Analisi MultiCriteriale
nella pianificazione territoriale
Iacopo Bernetti
www.unifi.it/unifi/deeaf/bernettiWEB
La valutazione dei progetti

L'aumento dell'importanza delle risorse naturali e
ambientali hanno portato alla necessità di metodi
per la valutazione dell'efficacia di progetti ed
interventi che implichino l'uso di risorse naturali.
Le direzioni di ricerca sono due:
 Metodi monetari: basati sui principi dell’economia
del benessere: Analisi Costi Benefici
 Metodi non monetari, basati sulla teoria delle
decisioni e su modelli specifici di molte discipline:
Analisi MultiCriteriale
Campo di applicazione
(cfr. Nijkamp e Voogd, 1989)

Le due linee metodologiche presentano
pregi e limiti che ne rendono
complementare il campo di applicazione.


l'Acb viene prevelentemente applicata alla
valutazione di progetti finalizzati al miglioramento
di un preciso servizio ambientale.
I metodi di Amc trovano le due princiapli linee
operative nella Valutazione di Impatto Ambientale
e nella pianificazione territoriale.
Perché pianificare il territorio?




La pianificazione diviene necessaria quando in una
società organizzata le risorse (naturali) divengono
limitate
In società statiche o a lenta evoluzione, si instaurano
processi adattativi naturali di evoluzione del paesaggio
e dell’uso del suolo (p.e. medioevo)
In società strutturate ed in rapido cambiamento non è
più possibile procedere per tentativi ed errori, i tempi
non sono sufficienti per un adattamento degli
equilibri.
La principale ragione della pianificazione è l’esplosione
della crescita economica con il conseguente rischio di
esaurimento delle risorse.
Fasi dell’AMC 1

Fase informativa




Individuazione dei criteri di pianificazione
Individuazione delle azioni (alternative) di
pianificazione
Individuazione degli indici di valutazione
Valutazione delle potenzialità attuali e dei
possibili mutamenti indotti dalle alternative
di pianificazione
Fasi dell’AMC 2

Fase decisionale



Individuazione del decisore o dei gruppi decisionali
interessati
Valutazione, per ogni gruppo decisionale, delle
aspettative (preferenze rispetto a ciascun
obbiettivo, vincoli irrinunciabili, ecc.)
Ricerca del compromesso ottimale



Tecnicamente:
Costruzione del modello di AMC
Individuazione del metodo di soluzione più appropriato
Fase informativa
Individuazione dei criteri
Il criterio generale a cui generalmente si
ispira la pianificazione territoriale è
rappresentato dallo sviluppo sostenibile e
multifunzionale del sistema ambientale.
Risulta evidente perciò come, per
identificare le diverse funzioni, e
conseguentemente i diversi obbiettivi, sia
necessario definire l'ambito generale in cui
tali funzioni si esplicano: il concetto di
ambiente
Il concetto di ambiente 1

Può essere analizzato secondo diversi punti
di vista:


Ecosistemico: evidenzia gli scambi di energia e di
materia fra le varie componenti fisiche, chimiche e
biologiche, nonché le condizioni di equilibrio e/o di
evoluzione del sistema stesso.
Accanto a tali aspetti (o in modo predominante
rispetto ad essi) possono essere presi in
considerazione le variabili sociali, economiche e
culturali delle comunità umane in relazione
all'ambiente in cui esse sono inserite.
Il concetto di ambiente 2

Malcevschi individua 5 definizioni di
ambiente:

Ambiente come habitat fisico dell'uomo. Secondo
questa accezione vengono prese in considerazione
le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, in
relazione al ruolo che esse hanno per le
popolazioni umane che con esse interagiscono in
uno spazio fisico determinato. Secondo tale
approccio le variabili determinanti sono individuate
in base agli effetti attuali e potenziali dell'ambiente
naturale e antropizzato sulle attività umane.
Il concetto di ambiente 3


Ambiente come quadro complessivo di vita. Si
considerano, oltre alle variabili sopracitate, anche
quelle che riguardano le relazioni sociali e culturali
e gli aspetti demografici.
Ambiente come ecosistema. In questo caso il
punto di riferimento è costituito dalle relazioni di
scambio di materia ed energia fra i sottosistemi
fisici chimici e biologici del sistema ambientale. I
sistemi umani sono solo un elemento dell'analisi
nel quadro delle interrelazioni con gli altri fattori.
Il concetto di ambiente 4


