LE ISTITUZIONI DELLA ROMA
MONARCHICA p. 152 - 153
Secondo la tradizione Romolo aveva diviso la
popolazione in 3 TRIBU’ (che già nel VI secolo
a.C. avevano però perso ogni potere):
- Ramnensi o Romani
- Tiziensi o Sabini
- Luceri; dato che erano gli ultimi ad essere
entrati nella comunità erano all’inizio esclusi
dal senato e dalle cariche sacerdotali
• Le tribù reclutavano l’esercito: ogni tribù
forniva 1000 fanti e 100 cavalieri
• Servizio militare obbligatorio
• L’esercito si chiamava LEGIONE (dal latino
legere, raccogliere, scegliere)
• La legione era formata da 3000 fanti e 300
cavalieri
• Ogni tribù era divisa in 10 CURIE (dal latino
coviria, riunione di uomini)
• Ogni curia era divisa in 10 GENTI. La gens
comprendeva le famiglie discendenti da un
antenato comune
• Ogni gens era formata da familiae
• La famiglia era sottoposta all’autorità del pater
familias che:
– Era proprietario dei beni della famiglia
– Svolgeva le cerimonie religiose per i culti degli
antenati
– Poteva infliggere punizioni ai membri della
famiglia, decideva chi entrava e usciva da essa
– Aveva diritto di vita e di morte su tutti i membri
della famiglia (anche nipoti, parenti lontani,
schiavi, clienti) – i CLIENTI erano cittadini liberi o
schiavi liberati legati a un potente da un rapporto
di protezione in cambio di favori
– Le donne erano sottomesse totalmente a lui
(prima al padre, poi al marito)
Il senato
• Secondo la tradizione fu istituito da Romolo
• Era formato dai capi delle varie gentes
• Detto anche assemblea degli anziani (dal
latino senex, vecchio)
• All’inizio composto da 200 membri (100
romani e 100 sabini), poi Tarquinio Prisco
avrebbe inserito anche 100 Luceri, portando il
numero dei senatori a 300
• Aiutava il re nei suoi compiti
Il re
• Veniva eletto dalle curie, su una lista preparata
dal senato
• Era capo religioso e decideva sulle opere
pubbliche
• Decideva della pace e della guerra
• In caso di guerra aveva l’IMPERIUM, cioè il
comando supremo sull’esercito, ed era supremo
giudice
• Convocava i comizi curiati, assemblea dei
rappresentanti delle curie, con funzione di
consiglio: approvavano o respingevano le
decisioni delle gentes, davano al re l’imperium
La riforma di Servio Tullio
• Secondo la tradizione stabilì che tutti i
cittadini dovevano partecipare al governo in
modo diverso a seconda del CENSO
(ricchezza) e non della nascita (come Solone)
• Creò i COMIZI CENTURIATI:
– I cittadini erano divisi in gruppi di 100 uomini in
base alla ricchezza, bastava avere il denaro per
procurarsi un’armatura e combattere per Roma
In realtà, però, dovrebbero essere stati creati
intorno al IV secolo a.C.
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