SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI
 Roma 1 OTTOBRE 2015
 Il 15 ottobre (e anche il 16 didattica sospesa
Evento 16-18 ottobre Maker Faire alla città
universitaria
Orario: Mercoledì 9-11 Aula magna Sani
Giovedì 9-11 Aula magna Sani
(Lunedì 17-19 Laboratorio)
 E-mail: [email protected]
 Stanza B12 Via Salaria113, tel.: 06 49918446ricevimento giovedì 11.30-13
1
Gallino finanzcapitalismo
2
una parola nuova per sottolineare
che siamo ad un punto di svolta
 Il finanzcapitalismo per Gallino è una
mega-macchina che ha lo scopo di
massimizzare il valore estraibile
 sia dagli esseri umani
 sia dagli ecosistemi.
La grave crisi economica (ma anche
culturale ecologica e politica) che stiamo
vivendo è la crisi di questa civiltà-mondo
dominata dal sistema finanziario
3
Mega-macchine sociali = grandi
organizzazioni gerarchiche che
usano masse di esseri umani
 Hanno costruito le piramidi in Egitto
occupando migliaia di uomini per +
generazioni
 Apparato amministrativo militare
dell’Impero Romano
 Nel sec.XX esercito tedesco e
Burocrazia economica dell’Urss
 Ma il finanzcapitalismo le ha superate
perché planetaria ed estesa in
economia, società, natura, persone
4
Il motore non è la produzione di
merci, ma il sistema finanziario
Il denaro viene impiegato, investito, fatto circolare
sui mercati allo scopo di produrre immediatamente
una maggior quantità di denaro.
In un crescendo patologico sempre più fuori
controllo.
È possibile correggere le storture più evidenti
della civiltà malata del denaro?
Questo processo è di natura epocale
Gallino prova anche a indicarci le strade possibili
della «salvezza», le vie di fuga.
5
Per Gallino il finanzcapitalismo va al
di là della produzione di valore di
Marx
 Nel sistema pre-capitalista M¹-D-M²
 Dalla produzione di valore del
capitalismo industriale→ D1 - M - D2
(dove D2 – D1 = plusvalore, profitto)
a D1 - D2 → denaro che produce + denaro
al di sopra della crescita del Pil mondiale e
quindi a spese di altri (ad es salari in flessione)
o in forma solo nominale → bolla finanziaria
6
Componenti strutturali del
finanzcapitalismo
1) Banche e assicurazioni da cui dipendono
altre + piccole→ rete inestricabile, ma
con dirigenti, dipendenti, azionisti,
proprietari individuabili al contrario della 2)
2) Finanza ombra (non è chiaro chi sono i
proprietari etc.) ≈ derivati + società prive di
sostanza organizzativa + “veicoli” per portare
fuori bilancio delle banche attivi + migliaia di
intermediari
3) Investitori istituzionali
7
Investitori istituzionali e intrecci
tra le 3 componenti
3) Investitori istituzionali = fondi
pensione + fondi comuni di investimento e speculativi (o hedge founds)
gestiscono $60 trilioni (1 trilione = 1000
miliardi), ≈ il Pil mondiale → influiscono sui
bilanci statali e delle multinazionali
le 3 componenti del finanzcapitalismo
hanno continui scambi di denaro e il 3°
pesa sul 1° anche per assunzione e
licenziamento dirigenti
8
Una crescita spropositata
 1980 attivi finanziari ≈ PIL mondo
 2007 attivi finanziari ≈ 4 volte il PIL
In teoria secondo Basilea 1 e 2 obbligo per le
banche di tenere in cassa 8% di quel che
prestano (10% negli USA)
In pratica le tecniche dei crediti fuori
bilancio fanno aumentare l’effetto leva di
cifre molto superiori
9
Una civiltà asservita alla finanza
dalla politica
 2007- 2009 gli stati hanno salvato
banche e assicurazioni troppo grandi
per fallire con 12-15 trilioni di $
 2010 la finanza, specie quella
ombra, riparte all’attacco mettendo a
rischio risparmi e monete, condizioni
di lavoro e welfare →qualità della vita e
democrazia → senso di un’intera civiltà
10
CIVILTA’ =
 Particolare modo, storicamente
determinato, di strutturare economia,
politica, cultura e comunità
 scontro tra civiltà di Huntington (1993) era
riferito allo scontro tra Occidente e Islam,
ma venivano individuate altre 6 civiltà
(confuciana, giapponese, indù, slavoortodossa, latino americana, africana).