Ambiente come territorio governato. Questo
approccio tende a mettere l'accento sull'uomo
come fattore di trasformazione dei sistemi
ambientali. Vengono quindi prese in esame le
attività umane, le norme che le regolano e gli
strumenti progettuali volti a pianificare l'uso delle
risorse esistenti.
Ambiente percepito. Si privilegia la percezione
soggettiva dell'ambiente in rapporto al significato
che esso assume per la psicologia umana.
Vengono quindi presi in considerazione l'insieme di
ordinamenti soggettivi delle sue varie componenti
dell'ambiente.
(… una definizione di sistema ambientale
funzionale alla nostra trattazione …)

sistema di interscambio fra attività umane
e risorse dell’ambiente naturale in un
ambito territoriale dato



definito dall'esistenza di soggetti economici e
sociali pubblici o privati
percorso da strategie riguardanti l'uso delle
risorse, da conflitti originatesi dalla finitezza delle
risorse stesse
strutturato da norme che regolano i rapporti
intersoggettivi (Bresso Russo e Zeppetella, 1985)
Sistema
sociale
e economico
TERRITORIO
Sistema
Ambientale
Risorse per la produzione
Produzione
Inquinamento
Funzione ricreativa
Biodiversità
Benessere
sociale
Funzione paesaggistica
Funzione storica culturale e educativa
Funzione didattica e sperimentale
ecc.
Riduzione rischi ambientali
- Difesa esondazioni
- Difesa da frane e dissesto
- Protezione attività agricole
- ecc.
Risorse
Fase informativa
Individuazione delle (azioni)
alternative di pianificazione

Le azioni di pianificazione possono
essere di tre tipi:



Proscrittive (vincolistiche)
Indirettamente prescrittive
Direttamente prescrittive
Azioni prescrittive: la
zonizzazione
Tali azioni si hanno quando la normativa dà al
“decisore pubblico” il potere di prevenire e
regolamentare ma non di impiegare risorse
finanziarie se non quelle necessarie per far
conoscere e rispettare la zonizzazione.
Esempi:


Piani Territoriali di Coordinamento
Zonizzazione dei parchi
Azioni indirettamente
prescrittive: gli incentivi
La normativa da al decisore il potere di
mettere in atto azioni che impiegano
fondi pubblici con lo scopo di
promuovere certi usi del suolo
considerati come desiderabili.
Esempi


Reg. Cee 2078
Reg. Cee 2080
Azioni direttamente
prescrittive
La normativa da al decisore pubblico il
potere di porre in atto direttamente
interventi che cambiano l’uso del
suolo.
Esempi:


Interventi su territori pubblici destinati a
parco o a riserva
Interventi su terreni a rischio di dissesto
idrogeologico
Fase informativa
Individuazione degli indici di
valutazione
Il carattere comune di tutti i metodi di
Analisi Multicriteriale è l'abbandono
del metro monetario unico, sostituito
dall'impiego di indicatori specifici
nella misurazione degli effetti fisici,
ecologici, sociali ed economici di un
dato indirizzo gestionale nell'uso del
territorio.
Costruzione di un indice

Individuazione sintetico-intuitiva del
criterio di pianificazione da sottoporre ad
analisi;


Univocamente accettata: p.e. capacità di produrre
reddito, erosione, capacità di produrre
occupazione: Indici Tecnici
Vaga, equivoca: p.e. valore paesaggistico, valore
naturalistico di un territorio: Indici complessi,
logici, a punteggio, sfocati, sistemi esperti,
neuronali, ecc.
Alcuni esempi:
Il programma CORINE land resources
dell’unione europea
Il progetto CORINE dell'UE aveva lo scopo
di raccogliere e coordinare le informazioni
sullo stato dell'ambiente e delle risorse
naturali negli stati dell'Unione. Nell'ambito
di tale programma sono state prodotte tre
cartografie relative al territorio:



La carta del rischio di erosione potenziale
La carta del rischio di erosione attuale
La carta della qualità dei suoli
Segue Corine


Lo studio del rischio di erosione potenziale è stato
analizzato sulla base dei seguenti fattori:
Tessitura del suolo




Erosività: è stata stimata sulla base di due indici
climatici:



Classe 1 - poco erodibile
Classe 2 - moderatamente erodibile
Classe 3 - molto erodibile.
L'indice di Fournier, che indica la variabilità delle precipitazioni
L'indice di aridità di Bagnoulis-Gaussen
Pendenza
erosione potenziale
0 (99)
1 (347)
2 (528)
3 (285)
4 (27)
5 (12)
Segue Corine

Lo studio del rischio di erosione attuale si basa
sui seguenti sub-indici:

Rischio di erosione potenziale

Uso del suolo in atto
erosione attuale
0
1
2
3
4
5
(100)
(330)
(447)
(350)
(27)
(12)
Segue Corine

Qualità dei suoli: L’indice è composto dai
seguenti elementi:








