WEB OVERVIEW
Anno Accademico 2010-2011
Internet prima del web
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La rete Internet nasce negli Anni
Sessanta con investimenti del
Ministero della Difesa Usa
le interazioni tra utenti erano limitate
alle liste bbs e alla posta elettronica:
quindi solo caratteri e dati
In Usa i primi gruppi di utenti
(soprattutto gruppi di aiuto o
aggregazione tematica)
La prima éra
1989: Tim Berners-Lee (Cern) disegna un progetto
globale dell’ipertesto che diventerà poi il web
Anni Novanta:
- Web con pagine statiche
- Community basate su chat
- Focus più sulla produzione dei contenuti che sulla
sua organizzazione e distribuzione
- Nascono i portali e un nuovo modello che
contempla non più giornalisti ed editori, ma
“produttori di contenuto” e “fornitori di
contenuto”
La seconda éra
Dal 2000: inizia l’era Google
- Più tecnologia
- Più interazione: i link sempre più
fondamentali
- Nascono gli strumenti di produzione di
contenuti multimedia e non: sempre più
a buon mercato e di uso comune
- Nascono i blog
- Si sviluppano le reti sempre più veloci ed
economiche
La terza éra
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Nascono i social network
Il web diventa mobile
I nuovi paradigmi imposti dai social
media hanno collocato al centro le
persone
Il web attuale caratterizzato dalle
connessioni tra i nodi-persona (in
Twitter si entra per “seguire” gli altri)
La terza éra
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Nasce il real time web (John
Borthwick) un nuovo spazio sociale,
un nuovo modo di comunicare
caratterizzato dal microblogging e
con esso un nuovo modello di
business non più legato all’”oggetto”,
ma ai servizi collegati
La terza éra: l’informazione
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Informazione sempre più fluida e veloce: il
contenuto da protagonista si è trasformato
in occasione di dibattito, dove contano
relazioni e scambi di opinione (in Italia
sono 30 mila i blog di opinione che
pubblicano centinaia di migliaia di post
l’anno)
Cambia il sistema di produzione di
contenuti a fine informativi: ognuno può
diventare produttore
La terza éra: l’informazione
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Cambia anche la trasmissione del
sapere: da verticale e gerarchica a
orizzontale
In crescita volumi e velocità di
scambio
La terza éra: l’informazione
Si stima che nel 2010 in rete verrà
prodotto lo stesso numero di
documenti e informazioni prodotto
dall’umanità negli ultimi 5mila anni
Le tre “forze” della comunicazione
Massa delle informazioni
prodotte o autoprodotte
Gli inserzionisti: non solo
Grandi aziende, ma singoli
professionisti
Le tecnologie: notizie e immagini
Agiscono come canali e mezzi fluidi
in continua evoluzione e in parte sono
Gestibili dall’utente finale
Il futuro visto da Steve Ballmer
“I contenuti saranno completamente digitali.
Non ci saranno, le tv, le radio e i giornali
che oggi conosciamo. Tutti avranno
l’informazione in maniera digitale e questa
informazione sarà sempre più sociale,
interattiva. Ogni informazione sarà
integrata, testo, audio, video, live. E la
gente non aspetterà che questo contenuto
arrivi impacchettato a casa, ma lo andrà a
cercare in un universo di device sempre
diversi”
I Netizen per grandi aree
Fonte dati: Comscore
Il boom di netizen
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La popolazione internet passerà da
1,5 mld del 2008 ai 2,2 mld del 2013
Il 45% degli utenti sarà asiatico (il
17% cinese)
L’Africa raddoppierà gli utenti
internet dal 2008 al 2013
Nello stesso periodo l’Italia
guadagnerà 5 mln di utenti contro i 7
di UK e Francia (Rapp. Forrester)
Il boom di connettività
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Il traffico complessivo IP crescerà di
5 volte dal 2008 al 2013
Medio Oriente e Africa avranno la
crescita più veloce con un tasso di
crescita composto del 51%
Il video è il principale driver della
crescita: entro il 2013 la somma di
tutte le forme video sarà superiore al
90% del traffico IP globale
Il fenomeno dei video
Entro il 2013 la superficie occupata
dagli schermi digitali in tutto il
mondo sarà pari a 1 mld di metri
quadri, pari a 2 mld di tv a grande
schermo. Messi in fila coprirebbero
48 volte la circonferenza della Terra
(*Cisco Visual Networking System)
Il consumo di video
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Gli americani a marzo 2010 hanno
trascorso 183,4 minuti guardando
video online (- 3,8% 2009)*
L’audience (uv) dei video online
cresce annualmente in Usa dell’
1,3%*
Youtube è la piattaforma più
popolare: circa 100 mln di utenti
unici (giugno 2010)
* Fonte: Nielsen
Quanto “vale” Internet?
