I.C. Borgoncini Duca Roma
Classi 2° C / 2° D
Sono come mangio
Educhiamo i nostri sensi
delle classi 2°C e 2°D
Il gusto
Gli assaggiatori
nell’aula cucina
Facciamo l’appello
Gusto
Odorato
Tatto
Udito
Vista
assente
I gusti che possono caratterizzare il Parmigiano
Reggiano sono il dolce più accentuato nel
formaggio giovane; il salato che aumenta con la
stagionatura; l’amaro, nota molto debole e legata
ad una sensazione di erbaceo.
da Parmigiano Reggiano: guida all’analisi sensoriale a cura di Anna Garavaldi
L’odorato
Tanti odori nascosti
La fila bendata per
riconoscere gli odori
I vincitori nella gara di odorato
Il miglior naso
La miglior «nasa»
L’odore del Parmigiano Reggiano va valutato annusando
profondamente per qualche secondo il formaggio
appena spezzato. Se necessario si può ripetere
l’annusata per una sola volta a distanza di 5-10
secondi: dopo tale periodo interviene la fatica
sensoriale che genera confusione.
da Parmigiano Reggiano: guida all’analisi sensoriale a cura di Anna Garavaldi
Il tatto
Indovina chi è?
Questo è facile!!!!!!!
In una scaglia di Parmigiano Reggianou bisogna valutare la
granulosità e la friabilità che aumentano con la stagionatura.
Il formaggio è granuloso quando riusciamo a sentire nella pasta i grani
arrotondati durante e alla fine della masticazione.
La friabilità è l’attitudine che presenta il formaggio, all’inizio della
masticazione, a generare numerosi frammenti.
da Parmigiano Reggiano: guida all’analisi sensoriale a cura di Anna Garavaldi
La vista
Da sola
In compagnia
Ancor prima del consumo di un alimento la vista è in
grado di provocare nel consumatore stimoli
sensoriali.
L’occhio riceve gli stimoli visivi che ci permettono di
prendere coscienza della forma, delle dimensioni,
dell’aspetto e del colore del formaggio da
esaminare
da Parmigiano Reggiano: guida all’analisi sensoriale a cura di Anna Garavaldi
Ci siamo sbagliati: l’udito è arrivato in
ritardo
…e anche questo senso ha fatto la sua
parte!!!
e noi, finiamo la nostra!
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Parmigiano definitivo]1