Leadership digitale
Prof. Mario Caligiuri
Università della Calabria
1
Sommario
Premessa
1. Un ruolo necessario
2. Vaganti nella Rete
3. La formazione che non c’è
4. Una storia italiana
Conclusioni
2
Premessa
3
Bisogni e risorse
La scienza economica generalmente
affronta il problema di come
gli individui e la società
soddisfino i loro bisogni,
che sono infiniti,
con risorse inevitabilmente limitate
Il problema maggiore è:
come distribuire le
risorse scarse
4
Leadership & Risorse
Classi dominanti
Classi dirigenti
Establishment
Élite
5
Le fonti del potere
Ricchezza (economia)
Prestigio (cultura e immagine)
Autorità (potere formale)
6
Ambito di analisi
Prevalentemente la leadership politica
7
1. Un ruolo necessario
8
La democrazia
rappresentativa
OLIVER CROMWELL
(“Gloriosa Rivoluzione” inglese)
9
La democrazia delle élite
10
La circolazione delle élite
Vilfredo Pareto
11
La fine della storia?
12
Democrazia senza libertà?
“Nel terzo mondo assistiamo all’ascesa al potere di estremismi e
totalitarismi, nell’Occidente al triondo delle lobby, al peso del denaro nelle
campagne elettorali, alla manipolazione delle informazioni da parte dei
media, al populismo”
“La ricetta è:
per i Paesi emergenti, favorire lo sviluppo e la crescita di
una società civile prima di indire le elezioni a suffragio
universale;
per le democrazie occidentali, rafforzare le garanzie
liberali assicurando la divisione dei poteri e la protezione
dei diritti fondamentali”
Fareed Zakaria, Democrazia senza libertà, 2003
13
Il potere altrove
“Solo una parte delle competenze
decisionali che strutturano la società è
assunta nel sistema politico e sottoposta
ai principi della democrazia
parlamentare”
U. Beck, La società del rischio, Roma 2000
14
Giustificazioni esistenziali
“Le istituzioni politiche diventano amministratrici
di uno sviluppo che non hanno pianificato
né sono in grado di strutturare,
ma che nondimeno devono
in qualche modo giustificare”
U. Beck, La società del rischio, Roma 2000
15
Appuntamento col futuro
“La politica non è più l’unico luogo,
e nemmeno il luogo centrale dove si
decide sul futuro della società”
U. Beck, La società del rischio, Roma 2000
16
“Ciò che non siamo,
ciò che non vogliamo”
“Quello che non vediamo e non vogliamo trasforma
sempre più visibilmente e minacciosamente il mondo”
U. Beck, La società del rischio, Roma 2000
17
2. Vaganti nella Rete
18
La globalizzazione
19
Le nuove tecnologie:
il continente invisibile
20
Cybercultura
“Molti dei discorsi che si
presentano come critici sono
semplicemente ciechi e
conservatori.
La virtualizzazione è tutto
fuorché un depotenziamento
della realtà del mondo, anzi è
un’estensione delle
potenzialità dell’umano.”