Tessitura del suolo
Profondità del suolo
Drenaggio
Clima
Aridità
Rischio gelate primaverili
Pendenza
Sistemazioni idrauliche
land quality
0
1
2
3
4
5
(102)
(217)
(544)
(174)
(26)
(12)
Alcuni esempi:
Il metodo del Soil Coservation
services
La capacità di ritenuta idrica dei suoli
Dal momento che una delle principali cause del
dissesto idrogeologico è rappresentata dalla
carente regimazione dei deflussi idrici, come
indicatore del rischio per tale fenomeno è
stata impiegata la capacità di ritenzione
idrica del suolo.
Segue SCS
La metodologia è detta SCS Curve Number
Procedure consente la stima della capacità
di deflusso superficiale di un suolo sulla
base dell'afflusso (precipitazioni) e di un
parametro, Chiamato CN compreso fra 1 e
100, determinato in base a:



uso del suolo
lavorazioni
tipo di suolo: struttura, tessitura e permeabilità
Valore naturalistico

Alcuni approcci:

Rarità:


Indice Helliwell: R = SI x A0,36
Punteggio Gehlbach:



1 specie alla periferia dell’areale
2 specie endemiche
3 specie minacciate
Segue Valore Naturalistico

(Bio)diversità






Indici di biodiversità (Shannon, ecc.)
Approcci fitosociologici
Curve specie area
Gap Analysis
Ecologia del paesaggio
Sensibilità





Aree
Aree
Aree
Aree
Aree
oggetto di riqualificazione ecologica
con specie di elevata importanza
importanti per lo spostamento della fauna
ad alta diversità ecologica e specifica
sottoposte a specifici provvedimenti di tutela
Il paesaggio


Metodi basati su approcci “storicotipologici”
Metodi di valutazione della qualità visiva

Aggregazione componenti paesistiche



Metodo preferenze visive



East Hampshire
Piano West Midlands
East Sussex
Somma ponderata preferenze visive
Intervisibilità e tecniche di determinazione dell’area di
influenza visiva
Criteri generali per la costruzione di
un indice (Lazarsfeld, 1969)




Individuazione sintetico-intuitiva dell'insieme o del
concetto da sottoporre ad analisi;
specificazione dell'insieme attraverso
l'individuazione dei suoi aspetti o dimensioni;
scelta degli indicatori significativi rispetto alle
dimensioni individuate e loro valutazione empirica;
costruzione di indici sintetici che rappresentino
l'aggregazione degli indicatori significativi in
relazione alle dimensioni scelte come costitutive
dell'insieme.
Valutazione delle potenzialità attuali e dei
possibili mutamenti indotti dalle
alternative di pianificazione

Nel processo di pianificazione,
teoricamente, non basta valutare tramite
indici lo stato attuale del territorio in
relazione agli obbiettivi di pianificazione,
ma è anche necessario stimare l’effetto
delle diverse azioni di piano per ogni
obbiettivo.

P.e. come si modificherà il rischio di erosione in
relazione alla destinazione dei pascoli ad un dato
uso regolamentato del suolo, oppure come varierà
il paesaggio incentivando l’arboricoltura da legno,
… ecc. ecc. ecc.
Segue valutazione effetti




Spesso, esistono difficoltà notevoli a valutare
l’effetto di ogni azione per ogni obbiettivo.
Un possibile metodo per risolvere (aggirare,
superare in qualche modo …) il problema è quello di
ricorrere a giudizi qualitativi linguistici dati da
esperti.
Esistono tecniche in grado di convertire tali giudizi
in indici in grado di essere inseriti in un modello di
analisi multicriteriale
I metodi più avanzati in tale settore si basano sui
principi della logica sfocata (fuzzy logic)
I quantificatori linguistici

Sono giudizi verbali più o meno
articolati… per esempio …


L’impatto sul valore naturalistico di un uso
non regolamentato per le formazioni riparie
è molto alto
La protezione delle zone agricole con
muretti a secco ha un effetto positivo sulla
conservazione del paesaggio
La logica sfocata

Obbiettivo:


Principio generale:


