Università degli Studi di Pavia
Corso di Laurea in Comunicazione Interculturale e Multimediale
HUMANISTIC JOURNALISM:
LE NUOVE FRONTIERE DEL
GIORNALISMO
Relatore: Prof. Marco Minghetti
Tesi di Elisa Zanola
Le 15 Variazioni Impermanenti per spiegare la
Rivoluzione Internet
Dallo Humanistic Management, al Giornalismo. Un Humanistic Mindset.
Come la tecnologia ha cambiato il mondo dell’informazione giornalistica
Dal giornalismo tradizionale alle nuove forme di comunicazione
Mc Luhan: “Il mezzo è il messaggio”
“Nelle ere della meccanica, avevamo operato un'estensione del nostro corpo in
senso spaziale. Oggi, dopo oltre un secolo di impiego tecnologico dell'elettricità,
abbiamo esteso il nostro stesso sistema nervoso centrale in un abbraccio globale
che, almeno per quanto concerne il nostro pianeta, abolisce tanto il tempo quanto
lo spazio” Mc Luhan
L’UOMO SIMULTANEO E LA MORTE DELLA DISTANZA
“Il giornale è uno degli organismi più complessi e più delicati della società
moderna. E’ il sismografo che ne segna e ne indica le minime pulsazioni. Di qui
la necessità che esso abbia una grande sensibilità di impressione, una grande
prontezza al movimento”. Alfredo Frassati
Giampaolo Azzoni: Un flusso d’informazione continuo
Nel XIX-XX secolo Produzione seriale di notizie e rigidità rispetto al cambiamento
Nell’ultimo decennio: Il computer prende il posto della macchina da scrivere
Un modo di fare giornalismo nuovo.
-Citizen journalism
-Ruolo attivo dell’utente
-Internet, media “freddo”, alta partecipazione
Crescita nell’ uso di internet e dei cellulari
Come evitare i rischi di un giornalismo sottomesso al potere e
fortemente deresponsabilizzato
Il meccanismo schiacciasassi della modernità, macchina per la produttività che
deresponsabilizza gli attori e depotenzia la politica, nasce già con delle crepe…
L’allontanamento di Montanelli da Il Giornale
MARCO TRAVAGLIO: LA SCOMPARSA DEI FATTI
Quando il giornalismo è servo del potere.
Per motivi di:
-ignoranza e superficialità
-paura e timore
-riconoscenza o emulazione
-accondiscendenza al potere
-interesse personale, opportunismo o servilismo
Rinvio di responsabilità non adempiute tra televisione e giornali; la notizia senza nome.
Una nuova forma partecipativa e responsabile: Da Wikipedia, la soluzione.
"Dato un numero sufficiente di occhi, tutti i bug vengono a galla". Funzione Wikipedia
condivisa anche da Massimo Maugeri, editore del blog Letteratitudine ed Andrea
Notarnicola, impegnato nella business television.
Il ruolo del giornalista: filtro vigile in un mondo sospeso tra verità e
sogno
<<Bisogna accettare “il paradosso secondo cui la realtà è contemporaneamente soggettiva e oggettiva [in quanto] ci
impegniamo in realtà oggettive in maniera soggettiva”, mai dimentichi, però, che “organizziamo nello stesso modo in
cui immaginiamo ed è sempre possibile immaginare in modo diverso.” [Morgan, 1996]>>
La sintesi di Schopenhauer:
-I Veda e I Purana: Il velo di Maya
-Platone
-Pindaro “Un sogno d’ombra è l’uomo”
-Sofocle “Non siamo altro che simulacri e lievi ombre”
-Shakespeare: “We are such stuff As dreams are made of”
-Calderon de la Barca: “La vita es suegno”
Leopardi, Il cantico del gallo silvestre.
