METODOLOGIE PER LA VALIDAZIONE DELLE COMPETENZE
 Unità formativa 9.1
Politiche nazionali ed europee per la validazione
delle competenze acquisite nella mobilità
Metodologie per la validazione delle competenze
Commissione europea
I partecipanti dovrebbero ottenere riconoscimento e certificazione
della conoscenza maturata all’estero.
Si scontra con la natura nazionale dei sistemi di educazione e
formazione.
Si scontra con i differenti modi
di valutare le competenze acquisite.
Metodologie per valutare le competenze
La validazione identifica un processo di certificazione.
CERTIFICAZIONE:
insieme di azioni che prevedono l’utilizzo di procedure e strumenti,
attraverso il quale un soggetto istituzionalmente legittimato
attesta il possesso e l’esistenza di determinati oggetti.
Competenze, acquisite dalle persone mediante esperienze personali,
professionali e lavorative.
Metodologie per la validazione delle competenze
Il principio cardine legato alla certificazione è la
trasparenza.
Un insieme di pratiche per tracciare il quadro degli elementi su cui
fare il riconoscimento e/o la certificazione.
Serve a dare una rappresentazione chiara e non ambigua
di fatti, esperienze, esiti (competenze possedute,
qualifiche acquisite...) o processi, per una comprensione
migliore da parte di soggetti terzi.
Metodologia per la validazione delle competenze
L’evoluzione europea verso un sistema di certificazione
Evoluzione più rilevante
(ed anche i risultati di maggior rilievo).
Lancio del processo di Lisbona e
varo della Strategia europea per l’Occupazione (marzo 2000).
2002 “Dichiarazione di Copenaghen”
Instaurare una più intensa cooperazione in taluni settori della formazione
professionale:
Metodologie per la validazione delle competenze
 trasparenza delle qualifiche e delle competenze;
 garanzia della qualità;
 trasferimento delle unità di corso;
 elaborazione di principi comuni per
dell’apprendimento non formale e informale;
 orientamento permanente.
il
riconoscimento
Metodologie per la validazione delle competenze
Il processo che ha condotto all’adozione di questa dichiarazione ha
avuto avvio nel 2001 a Bruges con la Comunicazione della
Commissione
“Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente”.
L’Europa ha scelto di sviluppare una “valuta comune”
in termini di qualifiche e competenze.
Identificazione di una serie di risultati concreti collocati all’interno di una
strategia:
Metodologie per la validazione delle competenze
 creazione di un quadro unico per la trasparenza di competenze e qualifiche,
che riunisca in un unico formato gli attuali strumenti di trasparenza;
 creazione di un sistema di trasferimento dei crediti per l’istruzione e la
formazione professionale;
 adozione di principi qualitativi comuni in materia di istruzione e formazione
professionale;
 adozione di principi comuni per il riconoscimento e la certificazione
dell’apprendimento formale e informale;
 predisposizione di un orientamento professionale permanente che rafforzi la
dimensione europea dell’orientamento informativo e dei servizi di consulenza.
Metodologie per la validazione delle competenze
EQF – European Qualification Framework
(formalmente costituito nel 2008)
E’ un quadro comune europeo di riferimento per promuovere la
mobilità degli individui e agevolare l’apprendimento lungo tutto
l’arco della vita.
L’EQF collega i sistemi nazionali di qualificazione dei vari paesi, agendo quale
dispositivo di traduzione capace di mettere in relazione e comparare i diversi
titoli come qualifiche, diplomi, certificati rilasciati dagli Stati membri.
Metodologie per la validazione delle competenze
Gli Stati membri sono invitati a:
 utilizzare l’EQF come strumento di riferimento per confrontare i
livelli delle qualifiche dei diversi sistemi;
 riferire i propri sistemi nazionali di qualifiche ai livelli dell’EQF
entro il 2010;
 assicurare che tutti i nuovi certificati e titoli e i documenti
Europass abbiano il riferimento al livello pertinente dell’EQF
entro il 2012;
 adottare un approccio basato sui risultati dell’apprendimento
nella definizione e nella descrizione delle qualifiche.
Metodologie per la validazione delle competenze
L’evoluzione italiana verso un sistema di certificazione
 Decreto 469/97 (Legge Bassanini);
 Legge Costituzionale 18/10/2001 n. 3 (modifica il Titolo V della
Costituzione – in particolare l’articolo 117);
 Decreto ministeriale sulla “Certificazione nel sistema della
formazione professioanle” (D.M. 31/5/01, n. 174);
 Legge 53/2003
 Legge 30/2003 (Legge delega in materia di mercato del lavoro).
Metodologie per la validazione delle competenze
Il modello complessivo del sistema italiano si basa
sull’individuazione degli obiettivi minimi di apprenedimento
sono da conseguire perchè sia riconoscibile e certificabile il possesso di
competenze significative, ovvero identificabili nell’ambito del sistema di
famigli/figure professionali.
Tali obiettivi sono descritti attraverso l’individuazione delle Unità di competenza
e dei relativi livelli di padronanza della competenza.
Metodologie per la validazione delle competenze
Lo standard minimo è composto da un insieme o set di Unità di
competenza che deve essere mantenuto su tutto il territorio
nazionale.
Tale standard comprende l’individuazione:
• di aree di competenza fondamentali per il livello formativo considerato;
• di Unità di competenza che caratterizzano la figura definita a livello nazionale;
• della descrizione sintetica degli apprendimenti fondamentali che il soggetto in
formazione deve mostrare di aver conseguito in esito a percorso formativo e/o
professionale
Metodologie per la validazione delle competenze
Le Regioni possono declinare territorialmente la figura
professionale in questione, completando lo standard minimo e
definendo uno standard complessivo di figura.
Lo standard complessivo comprende:
• lo standard minimo di figura definito a livello nazionale;
• eventuali specificazioni dello standard minimo;
• eventuali integrazioni dello standard minimo.
Metodologie per la validazione delle competenze
Contenuto:
 Concetti di validazione, riconoscimento e certificazione delle
competenze.
 Il principio europeo della trasparenza.
 L’evoluzione europea verso la certificazione delle competenze.
 L’european Qualification Framework.
 L’evoluzione italiana nella normativa e nei sistemi.
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