Direzione Generale Sanità
Le politiche regionali per la
promozione dell’attività fisica
Marina Bonfanti- Liliana Coppola - Maria Gramegna
UO Governo della Prevenzione e tutela sanitaria
Direzione Generale Sanità - Regione Lombardia
Bergamo, 16 maggio 2012
Lo scenario è cambiato
I 10 maggiori
fattori di rischio in
termini di perdita
di anni di vita in
buona salute
(DALYs) nelle
Nazioni ad
elevato reddito
WHO, Global health risks 2009
Sedentarietà e …attività fisica
La sedentarietà è causa o con-causa di molte gravi malattie,
mentre un’attività fisica moderata, quotidiana (almeno 30’ al
giorno), può essere di sicuro beneficio alle singole persone ed
alla comunità (OMS 2002)
AF protezione verso:
 le patologie cardiovascolari e l’ictus cerebrale
 le dislipidemie e l’obesità
 l’ipertensione
 la comparsa del diabete e le complicanze del diabete
 l’osteoporosi
 il decadimento mentale e la depressione
 alcuni tumori (carcinoma del colon, mammella)
 le cadute
 la disabilità
In Lombardia … qualche dato sui determinanti
Tabella n. 23 - Persone di 18 anni e più in
sovrappeso per genere e classe di età
Anno 2007
(tassi specifici per 100 persone dello stesso genere e età e tassi standardizzati)
Classi di età
Regioni e ripartizioni
geogra- fiche
Classi di età
Classi di età
Tasso
25-44
4564
65 e
oltre
Tot
Tasso
25-44
45-64
Maschi
65 e
oltre
Tot
25-44
45-64
Femmine
65 e
oltre
Tot
Totale
Lombardia
35,0
49,4 47,3
40,6
41,5
12,4
27,3
35,3
22,6
24,0
24,0
38,2
40,3
31,3
32,5
Nord
34,7
50,7
48,9
41,4
42,0
13,7
29,9
37,5
25,0
25,7
24,4
40,2
42,3
32,9
33,6
ITALIA
39,4
52,5
51,7
44,3
44,7
16,9
33,4
40,7
27,6
28,1
28,2
42,8
45,3
35,6
36,2
(a) Tassi standardizzati utilizzando come popolazione di riferimento la popolazione italiana di 18 anni e più al Censimento 2001.
Fonte: Istat (2008), Indagine Multiscopo sulle famiglie “Condizioni di salute, fattori di rischio e ricorso ai servizi sanitari”, Anni 2004-2005,
In Lombardia … qualche dato sui determinanti
Tabella 24 - Persone di 18 anni e più obese per genere e classe di età
Anno 2007 (tassi specifici per 100 persone dello stesso genere e età e tassi standardizzati)
Classi di età
Regioni e
ripartizioni
geografiche
25-44
4564
65 e
oltre
Classi di età
Tot
Tasso
standardiz- 25-44
zato (a)
4564
65 e
oltre
Classi di età
Tot
Tasso
standardizzato (a)
25-44
45-64
Femmine
Maschi
65 e
oltre
Tot
Tasso
standardizzato (a)
Totale
Lombardia
8,6
13,2
12,5
10,3
10,6
6,2
10,8
9,0
7,9
7,5
7,4
12,0
10,4
9,0
9,0
Nord
7,7
13,6
12,8
10,3
10,8
5,0
11,6
11,1
8,5
8,2
6,4
12,6
11,8
9,3
9,5
12,9
10,6
13,4
9,2
13,2
9,9
10,3
ITALIA
8,1
14,4
11,1
4,9
12,6
9,4
6,5
13,5
Fonte: Istat (2008), Indagine Multiscopo sulle famiglie “Condizioni di salute, fattori di rischio e ricorso ai servizi sanitari”, Anni 2004-2005, Istat, Roma
In Lombardia … qualche dato sui determinanti
attività fisica
Tabella n. 25 - Persone di 3 anni e più che praticano sport, qualche
e persone non praticanti per regione - Anno
2007 (per 100 persone di 3 anni e più della stessa zona)
REGIONI
RIPARTIZIONI
GEOGRAFICHE
Praticano sport
Praticano solo
qualche attività
fisica
Non praticano sport
né attività fisica
Non indicato
Totale
In modo
continuativo
In modo
saltuario
25,1
10,2
31,3
32,7
0,8
100,0
Nord-ovest
24,0
10,9
31,4
33,0
0,6
100,0
Nord-est
25,0
12,0
35,6
26,9
0,5
100,0
Italia
20,6