La vita deve essere interrotta  Second life
Data la tendenza delle persone
comuni a costruirsi realtà
immaginifiche e parallele che il
giornalismo, invece, deve rimanere
sempre sveglio e vigile
ALTRIMENTI:
Vi è il rischio di commettere
grossolani errori:
-BONSAI KITTEN
-HUNTING FOR BAMBI
“I fatti separati dalle opinioni”, il
motto di Panorama condiviso anche
da Filippo Grassia, giornalista e
Presidente del CONI
Crisi della modernità apollinea,
La fine delle grandi burocrazie
Da Nietzsche a Charles Handy: Apollo e Dioniso
“I tempi di reazione di questi giganti sono troppo lenti, mentre i tempi di
apprendimento delle loro articolazioni sono lunghissimi, data la vischiosità
dei comportamenti che tendono a riprodursi immutati, la gestione e gli
itinerari burocratici fissati da una tradizione che non si riesce a modificare
non può essere riprodotta in modo efficiente dai sistemi informatici che vivono
di logiche diverse.” Sergio Valzania
Lo scandalo del contraddirsi e la fine della “one best way”.
Da un sistema verticale ad una nuova struttura circolare: una leadership
convocativa in un sistema giornalistico dove tutti possono partecipare
La capacità aggregativa dei giornali come plus valore secondo Andrea
Notarnicola.
La fuga dei talenti spiegata con l’economia dell’informazione: Stiglitz
“Gran parte della mia ricerca è basata sulle asimmetrie informative, sul fatto
che persone distinte sanno cose distinte: i lavoratori conoscono meglio le loro
competenze rispetto all’azienda per cui lavorano. (…) Mentre alcuni individui
hanno un incentivo a divulgare le informazioni, i meno abili hanno un
incentivo a far sì che le informazioni non vengono divulgate”
Nel citizen journalism ognuno contribuisce apportando conoscenza: è questa la
vera risorsa radicata nell’individualità di ciascuno e capace di trasformare
l’organigramma in personigramma ed evitare altre Diktat Bulgaro
Le redazioni come regimi
dittatoriali secondo Paolo Costa,
giornalista esperto di internet e
dintorni ed Enzo Riboni,
giornalista del Corriere della Sera
L’organigramma nelle redazioni
tradizionali che lo sviluppo di
Internet sta sempre più
modificando
Postmodernità e umanesimo
LA PERSONALIZZAZIONE DELLA NOTIZIA
Internet: mezzo di comunicazione di massa?
Criterio guida: LA SCELTA.
Non più una notizia omologata e identica per tutti: è la fine fordiana T nera.
Attraverso software particolari è possibile far confluire su una pagina on-line le notizie
provenienti dalle fonti più diverse: ognuno può creare il suo quotidiano digitale su misura.
La postmoderna crisi delle certezze: fine delle Ideologie, fase dell’incertezza. Caduta degli schemi
economici e concettuali invalsi fino ad ora.
GIORNALISMO E POLITICA
Prodi e Berlusconi: ovvero, esiste una scelta tra un’ alternativa e il suo opposto? La complessità umana non
può essere ridotta a questo assurdo manicheismo e gli italiani si sentono traditi, con al governo politici
che non li rappresentano e nel loro letto, metaforicamente giornalisti fedifraghi: come la madre di
Amleto nel letto dello zio omicida.
Le nuove generazioni probabilmente non leggono perchè non si sentono rappresentate da quanto trovano
scritto. E mentre continuano a sfogliare i libri di Heminguay e di Proust così non avviene per i giornali
tradizionali che tendono a riproporre assurdi dualismi.
Ecco perché tanto successo hanno le versioni ondine dei giornali a discapito di quelle cartacee: perché
possono adattarsi meglio alla molteplice varietà dei loro lettori.
GLI AGGREGATORI DI NOTIZIE
My Yahoo! è un servizio di informazione personalizzata: attraverso un filtro automatico dei contenuti
giornalistici sul web restituisce all’utente una pagina con le informazioni che più assecondano i suoi
interessi. Non più dunque una gerarchia di notizie imposta attraverso l’attribuzione ad un evento della
prima pagina piuttosto che dell’ultima, ma un sistema libero, dove in primo luogo sta l’utente con i
contenuti da lui prescelti. E questi non avranno più la sacra protezione di una testata importante a dar
loro autorevolezza: ma saranno tanto più scelti e letti quanto più grande sarà l’abilità giornalistica dei
loro scrittori a renderli chiari, fruibili, condivisibili.
CRAYON: Create your own newspaper!
