Forme di governo
in un clik
MAPPA CONCETTUALE
Esistono diverse definizioni delle varie
forme di governo nel mondo, ma ogni
stato, al suo interno, presenta realtà
differenti che lo discostano dalle altre
strutture governative simili alla sua.
Forma di
governo
definizione
Caratteristich
e ieri e oggi
INDICE:
Anarchia
 Aristocrazia
 Autarchia
 Monarchia
 Repubblica
 Dittatura
 Teocrazia

ANARCHIA:
Organizzazione societaria fondata sull’autonomia e libertà degli individui
che riduce al minimo il potere centrale dell’autorità.
Il termine anarchia nasce nell'antichità in Grecia, per indicare la
degenerazione dello stato e la mancanza di ordine.
La Comune di Parigi nel 1871 è stata tentativo di società
anarchica di risonanza globale. Durante la guerra civile in
Spagna (1936-1939) i lavoratori, attraverso le organizzazioni
anarco-sindacaliste come la Confederaciòn Nacional del
Trabaio (CNT) in Catalogna e Aragona, hanno dato prova di
autogestione dei trasporti pubblici e delle aziende produttive
sia industriali che agricole. Attraverso le assemblee di base
furono realizzate collettivizzazioni delle terre confiscate ai
latifondisti e, in alcuni casi, fu addirittura abolita la proprietà
privata.
Il paese europeo, nel XXI secolo, in cui l'influenza politica
dell'anarchismo è più diffusa fra la popolazione è la Grecia
dove ci sono state insurrezioni nel dicembre del 2008, nel
maggio del 2010 e nel 2012.
ARISTOCRAZIA:
L'aristocrazia è una forma di governo nella quale poche persone (che secondo
l'etimologia greca del termine dovrebbero essere i "migliori") controllano
interamente lo Stato. È stata, assieme alla monarchia, tra le forme di governo
più diffuse in Europa negli ultimi secoli, generalmente sotto forma di
monarchia costituzionale, nelle quali il potere del sovrano è controllato da un
parlamento composto da soli nobili. L’aristocrazia degenera in un’oligarchia
quando la minoranza al governo opera a proprio esclusivo vantaggio e contro
gli interessi della comunità; si distingue dalla monarchia, in cui l’autorità
suprema appartiene a una sola persona, e dalla democrazia, in cui la
sovranità risiede nel popolo o nei suoi rappresentanti.
Al giorno d’oggi l’aristocrazia è diventata la detenzione di titoli nobiliari di
prestigio.
ARISTOCRAZIA:
Nella Grecia l’aristocrazia è il governo dei «migliori» per eccellenza di nascita e per
privilegio di ricchezza. E stata potente già nel periodo monarchico, in cui affiancò il
sovrano, distinguendosi per virtù del consiglio e per valore in guerra. L’aristocrazia fu la
classe di governo nella fase compresa tra la caduta della monarchia e l’introduzione
della tattica oplitica (8°-6° sec. a.C.).
A Roma l’aristocrazia come classe di governo si identifica con il patriziato e ha quindi
formazione e significato diverso da quella greca.
Dal Medioevo in poi, l’aristocrazia è di fatto un ceto di cittadini che si fonda sull’esercizio
delle armi e su privilegi familiari trasmissibili per eredità. Successivamente, a causa
della formazione dei grandi Stati dinastici e della politica accentratrice del sovrano, i
privilegi politici dell’aristocrazia furono limitati attraverso la formazione di una
burocrazia statale, non più legata da vincoli di fedeltà personale al sovrano. Dal 16° al
17° sec. l’aristocrazia diventa una classe chiusa, provvista di titoli, ricchezze e privilegi
ereditari, che maschera la perdita di potere rispetto alla borghesia con nuovi valori
ideologici (senso dell’onore ecc.).
AUTARCHIA:
Il termine autarchia definisce oltre al concetto di autosufficienza giuridica (autogoverno) quello di
autosufficienza economica, chiamato anche economia chiusa, in cui non sono presenti relazioni
commerciali con l'estero e non vi è influenza delle tendenze economiche estere.
Un esempio di autarchia economica può essere individuato nell'Italia fascista e nella Germania
nazista. Il clima teso delle relazioni internazionali ed il pericolo di una imminente dichiarazione di
guerra spinse diversi Paesi ad utilizzare il principio economico in base al quale una nazione deve
essere in grado di produrre autonomamente tutto ciò di cui ha bisogno.