Convertire il termine linguistico in un indice di
valutazione
Fornire una rappresentazione matematica di un
termine linguistico, conservando l'incertezza
propria del termine
Si procede tramite scale di valutazione
Quantificatori sfocati
Mediamente Mediamente
bassa
alta
Abbastanza alta
Molto
alta
Grado di
appartenenza
1
Molto
Bassa
1.4
1.5
1.6
1.7
Altezza di una persona
1.8
1.9
Scala 5
Scala 8
None
low to very low
1
medium
high
medium
low
high to very high
exellent
1
very
low
fairly
low
low
fairly
high
very
high
high
medium
low
very
low
0
0
0,1
0,2
high
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
very
high
0,8
0,9
1
0
0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
0,9
1
Scala 7
low to
very low
1
low
meduim
low
medium
high
medium
high to
very high
high
1
0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
0,8
0,9
1
0
0
0,1
0,2
0,3
0,4
Scala 6
very
low
low
1
0
more or
less low
medium
more or
less high
high
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
0,7
Figura 2 - Scale di Valutazione
0,8
0,9
0,5
0,6
0,7
0,8
0,9
1
Scala 3
very
high
high
1
0
medium
high
medium
very
high
very
low
0
Scala 4
medium
low
low
1
0
very
low
0
low
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
very
high
high
medium
0,6
0,7
0,8
Figura 2 (segue) - Scale di Valutazione
0,9
1
Un esempio: La destinazione ad uso regolamentato
(secondo uno specifico regolamento) delle aree
cespugliate ha un effetto mediamente positivo sulla
conservazione dell’ambiente
negativo
mediamente
negativo
mediamente
positivo
neutrale
positivo
1
Lato
avverso
al rischio
0
0
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
0,6
Lato
propenso
al rischio
0,7
O,75
0,8
0,9
1
Le scale di valutazione ed il
valore dell’indice
Scale di valutazione
None (N)
Very Low (VL)
Low toVery Low (LVL)
Low (L)
Fairly Low (FL)
Mre Or less Low (MOL)
Medium Low (ML)
Medium (M)
Medium High (MH)
More Or less High (MOH)
Fairly High (FH)
High (H)
High to Very High (HVH)
Very High (VH)
Exellent (E)
8
0.05
0.14
0.25
0.33
7
6
5
0.08
0.09
0.25
0.09
0.08
0.23
0.25
0.42
4
3
2
1
0.09
0.12
0.28
0.17
0.30
0.50
0.70
0.50
0.50
0.58
0.88
0.72
0.83
0.75
0.36
0.41
0.50
0.57
0.37
0.50
0.63
0.50
0.64
0.67
0.75
0.86
0.95
0.75
0.88
0.92
0.77
0.58
0.75
0.91
0.92
0.91
La fase decisionale
I modelli di Analisi MultiCriteriale

Una volta individuati:




Criteri
Azioni (alternative di piano)
Effetti di ogni azione su ogni obbiettivo per
ciascuna componente territoriale
E’ possibile costruire un modello di
analisi Multicriteriale
Modelli di analisi MultiCriteriale

Gli approcci seguiti sono riconducibili a tre
filoni di ricerca:



Individuazione di un insieme finito di Piani ed
individuazione della alternativa più soddisfacente
applicando metodi di analisi multiattributo;
Applicazione di tecniche MC tramite Sistemi
Informativi Territoriali (Modelli multicriteriali
geografici)
Costruzione di un modello matematico rappresentativo del
territorio applicando nella soluzione metodi di analisi
multiobbiettivi.
I metodi Multiattributo: un po’
di terminologia




Alternativa di pianificazione o alternativa
progettuale: costituita da una combinazione data
di possibili alternative tecniche, per esempio, una
combinazione di possibili interventi selvicolturali,
di dotazione di infrastrutture e di
regolamentazioni.
Criteri: per criteri si intendono le regole che
guidano il processo decisionale.
Obbiettivi: rappresentano la direzione
(massimizazre o minimizzare) desiderabile per ogni
criterio.
Attributo: il livello raggiunto da una data
alternativa progettuale per un dato criterio.
Metodi multiattributo
Un esempio (quasi reale)

Problema:


Indirizzi di gestione di una proprietà
forestale pubblica
Superficie 4.969 ettari
Alternative di piano

Alternative di piano

A1 Parco turistico naturalistico






Superficie forestale gestita con criteri che tengano conto
sia della protezione naturalistica che turistica
Costruzione di 7 aree di sosta attrezzate
3 fabbricati destinati a museo o esposizioni tematiche
Costruzione di 4 itinerari tematici naturalistici
Costo (1992) 1,2 miliardi
Occupazione 15 UL
… segue alternative di piano

A2 Riserva naturale e faunistica







Interventi sul bosco a carattere strettamente naturalistico
Fruizione turistica su parte della proprietà a numero
chiuso e su itinerari obbligati
Fabbricati (3) destinati a foresteria per ricerca e didattica
e a laboratorio
Punti permanenti di avvistamento e studio della fauna
4 itinerari tematici
Costo 1 miliardo
Occupazione 10 UL
… segue alternative di piano

A3 Azienda pilota per la valorizzazione della
produzione forestale






Interventi sui boschi finalizzati alla produzione legnosa
sostenibile con l’ambiente
Attrezzature per la realizzazione dei tagli con tecniche a
basso impatto ambientale
Laboratori e impianti specializzati per la valorizzazione di
qualità del materiale di provenienza locale
Formazione professionale nell’artigianato del legno
Costo 1,5 miliardi
Occupazione 23 UL
… segue alternative di piano

A4 Azienda multifunzionale a
prevalente produzione legnosa




Simile all’alternativa di azienda produttiva
pilota, ma parte dell’azienda (boschi e
fabbricati) viene destinata all’uso turistico
ricreativo
Gli investimenti in attrezzature d’avanguardia
sono minori
Costo 0,7 miliardi
Occupazione 12 UL
… segue alternative di piano

A5 Parco multifunzionale a prevalente
funzione turistica



Simile al parco turistico, ma con parte dei
boschi lasciati alla utilizzazione produttiva e
parte della proprietà alla protezione
naturalistica
Costo 0,810 miliardi
Occupazione 12 UL
… segue alternative di piano

