concentrerà comunque sui recapiti (sorgenti-pozzi). Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 CASO A: STUDIO COMPLETAMENTE NUOVO Durata minima: 2 anni Monitoraggi indispensabili: - precipitazioni (stazione meteo); - idrodinamica (misuratori di livello); - idrochimica (conducibilità, T°). Frequenza: giornaliera o maggiore Tracciamenti: prove qualitative su tutta l’area di ricarica. Alta Val di Secchia, Emilia Romagna, Italia (foto S. Cilloni) I dati del monitoraggio andranno controllati mensilmente, per evitare problemi di malfunzionamento e poter decidere, se necessario, modifiche in corso d’opera. Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 CASO B: STUDIO DI APPROFONDIMENTO Durata: variabile (da pochi giorni a vari anni) Monitoraggi: - precipitazioni (stazione meteo); - idrodinamica (misuratori di livello); - idrochimica (singoli ioni, isotopi); - altri parametri (flussi d’aria, stillicidio…). Frequenza: molto ravvicinata Costruzione dello stramazzo a Poiano, Emilia Romagna, Italia (foto S. Cilloni) Tracciamenti: prove quantitative su aree puntuali. I dati del monitoraggio andranno controllati frequentemente, a cadenza variabile, in funzione del fenomeno che si tiene sotto controllo. Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 LE GROTTE TURISTICHE Cueva de las Maravillas, Spagna (foto P. Forti) Grotta di Frasassi, Marche, Italia (foto P. Forti) Vi sono molti aspetti potenzialmente Grotta turistica, Korea del Sud (foto P. Forti) da monitorare. Guilin, Cina (foto P. Forti) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 MONITORARE UNA GROTTA TURISTICA È uno dei monitoraggi più complessi. Va suddiviso in 3 differenti fasi: - prima della trasformazione; - durante la trasformazione; - durante lo sfruttamento. Nei tre periodi i monitoraggi saranno essenzialmente differenti. Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 FASE A: PRIMA DELLA TRASFORMAZIONE Durata minima: un anno Monitoraggi: temperatura e flussi d’aria, altri parametri (radon …) Frequenza: da giornaliera a mensile Scopo: determinazione oscillazioni naturali e fattori critici Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 FASE B: DURANTE LA TRASFORMAZIONE L’attività di monitoraggio in questo periodo perde molto del suo senso, ma è comunque indispensabile anche se in forma ridotta. Durata: tutto il periodo Monitoraggi: solo parametri critici Frequenza: in funzione del cantiere Scopo: impedire scempi irreparabili Lavori in una grotta turistica, Grecia (foto P. Forti) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 FASE C: DOPO LA TRASFORMAZIONE L’attività di monitoraggio è una delle componenti essenziali durante tutto il periodo di sfruttamento turistico. Durata: illimitata Monitoraggi: mirati Frequenza: alta Scopo: controllo fattori critici e altri comunque importanti Fine ultimo: migliorare la gestione diminuendo l’impatto Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 VARIAZIONI IN CORSO D’OPERA È fondamentale che il programma di lavoro sia flessibile in maniera da poter essere facilmente modificato in funzione dei primi risultati ottenuti. Il controllo cadenzato dei dati rende agevole intervenire sul programma di monitoraggio in caso di necessità. Grotta Novella, Emilia Romagna, Italia (foto Arch. GSB/USB) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 LA DIFFUSIONE DEI RISULTATI Se una ricerca o uno studio non porta a una qualche diffusione delle conoscenze acquisite è inutile. Pubblicare dunque, ma dove? La scelta di dove pubblicare è importante quasi quanto la ricerca stessa. Bisogna scegliere tenendo presente chi vogliamo raggiungere. Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 CO2*100 pioggia mm presenze in grotta T esterna T grotta A 16/03/2001 07/03/2001 26/02/2001 17/02/2001 08/02/2001 30/01/2001 21/01/2001 12/01/2001 03/01/2001 25/12/2000 16/12/2000 06/12/2000 27/11/2000 18/11/2000 09/11/2000 31/10/2000 22/10/2000 13/10/2000 04/10/2000 25/09/2000 16/09/2000 07/09/2000 29/08/2000 19/08/2000 10/08/2000 01/08/2000 23/07/2000 14/07/2000 05/07/2000 26/06/2000 17/06/2000 08/06/2000 30/05/2000 21/05/2000 12/05/2000 02/05/2000 23/04/2000 14/04/2000 05/04/2000 27/03/2000 18/03/2000 T grotta °C CO2 ppm (x100), T esterna °C, mm pioggia, presenze in grotta DATI SPERIMENTALI Dovunque si sia deciso di pubblicare, è necessario rendere sempre disponibili i dati sperimentali. 