3.5 Alimentazione e tumori.
Disturbi alimentari
pag. 138 Tumori
Tutte le cellule del nostro
organismo possono moltiplicarsi
senza controllo e dare origine a un
tumore (neoplasia).
I tumori possono localizzarsi in
qualsiasi parte del corpo.
I tumori possono essere:
- benigni, se si localizzano in
un’area ben delimitata
dell’organismo
- maligni, se le cellule modificate
proliferano velocemente e danno
origine a metastasi (cellule
cancerogene che si diffondono
nell’organismo e vanno a
localizzarsi anche in zone lontane
da quella di insorgenza)
pag. 139 Stile di vita e rischio tumorale
Certi stili di vita e i fattori cancerogeni, o
oncogeni, possono favorire o indurre la
nascita di tumori.
Tra questi:
- alcune sostanze utilizzate a livello
industriale, come l’amianto, l’arsenico o gli
idrocarburi policiclici aromatici
- le radiazioni ionizzanti, che sono
estremamente dannose
- certi tipi di virus come i Papilloma virus,
o batteri quale l’Helicobacter pylori
- fattori ereditari
- l’abitudine al fumo di sigaretta
- certe abitudini alimentari (es. consumo
eccessivo di bevande alcoliche, di carni
rosse e di quelle conservate sotto sale)
pag. 140 Sostanze cancerogene negli alimenti
Aflatossine - Prodotte dalla muffa A. flavus. Sono
correlate a tumori nel fegato.
Nitrosammine - Si formano in seguito alla reazione tra
ammine e nitriti/nitritati introdotti con la dieta. Sono
correlate a tumori allo stomaco.
Idrocarburi policiclici aromatici - Il più noto è il
benzopirene, riscontrato in carni e pesci affumicati o
sottoposti a particolari tipi di cottura ad alte temperature.
Sono correlati a tumori allo stomaco.
Ammine eterocicliche aromatiche - Si formano nella
carne cotta a secco e ad alta temperatura. Sono
correlate a tumori alla vescica e allo stomaco.
pag. 141/1 Sostanze protettive negli alimenti
I nutrizionisti consigliano di consumare almeno 5 porzioni al giorno di verdura e frutta dei 5
colori diversi, associati a diversi tipi di fitocomposti:
- rosso (licopene, antocianine). Es. pomodori, anguria, arancia rossa, barbabietola
rossa, ciliegia, fragola. Molti dei vegetali di questo gruppo sono anche ricchi di vitamina C
- giallo-arancio (β-carotene, flavonoidi). Es. albicocca, arancia, carota, cachi,
mandarino, melone, nespola, peperone, pesca, zucca
- verde (clorofilla, carotenoidi). Es. bieta, broccoletti, broccoli, carciofo, cicoria, cima di
rapa, indivia, kiwi, lattuga, prezzemolo, spinaci, zucchina
- blu-viola (antocianine, carotenoidi). Es. fico, frutti di bosco, melanzana, prugna,
radicchio, uva nera
- bianco (quercetina). Es. aglio, cipolla, porro, cavoli, finocchio, sedano
pag. 141/2 Prevenzione dei tumori
Non si può attribuire a un singolo alimento, o a una
sostanza nociva presente nel cibo, la capacità di
sviluppare un tumore, ma si tratta piuttosto di
abitudini alimentari scorrette protratte nel tempo.
Es. diete troppo caloriche, troppo ricche di grassi e
proteine animali favoriscono l’insorgenza dei tumori.
Non esiste una sostanza o un alimento “miracoloso”,
bensì corrette abitudini alimentari e di stile di vita.
Inoltre, anche se molte sostanze presenti negli
alimenti sono dotate di azione antitumorale, è in
realtà l’azione congiunta delle sostanze all’interno
dell’alimento ad avere il ruolo protettivo.
Una dieta ricca di alimenti vegetali freschi
esercita un ruolo protettivo nei confronti delle
malattie tumorali.
pag. 142 Disturbi alimentari
Sono malattie di origine multifattoriale
(genetica/psichica).
Il fattore scatenante è quasi sempre l’inizio
di una dieta restrittiva.
I disturbi alimentari insorgono
prevalentemente nell’adolescenza, e
affettano soprattutto ragazze e giovani
donne, dai 15 ai 25 anni, ma sono in
aumento esordi più precoci, tra i 10 e 15
anni, e anche più tardivi.
pag. 143/1 Anoressia nervosa
È diagnosticata in base ai seguenti criteri:
- rifiuto di mantenere il peso corporeo nella
norma (secondo età e altezza)
- valore di IMC < 17
- paura di acquistare peso
- alterazione dell’immagine corporea per ciò
che riguarda forme e dimensione
pag. 143/2 Anoressia nervosa
pag. 144/1 Bulimia nervosa
È una malattia caratterizzata da:
- crisi di alimentazione incontrollata (abbuffate, ovvero episodi di rapida ingestione di
grandi quantità di cibo)
- condotte di compensazione mirate a eliminare le calorie assunte in eccesso (vomito
autoindotto, uso e abuso di lassativi o diuretici, ecc.)
pag. 144/2 Bulimia nervosa
pag. 145 Disturbo da alimentazione incontrollata
Noto anche come Binge Eating Disorder è
un disturbo che si caratterizza per
abbuffate non accompagnate da condotte
compensatorie inappropriate.
Il disturbo può insorgere nella tarda
adolescenza ma anche in età adulta,
spesso in associazione con una profonda
depressione.
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