SUPERFICI DI CONTATTO IMPIANTO-ABUTMENT E
MISURAZIONI DEL MICRO-GAP MEDIANTE MICROTAC 3D DI
ALCUNI SISTEMI IMPLANTARI
D. Cardacino*,F.Vecchiet*, A. Scarano**, L. Valbonetti***, R. Pecci****, V.
Perrotti**, G. Iezzi**
*UOC di Clinica Odontoiatrica (Dipartimento delle Discipline Specialistiche Medico Chirurgiche), Policlinico “SS. Annunziata”, Chieti
**Dipartimento di Scienze Mediche Orali e Biotecnologiche, Università “G. D’Annunzio”, Chieti-Pescara
***Facoltà di Scienze Veterinarie, Università degli Studi di Teramo
****Istituto Superiore di Sanità, Roma
ABSTRACT
Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare, mediante microtomografie X-ray
3D le superfici di contatto impianto-abutment e il micro-gap dell'interfaccia impiantomoncone in diversi tipi di connessione implantare.
Materiali e Metodi. In questo studio in vitro sono stati utilizzati un totale di 40 impianti.
Dieci impianti con una connessione avvitata ad esagono interno (Gruppo I) , 10 una
connessione Cone Morse cono interno (gruppo II), 10 un altro tipo di Cone Morse con
connessione interna conica (Gruppo III), 10 una connessione trilobata avvitata
(gruppo IV) .
Risultati. In entrambi i tipi di connessione interna Cone Morse non c‘è separazione
rilevabile a livello dell’interfaccia impianto/abutment, e si nota una assoluta congruità
senza micro-gap fra moncone ed impianto. Non risulta presente alcuna linea di
separazione tra l’impianto e l’abutment . Al contrario, negli impianti a connessione
avvitata risultano presenti numerose lacune e vuoti
Discussione e Conclusione: I risultati del presente studio sembrano supportare
l'ipotesi che la lunghezza e le caratteristiche della connessione impianto-moncone
siano correlabili alle differenze osservate nella penetrazione batterica.
INTRODUZIONE
Gli impianti dentali che utilizzano connessioni avvitate sono stati usati clinicamente
per decenni, e il loro successo a lungo termine è ben documentato. I problemi
riscontrati con questo tipo di connessione impianto-pilastro sono stati per lo più lo
svitamento e le fratture delle viti. Lo svitamento della vite di connessione potrebbe
essere correlato all’inadeguatezza biomeccanica delle ricostruzioni protesiche e / o al
sovraccarico occlusale.
La maggior parte dei fallimenti implantari sono imputabili al sovraccarico
dell'impianto,
od
all’
infezione
batterica
dei
tessuti
peri-implantari.
È stato riportato da studi in vivo ed in vitro che in impianti con abutment avvitato, i
batteri possono penetrare all'interno della porzione cava dell'impianto a causa di un
gap nella connessione implanto-abutment .
E‘ stato dimostrato che, nelle connessioni avvitate, lo svitamento della vite di
connessione si verifica frequentemente, aumentando il rischio di frattura della vite
stessa e dell’abutment.
Il problema del microgap tra impianto ed abutment è sia biologico che meccanico. Il
problema biologico è legato alla presenza di batteri che sono stati trovati nella
porzione apicale della vite pilastro, e questo in vivo si traduce con la presenza di un
serbatoio batterico che potrebbe interferire con la salute a lungo termine dei tessuti
perimplantari. Il problema meccanico del microgap è legato ai micromovimenti ed
all’eventuale svitamento o frattura di monconi avvitati.
Parametri di acquisizione dimensione dei pixel, Ingrandimento e sezione sono stati
scelti in base ai seguenti valori:
-Campione 1: ingrandimento di 30X e di sezione trasversale, le dimensioni in pixel di
9,77 micron;
-Campione 2: ingrandimento di 26X e di sezione trasversale, le dimensioni in pixel di
11,27 micron;
-Campione 3: ingrandimento di 26X e di sezione trasversale, le dimensioni in pixel di
11,27 micron;
-Campione 4: ingrandimento a 26X e sezione trasversale, le dimensioni in pixel di
11,27 micron.