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In termini di occupazione, internet
negli Usa produce 1,2 mln di posti di
lavoro tra pubblicità, commercio,
hardware e software. Con l’indotto di
arriva a 3 mln di posti di lavoro, pari
al 2% dell’occupazione
Il monte salari di 3mln è pari a 300
mld di $, 2% del Pil Usa
Quanto “vale” Internet/2
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Il fatturato globale di Internet in Usa
è pari a 175 mld $: 20 di pubblicità,
85 di e-commerce (escluso valore bei
comprati), 70 di pagamenti ai
providers. A questo bisogna
aggiungere il valore dell’indotto: 265
mld $
Il valore complessivo di Internet in
Usa è di quindi 440 mld $
Il caso Italia
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Info alfabetismo: il nostro Paese in coda
alle classifiche europee. Metà della
popolazione non ha mai usato un
computer*
Siamo l’unico Paese occidentale che non
ha un piano sistematico per la autostrade
digitali
La velocità reale della nostra banda larga
è paragonabile a quella dell’Ucraina ed è
nella fascia più bassa della classifica
europea**
*Fonte OCSE 2009 e Between 2009
** Fonte: Oxford University
Il caso Italia: gli utenti
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Nel mese di luglio 2010 risultano 23,8
milioni gli utenti attivi
L’audience online del giorno medio ha
registrato una media del 10% rispetto
all’anno precedente con una media di 10,8
mln di utenti attivi che hanno navigato per
1h e 28’ consultando 166 pagine a
persona
Il cifra assoluta l’Italia è al quinto posto in
Europa. Il dato sulla percentuale della
popolazione ci colloca invece agli ultimi
posti
* Fonte: Nielsen Audiweb
Il caso Italia: gli utenti
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Sul pc continua il trend a favore dei social
media (+19% rispetto al 2009) e dei video
online (+22%) con una impennata delle
news online (+25%)*
A maggio 2010 risultano 9,7 mln di utenti
che navigano dal cellulare. Il peso
dell’internet mobile tende ad essere più
importante rispetto ad altri paesi*
*Fonte: Nielsen, maggio 2010
Utenti internet in Italia
Gli utenti: quando navigano*
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Nel mese di luglio si conferma una maggiore concentrazione
dell’uso di Internet nei giorni lavorativi (lunedì – venerdì),
in particolare il lunedì che registra una media giornaliera di
11,685 milioni di utenti attivi e 180 pagine viste per 1 ora e
34 minuti per persona.
L’accesso a internet cala nel fine settimana (sabato –
domenica), con circa 9 milioni di utenti attivi nel giorno
medio per 1 ora e 22 minuti di tempo speso e 149 pagine
viste per persona.
Nelle fasce orarie pomeridiane e serali si registra un
incremento di audience, con un dato pressoché stabile a
partire dalle ore 12:00 (5,5 milioni di utenti attivi nella
fascia oraria 12:00-15:00) fino alle ore 21 (5,4 milioni di
utenti attivi nella fascia oraria 18:00 – 21:00).
* Fonte Audiweb, agosto 2010
Gli utenti Internet in 9 paesi
In mln di utenti. La parte rossa indica la crescita n tre anni, dal 2006 al 2009
Fonte: Nielsen NetRatings
La situazione dell’Italia non è incoraggiante.
Lo sviluppo sembra debole in confronto ad altri paesi.
C’è invece una notevole crescita della Francia, che sembra
aver superato, nel maggio 2009, la posizione
(tradizionalmente forte) della Gran Bretagna.
Gli utenti Internet in 10 paesi
Lo stesso grafico in forma di percentuali sul totale
(compresi gli Stati Uniti) per confrontare le velocità
relative di crescita.
Lo sviluppo in Italia (+ 25 % in tre anni) in proporzione
non è “lento”, ma dovrebbe essere più veloce per poter
accorciare le distanze rispetto ai paesi più evoluti.