A6 Parco multifunzionale




Rappresenta il minimo comune denominatore
fra tutte le alternative.
Parte dell’azienda a protezione, parte a
produzione e parte a valorizzazione turistica
Costo 0,4 miliardi
Occupazione 8 UL
Individuazione
Criteri/obbiettivi




Sviluppo economico/Massimizzare la
produzione legnosa
Habitat per la fauna
selvatica/Massimizzare la produzione
alimentare asportabile
Servizi sociali/Massimizzare il numero
annuo di visite previsto
Funzione occupazionale/Massimizzare le
giornate di lavoro annue
Alternative
Individuazione degli attributi
A1 Parco turistico
A2 Riserva naturale
A3 Azienda forestale
A4 Azienda multifunzionale legnosa
A5 Azienda multifunzionale naturalistica
A6 Azienda multifunzionale pura
Produzione
mc/anno
6120.98
953.37
1052.42
3701.17
2838.25
4477.03
Obbiettivi
Fauna
Ricreazione
Occupazione
q.s.v./anno
n.vis./anno
gg/anno
0
0
1858.98
3932.85
3463.47
963.06
2570.85
8379.49
1544.37
2091.31
4455.41
1895.29
2645.92
5636.97
1816.67
1504.22
3204.64
1882.93
Metodi di soluzione dei modelli
di analisi multiattributo


Sono moltissimi
Uno dei più semplici (e più usati) è
quello della distanza dall’ideale
Distanza dall’ideale


La misurazione della distanza
dall’ideale è un metodo di
normalizzazione
Si definisce


alternativa ideale quell’alternativa fittizia
che ha il valore massimo per tutti i criteri
alternativa Antiideale quell’alternativa
fittizia che ha il valore minimo per tutti i
criteri
Alternative
Alternativa ideale e antiideale
A1 Produzione legnosa
A2 Riserva naturale
A3 Parco turistico ricreativo
A4 Azienda multifunzionale puro
A5 Azienda multifunzionale naturalistica
A6 Azienda multifunzionale produttiva
IDEALE
ANTIIDEALE
Produzione
mc/anno
6120.98
953.37
1052.42
3701.17
2838.25
4477.03
6120.98
953.37
Obbiettivi
Fauna
Ricreazione
Occupazione
q.s.v./anno
n.vis./anno
gg/anno
0
0
1858.98
3932.85
3463.47
963.06
2570.85
8379.49
1544.37
2091.31
4455.41
1895.29
2645.92
5636.97
1816.67
1504.22
3204.64
1882.93
3932.85
8379.49
1895.29
0
0
963.06
La distanza dall’ideale e
dall’antiideale

Geometricamente
la distanza fra
due punti è data
in un sistema
cartesiano (a due
dimensioni) dal
teorema di
pitagora.
y2
y1
x1
x2
d  ( x 2  x1) 2  ( y 2  y1) 2
La distanza dall’ideale per due
obbiettivi del caso di studio
5000
4500
Fauna
4000
3500
A1 Produzione legnosa
3000
A3 Parco turistico ricreativo
A2 Riserva naturale
A4 Azienda multifunzionale puro
2500
A5 Azienda multifunzionale naturalistica
A6 Azienda multifunzionale produttiva
2000
IDEALE
1500
ANTIIDEALE
1000
500
0
0
1000
2000
3000
4000
Produzione legnosa
5000
6000
7000
Per più di due criteri…


Per più di due criteri la distanza non è
più rappresentabile graficamente in
quanto è multidimensionale.
E’ però possibile calcolarla…
d
n criteri

i 1
v

v
ideale
i
ideale
i
v
v
alternativa
i
antiideale
i



2
Alternative
Praticamente…
prima fase: calcolo della matrice normalizzata
A1 Produzione legnosa
A2 Riserva naturale
A3 Parco turistico ricreativo
A4 Azienda multifunzionale puro
A5 Azienda multifunzionale naturalistica
A6 Azienda multifunzionale produttiva
IDEALE
ideale
alternativa
ANTIIDEALE
Produzione
mc/anno
6120.98
953.37
1052.42
3701.17
2838.25
4477.03
6120.98
953.37
Obbiettivi
Fauna
Ricreazione
Occupazione
q.s.v./anno
n.vis./anno
gg/anno
0
0
1858.98
3932.85
3463.47
963.06
2570.85
8379.49
1544.37
2091.31
4455.41
1895.29
2645.92
5636.97
1816.67
1504.22
3204.64
1882.93
3932.85
8379.49
1895.29
0
0
963.06
Alternative
vi  vi
(1895.29  1544.37)

