A cura
delle classi quarte e quinte di Polla Cap. e di
Polla San Pietro
L’insegnante coordinatrice
Manzione Carmelina
Mappa ipertesto
Chi siamo
Polla,oggi
Cenni storici sulle sue origini
Polla al tempo dei Romani:
a) il Mausoleo di Gaio Uziano Rufo
b) l’Elogium
c) il ponte romano
d) il termine Graccano
Proverbi di origine romana
Giochi enigmistici inventati dai ragazzi sui romani
Chi siamo
Classi IV e V
Il mio paese
Copertina
Polla, oggi
Pagina
iniziale
Mausoleo
Polla e i Romani
Elogium
Ponte
Proverbi romani
Giochi enigmistici
Il termine
Graccano
Presentano
“ Ti racconto la storia del mio paese al tempo dei
Romani ”
Il comune di Polla si trova ad un'altitudine di 468 metri sul livello del mare e conta
circa 5600 abitanti. Il territorio comunale copre una superficie di 47,12 Kmq e si
estende nella parte settentrionale del Vallo di Diano, nel punto di unione delle due
catene montuose degli Alburni ad ovest e della Maddalena ad est.
Di notevole valore è il patrimonio ambientale che il Comune di Polla può vantare: il
paese è circondato da un paesaggio suggestivo ed incontaminato, il cui fascino è
arricchito ulteriormente dal percorso del fiume Tanagro che taglia in due queste
terre. Tra la vegetazione e le colture tipiche troviamo gli olivi, le viti, il grano, il
granoturco, gli alberi da frutta (mele, pere, ciliegie), la macchia mediterranea, il
castagno.
L'economia del comune di Polla è legata alle industrie alimentari, di
imbottigliamento, abbigliamento e meccanica.
Il monumento architettonico più rappresentativo di Polla dal punto di vista
artistico è il Santuario di Sant‘ Antonio, costruito nel 1541, con annesso
convento francescano.
Il luogo in cui oggi sorge Polla risulta popolato da tempi antichissimi: dalle lontanissime
stagioni in cui i pastori transumando con le loro greggi risalivano dalla pianura tirrenica, come
provano i resti ceramici ed anche ossei, umani ed animali recuperati nella grotta adiacente
l'abitato.
In seguito il luogo ebbe continuità di vita con le popolazioni che subentrarono: dai Greci ai
Lucani che nel V secolo si impiantarono nel territorio costruendo villaggi e umili capanne.
In progresso di tempo, la dominazione romana vi stabilì un Forum, dove è oggi il Borgo San
Pietro.
Questo Forum rappresentò un nodo stradale sul percorso della via Annia che staccandosi dal
tronco maestro della via Appia a Capua, attraversava l'intero Vallo di Diano puntando su
Reggio in 321 miglia. Alla romanità che diede al territorio un volto uniforme e compatto, si
innestò il Cristianesimo che ebbe il primo Battistero, proprio nel Vallo, impiantato su una polla
sorgiva.
Il Medioevo configurò un'età di depressione urbana ed economica quasi di ristagno.
Fu con i Normanni che si formò, sulla groppa collinare, un piccolo gruppo recintato con mura
e torri, dominato da un piccolo castello e popolato da agricoltori, all'ombra di generazioni di
feudatari che si vennero succedendo al governo del paese.
L'arrivo della ferrovia (1886), della corrente elettrica (1906), con il successivo ampliamento
delle strade e dell'abitato nella parte bassa del territorio, contribuì notevolmente al processo
civile, morale ed economico del paese. Grande impulso fu dato anche dalle rimesse degli
emigrati nelle lontane Americhe: nel 1905 fu costruito l’ospedale per la munificenza di un
pollese emigrato in Argentina, il Cav. Luigi Curto.
Andiamo alla scoperta dei Romani a Polla
un, due, tre si parte …
Tutto il territorio di Polla è ricchissimo di siti archeologici risalenti per lo più alla dominazione
romana. Tra i monumenti più importanti c'è il Mausoleo di Gaio Uziano Rufo, che si può
ammirare nella Contrada Tempio. È un monumento sepolcrale fatto erigere nel primo secolo
d.C., in età di Claudio o di Nerone, da Insteia Polla, sacerdotessa di Livia Augusta, per il
marito Gaio Uziano Rufo Latiniano, magistrato di Volcei (attuale Buccino) che l'aveva
adottata da bambina all'età di sette anni e poi sposata.
Costruito in calcestruzzo, il monumento era rivestito di pietra locale composto da un
basamento quadrangolare in cui era posto un corpo cilindrico: al centro un rettangolo
formato da sette blocchi portava l'iscrizione di dedica "Insteia Polla sacerdotessa a Gaio
Uziano Rufo uomo di grandi qualità che l'aveva accolta in casa fanciulla di sette anni e poi
la ebbe come moglie per 55 anni".
