Laboratorio di Comunicazione
organizzativa
Anno accademico 2013-14
Andrea Rocchi
Agenda digitale italiana
Titolo Presentazione
21/12/2015
Pagina 2
Il progetto strategico
Il ‘Progetto strategico Agenda digitale italiana’ è una delle novità
principali del decreto ‘Semplifica Italia’. Sulla base della
strategia definita nel 2010 dalla Commissione europea
“Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e
inclusiva”, l’Agenda mira a rendere liberamente disponibili i dati
delle pubbliche amministrazioni; si propone di incentivare la
trasparenza, la responsabilità e l’efficienza del settore pubblico;
punta ad alimentare l’innovazione e stimolare la crescita
economica.
Il termine ultimo per la realizzazione è il 2020. Entro questa
data dovranno essere portati a compimento tanti, e diversi,
obiettivi. Tra questi, l’uso sociale della tecnologia, la
realizzazione delle reti di nuova generazione e, più in
generale, l’alfabetizzazione digitale.
Titolo Presentazione
21/12/2015
Pagina 3
Cabina di regia
E’ stata istituita una cabina di regia.
A questa spetterà il compito di coordinare l’azione
delle amministrazioni centrali e territoriali: i
Ministeri, le Regioni, gli Enti locali e le Autorità
indipendenti. La cabina di regia opererà su quattro
fronti:
1.
Banda larga e ultra-larga
2.
Smart Communities/Cities
3.
Open data
4.
Cloud Computing
Titolo Presentazione
21/12/2015
Pagina 4
Banda larga e ultra larga
Per “banda larga” si intende il sistema di connessione che permette di
inviare informazioni a una velocità che varia
dai 2 ai 20 Mbps (megabit per secondo). La “banda ultra-larga”, invece,
viaggia a velocità superiore:
tra i 30 ai 100 Mbps. Nonostante gli sforzi compiuti finora l’Italia è ancora
indietro rispetto ai partners occidentali. I dati parlano chiaro: quasi
5,6 milioni di italiani si trovano in condizione di divario digitale,
difettano cioè delle nozioni di base per poter usufruire dei benefici del
web.
Mentre sono almeno 3000 le località nel Paese che soffondo di un
‘deficit infrastrutturale’ – sono cioè prive delle infrastrutture
necessarie per godere dei benefici della banda larga e ultra-larga –
soprattutto nel Mezzogiorno, nelle aree rurali e in quelle lontane dai
grandi centri urbani.
Titolo Presentazione
21/12/2015
Pagina 5
Smart communities/cities
Le città “smart” sono spazi urbani entro i quali le
comunità residenti (la community) possono incontrarsi,
scambiare opinioni, discutere di problemi comuni,
avvalendosi di tecnologie all’avanguardia.
La community funziona anche da stimolo per
realizzare ricerche e progetti utili alle pubbliche
amministrazioni.
L’Agenda digitale italiana stanzia nuovi finanziamenti
per realizzare le piattaforme tecnologiche necessarie
a consentire alle città di adottare la filosofia smart.
Titolo Presentazione
21/12/2015
Pagina 6
Open data
L’open data (“dati aperti”) è un nuovo approccio alla gestione
dei dati e delle informazioni in possesso delle istituzioni
pubbliche,
interamente gestito attraverso le tecnologie telematiche.
Il governo inglese e quello statunitense sono stati i primi a
sperimentare questo sistema. Ma il numero di governi che adotta
questo approccio è in continua crescita.
Con l’open data tutte le informazioni delle istituzioni pubbliche
vengono “liberati” e diventano accessibili e interscambiabili
online. L’adozione del formato open è un’opportunità importante
anzitutto per le amministrazioni, che superano così gli schemi
rigidi e burocratici di accesso ai dati e di gestione delle risorse
informative.
Titolo Presentazione
21/12/2015
Pagina 7
Cloud Computing
Il cloud computing ovvero la “nuvola di dati” è una
delle novità più importanti dell’evoluzione tecnologica.
Nel caso delle pubbliche amministrazioni, con cloud
si intende la possibilità di unire e condividere
informazioni provenienti da istituzioni diverse.
Questo processo permette la maggiore
interoperabilità dei dati, con vantaggi evidenti per la
rapidità e la completezza dei processi amministrativi.
Titolo Presentazione
21/12/2015
Pagina 8
Tutto la PA in digitale ovvero l’e-government
Tutto si basa su un pilastro, è il principio del governo digitale (egovernment).
Con l’Agenda digitale si creano nuovi incentivi per l’utilizzo delle
tecnologie digitali nei processi amministrativi per fornire servizi ai
cittadini. Ne beneficiano l’efficienza, la trasparenza e
l’efficacia. Un esempio concreto è quello degli appalti pubblici,
con la Banca dati nazionale dei contratti pubblici.
Le imprese, dal 1 gennaio 2013, presenteranno alla Banca tutta
la documentazione contenente i requisiti di carattere generale,
tecnico ed economico.