Agio nel ricevere la notizia dove e quando si
desidera; autonomia nel creare pagine che
rispondono ai soli criteri spontaneamente suggeriti da
quella libera volontà che è anche indice anche del
principio di autoespressione.
Non solo trasposizione on-line del
giornale cartaceo
La notizia segue il lettore nella sua giornata:
attraverso Pc, telefonini e free press
La tecnologia come mezzo e non fine; processo riflessivo e identità
molteplice
Il nuovo giornalismo su internet: filtro e guida nel labirinto dell’informazione
“Credo che sia finito il tempo del giornalista che scriveva il pezzo senza pensare troppo al
pubblico” Massimo Maugeri
La tecnologia adattata ai tempi immediati del giornalismo: mentre un tempo era il giornalista
a dover raggiungere i luoghi dove questa avveniva, seguendo i tempi lenti dei trasporti,
come ricorda anche Paolo Costa, ora è la notizia a raggiungerlo, apparendo su un
monitor.
Con il sex gate la rivoluzione digitale entra a pieno titolo nel mondo del giornalismo e il
giornale tradizionale mostra la sua incapacità di adeguarsi alla rapidità delle notizie: la
sua lentezza sarà la sua condanna.
Internet, nato per scopi militari, dimostra così di essere incontrollabile da regimi e organi
militari, facendo di questa sua incontrollabilità la sua forza : Radio B92 in Kosovo
Dalla spirale del silenzio ai blog
“Un protagonismo diverso non solo legato al fatto che questi mezzi favoriscono l’interattività: tutte queste
forme di rivoluzione tecnologica hanno permesso al lettore di diventare un cittadino consapevole,
modificando strutturalmente l’atteggiamento di chi si mette di fronte a questi mezzi e diventa produttore
della comunicazione.” Giovanni Anversa, giornalista RAI
-Gadget e nuovi spazi dedicati anche sui giornali cartacei alla costruzione di life-styles
-Palinsesto televisivo e identità molteplice
-Nuova attenzione del giornalista alla tendenza delle persone di creare realtà immaginarie.
Anche se c’è il pericolo che “proprio strumenti come i blog e i wiki, per esempio, rischiano di relegare le
persone in piccoli mondi interpersonali interessati solo a fette ristrette della realtà (quelle relative alle
proprie "passioni", condivise con i propri omologhi” Enzo Riboni
“Oggi l’opinione pubblica si fa struttura giornalistica, produce informazione da sé stessa senza bisogno del
giornalista. Ma questo porta a un grandissimo impoverimento della capacità critica, uno dei requisiti
fondamentali per fare giornalismo. Il giornalista è sempre servito ad andare oltre al fatto, a
interpretarlo.” Paolo Costa
Rischio di un’informazione NON in mano a professionisti anche per Filippo Grassia e Giampaolo Azzoni.
-Sito antibufale e intervista on-line a Paolo Attivissimo: il ruolo importante del giornalista, oggi più che mai,
è quello di FILTRO dell’informazione.
-Center for Media and Democracy
Convivialità e ruolo del giornalista-leader
Ogni cittadino è un reporter: ma il giornalista resta un’importante guida
•La moltiplicazione delle informazioni
•la moltiplicazione delle fonti
“ Internet è una rete che può anche trarre in
inganno ma ha la potenzialità che consentono di
poter controllare in tempo reale le proprie
osservazioni, oltre a consentire l’accesso agli
archivi e opportunità nuove per verificare idee,
opinioni, scritti…Rappresenta un grossissimo
salto di qualità.”Giovanni Anversa
•La mediazione del giornalismo
•L’informatizzazione della società
•la creazione di un sistema d’informazione
multimediale ed interattivo
IL CITIZEN JOURNALISM
Il vantaggio principale del citizen journalism consiste nel
dare voce anche a quelle persone
che solitamente non trovano spazio nei canali
dell’informazione tradizionale: il caso di The Vision
Necessità da parte del giornalista di controllare l’infinito
numero di informazioni che provengono dalla rete. Sense
makers e ruolo di agenda setting, dando la priorità a quelle
che ritiene di maggior importanza ed interesse
Glocalizzazione: act global think local: la riscoperta
della dimensione locale per i quotidiani
Ohmy news, Bluffton Today, The Bild: quando i cittadini
sono chiamati a partecipare alla costruzione della notizia
Le metafore più adatte per la nuova realtà giornalistica. Le redazioni
come organizzazioni occamiste, caratterizzate da relatività,
interconnessione, meta-disciplinarietà e non permanenza
La rete come Aleph: il mare della conoscenza
La comunicazione si fa metadisciplinare, multimediale, connettendo milioni di
utenti tra loro.