In Italia fu adottata una politica autarchica come risposta alle sanzioni economiche come il blocco
del commercio d'armi, imposte dalla Società delle Nazioni per l'invasione dell'Etiopia, per questo
motivo vennero a mancare alcuni rifornimenti di materie prime.
Oggi le situazioni di autarchia sono molto rare. Infatti dopo l’ultimo dopoguerra i vari paesi (in
particolare in Europa) si sono sviluppati grazie all'interdipendenza politica ed economica.
A dimostrare l’insostenibilità dell’autarchia c’è l’esempio della Corea del Nord (uno degli ultimi
stati ad adottarla come forma di governo) che ha infatti una condizione di arretratezza e di deficit
alimentare.
MONARCHIA:
La monarchia è una forma di governo in cui la carica di
capo di stato è esercitata da una sola persona, detta
monarca. Il monarca resta in carica per tutta la vita o fino
a quando non abdica. Esistono due forme di monarchia:
assoluta e costituzionale. Nella monarchia assoluta tutti i
poteri dello stato mentre sono detenuti dal re, mentre in
quella costituzionale la legittimazione del potere è legale
(o elettiva) e il sovrano ha poteri molto limitati stabiliti da
una costituzione. Attualmente in Europa l’unica monarchia
assoluta è presente nello Stato della Città del Vaticano
mentre, la Gran Bretagna e la Spagna, sono un esempio di
monarchia parlamentare, mentre di monarchie assolute
ne rimangono alcune in Asia (come l’Arabia Saudita).
MONARCHIA:
La monarchia nacque tra il III e il I secolo a.C. quando il sovrano era identificato con una divinità come
accadeva presso gli egizi o i babilonesi. Infatti queste popolazioni pensavano che il sovrano fosse una
manifestazione del potere di Dio in terra.
Alle origini della civiltà greca la monarchia era il solo ordinamento politico conosciuto; infatti la società
cretese-micenea era monarchica, come quella presentata da Omero nell’8°-7° sec. a.C.
A Roma la monarchia è la prima forma costituzionale,infatti la città sarebbe stata fondata dal re
Romolo, a cui succedettero, secondo la tradizione, altri 6 re.
Durante il medioevo in quasi tutta l’Europa si ritornò alla primitiva organizzazione politica, a capo della
quale c’era un patriarca, con governi misti ed aristocratici, in cui il potere personale del re era limitato
da assemblee deliberanti. Per i popoli barbarici il re era il capo militare e solo successivamente si
trasformò in capo politico. La forma monarchica assoluta e divinizzata lasciata in eredità dal mondo
romano non riuscì però a espandersi con la forte tendenza germanica all'autonomia individuale. La
stabilità politica fu raggiunta la notte di Natale del 800 con l’incoronazione di Carlo Magno da parte
del papa Leone III. Infatti il potere della dinastia carolingia veniva, tramite il pontefice, da Dio e non più
dal popolo.
Il feudalesimo trasformò la monarchia in uno Stato di proprietari, legati da un rapporto personale di
subordinazione verso il sovrano che aveva donato loro un feudo e la podestà ad esso connessa.
Privato della proprietà terriera, il re conservava su questa solamente una sovranità nominale, mentre
era vero sovrano in tutti quei territori rimasti sotto il suo dominio.
Il Regno Unito fu la prima monarchia in cui il Re era limitato nei suoi poteri a causa della “Magna
Carta”.
REPUBBLICA:
La repubblica è una forma di governo in cui la sovranità appartiene ad una parte più o
meno vasta del popolo che la esercita nei modi e nei limiti fissati dalle leggi vigenti. Più
in generale, la repubblica viene considerata l’opposto della monarchia perche il potere
viene conferito tramite elezioni e non dinasticamente. Però ci sono numerosi esempi di
monarchie elettive (per esempio il Regno di Polonia, il Sacro romano impero dopo la
riforma operata da Carlo IV di Boemi e il papato) e di repubbliche su base ereditaria (per
esempio la Siria o la Corea del Nord).
La repubblica è l’evoluzione della monarchia. Infatti nella monarchia c’è un capo dello
Stato che esercita il potere per tutta la durata della sua vita, nella repubblica invece il
potere appartiene al popolo che lo esercita nei limiti fissati dalle leggi vigenti.
Le prime repubbliche sono state le polis greche, nelle quali i cittadini potevano eleggere
i propri governanti. A causa dell'espansione, dell'incremento degli scambi commerciali,
delle attività artigianali ed industriali, dell'introduzione della moneta ci fu la formazione
di una nuova classe di commercianti ed industriali. Essi misero in crisi il predominio
dell'aristocrazia e di conseguenza la possibilità di entrare a far parte della vita politica
venne allargata ad una cerchia di cittadini che soddisfacessero determinate
caratteristiche (sesso maschile, liberi, di genitori entrambi greci). Successivamente ci fu
la necessità di stabilire delle leggi fisse per regolare la vita quotidiana.