 0.38
ideale
antiideale
vi  vi
(1895.29  963.06)
A1 Produzione legnosa
A2 Riserva naturale
A3 Parco turistico ricreativo
A4 Azienda multifunzionale puro
A5 Azienda multifunzionale naturalistica
A6 Azienda multifunzionale produttiva
Produzione
mc/anno
0.00
1.00
0.98
0.47
0.64
0.32
Obbiettivi
Fauna
Ricreazione
Occupazione
q.s.v./anno
n.vis./anno
gg/anno
1.00
1.00
0.04
0.00
0.59
1.00
0.35
0.00
0.38
0.47
0.47
0.00
0.33
0.33
0.08
0.62
0.62
0.01
Alternative
Seconda fase:
calcolo della distanza
A1 Produzione legnosa
A2 Riserva naturale
A3 Parco turistico ricreativo
A4 Azienda multifunzionale puro
A5 Azienda multifunzionale naturalistica
A6 Azienda multifunzionale produttiva
Produzione
mc/anno
0.00
1.00
0.98
0.47
0.64
0.32
Obbiettivi
Fauna
Ricreazione
Occupazione
q.s.v./anno
n.vis./anno
gg/anno
Distanza
1.00
1.00
0.04
1.41
0.00
0.59
1.00
1.53
0.35
0.00
0.38
1.11
0.47
0.47
0.00
0.81
0.33
0.33
0.08
0.79
0.62
0.62
0.01
0.93
distanza A3  0.642  0.332  0.332  0.082  0.79
La distanza in città…

La distanza euclidea non è sempre corretta…
y2
d  ( x 2  x1)  ( y 2  y1)
y1
x1
x2
La distanza “in città” per due
obbiettivi del caso di studio
5000
4500
Fauna
4000
3500
A1 Produzione legnosa
3000
A3 Parco turistico ricreativo
A2 Riserva naturale
A4 Azienda multifunzionale puro
2500
A5 Azienda multifunzionale naturalistica
A6 Azienda multifunzionale produttiva
2000
IDEALE
1500
ANTIIDEALE
1000
500
0
0
1000
2000
3000
4000
Produzione legnosa
5000
6000
7000
Per più di due criteri…
d
n criteri

i 1
alternativa
 videale

 vi
i
 ideale antiideale 
 vi  vi

Alternative
Calcolo della distanza “in città”
A1 Produzione legnosa
A2 Riserva naturale
A3 Parco turistico ricreativo
A4 Azienda multifunzionale puro
A5 Azienda multifunzionale naturalistica
A6 Azienda multifunzionale produttiva
Produzione
mc/anno
0.00
1.00
0.98
0.47
0.64
0.32
Obbiettivi
Fauna
Ricreazione
Occupazione
q.s.v./anno
n.vis./anno
gg/anno
Distanza
1.00
1.00
0.04
2.00
0.00
0.59
1.00
1.59
0.35
0.00
0.38
1.33
0.47
0.47
0.00
1.40
0.33
0.33
0.08
1.29
0.62
0.62
0.01
1.55
distanza A3  0.64  0.33  0.33  0.08  1.29
Infinite distanze…
n criteri

distanza euclidea
i 1
n criteri

distanza in città
i 1
n criteri
distanza generica
p

i 1
distanza con " metrica infinito"
v

v
ideale
i
ideale
i
v
v
alternativa
i
antiideale
i



2
alternativa
 v ideale


v
i
i
 ideale antiideale 
 v i  vi

v

v
ideale
i
ideale
i
v
v
alternativa
i
antiideale
i



alternativa
 v ideale


v
i
i
max  ideale antiideale 
 v i  vi

p
Alternative
Calcolo della distanza con
metrica infinito
A1 Produzione legnosa
A2 Riserva naturale
A3 Parco turistico ricreativo
A4 Azienda multifunzionale puro
A5 Azienda multifunzionale naturalistica
A6 Azienda multifunzionale produttiva
Produzione
mc/anno
0.00
1.00
0.98
0.47
0.64
0.32
Obbiettivi
Fauna
Ricreazione
Occupazione
q.s.v./anno
n.vis./anno
gg/anno
Distanza
1.00
1.00
0.04
1.00
0.00
0.59
1.00
1.00
0.35
0.00
0.38
0.98
0.47
0.47
0.00
0.47
0.33
0.33
0.08
0.64
0.62
0.62
0.01
0.62
distanza A3  max( 0.64,0.33,0.33,0.08)  0.64
Alternative
Confrontando le soluzioni
A1 Produzione legnosa
A2 Riserva naturale
A3 Parco turistico ricreativo
A4 Azienda multifunzionale pura
A5 Azienda multifunzionale naturalistica
A6 Azienda multifunzionale produttiva
Distanza
Distanza "in Distanza
euclidea
città"
metrica infinito
1.41
2.0
1.00
1.53
2.59
1.00
1.11
1.70
0.98
0.81
1.40
0.47
0.79
1.37
0.64
0.93
1.57
0.62
Che senso hanno le diverse
metriche…

Distanza euclidea o “in città”


Sono compensatorie, cioè un basso livello
in un obbiettivo può essere compensato da
un alto livello in un altro obbiettivo
Distanza con metrica infinito