Non si può più pensare di controllare gli avvenimenti, per lo più autodeterminati, out of control.
Il labirinto partecipativo della rete
“Dall’attuale organizzazione verticale e geometrica (direttori, redattori-capo,
capiservizio, redattori, collaboratori) si passerà ad un’organizzazione del
lavoro circolare” Carlo De Martino
Le persone di nuovo al centro della scena: dalle rubriche di Sergio Romano al caso
Mastrogiacomo
“Dare un senso alla propria vita
Può condurre alla follia,
Ma una vita senza senso è la tortura
dell'inquietudine e del vano desiderio.
E' una barca che anela al mare
Eppur lo teme.”
Dall’ Antologia di Spoon River al sense-making
L’Ipertesto: nuovi approfondimenti e percorsi concessi dallo sviluppo on-line delle notizie
Non più “homo videns”: il recupero della scrittura attraverso internet
Nuove evoluzioni per il diritto d’autore: verso la knowledge sharing e la licenza Creative
Commons
In questo “mondo vitale”, non vengono creati inutili specializzazioni, secondo il rasoio di
Occam per cui “Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem” , ma vengono esaltate
le singole individualità all’interno di una “unità molteplice.”
Valorizzazione delle menti e adesione a valori umanistici
Non sono un mostro, sono un essere umano!
“Ci ricordano - se pure lo fanno - non come anime
Perdute e violente, ma solo
Come gli uomini vuoti
Gli uomini impagliati…” T.S.Eliot
Non più giornalisti cloni, ma mutanti. Nuovo spazio per le opinioni del giornalista
attraverso i blog. Loro funzione di aggregazione sociale e di formazione
dell’opinione pubblica; contribuiscono anche a chiarire fatti che rimarrebbero
altrimenti inspiegati, anche se accaduti davanti agli stessi giornalisti.
Il caso Trent Lott
Non più “cagnolino da grembo”ma “cane da guardia” della democrazia
L’infotaintment e i pregi/difetti della televisione
Pasolini contro la televisione
Riproducibilità dei format
Teorie sugli effetti dei media:
-L’ago ipodermico
-Teoria della coltivazione e la diffusione della violenza
Internet va meno incontro rispetto alla televisione, a questi effetti negativi.
Valide le teorie dell’opinion leader e del knowledge gap.
L’informazione non è più subita in modo passivo.
Verso una maggiore conoscenza di sé e i molteplici percorsi aperti
dall’ipertesto
L’etica della responsabilità
Il dilemma etico
Nonostante i codici deontologici è molto difficile riuscire a comprendere cosa è
eticamente corretto e cosa no. Gli ambiti più difficili riguardano senza dubbio i
casi in cui sono coinvolti i minori, le situazioni che riguardano la vita privata
delle persone e non da ultimo, la rappresentazione della morte
Una prova di etica: come portare a termine un servizio su un’esecuzione capitale
con la sedia elettrica ?
Il 39% si recherebbe a intervistare
i familiari della vittima, il 31% chiederebbe
ad un attore di impersonare il condannato e
il 30% cercherebbe di fotografare il malcapitato.
1
2
3
La prima fotografia di un giustiziato sulla sedia elettrica, ad opera di Tom Howard, inviato del “Daily News”,
durante l’esecuzione di Ruth Snyder 1928
Diretta dell’esecuzione di due mafiosi guatemalesi 2000
Dimissioni di Gad Lerner dalla RAI per le fotografie sulla pedofilia 2000
Esecuzione di Saddam Hussein dic.2006
Ritorna il dilemma: realtà o finzione?