9,6
29,6
39,5
0,7
100,0
Lombardia
Fonte: Istat, 2009, La vita quotidiana nel 2007, Istat, Roma
 Necessità di agire per promuovere stili di vita ed
ambienti favorevoli alla salute
“Lo stile di vita (…) è determinato dalla interconnessione tra
caratteristiche individuali, interazioni sociali e condizioni
socioeconomiche e ambientali”
(OMS)
Il nuovo approccio alla prevenzione
Dalla prevenzione della malattia…alla
promozione della salute
Il nuovo approccio alla prevenzione
LA PROMOZIONE DELLA SALUTE
1° Conferenza
Internazionale sulla
promozione della salute
17-21 novembre 1986
Ottawa, Ontario, Canada
STRUMENTI D'AZIONE
Costruire una politica pubblica
per la salute
Creare ambienti favorevoli
Dare forza all'azione della
comunità
Sviluppare le abilità personali
Riorientare i servizi sanitari
è il processo che mette in grado le
persone di aumentare il controllo sulla
propria salute e di migliorarla.
… un individuo o un gruppo deve essere
capace di identificare e realizzare le
proprie aspirazioni, di soddisfare i propri
bisogni, di cambiare l'ambiente
circostante o di farvi fronte.
la promozione della salute non è una
responsabilità esclusiva del settore
sanitario, ma va al di là degli stili di vita e
punta al benessere.
la salute è una risorsa per la vita
quotidiana, non è l'obiettivo del vivere …
la salute è un concetto positivo che
valorizza le risorse personali e sociali,
come pure le capacità fisiche.
Il nuovo approccio alla Prevenzione
Princìpi
Responsabilità. Individuale e collettiva
Efficacia. Interventi basati su evidenze di efficacia. Revisione
sistematica di attività, pratiche e prestazioni di sanità pubblica in
base a criteri di appropriatezza e di efficacia sanitaria (Evidence
Based Prevention/Medicine);
Integrazione. Approccio integrato, programmi coordinati e inseriti
nelle politiche di promozione della salute
Trasversalità. Logica trasversale di risorse e competenze regionali e
territoriali, anche, con Enti ed Istituzioni esterni al SSR
Sostenibilità. Negli atti di pianificazione generali e sanitari della
Regione.
 Necessità di agire per promuovere stili di vita ed
ambienti favorevoli alla salute
Impegno delle Istituzioni a promuovere e rendere facili le scelte salutari degli individui
Strategie intersettoriali per modificare ambienti di vita e organizzazioni così da renderli
favorevoli alla salute
- Programma nazionale “Guadagnare Salute” (DPCM 4 maggio 2007)
- Piano Nazionale Prevenzione 2010 -2012 (Intesa Stato Regioni aprile 2010):
attivazione di partnership ed alleanze interisitiuzionali
-Piano Regionale Prevenzione 2010 - 2012 (DGR 1175/2010): attivazione del sistema
regionale con il coinvolgimento delle Direzioni Generali, degli Enti locali (Comuni,
Province), della Scuola, delle Associazioni e del Privato Sociale, quali attori degli
interventi per la promozione di stili di vita ed ambienti favorevoli alla salute
-Piani integrati locali degli interventi di promozione della salute: strumenti di
programmazione degli interventi per la promozione di stili di vita sani locale, parte
integrante dei Documenti di Programmazione annuali delle ASL
Sostenibilità
Direzione Generale Sanità
Programma Regionle di sviluppo della IX legislatura
(DCR IX/56 del 28/09/2010)
Obiettivo per promuovere la salute:
“Il miglioramento della qualità della vita, in una logica di trasversalità di