Tutte le immagini ottenute sono state elaborate da un software di ricostruzione
dedicato (CTan), in grado di riprodurre l'esatto modello 3D di ogni impianto
esaminato.
RISULTATI
Gruppo I (Impianti con moncone avvitato)
Nell’interfaccia impianto-abutment sono risultati presenti numerosi gaps (52,3 ± 4,5
micron) (Fig. 1) che risultano presenti anche tra la porzione interna dell'impianto e la
filettatura delle viti (50 ± 5,2 um). In nessun caso è stato osservato un perfetto
adattamento tra l'impianto e il moncone avvitato. Il volume dello spazio interno è di
9.304 mm3.
Gruppo II (Impianti con moncone conico)
Si è rilevata un’assoluta congruita’ tra impianto ed abutment senza distanza rilevabile
nella maggior parte dell'area della connessione. In poche aree è risultato, un gap di 24 micron. L'area della connessione conica presenta un estensione di 3,305 micron. Il
volume dello spazio interno è di 5.014 mm3.
Gruppo III (Impianti con moncone conico)
Non si è rilevato alcun gap nella zona di contatto impianto-abutment, che presenta
una estensione di 1798 microns, con una assoluta congruità tra le due parti. Il volume
dello spazio interno è di 5.231 mm3.
Gruppo IV (Impianti con una connessione trilobata avvitata)
L‘area di contatto tra impianto e moncone è risultata essere di 560 microns. In questa
zona vi è una perfetta congruenza tra la porzione conica del moncone e la porzione
interna dell'impianto. Risultano presenti dei gaps in altri settori della connessione
impianto-abutment, con il valore più alto pari a 235 microns. Il volume interno
rilevato è di 6,396 mm3.
CONCLUSIONI I risultati erano migliori, per quanto riguarda i microgaps, nei due
impianti a connessione Cone Morse.
I
MATERIALI E METODI
In questo studio in vitro sono stati analizzati un totale di 40 impianti, 10 impianti per
gruppo. Dieci impianti con connessione avvitata ad esagono interno (gruppo I)
(Implacil De Bortoli HI, Sao Paulo, Brasile), 10 con connessione Cone Morse interna
conica (Gruppo II) (Implacil De Bortoli, Sao Paulo, Brasile), 10 con connessione Cone
Morse di un altro tipo (III gruppo)(Ankylos, Dentsply Implants Manufacturing GmbH,
Mannheim, Gdermania), 10 con una connessione trilobata avvitata (Gruppo IV)
(Replace, Nobel Biocare, Zurigo, Svizzera).
Tutti i monconi sono stati inseriti utilizzando i valori di torque consigliati.
Trattamento dei campioni: ciascun campione è stato sottoposto a 5 microtomografie a
raggi X consecutive con acquisizioni da Skyscan 1072 per misurare le superfici di
contatto impianto-abutment dei sistemi implantari considerati, e per rilevare
l'eventuale presenza di microgap lungo l'intera interfaccia. Questa innovativa tecnica
di indagine ha permesso di valutare la congruità della connessione in modo non
distruttivo, non invasivo, e tridimensionale. Tutti gli impianti sono stati immersi nella
resina in posizione verticale all'interno di uno stampo di forma cilindrica per evitare
artefatti da movimento. Gli stessi parametri di acquisizione adottati per tutti sono stati
i seguenti:
- Fase di rotazione = 0.45 °,
- Angolo di rotazione totale = 180 °,
- Fonte di alimentazione 100 KV / 98 microA,
- Spessore del filtro 1 mm (Al)
Fig. 1 Numerosi gaps presenti a livello della
interfaccia impianto-abutment.
Fig.2 Adattamento pefetto a livello della interfaccia
impianto-abutment.
Fig. 3 Congruità assoluta
tra impianto ed
abutment, senza la
presenza di gaps.
.
BIbliografia
Fig. 4 Gaps sono
presenti in diverse zone
della interfaccia
impianto-abutment.
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