Titolo Presentazione
21/12/2015
Pagina 9
Agenzia per l’Italia digitale (1)
•
•
L’Agenzia per l’Italia digitale, istituita con il Decreto Sviluppo 2012
del 15 giugno 2012, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 147, avrà il
compito di portare avanti gli obiettivi definiti dall'ADI, monitorando
l'attuazione dei piani di ICT delle pubbliche amministrazioni e
promuovendone annualmente di nuovi, in linea con l’Agenda digitale
europea.
In particolare, la nuova Agenzia svolge attività di progettazione e
coordinamento delle iniziative strategiche per la più efficace
erogazione di servizi in rete della pubblica amministrazione a cittadini
e imprese. Essa dovrà elaborare gli indirizzi, le regole tecniche e le
linee guida per la piena interoperabilità e cooperazione applicativa tra
i sistemi informatici della pubblica amministrazione e tra questi e i
sistemi dell'Unione Europea; assicurare l'uniformità tecnica dei
sistemi informativi pubblici destinati ad erogare servizi ai cittadini
ed alle imprese, garantendo livelli omogenei di qualità e fruibilità
sul territorio nazionale, nonché la piena integrazione a livello
europeo;
Titolo Presentazione
21/12/2015
Pagina 10
Agenzia per l’Italia digitale (2)
• L’Agenzia fungerà anche da snodo per incrementare la
partecipazione italiana ai programmi europei e nazionali
finalizzate allo sviluppo della Società dell'informazione.
• L’Agenzia dovrà accelerare i processi di informatizzazione
dei documenti amministrativi, vigilare sulla qualità dei
servizi e sulla razionalizzazione della spesa in materia
informatica, contribuire alla diffusione dell'utilizzo delle
tecnologie dell'informazione e della comunicazione, allo scopo
di favorire l'innovazione e la crescita economica, anche
mediante l'accelerazione della diffusione delle Reti di nuova
generazione (NGN);
• Sarà sempre affidata all’Agenzia la promozione e diffusione
delle iniziative di alfabetizzazione informatica mediante
tecnologie didattiche innovative rivolte ai cittadini, ai pubblici
dipendenti, anche mediante intese con la Scuola Superiore
della pubblica amministrazione e il Formez.
Titolo Presentazione
21/12/2015
Pagina 11
Agenda digitale europea
L'Agenda Digitale è stata presentata dalla Commissione Europea nel
maggio 2010 con lo scopo di sfruttare al meglio il potenziale delle
tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC o ICT) per
favorire l'innovazione, la crescita economica e la competitività. L'obiettivo
principale dell'Agenda è ottenere vantaggi socio-economici sostenibili
grazie a un mercato digitale unico basato su Internet veloce e
superveloce e su applicazioni interoperabili.
L'Agenda Digitale rappresenta una delle sette iniziative faro individuate
nella più ampia Strategia EU2020, finalizzata a una crescita inclusiva,
intelligente e sostenibile dell'Unione.
Con una maggiore diffusione e un uso più efficace delle tecnologie
digitali l'Europa potrà stimolare l'occupazione e affrontare le principali
sfide a cui è chiamata, offrendo ai suoi cittadini una migliore qualità
della vita, per esempio assicurando un migliore servizio sanitario,
trasporti più sicuri ed efficienti, un ambiente più pulito, nuove possibilità
di comunicazione e un accesso più agevole ai servizi pubblici e ai
contenuti culturali.
Titolo Presentazione
21/12/2015
Pagina 12
ADE: I 7 pilastri
Tuttavia i benefici che i cittadini potrebbero trarre dall'uso delle tecnologie
digitali sono limitati da alcune preoccupazioni inerenti la riservatezza e la
sicurezza e dalla mancanza o carenza di accesso a Internet, usabilità,
capacità adeguate o accessibilità per tutti. L'Agenda Digitale individua i
principali ostacoli che minano gli sforzi compiuti per sfruttare le TIC e indica la
strategia unitaria a livello europeo volta al loro superamento individuando le
aree d'azione che sono chiamati ad adottare gli Stati membri. Queste aree
d'azione costituiscono i "pilastri" dell'Agenda Digitale relativi a:
• Mercato digitale unico
• Internet veloce e superveloce
• Interoperabilità e standard
• Fiducia e sicurezza informatica
• Ricerca e innovazione
• Alfabetizzazione informatica
• ICT per la società
Titolo Presentazione
21/12/2015
Pagina 13
In sintesi
L'Italia, come ogni Paese membro, deve analizzare il
contesto nazionale per elaborare una propria
strategia di recepimento dell'Agenda digitale,
individuando le priorità e le modalità di intervento
Da qui nasce ADI (Agenda Digitale italiana)
Titolo Presentazione
21/12/2015
Pagina 14
Scarica

materiali/12.50.37_Laboratorio ADI