P. Levy, Cybercultura, 1999
21
Assenza della visione del futuro
“L’assenza di una visione del
futuro, l’abbandono delle
funzioni immaginative e di
anticipazione del pensiero hanno
per effetto di scoraggiare i
cittadini dall’intervenire,
lasciando in fin dei conti il
campo libero alla
propaganda commerciale”
P. Levy, Cybercultura, 1999
22
Lo Stato nell’era digitale
Il Governo nell’era
industriale
Il Governo
nell’era digitale
Influenza dello Stato
Partecipazione
Gerarchia e burocrazia
Accountability (dare conto)
Tempo per le
decisioni
Condivisione
conoscenza
Barriere all’entrata
Trasparenza e accesso
alle informazioni
23
Fonte: DIGITAL 4SIGTH
Lo Stato nell’era digitale
Stato
Mercato
Società
24
Le sfide allo Stato
Internazionalizzazione:
Globalizzazione:
interdipendenza
economica
e culturale globale
risposta multilaterale o
delle organizzazioni
ai problemi
(sicurezza, economia,
ambiente)
Devoluzione:
pressione fiscale e
domande
locali portano
poteri e risorse a
istituzioni locali
Marketization:
i governi cercano soluzioni
di mercato per questioni
fiscali, beni pubblici
e servizi
Cittadini digitali:
richiedono
accountability
e partecipazione
25
La Net-Generation





Formata all’uso di Internet e della multimedialità
Aperta all’innovazione e alla differenza
Esprime un modello di consumo sostenibile
Sviluppa nuove forme di lavoro e di impresa
E’ la classe dirigente del futuro
26
Leadership digitale:
creativi e coraggiosi
L’organizzazione orizzontale e diffusa tipica
della Rete
richiede un numero crescente di leaders
Creativi e Coraggiosi
27
3. La formazione che
non c’è
28
Cercasi
disperatamente leader
La nostra società, complessa e policentrica,
presenta luoghi decisionali sempre più diffusi
che richiedono
un numero crescente di leaders
29
Cercasi
disperatamente leader
La leadership significa
valorizzare l’apporto dei singoli
creando opportunità,
trasmettendo sicurezza,
indicando obiettivi da adeguare costantemente
30
Leader e capitale sociale
Uno dei compiti principali
della classe dirigente è
quello di accrescere il
capitale sociale
per aumentare
il livello di benessere
e di democrazia
31
La centralità della formazione
della classe dirigente
Centralità del problema della
formazione della classe
dirigente:
una formazione inadeguata è
contemporaneamente
causa ed effetto
dell’inefficienza della
democrazia
32
La centralità della formazione
della classe dirigente
Il reclutamento della
classe dirigente, politica
e non solo, in assenza di
partiti partecipati e di
processi formativi
adeguati,
diventa assai
problematico
33
L’élite non si improvvisa
34
I rendimenti crescenti
“Le Università di Cambrige e Oxford, fondate più di ottocento
anni fa, costituiscono il più vecchio esempio di rendimenti
crescenti. Il meglio attrae i migliori: questo è il circolo
virtuoso che ha permesso ad Oxford e Cambridge di dominare
il mondo accademico britannico per quasi un millennio”
G. Hamel, Leader della rivoluzione, 2001
35
L’unico limite? L’immaginazione!
“In un mondo non lineare,
solo le idee non lineari creeranno nuova ricchezza,
perché ciò che conta nella new economy non è il
rendimento sull’investimento ma quello
sull’immaginazione.
Occorre formulare aspettative irragionevoli:
l’unico limite è l’immaginazione”
G. Hamel, Leader della rivoluzione , 2001
36
A tempo scaduto
“Le innovazioni, le decisioni proiettate nel futuro da un
pezzo non partono più dalla classe politica. Al contrario:
soltanto quando un’idea nuova si è ridotta a
banalità,
partiti e governi cominciano a pensarci”
H. M. Enzensberger, Mediocrità e follia, 1991
37
Lo sguardo lungo
È richiesta una leadership
democratica dallo
sguardo lungo
che sia espressione di una società
con alto senso civico,
conseguenza di un capitale
sociale che tutte le agenzie
educative contribuiscono a creare
38
Élite democratica
Le élite espressione della democrazia reale e non
dei più ricchi, che detengono maggiori risorse,
economiche e formative.
C’è bisogno di élite più capaci
ed espressione di una più reale democrazia
39
Una nuova democrazia
Rilanciare l’idea di una nuova
democrazia, per evitare che a
dominare sia di fatto il
potere occulto, riducendo la
democrazia ad una serie di
adempimenti formali ed
elettorali,
svuotandola di valori e
significati
40
L’equilibrio indispensabile
Lo scopo della
democrazia è quello
di realizzare
un necessario
equilibrio tra élite e
società civile
41
4. Una storia italiana
42
Problema poco affrontato
43
Il punto di partenza
44
La classe dirigente italiana:
una lettura
Nell’Italia unita, la classe dirigente è stata in prevalenza fornita dai
partiti, prima da quelli liberali, poi da quello fascista e infine da quelli
democratici.
Con la transazione iniziata nel 1992, e ancora in corso,
si è affermata una classe politica in parte proveniente da altri circuiti.
L’esperienza politica di Berlusconi ha reso evidente il ruolo decisivo
svolto dalla televisione nella raccolta del consenso.
45
La classe dirigente italiana:
una lettura
Il nuovo non è nato ed il vecchio non è
scomparso,
anzi si è adattato ed è più forte che mai.