 Dopo 20 anni quali sono ancora autonome?
 Ritorniamo a parlare di scontro
cristianesimo/ ebraismo versus Islam?
11
Schema AGIL funzionamento della
società di Parsons e Munch 1984 “La
struttura del moderno”-
Azioni
Esterno
strumentali
espressive
1.Adattamento
2.Scopi (Goals)
Economia: imprese e politica: stato
finanza
Interno
4.Latenza:
Mantenimento
motivazioni:
comunità
famiglia, scuola
3. Integrazione tra
le parti del sistema:
cultura
Magistratura,
partiti Sindacati
Intreccio politica–Economia e finanza indebolisce
Cultura e Comunità↓
12
Dallo scontro tra civiltà all’
occidentalizzazione del mondo→
1 sola civiltà e a rischio
1. Assottigliamento dei confini tra i 4 sottosistemi
→Economia intrecciata alla politica, cultura
riflesso di tale intreccio, forme di agire nella
comunità con modalità di tipo economico
2. Va tenuto conto dei limiti del pianeta, non
basta + depredare altre civiltà: si tolgono
risorse alle generazioni future
3. Interconnessione, non tanto per le tecnologie,
quanto per la diffusione di imprese
transnazionali Usa e Ue con organizzazione
del lavoro e tipo di merci standardizzate
13
Una crisi di civiltà
Altaver: Sulle piaghe capitalistiche. Crisi energetica e
collasso climatico, fame e caos finanziario, 2009
a. Squilibrio tra potenzialità tecnologiche ed
economiche e condizioni di vita→1,5 mld di ricchi
e il resto della popolazione
b. Tipo di esistenza umana, personalità e carattere→Sennet: corrosione del carattere a causa del
capitalismo flessibile- Harendt, Vita activa 1958, dramma
di chi è senza lavoro quando l’identità è fondata su di esso
c. Lo sviluppo senza fine è insostenibile →impronta
ecologica = 1,3 mondi – 60 mesi al collasso dell’ecosistema (New economic foundation, 2009) → lo scongelamento dell’Artico fa temere che questi calcoli siano ottimistiNUOVO RAPPORTO UNEP RILANCIA ALLARME
14
Interconnessione culturale
 Fin dalla metà del ‘900 ( e anche
prima con la radio) diffusione di
prodotti culturali di massa (cinema ,
serie Tv, musica) di prevalente origine
nord-americana accelerata dalla Rete
 Scambi commerciali attivati dal WTO
→ uniformazione modelli di consumo
15
L’ideologia neo-liberista o neoconservatrice secondo Gallino
 Maturata tra la fine degli anni ’30 e i ’50
per contrastare gli interventi keinesiani
considerati in contrasto con un libero
sviluppo del mercato- si contrappone anche
ai sindacati e allo stato sociale
 È una dottrina politica rivestita dai panni
di una teoria economica
 Di scarso peso fino agli anni ’70, ha ripreso
vigore come teoria del tutto
16
Differenze in sintesi (Gallino) tra
liberismo ↓(1600) e neoliberismo ↓
La società tende
 Calcolo dei costispontaneamente a un
benefici di ogni
ordine naturale↓
azione umana ↓
tende ad
Contrasta il potere
affossare la
monocratico del
sovrano
democrazia
17
Assiomi del neoliberismo
 Necessità della crescita (Pil +2-3%)
per mantenere benessere nelle
società ricche, anche se va contro
obiettivi ambientali
 Il capitale è capace di autoregolarsi
 Affluisce dov’è necessario
 Rischi d’insolvenza o caduta dei
prezzi sono calcolabili
Le smentite sono presentate come
effetto di politiche inefficienti
18
Le politiche proposte dal
neoliberismo (Gallino)
 Politiche attive del lavoro: diventare
imprenditori di se stessi per
contrastare la scarsa voglia di
lavorare
 Teoria inversa dei beni comuni:
qualsiasi bene è meglio produrlo con
mezzi privati↓
Vocazione totalitaria di tali teorie
speculare a quella marxista
19
Scarica

3Sist ORGcompli2015-def - Dipartimento di Comunicazione e