L’Elogium detto anche Lapis Pollae (Marmo di Polla o Cippo di Polla) è
un'epigrafe in lingua latina incisa su una lastra in marmo di 70 cm di altezza per
74 cm di larghezza, il cui nome deriva dal luogo del rinvenimento, avvenuto nella
località di San Pietro di Polla. Il reperto è la più importante testimonianza scritta
sulla strada romana che univa Capua a Reggio Calabria, comunemente nota
come Via Capua-Rhegium (o Via Annia Popilia).
Il testo dell'iscrizione può essere diviso in quattro parti:
1. la prima presenta la struttura di un'iscrizione relativa ad opera pubblica: menziona la
costruzione della via, l'edificazione dei suoi ponti e l'apposizione dei miliarii e tabellarii
lungo il percorso;
2. la seconda parte informa sulle distanze che separano il punto in cui era collocata
dalle città di Nuceria e Capua verso nord, Muranum, Cosenza, Vibo Valentia, lo Stretto
(vi si menzionano le mansiones "Ad Statuam Ad Fretum" ) e Reggio verso sud. Infine
viene indicata la distanza totale da Capua a Reggio (321 miglia);
3. la terza parte contiene un autoelogio in cui l'autore si attribuisce il merito, da
governatore della Sicilia, della riconsegna di 917 schiavi sfuggiti ai legittimi proprietari
e della prima distribuzione, agli agricoltori, di quote di agro demaniale sottratto ai
pastori;
4. la quarta ed ultima aggiunge inoltre la notizia della fondazione, in quel luogo e ad
opera dello stesso magistrato, di due opere pubbliche, un foro ed un tempio.
Qui di seguito si propone l'immagine, il testo e una traduzione dell'iscrizione:
Il Lapis pollæ
Trascrizione del testo originale
VIAM·FECEI·AB·REGIO·AD·CAPUTAM·ET
IN·EA·VIA·PONTEIS·OMNEIS·MILIARIOS
TABELARIOSQUE·POSEIVEI·HINCE·SUNT
NOUCERIAM·MEILIA·LI·CAPUAM·XXCIIII
MURANUM·LXXIIII·COSENTIAM·CXXIII
VALENTIAM·CLXXX AD·FRETUM·AD
STATUAM·CCXXXI ·REGIUM·CCXXXVII
SUMA·AF·CAPUA·REGIUM·MEILIA·CCCXXI
ET·EIDEM·PRAETOR·IN
SICILIA·FUGITEIVOS·ITALICORUM
CONQUAEISIVEI·REDIDEIQUE
HOMINES·DCCCCXVII·EIDEMQUE
PRIMUS·FECEI·UT·DE·AGRO·POPLICO
ARATORIBUS·CEDERENT·PASTORES
FORUM·AEDISQUE·POPLICAS·HEIC·FECEI
Traduzione
Feci la via da Reggio a Capua e in quella via posi tutti i ponti, i milliari e i tabellarii.
Da questo punto a Nocera51 miglia, a Capua 84, a Morano 74, a Cosenza123, a Vibo Valentia 180, allo Stretto
presso la Statua 231, a Reggio 237.
da Capua a Reggio in totale 321 miglia.
E io stesso, pretore in Sicilia, catturai e riconsegnai gli schiavi fuggitivi degli Italici, per un totale di 917 uomini, e
parimenti per primo feci in modo che sull'agro pubblico i pastori cedessero agli agricoltori .In questo luogo eressi un
foro e un tempio pubblici.
Il ponte romano è formato da cinque archi e ancora oggi permette il
transito sul fiume Tanagro.Negli ultimi decenni del settecento il ponte
fu consolidato e allargato ad opera dell’ingegnere Carlo Pollio. Un
ulteriore ampliamento è stato attuato nel secolo scorso con la
demolizione dei parapetti in muratura, sostituiti da ringhiere a giorno,
metalliche.
Il termine Graccano testimonia come anche nelle nostre
zone fu estesa la riforma agraria operata per volere dei fratelli
Gracco intorno al 131 a.C.
Quella riforma intendeva combattere il latifondismo per venire
incontro alle esigenze delle classi più umili. Infatti, la lex
agraria, tendeva a ridurre la grande proprietà e a ridistribuire
le terre del suolo italico ai plebei affinché usufruissero di una
porzione propria di terra da sfruttare e da viverci.
La legge limitava l'occupazione delle terre dello stato a 125
ettari e riassegnava le terre eccedenti ai contadini in rovina.
Una famiglia nobile poteva avere 500 iugeri (lo iugero
corrispondeva a circa un quarto di ettaro, più precisamente a
2.519,9 m²) di terreno, più 250 per ogni figlio, ma non più di
1000; i terreni confiscati furono distribuiti in modo che ogni
famiglia della plebe contadina avesse 30 iugeri (7,5 ettari).
