L’organizzazione dei servizi
per la salute mentale
Università degli Studi di Trieste
Facoltà di Psicologia
Corso di Psichiatria Sociale a.a. 2006/2007
L’APPLICAZIONE DELLA 180
• VENTENNIO 78-98:
sperimentazione della riforma
• PROGETTO OBIETTIVO TUTELA SALUTE
MENTALE del 1999-2000:
- conferma i contenuti della legge 180
- il Dipartimento di Salute Mentale (DSM)
diventa la struttura organizzativa e di
coordinamento
IL PROGETTO OBIETTIVO
TUTELA SALUTE MENTALE
Utile
allo
sviluppo
qualitativo
e
quantitativo
dell’assistenza psichiatrica per 5 ragioni fondamentali:
1) Superamento definitivo OP
2) Individua nel DSM il modello organizzativo più idoneo
per continuità terapeutica e unitarietà degli interventi
3) Definisce il DSM come un insieme integrato di
strutture e servizi con una direzione ed un
coordinamento unici
4) SPDC anche se collocato in un Ospedale generale, è
parte intergrante del DSM
5) Impone la verifica della qualità dei servizi e degli
interventi
IL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE
IL DSM
COMPITO TERAPEUTICO
attività psichiatriche
domiciliari, interventi
risposta alla crisi
ambulatoriali e
d’urgenza e di
IL DSM
COMPITO RIABILITATIVO
Agire per sviluppare le capacità della
persona, poche o tante che siano,
migliorare la sua autonomia e le sue
relazioni
IL DSM
COMPITO DI REINTEGRAZIONE SOCIALE
Creare le condizioni necessarie per includere
la persona nella vita collettiva (programmi
terapeutici
e
riabilitativi,
risorse
economiche
e
relazionali,
opportunità
lavorative ed abitative)
LE UNITA’ OPERATIVE DEL DSM
(come previsto dal Progetto obiettivo)
• CENTRO DI SALUTE MENTALE (CSM)
• SERVIZIO PSICHIATRICO DI
DIAGNOSI E CURA (SPDC)
• STRUTTURE RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI (SR)
IL DSM DI TRIESTE
• 4 CSM 24 h
(4 x 8 p.l. territoriali)
• 1 Clinica Psichiatrica Universitaria/CSM
(16 p.l. di cui 4 territoriali)
• 1 Servizio Abilitazione e Residenze (SAR)
(coordina le cooperative sociali, la
formazione e l’inserimento lavorativo)
• 1 SPDC
(6 p.l. presso l’ospedale generale)
IL CENTRO DI SALUTE MENTALE
Luogo di accoglimento
e di scambio,
occasione di
rapporto, possibilità
di stare almeno
temporaneamente
fuori da una
situazione familiare
difficile
IL CSM
Per funzionare bene dovrebbe:
• Intervenire su una
popolazione compresa
tra i 50.000 e gli 80.000
abitanti
• Essere facilmente
accessibile e
raggiungibile senza
difficoltà anche con i
mezzi di trasporto
pubblico
FUNZIONI, ATTIVITA’, PROGRAMMI
DEL CSM
• Riconoscimento e gestione
della crisi nel centro sulle
24 ore
• Programmi terapeutici
riabilitativi individualizzati
• Protagonismo,
partecipazione e
coinvolgimento dell’utenza
• In/formazione per i
familiari
FUNZIONI, ATTIVITA’, PROGRAMMI
DEL CSM
• Promozione di attività di auto
aiuto
• Facilitazione percorsi
dell’associazionismo
• Attività ricreative e ludiche
• Attività di formazione di
base, professionale e di
impresa sociale. Inserimento
lavorativo
• Servizio di consulenza in
carcere
• Integrazione con Distretti
Sanitari
FUNZIONI, ATTIVITA’, PROGRAMMI
DEL CSM
• Coinvolgimento medico di
famiglia (Tutor di salute)
• Prevenzione del disagio
legato alla solitudine degli
anziani (Progetto Amalia)
• Prevenzione suicidio
(Progetto Telefono
Speciale)
• Differenze di genere e
salute mentale
• Rapporti con le agenzie
culturali della città
LE RISPOSTE DEL CSM
Ospitalità Notturna
• Per periodi di tempo variabili
(da una notte a più settimane)
• Anche l’accoglimento ai fini del
Trattamento Sanitario Obbligatorio
si realizza di norma nel CSM
Ospitalità Diurna Day Hospital
Per alcune ore, o per l’intera giornata, viene
proposta per offrire una condizione di temporanea
protezione o tutela durante la crisi, per
alleggerire la famiglia
LE RISPOSTE DEL CSM
Visita ambulatoriale
Durante la visita ambulatoriale si scambiano
notizie e pareri con la persona e/o con i suoi
familiari, o si interviene in situazioni di crisi.
Visita domiciliare
Programmata o svolta d'urgenza, consente la
conoscenza delle condizioni di vita della persona e
della sua famiglia.
LE RISPOSTE DEL CSM
Lavoro terapeutico individuale
Incontri programmati, orientati all'ascolto e
all'approfondimento dei problemi e delle condizioni
di vita della persona.
Lavoro terapeutico con la famiglia
Incontri con i membri della famiglia per verificare e
discutere le dinamiche e i conflitti, allo scopo di
favorire una maggiore conoscenza e partecipazione ai
problemi.
LE RISPOSTE DEL CSM
Attività in/di gruppo
Incontri in cui lo scambio di informazioni su
problemi comuni rafforza la capacità di
conoscersi reciprocamente. Scopo principale:
attivare la rete sociale.