azione collaborando con Enti e Associazioni per implementare iniziative
che rendano più semplici e agevoli stili di vita salutari (educazione
alimentare, prevenzione e disassuefazione al fumo, promozione
dell’attività motoria)”
Piano Socio-Sanitario Regionale 2010 – 2014
(DCR IX/0088 del 17/11/2010)
Promozione del benessere
Progetti che riguardino la persona e la comunità, con riferimento al
benessere complessivo, derivato multifattoriale da patrimonio
genetico, ambiente fisico e sociale, comportamenti e stili di vita
individuali e collettivi
Sostenibilità
Regole di esercizio
Programmazione regionale
Piano regionale di prevenzione 2010-2012
Definisce i princìpi, le priorità, gli obiettivi, le azioni e le
modalità di verifica dei risultati degli interventi di
prevenzione e promozione della salute in Lombardia
triennio 2010-2012 (DGR n. 1175/2010)
Obiettivi strategici
Promuovere stili di vita salutari nella popolazione
Modificare l’ambiente di vita e lavoro
Obiettivo di salute e/o di processo perseguito
Attivare politiche intersettoriali che facilitino iniziative favorenti la pratica motoria e
l’adozione di comportamenti alimentari favorevoli alla salute;
Popolazione
generale
Definizione di linee di
indirizzo su buone pratiche,
metodi e strumenti che
caratterizzano programmi
efficaci (Gruppi di
cammino, Piedibus, ecc.)
Informazione
/sensibilizzazione di
soggetti istituzionali (DDGG
competenti, ANCI), al fine
di sostenere la
realizzazione locale di
itinerari idonei (sicurezza e
ambiente) all’attività
motoria
Raccordo con Reti Scuola che
Promuove Salute,Health Promoting
Hospital, Work health promotion
Attivazione
locale
di
cambiamenti
ambientali e
organizzativi
sostenibili
Tipi di interventi che implicano la definizione di obiettivi di
cambiamento del comportamento e delle cognizioni dei
singoli o dei gruppi, ma anche dei contesti ambientali,
organizzativi (città, scuole, luoghi di lavoro, luoghi di cura,) e
relazionali (ambito educativo, formativo, terapeutico) che
rivestono un ruolo determinante nel sostenerli e rinforzarli.
Aumento di
opportunità per
l’adozione di abitudini
alimentari favorevoli
alla salute e di
comportamenti attivi
Diminuzione
popolazione
sedentaria e
obesa
Paragrafo 6.1.e- A 1.1.1 Predisposizione
di LG regionali di valutazione integrata
delle ricadute sulla salute, a sostegno
del supporto partecipativo delle ASL
nei processi di programmazione
territoriale (PGT, VAS )
Promuovere uno stile di vita attivo…
 Interventi per modificare l’ambiente
urbano in senso favorevole all’attività fisica
 Promozione dell’uso delle scale e
dello spostamento a piedi
POPOLAZIONE
GENERALE
P. GENERALE
 Promozione del cammino e della bicicletta
ANZIANI
(gruppi di cammino, pedibus, bimbiinbici, …)
BAMBINI
P. GENERALE
 Ginnastica in palestra per anziani e diabetici
orientata alla salute
ANZIANI
DIABETICI
Favorire l’AF nell’ambiente urbano e domestico
Libertà di movimento. Il trasferimento al lavoro, a scuola o per
incombenze della vita quotidiana possono costituire eccellenti
opportunità per raggiungere la quantità di AF moderata,
raccomandata quotidianamente, per mantenersi in buona salute.
Facilitare la scelta di un trasferimento fisicamente attivo richiede la
soluzione di molteplici problemi anche di sicurezza.