LA REPUBBLICA ITALIANA:
In Italia dopo la caduta del fascismo nel 1943 si formò un
nuovo governo presieduto dal generale Badoglio. Dopo la fine
della seconda guerra mondiale, l’Italia chiese al suo popolo
(con un referendum al quale votarono per la prima volta anche
le donne) di scegliere tra un governo monarchico o
repubblicano . Le votazioni avvennero il 2 giugno 1946 e
segnarono la vittoria della repubblica. La votazione per
l'approvazione del testo definitivo ebbe luogo il 22 dicembre
1947. La Costituzione, composta di 139 articoli, fu firmata dal
presidente della Repubblica Enrico De Nicola e dal presidente
del Consiglio Alcide De Gasperi ed entrò in vigore il primo
gennaio 1948.
DITTATURA:
La dittatura è un ordinamento politico autoritario in cui una sola persona (o un
ristretto gruppo di persone) detiene un potere imposto con la forza. Il dittatore
non è limitato da leggi o costituzioni e può ottenere il potere democraticamente
e senza violenza come accaduto con Adolf Hitler che è stato eletto dal popolo.
Il termine dittatura ha origine nella Repubblica Romana dove indicava un
magistrato con poteri straordinari il cui mandato durava al massimo sei mesi.
Era una figura alternativa ai consoli che veniva nominata in situazioni di
emergenza o guerra per evitare la divisione in fazioni dei cittadini. Esso aveva
poteri illimitati, ma al termine del suo mandato doveva rispondere di eventuali
abusi di potere. Il significato negativo di dittature nacque con la Rivoluzione
Francese: il Terrore giacobino instaurato da Robespierre fu chiamato Dittatura
con riferimento a un regime politico tirannico. La dittatura è considerata
l’opposto della democrazia, ma la carica ha perso quasi del tutto i riferimenti
alla mancanza di temporalità, collegialità, gratuità e eleggibilità (caratteristiche
invece presenti nelle magistrature romane).
TEOCRAZIA:
La teocrazia è una forma di governo in cui il potere politico è stabilito su base religiosa.
Si possono distinguere due forme tipiche di teocrazia. In un caso la teocrazia ha un
carattere umano nella quale uomini particolari, profeti, sacerdoti, re-sacerdoti,
pretendendo di conoscere meglio di altri la volontà del Dio o degli dei (per esempio sulla
base di un’ ispirazione diretta) governano il popolo. Ciò avveniva nell’ebraismo antico in
cui il pensiero teocratico rimase in vigore dal tempo dei Giudici fino all’epoca romana o
analogamente in Islam con la teocrazia sotto Maometto, dove i concetti di reato e
peccato coincidono. In altri casi invece la teocrazia è fondata sul carattere divino
attribuito al re o capo. La forma più diretta è rappresentata dalla teocrazia tibetana dove
alle funzioni di sovrano (Dalai-lama) viene eletta la persona in cui, mediante metodi
tradizionali, si riconosce l’incarnazione del bodhisattva di amitabha.
Nell'antico Egitto la teocrazia, era il "governo di un “re-dio”, con poteri assoluti sotto cui
vivevano i sudditi, i quali erano considerati comunque un possesso del sovrano.
Nell'Impero Romano l'imperatore era considerato come una figura sacerdotale in quanto
era Pontifex maximus e dopo la morte, veniva divinizzato come discendente degli dei
Marte, Venere e del “divo Giulio”. Lo stesso avveniva nell'Impero Bizantino, in cui il
basileus era una figura sacrale tramite tra Dio e il suo popolo. Inoltre la linea politica del
cesaropapismo fu sempre presente nell’impero bizantino.
Nel Regno Unito il sovrano tecnicamente è un governante teocratico a causa del suo
titolo di Supremo Governatore della Chiesa inglese. Tuttavia il monarca mantiene
un'autorità di tipo cerimoniale e per questo motivo la maggioranza degli osservatori non
considerano il Regno Unito come una teocrazia. Inoltre in Gran Bretagna è la chiesa ad
essere sottoposta allo stato e non il contrario.
FONTI:
Wikipedia
 Treccani
 Sapere.it
 Il sole 24 ore
 Storia antica 1/2

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