Agli angoli delle particelle terriere concesse ai plebei, la
commissione piantava un cippo per delimitarle e precisarne la
posizione rispetto alle altre.
Sono dieci i Termini Graccani finora conosciuti in tutta Italia e
sei di essi sono venuti alla luce proprio nel territorio compreso
fra lo Scorzo e Sala Consilina.
Melius abundare quam deficere
È meglio abbondare che scarseggiare
Excusatio non petita, accusatio manifesta
Una scusa non richiesta è una palese auto accusa
Carpe diem
Cogli l'attimo
Audaces fortuna adiuvat
La fortuna aiuta gli audaci
Errare umanum est, perseverare autem diabolicum, et tertia non datur
Errare è umano, ma perseverare è diabolico, e la terza possibilità non è concessa
Mens sana in corpore sano
Mente sana nel corpo sano
De gustibus non est disputandum
Letteralmente: sui gusti (altrui) non si discute
Verba volant, scripta manent
Ciò che è detto se ne vola via, ciò che è scritto rimane
Trova il contrario delle parole
indicate: le loro iniziali ti daranno
i nomi dei fratelli Gracco.
Termini
Contrario
Iniziali
gioia
tristezza
T
noioso
interessante
I
male
bene
B
importazione
esportazione
E
fragile
robusto
R
furbo
ingenuo
I
amare
odiare
O
magro
passivo
grasso
attivo
G
A
esterno
interno
I
est
ovest
O
Con la parola ROMANI
forma altre parole che
raccontano una parte
della storia di Gaio
Uziano Rufo.
Cambia una lettera
alla volta e forma
parole diverse.
L’ultima parola ti darà
il nome di un reperto
romano presente a
Polla.
CALMO
Rufo
COLMO
Ottimo
COLTO
Magistrato
CONTO
Adottò
Nobilmente
Insteia
CONTE
PONTE
Completa il sudoku. Devi fare in modo che in verticale, in orizzontale e all’interno dei
quattro quadrati delimitati dal segno grosso, la stessa parola compaia sempre una
sola volta. Le parole sono: PONTE – MAUSOLEO - ELOGIUM – GRACCO.
Elogium
Ponte
Mausoleo Gracco
Mausoleo Gracco
Elogium
Ponte
Ponte
Elogium
Gracco
Mausoleo
Gracco
Mausoleo Ponte
Elogium
Trova le parole indicate cancellando con una
le lettere che le compongono e
poi inserisci affianco alle parole trovate delle stelline.
M
A
U
S
O
L
E
O
C
R
U
F
O
O
L
E
A
H
O
C
Q
Z
Z
L
I
O
A
M
F
X
D
O
O
M
V
A
A
Y
D
G
P
O
L
L
A
N
K
I
O
P
O
N
T
E
I
U
T
I
B
E
R
I
O
M
L
I
N
S
T
E
I
A
G
R
A
C
C
O
C
K
CAIO
GRACCO
ELOGIUM
INSTEIA
MAUSOLEO
POLLA
PONTE
ROMANI
RUFO
TIBERIO
1. Come si chiama uno dei fratelli Gracco?
2. Come si chiama la pietra miliare?
3. Come si chiama il monumento che si trova davanti alla taverna del Passo?
1
Completa il
cruciverba e
nelle caselle
colorate di
rosso uscirà
il nome della
moglie di
Gaio Uziano
Rufo.
TI B E RI O
T E R M I N EGR A C C A N O
3
L A P I S P OL L A E
2
3
P O N T E R O MA N O
4
5
T AVERNADEL PASSO
M A U S O L E O D I G A I O UZ I A N O R U F O6
7
4.
5.
6.
7.
CAI O
Cosa hanno costruito i romani a Polla sul fiume Tanagro?
Dove si fermavano a mangiare e a pernottare i viaggiatori che percorrevano la via Annia?
Cosa fece costruire la sacerdotessa per il marito?
Come si chiamava l’altro fratello Gracco?
CAFARO SIMONA
CARUCCI JOSEPHINE
CASTELLANO ANNA
CILIBERTI DONATELLO
D’ASCOLI ANTONIO
DEL BAGNO MARCO
DI PASCA JESSICA
FESTA SIMONE
GRIMALDI MARIKA
ISOLDI ISIDORO
LEOPARDI SIMONA
LOPARDO ILARIA
MALTEMPO GIANLUCA
MARCHESANO BIAGIO
MELILLO POTENZA
PANZA FRANCESCO
PETRILLO BIANCA
PETRULLO GIOVANNI
PRATO GIUSEPPE
PRIORE LUCA
PUCCIARELLI MONICA
RAO LUCAS SEBASTIANO
SABBATELLA ALESSANDRA
SASSO ANTONIO
SENATORE FRANCESCO
TORTORA FRANCESCO
VALITUTTO MARA
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Ti racconto la storia del mio paese al tempo dei Romani