È non compensatoria, cioè vale il “fattore
limitante”
Altro esempio per capire le
metriche


Impianto produzione energia:
Alternative:




Carbone
Eolico
Biomassa
Criteri



Costo
Efficienza energetica
Impatto ambientale
Matrice valutazione
Costo
Carbone
Eolico
Biomasse
Efficienza
0
0
1
1
0.6
0.6
Distanza Distanza
Impatto
euclidea in città
1
1.00
1.0
0
1.41
2.0
0.6
1.04
1.8
Distanza
metrica
infinito
1.0
1.0
0.6
Il ruolo dei pesi


I pesi rappresentano l’indice di
importanza dato ai diversi obbiettivi
Sono piuttosto “delicati” da calcolare
e sono state proposte molte tecniche
per la loro individuazione.
I metodi discreti multidecisore


Nella pianificazione territoriale si
riscontra sempre la presenza di gruppi di
pressione in grado di condizionare la scelta
degli indirizzi di piano
In molti casi l’esistenza di diversi grupp di
interesse e il loro coinvolgimento, in vario
grado, nel processo di valutazione è
esplicitamente prevista dalla normativa



Legge quadro sui parchi
Valutazione impatto
… ecc. … ecc.
Procedure
Potere
decisionale
del pubblico
Vantaggi
Svantaggi
Informazione
pubblica:
nullo
Rapidità e
capillarità
Non rallenta il
processo
decisionale
Assenza di scambio di
informazioni fra
pianificatori e
pubblico
Consultazione:
Consultazione
rappresentanti,
difensori civici,
questionari, incontri
bilaterali, ecc.
basso
Consente di
recepire istanze
e aspettative
Non coinvolge il
pubblico nel processo
decisionale, consenso
molto mediato: rischio
di non riuscire a
trasferire aspettative
astratte entro azioni
concrete - costi
Pianificazione
congiunta
Da medio a
alto
Consente un
coinvolgimento e
una
responsabilizzazi
one nel processo
decisionale
Rischio di tempi lunghi
e di veti incrociati
presentazioni
pubbliche, convegni,
distribuzione postale di
materiale informativo,
media, ecc.
Un esempio (quasi reale)

Problema:



Indirizzi di gestione di una proprietà forestale
pubblica
Superficie 4.969 ettari
Gruppi sociali interessati:




G1
G2
G3
G4
Cooperative di operai forestali
Imprenditori settore turistico
Amministrazione pubblica
Associazioni ambientaliste
Alternative di piano

Alternative di piano

A1 Parco turistico naturalistico






Superficie forestale gestita con criteri che tengano conto
sia della protezione naturalistica che turistica
Costruzione di 7 aree di sosta attrezzate
3 fabbricati destinati a museo o esposizioni tematiche
Costruzione di 4 itinerari tematici naturalistici
Costo (1992) 1,2 miliardi
Occupazione 15 UL
… segue alternative di piano

A2 Riserva naturale e faunistica







Interventi sul bosco a carattere strettamente naturalistico
Fruizione turistica su parte della proprietà a numero
chiuso e su itinerari obbligati
Fabbricati (3) destinati a foresteria per ricerca e didattica
e a laboratorio
Punti permanenti di avvistamento e studio della fauna
4 itinerari tematici
Costo 1 miliardo
Occupazione 10 UL
… segue alternative di piano

A3 Azienda pilota per la valorizzazione della
produzione forestale






Interventi sui boschi finalizzati alla produzione legnosa
sostenibile con l’ambiente
Attrezzature per la realizzazione dei tagli con tecniche a
basso impatto ambientale
Laboratori e impianti specializzati per la valorizzazione di
qualità del materiale di provenienza locale
Formazione professionale nell’artigianato del legno
Costo 1,5 miliardi
Occupazione 23 UL
… segue alternative di piano

A4 Azienda multifunzionale a
prevalente produzione legnosa




Simile all’alternativa di azienda produttiva
pilota, ma parte dell’azienda (boschi e
fabbricati) viene destinata all’uso turistico
ricreativo
Gli investimenti in attrezzature d’avanguardia
sono minori
Costo 0,7 miliardi
Occupazione 12 UL
… segue alternative di piano

A5 Parco multifunzionale a prevalente
funzione turistica



Simile al parco turistico, ma con parte dei
boschi lasciati alla utilizzazione produttiva e
parte della proprietà alla protezione
naturalistica
Costo 0,810 miliardi
Occupazione 12 UL
… segue alternative di piano

A6 Parco multifunzionale




Rappresenta il minimo comune denominatore
fra tutte le alternative.
Parte dell’azienda a protezione, parte a
produzione e parte a valorizzazione turistica
Costo 0,4 miliardi
Occupazione 8 UL
Il metodo del
“bastian contrario e della pietra dello scandalo”