50 18 40 17,5 30 17 Grotta dell’Ovito di Pietrasecca, Abruzzo, 20 16,5 10 16 0 15,5 Italia (Paolo Forti) I dati sperimentali sono sempre oggettivi. T grotta B Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 Le conclusioni non lo sono quasi mai. CO2*100 pioggia mm presenze in grotta Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 T esterna T grotta A 16/03/2001 07/03/2001 26/02/2001 17/02/2001 08/02/2001 30/01/2001 21/01/2001 12/01/2001 03/01/2001 25/12/2000 16/12/2000 06/12/2000 27/11/2000 18/11/2000 09/11/2000 31/10/2000 22/10/2000 13/10/2000 04/10/2000 25/09/2000 16/09/2000 07/09/2000 29/08/2000 19/08/2000 10/08/2000 01/08/2000 23/07/2000 14/07/2000 05/07/2000 26/06/2000 17/06/2000 08/06/2000 30/05/2000 21/05/2000 12/05/2000 02/05/2000 23/04/2000 14/04/2000 05/04/2000 27/03/2000 18/03/2000 T grotta °C CO2 ppm (x100), T esterna °C, mm pioggia, presenze in grotta DAL DATO ALLE CONCLUSIONI 50 18 40 17,5 30 17 20 16,5 10 16 0 15,5 T grotta B Qualunque elaborazione è molto meno oggettiva. «…Conseguentemente il tempo di stazionamento deve essere limitato a meno di 20 minuti…» RICERCATORI E SPELEOLOGI Sono due categorie di individui che difficilmente si capiscono e collaborano tra di loro. Aereoporto di Città del Messico (foto A. Naseddu) Nessuna ricerca seria è possibile in speleologia senza speleologi. Grotta nel deserto dell’Arabia Saudita (foto J. Pint) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 IL RUOLO DEGLI SPELEOLOGI Il ruolo degli speleologi è fondamentale prima e durante la ricerca Grotta di Porto Badisco, Puglia, Italia (foto P. Forti) Devono fornire: 1. PRIMA: rilievi accurati, foto, rapporti scritti; 2. DURANTE: supporto tecnico, aiuto per la raccolta di dati e campioni. Grotta di Frasassi, Marche, Italia (foto P. Forti) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 FRAGILITÀ DEL SISTEMA CARSICO La peculiarità del loro ambiente necessita, molto spesso, di un approccio metodologico e strumentale particolare. humidex vs T at Ur=100 % 140 120 humidex 100 80 H-max Naica 60 Cueva de los cristales 40 20 0 20 25 morte 30 sofferenza 35 40 45 temperature [°C] Cueva de los Cristales, Naica, Messico (foto Arch. La Venta) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 50 55 60 RICERCA SCIENTIFICA E TUTELA AMBIENTALE La loro fragilità ambientale impone norme comportamentali molto rigorose per la loro conservazione tra cui è fondamentale il controllo e la limitazione del campionamento distruttivo in grotta. Cueva de los Cristales, Naica, Messico (foto Arch. La Venta) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 QUESTO È TUTTO Grotta Novella, Emilia Romagna, Italia (foto P. Forti) Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009 PER SAPERNE DI PIÙ FORTI P. (2007), Sampling or not? What kind of data can be extracted from a cave? Proceedings Congresso FEALC, Portorico. Il campionamento Introduzione alla geologico Speleologia in grotta – Società – Società Speleologica Speleologica Italiana Italiana 20072009 CREDITI Questa lezione è stata preparata da Paolo Forti. Per la parte fotografica si ringraziano i fotografi Mauro Chiesi, Susanna Cilloni, Jo De Waele, Luigi Donini, Paolo Forti, Sandro Galdenzi, Paolo Grimandi, Kristen Levy, Angelo Naseddu, Giuliano Perna, Leonardo Piccini, John Pint, Michel Renda, Fabio Stoch e Pierfederico Testi, nonché gli archivi dell’Associazione Geografica La Venta, della Commissione Grotte Eugenio Boegan di Trieste e del Gruppo Speleologico Bolognese/Unione Speleologica Bolognese. I disegni, se non indicato diversamente, sono stati preparati da Paolo Forti. Un ringraziamento particolare va a Corrado Venturini per il suo disegno nella slide 27. Si ringraziano per la loro collaborazione e disponibilità i seguenti enti ed istituzioni: Associazione Geografica La Venta e il Gruppo Speleologico Bolognese/Unione Speleologica Bolognese. © Società Speleologica Italiana Ogni parte di questa presentazione può essere riprodotta sotto la propria responsabilità, purché non se ne stravolgano i contenuti. Si prega di citare la fonte. Il campionamento geologico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009