Disegno urbano ed ambiente domestico. L’ambiente urbano e
domestico può facilitare/consentire la pratica di l’AF ed una vita
attiva. Le polite legate alla mobilità sostenibile e/o alla
pianificazione territoriale contribuiscono a promuovere “ambienti”
favorevoli alla salute (spazi ricreativi, piste ciclabilile, percorsi
sicuri,…) offrono un’opportunità di movimento a tutte le età, oltre
che favorire la tutela e la promozione della salute
Promuovere uno stile di vita attivo…
Nel bambino:
PEDIBUS
Nell’adulto:
MOBILITA’ SOSTENIBILE
Nell’anziano:
GRUPPI DI CAMMINO
Impostazione a due dimensioni
Dimensione orizzontale, informativa,
quantitativa, diretta a tutti, generale,
per diffondere concetti e metodi
Snodo critico Attivare nella Comunità capacità ed
azioni per la tutela e la promozione della salute
Dimensione verticale, di approfondimento,
qualitativa, specifica, mirata alla modifica dei
comportamenti
Obiettivo di salute e/o di processo perseguito
Attivare politiche intersettoriali che facilitino iniziative favorenti la pratica motoria e
l’adozione di comportamenti alimentari favorevoli alla salute;
Popolazione
generale
Definizione di linee di
indirizzo su buone pratiche,
metodi e strumenti che
caratterizzano programmi
efficaci (Gruppi di
cammino, Piedibus, ecc.)
Informazione
/sensibilizzazione di
soggetti istituzionali (DDGG
competenti, ANCI), al fine
di sostenere la
realizzazione locale di
itinerari idonei (sicurezza e
ambiente) all’attività
motoria
Raccordo con Reti Scuola che
Promuove Salute,Health Promoting
Hospital, Work health promotion
Attivazione
locale
di
cambiamenti
ambientali e
organizzativi
sostenibili
Aumento di
opportunità per
l’adozione di abitudini
alimentari favorevoli
alla salute e di
comportamenti attivi
Diminuzione
popolazione
sedentaria e
obesa
Paragrafo 6.1.e- A 1.1.1 Predisposizione
di LG regionali di valutazione integrata
delle ricadute sulla salute, a sostegno
del supporto partecipativo delle ASL
nei processi di programmazione
territoriale (PGT, VAS )
PROMUOVERE LA SALUTE CON I NUOVI STRUMENTI
DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E DELLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
• Ogni decisione urbanistica, agendo su uno o più fattori (ambiente sociale e di Comunità,
ambienti di vita e di lavoro, condizioni socio-economiche, culturali ed ambientali, stili di vita
individuali, condizioni di accesso ai servizi) contribuisce ad indurre, direttamente o
indirettamente, uno stato di benessere o meno della popolazione.
• La natura multidisciplinare della pianificazione territoriale può consentire azioni efficaci di
promozione della salute, a patto che questo riferimento concettuale venga preso in
considerazione nell’elaborazione nuovi Piani urbanistici.
• Nella prassi attuale il parere igienico-sanitario dei piani urbanistici (valutazioni sulla
compatibilità delle localizzazioni delle varie funzioni urbanistiche e sulla congruità delle norme
sanitarie vigenti) si colloca a valle del procedimento, dopo che l’Amministrazione comunale
ha già formulato le sue decisioni pianificatorie.
• La partecipazione di ASL, Amministratori e Pianificatori fin dalla fase preliminare del processo
decisionale per la redazione dei Piani, può dare un contributo decisivo nella realizzazione di
concrete azioni di promozione della salute (prom AF, prev Obesità, IS, ID, inquinamento
ambientale, mobilità sostenibile)
• La metodologia di approccio ai temi della gestione del territorio prevista da Agenda21 e i
percorsi di valutazione abbozzati nell’attuale corpo normativo, sono coerenti con tale
obiettivo.
• La Valutazione Ambientale Strategica, che effettua anche il monitoraggio degli effetti del
piano-processo e l’adozione di eventuali necessarie misure correttive, può consentire la
promozione di decisioni attente anche allo sviluppo sostenibile.
Promuovere
la salute
Lavorare
affinché le
persone
possano
agire scelte
“salutari”,
competenti e
consapevoli
Cogliere le opportunità e le sfide
Grazie dell’attenzione
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Le politiche regionali per la promozione dell`attività fisica