Utenti Internet in Europa e Italia
Numeri in milioni (dati ComScore maggio 2009)
“In cifra assoluta” l’Italia è al quinto posto in Europa,
ma anche in questi dati si rivela la sua debolezza rispetto
alla popolazione (vedi grafico successivo)
Utenti Internet in Europa e Italia
Percentuali sulla popolazione 2010
L’Italia non è solo (insieme al Portogallo) il paese più arretrato
dell’Europa “occidentale”, ma anche al di sotto della media europea.
Il quadro è ancora peggiore se si tiene conto della frequenza d’uso
Utenti Internet in Europa e Italia
Percentuali sulla popolazione dai 14 anni in su (Censis, 2007)
La parte più scura delle barre rappresenta l’uso “abituale”
Gli utenti: come crescono
Utenti internet in Italia: Apr. 04 – Lug. 2010*
* Fonte: Eurisco
Gli utenti: chi sono
Utenti: la distribuzione geografica*
Nel corso degli anni la situazione si è evoluta verso un
maggiore equilibrio, ma rimane ancora una diffusione
relativamente più bassa nell’Italia meridionale e insulare.
*Fonte: Eurisko, marzo 2008
Gli utenti: dove si collegano
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Tra il 2008 e il 2009 è cresciuto del 42% il
tempo spesso online da ciascun
lavoratore: 36h 45’ 35” al mese per un
totale di 6,5 mln di lavoratori*
*Fonte: Nielsen
Tipologie di utenti: gli eclettici
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Gli “Eclettici” sono un gruppo di
utenti individuato dall’Osservatorio di
cultura digitale. Gli eclettici sono:
- in forte crescita
- abitano in aree urbane
- usano il web quotidianamente
- hanno età compresa tra i 14 e i 44
- frequentano il web in modo
diversificato
La fruizione dell’informazione*
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In Usa per la prima volta l’informazione sul web
supera quella di quotidiani e periodici
Il 78% degli americani s’informa con la tv locale;
il 73% con quella nazionale; il 61% dalla rete; il
54% dalla radio, il 50% dalla stampa locale e il
17% da quella nazionale
9 americani su 10 usa un mix di piattaforme
diverse: da 4 a 6 al giorno (il 59% mix offline e
online)
8 notizie su 10 arrivano ai navigatori tramite
canali alternativi ai siti di info (email, Twitter,
Facebook…)
Fonte: Pew Research Center, feb.2010
L’uso delle risorse di comunicazione
Percentuali sul totale della popolazione (Fonte Censis 2006)
La parte più scura delle barre rappresenta l’uso “abituale”.
In questo studio la definizione è “penalizzante” per risorse
di disponibilità meno frequente come i settimanali e i mensili
La fruizione dell’informazione/2*
METEO 81%
CRONACA NAZIONALE 73%
SALUTE E MEDICINA 66%
ECONOMIA 64%
ESTERI 62%
SCIENZA 60%
Fonte: Pew Research Center, feb.2010
La banda larga oggi e domani
Il caso Italia: il digital divide
Il caso Italia: il digital divide
La banda larga in Italia
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La banda larga copre il 19% del territorio
(fonte I-Com)
Il 40,3% della famiglie italiane ha accesso
alla banda larga, ma il 13,8% della
popolazione (7,8 mln di italiani) non ha
una connessione internet*
Lazio e Lombardia hanno il tasso di
penetrazione più elevato (48,3 e 45%)*
Solo il 3,7% delle nuove linee adsl viaggia
>10 Mbps. L’84,8% è nella media tra 2 e
10 Mbps
* Dati Marzo 2009 fonte: Agcom
Il rapporto Caio
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Cancellare il digital divide costerà
1471 mln di euro tra investimenti
pubblici e privati (800 statali) in 4
anni
Obbiettivo: entro il 2012 possibilità
di connessione da 2 a 20 mbs al 96%
della popolazione
Il ritorno sul PIL: ogni euro speso
dovrebbe fruttarne 1,45
L’Italia vista da Negroponte
“Se continuate a scommettere sulla
televisione sui cellulari, siete morti. Il
futuro è ortogonale, non cellulare.
Dovreste avere collegamenti gratuiti
a internet. Costano troppo e le
compagnie investono troppo poco”
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