Si tratta di un metodo che valuta



la preferenza verso una alternativa di piano
Il consenso raggiunto da ciascuna
alternativa di piano nella valutazione delle
preferenze
Il consenso complessivo nell’intero
processo di pianificazione e l’eventuale
modo di aumentare il consenso
G1
G2
G3
G4
Cooperative
Settore turismo
Amministrazione
Ambientalisti
MB
BMB
B
PB
NNN
PA
A
AMA
MA
Molto basso
da Basso a Molto Basso
Basso
Piuttosto Basso
Medio
Piuttosto Alto
Alto
da Alto a Molto Alto
Molto Alto
A1
MB
MA
A
B
0.08
0.09
0.25
0.37
0.5
0.63
0.75
0.88
0.92
A2
MB
PB
NNN
MA
A3
MA
NNN
A
MB
A4
AMA
PA
AMA
MB
A5
PB
A
AMA
B
Azienda Multif.
Pura
Azienda multif.
Turistica
Azienda multif.
Produttiva
Azienda pilota
Riserva
naturalistica
Riserva
turistica
1. Valutazione delle alternative
A6
PA
NNN
A
B
2. Valutazione dell’importanza dei decisori

Attribuzione di un coefficiente di equità
sociale relativo a ciascun decisore
coinvolto. Tale coefficiente è stato
individuato sulla base di due criteri (cfr
BRESSO et al, 1985):


generalità o settorialità degli interessi
rappresentati;
genericità o specificità dell'interesse per la risorsa
in esame.
Lo schema a punteggi è riportato nella tabella
seguente.
… segue …
Gruppo di
pressione
Interessi
diffusi
Interesse
generico
1
2
Interesse
specifico
popolazione
locale
2
4
… segue …

Pesi:




G1
G2
G3
G4
peso
peso
peso
peso
2:
2:
4:
1:
Cooperative di operai forestali
Imprenditori settore turistico
Amministrazione pubblica
Associazioni ambientaliste
Valutazione alternative
Metodo: media ponderata
0.9
0.8
0.7
0.6
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0
ra
ica
ico
iva
ico
ota
u
t
t
t
t
l
i
t
s
P
s
s
i
i
du
al
if.
ur
ap
uri
r
t
o
t
T
d
l
r
u
.
at
ien
.p
Mu
tif
rco
f
l
n
z
i
a
u
t
A
P
M
ul
rco
M
a
P
Valutazione consenso delle alternative:
la “pietra dello scandalo”


Si valuta se ciascuna alternativa è
stata valutata in modo
sostanzialmente uguale dai diversi
decisori.
Il metodo adottato è quello della
“radice quadrata della media dgli
scarti quadratici
Esempio
Cooperative
Settore turismo
Amministrazione
Ambientalisti
A1
0.09
0.92
0.75
0.25
A2
0.08
0.37
0.5
0.92
(0.09  0.08) 2  (0.92  0.37) 2  (0.75  0.5) 2  (0.25  0.92) 2
4
Valutazione e contrasto
Multif. Pura
Valutazione
Contrasto
Multif. Turistica
Multif. produttiva
Azienda pilota
Parco naturalistico
Parco turistico
-1
-0.5
0
0.5
1
Valutazione contrasto fra i decisori:
Il “bastian contrario”

La valutazione è analoga al caso
precedente, solo che la radice
quadrata della media degli scarti
quadratici si calcola sulle differenze
fra i decisori
Caso applicativo
Contrasto: Bastiano
Decisore - Decisore
Cooperative
Settore turismo
Amministrazione
Ambientalisti
G1
G2
0
0.45
0.39
0.61
G3
0.45
0
0.20
0.51
G4
0.39
0.20
0
0.60
Grado di contrasto
0.61
0.48
0.51
0.39
0.60
0.40
0
0.57
Complessivo
0.46
Concludendo


Lo scopo delle lezioni tenute era di illustrare con
semplici esempi alcuni strumenti di supporto alle
decisioni nella pianificazione territoriale.
L’evoluzione in questo settore è comunque
estremamente vivace, in relazione al diffondersi
di:




Tecniche di supporto alle decisioni
Sistemi Informativi Territoriali
Intelligenza artificiale, sistemi esperti, fuzzy logic, reti neurali
Strumenti di telerilevamento (Immagini da satellite ad alta
risoluzione, reti informatiche ecc.)
Conculendo … davvero

Tutti questi strumenti debbono però
essere intesi …


… in un ambito interdisciplinare, sia
come scambio di esperienze fra tecnici provenienti
da ambiti diversi, sia come capacità del singolo
tecnico di recepire i punti di vista di diverse
discipline
… come supporto informativo alle
decisioni, non come un metodo “automatico” di
gestire il territorio.
“… grazie …”
“… per ulteriori scambi di idee,
esperienze, riflessioni …
Tel. 055 3288364
Email [email protected] … “
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Analisi MultiCriteriale nella pianificazione territoriale