Oggi, più che nei partiti, la classe politica si
può formare
direttamente nelle istituzioni locali
46
Lo sguardo corto
Finora la classe dirigente si è dimostrata spesso
incapace di proiettare verso il domani le scelte
del presente, dimenticando che “il futuro è il
tempo per eccellenza della politica”
L. Ornaghi – V. E. Parsi, Lo sguardo corto, 2001
47
Priorità all’istruzione
Necessità di una classe dirigente che ponga al
centro la promozione dell’istruzione e delle
conoscenze in modo da aumentare,
anche attraverso l’uso consapevole delle nuove
tecnologie,
il pensiero critico dei cittadini
48
Alfabetizzazione e sviluppo
3.462.451
6.8%
nessun titolo di studio
13.482.913
26.4%
licenza elementare
16.221.737
licenza media
31.7%
TOTALE: 33.167.101 72.9%
massimo licenza media
ISTAT, 2001
49
Alfabetizzazione e
comportamento elettorale: la tv
In Italia sembra che circa 3 milioni di elettori
votino influenzati dalla tv, un numero che è grado
di decidere ogni elezione politica
Renato Mannheimer, Gli italiani e la politica, 2003
50
Capacità di competenza
di lettura
Inferiore
al livello 1
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5
Italia
9,1 %
14,8 %
24,9 %
28,3 %
17,8 %
5,2 %
Media
OCSE
6,7 %
12,4 %
22,8 %
28,7 %
21,3 %
8,3 %
Indagine PISA 2005 (Programme for International Student Assessment)
51
Educazione funzionale
Laureati in Italia
1. Lazio 10,8 %
2. Liguria 8,4 %
3. Calabria 7,9 %
(Istat – Censimento 2001)
Laureati tra i 25 e i 64 anni
Italia 10%
Media UE 21 %
(Eurostat 2001)
52
Educazione funzionale
Istruzione
Sviluppo economico
Sviluppo civile
In Calabria, oltre a elementi positivi, segni opposti:
disoccupazione giovanile, evasione scolastica, ‘ndrangheta, dati referendum
53
Classe dirigente in Italia:
alcune caratteristiche
54
Classe dirigente in Italia:
cambiare “senza attendere”
“Tagliare gli insostenibili ed immotivati
costi della politica, trasferendoli
all’istruzione dei saperi di base ed alla ricerca
(che produce la cultura e determina la qualità del nostro futuro).
Il problema è proprio lì: “una testa ben fatta”.
55
Classe dirigente in Italia:
alcune ipotesi
Percorsi universitari d’eccellenza
Spazio al merito,
riducendo il Principio di Peter
Costituiscono una possibile alternativa
a percorsi di carriera in ambito accademico
56
Classe politica ed efficienza
della democrazia
57
Non capire
la globalizzazione
58
Mancanza di merito
59
I costi della politica:
la “causa delle cause”
60
Le conseguenze delle liste
bloccate
Funzionari di partito eletti
Camera
Senato
21,4 %
oggi
19,5 %
9,5 %
precedente
5,5 %
61
Le conseguenze delle liste
bloccate
Età media maggiore di 50 anni
Camera
Senato
61,1 %
oggi
81,1 %
52,7 %
precedente
74,8 %
62
63
64
Qualche comparazione tra
Camere dei Deputati
1.000.000.000 €
125.000.000 €
65
Qualche altro
illuminante esempio
Parlamentari
e Consiglieri
regionali:
2 anni e
mezzo di
mandato
Normali
cittadini:
35 anni
66
Qualche esempio di vita
25 febbraio 2007
www.blogquotidiano.net/caligiuri/
67
Conclusioni
68
La realtà è davanti agli occhi
di tutti
69
Rivoluzione e crisi fiscale
70
Una proposta “politica”
Inedito
blocco storico
tra giovani laureati
e classe imprenditrice
La necessità
della formazione
Efficienza delle istituzioni
e riconoscimento meriti
71
Una proposta “operativa”
Limite dei mandati
Numero eletti
Pensioni
Livelli
istituzionali
72
Una conclusione?
73
Per contatti
[email protected]
[email protected]
337.980189
0984.494798
www.blogquotidiani.net/caligiuri/
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