Innocenzo III
La crisi sveva e il papa
• La morte prematura di Enrico VI (1197)
porta una nuova crisi del potere imperiale.
• Se ne avvantaggia il giovane papa
Innocenzo III (1198-1216), deciso a
condurre una politica energica:
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nel rapporto con il potere politico.
nelle crociate;
nella lotta contro le eresie;
nella riforma della Chiesa
(1) Papato e Impero
• Innocenzo riprende l’idea del primato
dell’autorità spirituale, già sviluppata da
Gregorio VIII (concezione teocratica).
• Egli la espresse con la “teoria del Sole e
della Luna”:
 Potere spirituale e temporale sono autonomi
come i due luminari
 Tuttavia la Luna (= potere temporale) è
inferiore al Sole (= spirituale) e ne dipende.
La contesa imperiale
• Alla morte di Enrico VI (1197) ripresero le
contese per la successione tra:
 Ghibellini, che proposero il fratello Filippo di
Svevia, sostenuto da Filippo di Francia
 e Guelfi che indicarono il figlio di Enrico il
Leone, Ottone IV di Brunswick, appoggiato
dal re di Inghilterra.
• Innocenzo preferì Ottone (1201) che si
impegnò a rispettare l’autonomia dei
territori pontifici.
Ottone IV
• Ottone si affermò e fu incoronato solo
dopo la morte di Filippo (1208).
• Ma presto violò gli accordi con il papa che
lo scomunicò (1210)
• Innocenzo III gli oppose il re di Sicilia
Federico II, di cui era stato tutore dopo la
morte di Costanza di Altavilla (1198), con
l’impegno di tener divise le due corone.
L’ascesa di Federico
• Federico si recò in Germania dove venne
riconosciuto re (1212).
• Ma per prendere il potere dovette
affrontare, con l’appoggio del re di
Francia Filippo Augusto, Ottone IV,
sostenuto da Giovanni senza Terra.
• Lo scontro a Bouvines (Francia) nel 1214
si conclude con la vittoria di Federico.
Politica teocratica
• Innocenzo si scontrò con i sovrani di
Francia (Filippo II Augusto) e Inghilterra
(Giovanni senza Terra).
• Entrambi si sottomisero. Per salvare il
trono dopo la scomunica il re di Inghilterra
fece omaggio vassallatico al papa.
• Vassalli del papa si dichiararono anche i
Re di Aragona, Navarra e Bulgaria.
(2) La Quarta crociata
• Innocenzo riuscì a coinvolgere nella
spedizione solo alcuni feudatari che si
riunirono nel 1202 a Venezia.
• Mancando i fondi per pagare trasporto e
rifornimenti, il Doge sfruttò i crociati come
mercenari, inviandoli a Zara, ribelle al
dominio veneziano (1202).
• Il papa condannò duramente l’iniziativa.
La crociata “deviata”
• Alessio IV Angelo, figlio dell’imperatore di
Costantinopoli deposto da Alessio V,
chiede aiuto ai Crociati in cambio del
pagamento di quanto dovuto a Venezia.
• I Crociati lo riportano sul trono (1203) ma,
in seguito ad una rivolta, saccheggiano
Costantinopoli e conquistano l’impero
bizantino (1204).
L’impero Latino d’Oriente
• Nasce dalla spartizione dei domini
bizantini tra i crociati e Venezia (che
ottiene i maggiori vantaggi).
• E’ una realtà debole, per la struttura
interna e i nemici esterni che durerà solo
fino al 1261,
• aumentando le ostilità tra Greci
ortodossi e cristiani d’Occidente (che si
illusero di aver risolto lo scisma del 1054).
(3) La lotta contro le eresie
• Innocenzo combatté con decisione,
usando metodi persuasivi e coercitivi, le
eresie che si diffondevano ampiamente
nell’Europa del basso medioevo:
 Movimenti pauperistici, che contestavano la
mondanizzazione della Chiesa;
 Movimenti millenaristici, che predicavano
l’imminenza della fine del mondo;
 I Càtari, sostenitori di una vera e propria
religione distinta dal cristianesimo.
Il catarismo
• I càtari, (dal greco “katharòs”, “puro”)
sostenevano una religione dualistica,
affine al manicheismo, di origine orientale.
 Ritenevano il corpo e la materia creazione
del dio del male,
 da combattere con l’ascetismo, il rifiuto del
matrimonio e delle “opere della carne”;
 Condannavano la corruzione della Chiesa,
ma anche la sua dimensione sociale.
Contro gli Albigesi
• I Catari erano diffusi nella Francia
meridionale (Albi) e godevano della
protezione di Raimondo conte di Tolosa.
• Innocenzo fece ricorso:
 Alla predicazione dei monaci cistercensi e
del nuovo ordine fondato da S. Domenico
Guzman (1170-1221)
 A sanzioni (esilio e confisca dei beni) per i
capi degli eretici.
• San Domenico
operò a Bologna
dove morì. E’ sepolto
nella Chiesa a lui
intitolata.
La crociata contro gli eretici
• Il papa scomunicò Raimondo e, dopo
l’assassinio di un suo legato, il papa bandì
la crociata contro gli albigesi (1208).
• Risposero i feudatari francesi, che allo
scopo di impossessarsi di quelle terre,
compirono crudeli massacri (1209-1211).
• La guerra finì nel 1226: se ne avvantaggiò
il re Luigi VIII che riuscì ad estendere la
sua influenza sul Sud della Francia.
(4) Iniziative di riforma
• Innocenzo sapeva che non era possibile
vincere l’eresia con la forza e tentò di
valorizzare i fermenti rinnovamento
spirituale presenti tra i cristiani.
 Riuscì a reintegrare nella Chiesa il
movimento degli Umiliati e una parte dei
seguaci di Pietro Valdo (1140-1217?)
 Incoraggiò il progetto di fraternità evangelica
di S. Francesco di Assisi (1181-1226).
Concilio Lateranense IV
• Momento culminante dell’opera di riforma
e della Chiesa fu la riunione del Concilio
ecumenico Lateranense IV (1215)
 Si occupò di questioni dogmatiche (Trinità,
Trasustanziazione, condanna delle eresie) e
disciplinari (precetto pasquale)
 Bandì la quinta crociata (contro l’Egitto,
1217-1221, conclusasi anch’essa in modo
fallimentare).
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