Interventi di abilitazione e prevenzione
Iniziative per avviare percorsi di accesso
all'informazione e alla cultura, alla formazione e
all'inserimento lavorativo.
LE RISPOSTE DEL CSM
Sostegni per l’accesso
a diritti e opportunità
sociali
Sostegni all’abitare
• Programmi svolti a domicilio per sostenere le
capacità di vita quotidiana e preservare o riapprendere abilità sociali e interpersonali, di
vita in gruppo.
• Sostegno alle attività residenziali
LE RISPOSTE DEL CSM
Attività di consulenza
Interventi presso servizi sanitari o reparti
ospedalieri, presso il carcere, sedi distrettuali e
case di riposo pubbliche e private
Telefono
Attivo almeno 12h al giorno per
segnalazioni,
consigli,
appuntamenti,
verifiche anche in caso di urgenze
IL SERVIZIO PSICHIATRICO DI
DIAGNOSI E CURA (SPDC)
L’interfaccia tra ospedale e
territorio
IL SERVIZIO PSICHIATRICO DI
DIAGNOSI E CURA (SPDC)
• STRUTTURA PER LE URGENZE/EMERGENZE
• COLLOCATO ALL’INTERNO DI UN OSPEDALE
GENERALE
• APERTO 24H AL GIORNO 7 GIORNI SU 7
• LUOGO DI TRANSIZIONE
(uso improprio in molte realtà)
• ATTUA TSO E TSV IN CONDIZIONI DI
RICOVERO
• CONSULENZA PSICHIATRICA ALLE ALTRE
DIVISIONI OSPEDALIERE E AL P.S.
IL SERVIZIO PSICHIATRICO
DI DIAGNOSI E CURA (SPDC)
• COLLEGATO AL DSM
(amministrativamente, funzionalmente, operativamente)
• UN P.L. OGNI 10.000 ABITANTI
• MAX 16 POSTI LETTO
• SPAZI ADEGUATI PER GARANTIRE IL RISPETTO
DELLA PRIVACY E DEI DIRITTI ANCHE PER LE
PERSONE IN TSO
• SPAZI PER ATTIVITÀ COMUNI
• PORTE APERTE
• NO CONTENZIONE
S.P.D.C.
• RIDURRE
LA
DURATA
DEL
OSPEDALIERO, IN LINEA CON IL
DELLA TERRITORIALITÀ DELLA CURA
RICOVERO
PRINCIPIO
• RICOVERO MAI SOSTITUTIVO DELLA PRESA IN
CARICO DEL CSM MA SOLTANTO UN’ECCEZIONE
MOTIVATA
DA
ESIGENZE
DEL
TUTTO
PARTICOLARI
• POSSIBILITA’ DI MANTENERE CONTATTI CON IL
PROPRIO AMBIENTE PER UN PIU’ AGEVOLE
SUPERAMENTO DELLE SITUAZIONI DI CRISI
• GARANTIRE LA PRESA IN CARICO DA PARTE DEL
CSM, LA CONTINUITÀ E LA TERRITORIALITÀ
DELLA CURA
LE STRUTTURE RESIDENZIALI
Rispondere al bisogno abitativo delle
persone
LE STRUTTURE RESIDENZIALI
(come previsto dal Progetto obiettivo)
• Strutture extraospedaliere in cui si svolge
parte del programma terapeutico, riabilitativo e
di integrazione sociale
• Fornire rete di rapporti e opportunità
emancipative non solo una soluzione abitativa
• Collocazone in aree urbanizzate e facilmente
accessibili
LE STRUTTURE RESIDENZIALI
(come previsto dal Progetto obiettivo)
• Gestione DSM o Privato sociale e/o
imprenditoriale (DSM titolare del progetto)
• Accesso e dimissioni in base a programma
terapeutico personalizzato concordato con
operatori CSM, operatori SR, persona, familiari
e/o altre persone di riferimento
• 2 posti/10.000 abitanti
LE STRUTTURE RESIDENZIALI
• COMUNITÀ TERAPEUTICA
– Struttura ad alta intensità terapeutico riabilitativa
– Operatori 24 h su 24
– Particolarmente attivi programmi individuali
abilitativi ed emancipativi
LE STRUTTURE RESIDENZIALI
• GRUPPI APPARTAMENTO
- Operatori 12 h al giorno
- Persone con discreto livello di abilità e di
autonomia
- Programmi individuali rivolti soprattutto
all’integrazione sociale e a garantire una possibilità
abitativa utile e dignitosa
LE STRUTTURE RESIDENZIALI
• CASE ALLOGGIO O NUCLEO DI
CONVIVENZA
- Più persone stimolate a vivere insieme e a
condividere l’appartamento e le spese di gestione
- Operatori solo alcune ore al giorno o per necessità
- Garantire integrazione con la struttura sociale
circostante Assicurando loro un abitare dignitoso
STRUTTURE RESIDENZIALI:
COSA NON DOVREBBERO ESSERE
• Luoghi sostitutivi del manicomio
• Luoghi di abbandono passivo e cronico
• Luoghi di gestione della crisi psichiatrica
LE STRUTTURE
SEMIRESIDENZIALI
Day Hospital (DH)
Centro Diurno (CD)
LE STRUTTURE
SEMIRESIDENZIALI
• Ospitano le persone di giorno
• Prevedono programmi terapeutico riabilitativi
individuali e di gruppo
• Possono avere sede nella stessa struttura che
ospita il CSM
• DH: Viene prestata particolare attenzione ai
programmi terapeutici intensivi anche in condizioni
di crisi
• CD: Viene prestata particolare attenzione ai
percorsi di formazione e di socializzazione
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Lezione 6 - DSM Trieste