La dignità umana prima di tutto
“I giornali che non scrivono quello che vogliono i lettori rischiano il fallimento economico, ma adagiarsi
troppo sui gusti del pubblico fa venire meno la loro funzione etica e sociale” V.Sabadin
Una questione di autodiciplina  Massimo Maugeri
Un’etica da riformare  Giovanni Anversa
E’parte dell’etica giornalistica andare alla ricerca del fatto a tutti i costi  Paolo Costa
Bisogna distinguere l’etica di chi è un professionista da chi lo fa a livello amatoriale  Giampaolo Azzoni e
Filippo Grassia
“I giornalisti vengono spinti (e loro lo fanno di buon grado) a superare qualunque
cautela e sensibilità umana pur di fare un pezzo di "colore" e pur di essere i primi
a "far parlare" qualche parente dei protagonisti del fatto.” Enzo Riboni
La differenza tra etica aziendale e giornalistica  Andrea Notarnicola
“Il giornalista svolge una funzione sociale, da seguire secondo una severa e
rigorosa deontologia. Purtroppo in Italia questo non viene ancora accettato ed è
questo a mio parere il difetto più grande del giornalismo italiano.”P.Ottone
“Rifacciamo Ordine. L’ordine dei Giornalisti è da riformare o abolire?”
Il giornalista deve sempre avere un’adeguata preparazione professionale:
importanza etica del suo lavoro
“Le corporazioni separano: bisogna smontare le separatezze”, Giovanni Anversa
Filippo Grassia, pur dichiarandosi tendenzialmente contrario all’esistenza di un
Ordine dei Giornalisti, richiama l’attenzione sull’importanza di un’adeguata
preparazione e professionalità, senza le quali, soprattutto nel mondo
contemporaneo travolto da migliaia di fonti la cui attendibilità è da provare di volta
in volta, la buona informazione sarebbe impossibile.
Della stessa idea anche Mario Pappagallo, Giornalista del Corriere della Sera
Conclusioni
Lo sviluppo dei mezzi informatici a cui si è assistito negli ultimi anni ha influenzato
in maniera profonda il modo di fare giornalismo. Presenti molte più informazioni
di un tempo. Sviluppo di sistemi come il citizen journalism e gli aggregatori di
notizie. Partecipazione maggiore.
Gli abitanti di Sogdo, la città digitale secondo Sabadin. Le forme del giornalismo si
evolveranno sempre di più seguendo la tecnologia anche perché il costo di una
redazione tradizionale richiede risorse ed investimenti elevatissimi, producendo
utili sempre in calo, mentre le redazioni on line possono essere sviluppate con
costi bassi e presentano utili in crescita del 30-40% l’anno.
Se il giornalismo verrà trasposto sulla rete per motivi di costi inferiori e di maggior
pervasività e comodità nel raggiungere le persone, questo non significa che il
buon giornalismo verrà meno. Necessaria la sua competenza e la sua capacità di
indirizzare i cittadini verso la corretta informazione. Dal libro all’e-book, dalla
carta al pc, dal giornalismo cartaceo a quello digitale? Solo per rispondere meglio
alle esigenze umane. Non perderanno importanza l’autorevolezza e la
professionalità del buon giornalismo.
Questionario on-line sottoposto a Massimo Maugeri, editore del blog Letteratitudine, Enzo Riboni,
Giornalista del Corriere della Sera e Marzio Remus, ex-direttore e proprietario di Inchiostro, il Giornale
degli studenti di Pavia (ottobre 2007).
Interviste telefoniche a Paolo Costa, giornalista esperto di internet e dintorni, responsabile di aziende ad alta
tecnologia, a Giovanni Anversa, giornalista e conduttore della Rai, in particolare della trasmissione
“Racconti di Vita”, a Giampaolo Azzoni, Preside e professore del corso di laurea in Comunicazione
Interculturale e Multimediale, presso l’Università di Pavia, ad Andrea Notarnicola, ricercatore sociale,
produttore di business television e teatro d’impresa e a Filippo Grassia, giornalista sportivo, che lavora
per la radio, per la televisione e scrive su Il giornale.
Intervista dal vivo a Mario Pappagallo, giornalista del Corriere della Sera.
Marzio Remus
Andrea Notarnicola
Giampaolo Azzoni
Filippo Grassia
Un
ringraziamento
anche a Paolo
Costa ed Enzo
Riboni
Mario Pappagallo
Massimo Maugeru
Giovanni Anversa
Scarica

ZANOLA